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Quando il tappo si rompe...

Inviato: 05 mar 2020 20:17
da Michelasso
...secondo voi è più facile che il vino poi sappia di tappo? O più precisamente, per i vostri ricordi, c'è una qualche correlazione statisticamente significativa fra la rottura del tappo in fase di estrazione e i sentori di TCA nel vino?
O ancora: Si può ipotizzare che i tappi di sughero contaminati da armillaria mellea diventino più fragili e abbiano maggiore probabilità di rompersi?
Lo chiedo perché ieri ho aperto un Barolo Margheria 2016 di Luigi Pira, tappo rotto a circa due terzi dell'estrazione, sono comunque riuscito a toglierlo senza che frammenti di sughero cadessero nella bottiglia, al naso il vino sembrava quasi a posto, ma alla degustazione ha lasciato nel finale il caratteristico sentore di cartone bagnato persistere a lungo... :cry:

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 05 mar 2020 22:02
da symbolic
Io personalmente non ho notato correlazione tra le due cose, è invece dimostrata scientificamente provata la correlazione tra entrambe le cose e delle sonore bestemmie.

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 05 mar 2020 22:17
da alì65
tappo rotto se annata recente=lavandino

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 00:13
da Timoteo
symbolic ha scritto:Io personalmente non ho notato correlazione tra le due cose, è invece dimostrata scientificamente provata la correlazione tra entrambe le cose e delle sonore bestemmie.


in qualità di bestemmiatore accanito concordo.
aggiungerei che i tappi di valentini si rompevano una bellezza, diciamo.
dopo aver smesso di comprare sto vino non saprei.

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 11:37
da andrea
alì65 ha scritto:tappo rotto se annata recente=lavandino

BUM!!!!! :mrgreen:

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 14:01
da Michelasso
symbolic ha scritto:Io personalmente non ho notato correlazione tra le due cose, è invece dimostrata scientificamente provata la correlazione tra entrambe le cose e delle sonore bestemmie.


Direi che per il fenomeno in questione, più che di correlazione statistica, si possa parlare direttamente di relazione fisica causa -> effetto...
:lol:

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 15:11
da gbaenergiaeco10
Michelasso ha scritto:...secondo voi è più facile che il vino poi sappia di tappo? O più precisamente, per i vostri ricordi, c'è una qualche correlazione statisticamente significativa fra la rottura del tappo in fase di estrazione e i sentori di TCA nel vino?
O ancora: Si può ipotizzare che i tappi di sughero contaminati da armillaria mellea diventino più fragili e abbiano maggiore probabilità di rompersi?
Lo chiedo perché ieri ho aperto un Barolo Margheria 2016 di Luigi Pira, tappo rotto a circa due terzi dell'estrazione, sono comunque riuscito a toglierlo senza che frammenti di sughero cadessero nella bottiglia, al naso il vino sembrava quasi a posto, ma alla degustazione ha lasciato nel finale il caratteristico sentore di cartone bagnato persistere a lungo... :cry:


se il tappo è stato attaccato dal fungo, che al momento della stappatura cadano residui dentro oppure no è irrilevante: il vino è compromesso ugualmente..
se il tappo non è stato attaccato dal fungo, puoi anche sbriciolarlo e metterlo nel vino che nulla succederà al vino..a me è capitato che il tappo si rompesse e che il vino fosse buono, così come mi è capitato che il tappo non si rompesse e il vino sapesse di tappo..aspetta un parere più tecnico del mio, ma così a logica non credo ci sia correlazione, o quanto meno una correlazione evidente

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 16:14
da vinogodi
...a volte mi è capitato di rompersi il tappo solo per cattiva inclinazione nell'usare il cavatappi, paradossalmente nei tappi più lunghi alla Gaja o Leroy , oppure per frettolosa voglia di stappare , con nessuna conseguenza del contenuto. La rottura o fragilità del tappo è indipendente dall'attacco dell'Armillaria Mellea...
PS: nei vini dolci dopo 10 - 20 anni è quasi normale (causa adesione eccessiva del tappo al collo della bottiglia ), per cui uso sempre le lame...

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 16:54
da Timoteo
vinogodi ha scritto:...a volte mi è capitato di rompersi il tappo solo per cattiva inclinazione nell'usare il cavatappi, paradossalmente nei tappi più lunghi alla Gaja o Leroy , oppure per frettolosa voglia di stappare , con nessuna conseguenza del contenuto. La rottura o fragilità del tappo è indipendente dall'attacco dell'Armillaria Mellea...
PS: nei vini dolci dopo 10 - 20 anni è quasi normale (causa adesione eccessiva del tappo al collo della bottiglia ), per cui uso sempre le lame...


ma quindi proprio Armillaria Mellea?
la cosidetta "famigliola"?
avevo sempre letto la sigla TCA ma che fosse la famigliola la causa del sapore di tappo proprio non ne sapevo niente.
ignoranza crassa!

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 17:15
da pippuz
Timoteo ha scritto:
vinogodi ha scritto:...a volte mi è capitato di rompersi il tappo solo per cattiva inclinazione nell'usare il cavatappi, paradossalmente nei tappi più lunghi alla Gaja o Leroy , oppure per frettolosa voglia di stappare , con nessuna conseguenza del contenuto. La rottura o fragilità del tappo è indipendente dall'attacco dell'Armillaria Mellea...
PS: nei vini dolci dopo 10 - 20 anni è quasi normale (causa adesione eccessiva del tappo al collo della bottiglia ), per cui uso sempre le lame...


ma quindi proprio Armillaria Mellea?
la cosidetta "famigliola"?
avevo sempre letto la sigla TCA ma che fosse la famigliola la causa del sapore di tappo proprio non ne sapevo niente.
ignoranza crassa!

Si è lo stesso fungo di quelli che qui si chiamano chiodini.

Re: Quando il tappo si rompe...

Inviato: 06 mar 2020 19:36
da maxer
LE CAUSE DELL'ODORE DI TAPPO NEL VINO
di Luigi Salvo

Aprire una bottiglia di ottimo vino è sempre una grande emozione, le prime informazioni che otteniamo sul suo contenuto sono date dall'esame visivo ed olfattivo del tappo appena estratto dal collo della bottiglia, a volte può succedere che " l'odore di tappo" è talmente presente da sovrastare gli aromi del vino al punto tale da renderlo imbevibile.

Il responsabile dell'odore e del sapore di tappo è il 2,4,6-tricloroanisolo, molecola che può derivare da un fungo l'Armillaria Mellea, che combinandosi con composti clorati presenti nei passaggi del ciclo di produzione, si trasforma dapprima in clorofenolo ed in seguito in cloro anisolo.
Le principali vie di formazione delle sostanze anomale nel sughero richiedono l'intervento di alcuni microrganismi, è quindi importante il controllo microbico come indice della qualità dei tappi, a questo scopo sono stati creati trattamenti applicabili a livello industriale, in grado di intervenire sulla presenza nel sughero d'inquinanti come il 2,4,6-tricloroanisolo, limitandone il contenuto.

Il classico odore di tappo può dipendere anche da altri fattori non attribuibili esclusivamente a modificazioni strutturali del tappo:

1) sapori di muffa : causati dall'uso d'uve non in perfetto stato, alterazioni che il vino subisce nei vari passaggi in cantina, sviluppando svariate sostanze volatili che ricordano, alla presenza di batteri o funghi d'origine terricola, sentori di terrosi o di muffa.

2) sapori di legno : riconducibili a botti di grandi dimensioni o barriques prodotte con legno di brutta qualità o mal stagionato, esse cedono sostanze tanniche scadenti che ricordano nel vino il sentore di tappo.


3) odore e sapore di feccia si possono riscontrare nel caso in cui non si sia provveduto in tempo ad opportuni travasi e quindi il vino, rimasto troppo a lungo a contatto con le fecce, assume sgradevoli odori.

4) sapori derivanti da residui dei lavaggi sterilizzanti dei tappi, ormai metodi moderni di sterilizzazione dei tappi garantiscono la sanità degli stessi, quando però anche residui minimi di perossidi sono presenti nel tappo possono indurre l'ossidazione dell'anidride solforosa, normalmente aggiunta in fase di imbottigliamento al vino, dando vita a sostanze con odore e sapore riconducibili al classico sentore di tappo.

5) sapori dovuti ad errori di pratica di cantina : pulizia non ottimale dei raccordi e delle tubature delle pompe di travaso, conservazione dei tappi in ambienti umidi.