Messaggioda l'oste » 24 ago 2022 22:57
Non mi fa più effetto, ormai il mercato del vino è come se fosse gestito da un algoritmo, una volta capita la sequenza è come Matrix rivelata. Dopo aver fatto diventare over priced i vini delle zone storiche (che era più facile fare subito il grano), il mercato adesso per continuare a speculare e perculare deve far diventare must e cult anche le zone meno storiche, si trova sempre qualche ricco curioso e vanitoso o qualche trader improvvisato a caccia di marginoni. Per restare in Francia era facile prevedere dopo la Borgogna, Champagne, Chablis, Rodano, Loira rossa, in parte Alsazia (e Bordeaux che però per numeri prodotti fa storia a sè ed era già lievitato a cifre spropositate) sarebbe toccato a Sancerre, adesso tocca allo Jura, sul tabellone di Viniko restano liberi i territori di Provenza, Languedoc e pochi altri.
In Italia siamo più lenti, a parte i piemontesi che di carattere somigliano di più ai cugini e sono tra i più bravi a fiutare l'affare o in Toscana dove al brand Montalcino e ai fenomeni di Bolgheri si stanno assestando su cifre notevoli anche le riserve, i cru e i vini storici del Chianti. Ma basterá un centello su cento dato ad un Taurasi, ad un Etna, un Amarone, un Cannonau, un Fiano o un Verdicchio e partirà ìl giochino in tutta la penisola.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini