A spasso nella Loira - CheninGrazie alle sapienti e dotte abilità del Prof Luciano, ieri sera si è tenuta una lectio magistralis sullo Chenin Blanc in quel del Sotto Sotto (anche se qualcuno si ostina a chiamarlo Sotto Sopra, vero Diego?) in piena movida Chinatown a Milano.
Complimenti al Prof, all'assistente Luca che si è dimostrato meno severo di quanto dica la sua fama, alle coccole ricevute dal paziente personale del ristorante, ai 56 calici messici a disposizione, a Matteo che si è sbattuto per la logistica, al barboncino della bionda signora che l'ha accompagnata in bagno, al comune di Milano che mette i parcheggi con le strisce blu ma toglie i parchimetri nel controviale di Corso Sempione (saprò chi ringraziare nel caso arrivi una multa) e....massì, anche ai 13 studentelli che, tutto sommato, non si sono comportati nemmeno troppo male...tranne l'inevitabile caos con la quantità in fase di mescita.
Lo dico subito, così ci togliamo il pensiero: ha vinto lo sport...e il solito spaccio di bottiglie a bevuta ultimata
Prima Batteria - Vini giovani (troppo giovani)
Thomas Batardière - Anjou L'Esprit Libre - 2020Benoit Courault - Les Guinechiens - 2018Guibertau - Saumur Les Moulins - 2020Domaine Aux Moines - Savennières Roche Aux Moines - 2020Se escludiamo Les Guinechiens, che qualche problema di tenuta lo deve aver avuto (peccato!), la sfrontata gioventù di questa batteria ha lasciato i presenti alquanto perplessi.
Come avrete ben capito, nessun balzo sulla cadrega, nessun wow, tanti punti interrogativi e pochi calici svuotati.
A ogni modo, nel mio personale tabellino, metto Guibertau davanti agli altri per avermi lasciato la netta sensazione di un prodotto con un bel futuro: si dice che c'è chi ha il manico e chi no.
Nota di merito anche per Domaine Aux Moines, niente male affatto.
Seconda Batteria - La maturità
Andrée - Anjou Les Faraunières - 2017Ferme de la Sansonnière - Les Fouchardes - 2018Chateau Pierre Bise - Savennières Clos de la Coulaine - 2002De Bellivière - Coteaux du Loir Vieilles Vignes Eparses - 2015Batteria dove si inizia a ragionare e bene anche.
Interessante il naso di Andrée: yogurt, chiodi di garofano e mela verde solo che poi si dissipa al sorso.
Ingresso di tarte tatin del Les Fouchardes peccato però che poi si sporchi un po' e tenga sotto traccia quello straccetto bagnato...però bocca molto divertente, solare, di agrume giallo e pesca, forse ancora un po' glicerica.
Esplosivo e con netti rimandi alla Coulée de Serrant di Joly, il naso di Pierre Bise (di cui ho apprezzato in passato i Coteaux du Layon): agrumi canditi, zafferano colatura di alici, affumicatura. Peccato per un sorso non all'altezza del naso e piuttosto debole con mandorla finale.
Alla fine ho preferito De Bellivière per una completezza d'insieme che gli altri vini in batteria non hanno avuto.
Coteaux du Loir Vieilles Vignes Eparses che ha giocato con profumi di pesca bianca, frutta esotica matura e nota finale di polvere pirica. In bocca all'ingresso dolce corrisponde poi una bella materia e lunghezza.
Ringer sudafricano
Badenhorst Family - Secateurs - 2022Interessante, giocato sulla freschezza di pera e salvia: bel vino
Terza Batteria - I Panzer
Domaine du Collier - Saumur la Charpentrie 2014Domaine des Roches Neuves (Thierry Germain) - Saumur Clos de l'Echelier - 2014Eric Morgat - Savennières Fidès - 2014De Bellivière - Hasnières Calligramme - 2011Batteria che, alla fine, mi ha convinto meno di quella precedente.
De Bellivière sporchino e chewingummoso; Eric Morgat con un bel naso sulfureo e marino ma ancora verde al palato; un po' meglio con il Domaine du Collier con profumi di pera e affumicatura e morbidezza sapida al sorso.
Thierry Germain li ha messi in fila tutti: vino morbido ed elegante ma con un bel carattere (sopratutto sapido).
Quarta Batteria - I Top
Richard Leroy - Les Noels de Montbenault - 2015Stephane Bernaudeau - Les Nourrissons - 2016Mbè, che ve lo dico a fa?
Prima volta con Leroy a cui, nonostante l'indubbia qualità, continuo a preferire Bernaudeau che risulta più carico e ricco ma con quell'acidità che gli vuoi dire?
Quindi:
Les Noels de Montbenault di grande mineralità, elegante, persistente nella sua sapidità ma con ancora note verdi e vegetali da sgrezzare, ripulire;
Les Nourrissons è quel mostro di materia e stratificazione sorretto dall'acidità. Naso e sorso ricco, armonioso, persistente, anche lui deve maturare ma già così è quasi da glu-glu.
Quinta Batteria - I semidolci
Francois Chidane - Les Lys - 2009 + Les Grillonnières - 2017Vince facile Les Lys per maturità acquisita, ricchezza di corredo e godibilità anche alcolica (11,5%): canditi, uva passa, panettone, menta, salvia, zucchero filato, mango e frutto della passione. Sorso mieloso e di grande coerenza con i profumi di cui sopra, buona acidità e bellissima persistenza.
Les Grillonnières più sottile, fruttato, leggero e ancora tutto da comporre e integrare.
Bella serata anche questa organizzata con solerte maestria da Lucianone nostro, è mancata la bolla ma 16+1 bottiglie non sono cosa da tutti i giorni...
https://youtu.be/sMz-4EtbbMo?feature=shared
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...