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Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 11:46
da zampaflex
Alberto ha scritto:
gpetrus ha scritto:
gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:I Sauvignon italiani sono quasi tutti irrimediabilmente marcati dal famoso sentore di bosso (che quando è grave, sconfina nella famigerata pipì di gatto). Ringraziamo soprattutto i vivai di Rauscedo per questo...
Detto ciò, è veramente difficile trovarne uno che sfugga a questa orrenda connotazione e si avvicini (a debita distanza, ça va sans dire) ai modelli loiresi, e che non debordi in una alcoolicità inutile e fastidiosa.

perfettamente d'accordo....se qualcuno mi dice un sauvignon italico "diverso" accetto volentieri il suggerimento ...

anzi uno ve lo propongo io: quello di Renato Keber , derivato in parte da cloni francesi e da vigne discretamente vecchie :D

Ma dai ragazzi, fate sul serio? :roll: Solo in FVG di Sauvignon fuori dal cliché R3-pipì di gatto ce ne sono a bizzeffe, OK che lo scandalo degli additivi ha fatto i suoi bei danni, però le aziende che lavorano alla grande senza polverine ce ne sono, non volevo citare Ronco del Gnemiz per non indulgere in partigianeria verso gli amici, ma Serena e Christian ne fanno addirittura 4 di Sauvignon, e sono uno meglio dell'altro. De la Tour con qualche anno dice sempre la sua (a proposito, non ho ancora provato la nuova selezione passata in legno di Villa Russiz!). Aquila del Torre ne fa uno in legno (Vit dai Maz) che è uno spettacolo di tensione e mineralità.
Sono tutti mediamente più alcolici e grossi dei sauvignon della Loira? * Vabbè, pazienza, sennò Manzano o Capriva stavano 700 Km più a nord (dove magari serviva pure la zolletta di rinforzo come aiutino). Che poi credo che sia meglio per le aziende friulane concentrarsi sugli autoctoni, qui non ci piove, però la qualità anche sui sauvignon c'è.


Ottimo averci citato questi produttori, Alberto; ma nella massa dei prodotti italiani, non ritieni sia sostanzialmente vero quanto affermo? L'eccezione, ancora una volta, conferma la regola. O non concordi?

* il problema per me non sta semplicemente nell'essere più glicerici e alcoolici (ci mancherebbe, là sono financo, talora, efebici), ma nel risultarne squilibrati.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 12:24
da maxer
Amo i gatti :lol:

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 12:46
da xoan
gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:I Sauvignon italiani sono quasi tutti irrimediabilmente marcati dal famoso sentore di bosso (che quando è grave, sconfina nella famigerata pipì di gatto). Ringraziamo soprattutto i vivai di Rauscedo per questo...
Detto ciò, è veramente difficile trovarne uno che sfugga a questa orrenda connotazione e si avvicini (a debita distanza, ça va sans dire) ai modelli loiresi, e che non debordi in una alcoolicità inutile e fastidiosa.

perfettamente d'accordo....se qualcuno mi dice un sauvignon italico "diverso" accetto volentieri il suggerimento ...


di nuovo: Donato di Tommaso in Abruzzo e Vi.ni.ca. in Molise.
Di Tommaso produce anche Riesling :shock: e Pinot Nero :shock: insieme alla triade abruzzese trebbiano-cerasuolo-montepulciano.
Vinica invece anche Riesling :shock: , Merlot :mrgreen: e Tintilia ovviamente (buonissima).

ps: non sto trollando!!! :lol:

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 14:04
da AmoSlade
Ziliovino ha scritto:
AmoSlade ha scritto: Gravner


2 note sugli assaggi? sarei curioso del pignolo...


Sai, essendo vini, specie i bianchi, molto fuori dagli schemi (era la prima volta che li provavo) mi risulta un po' difficile trovare descrittori adatti. Fra il Breg bianco 2008 e la Ribolla 2009 ho preferito il secondo, più profondo e lungo. Nel primo oltretutto sentivo una nota un po' alcolica che mi disturbava, forse dovuta alla temperatura di servizio (va bene temperatura ambiente e va bene che il locale era abbastanza fresco, ma credo fosse comunque >18°C).
La Ribolla 2009 (annata parzialmente botritizzata) pur essendo già affascinante ha comunque senz'altro bisogno di ancora un po' di tempo per esprimersi al meglio, per questo l'ho acquistata assieme ad una 2007,a detta loro più pronta e con zero botrite.
Il pignolo (Breg 2005, l'ultimo fermentato in legno, dal 2006 sarà in anfora anche il pignolo) mi è piaciuto, colore "già" sul granato, profumi intensi di prugne e spezie con anche un sottofondo più evoluto di humus e sottobosco. Quantità di tannini davvero importante, molto fitti ma devo dire poco appuntiti e dunque non risulta troppo asciugante. Anche questo a mio parere gioverà di qualche anno di bottiglia, ma francamente (gusto personale) a questo prezzo preferisco puntare su altri rossi.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 14:17
da AmoSlade
arnaldo ha scritto:
AmoSlade ha scritto:, con tappa anche nei colli orientali da Vignai da Duline. )


Volevo andarci a fine luglio ma erano in ferie all estero. Ho virato su LE DUE TERRE......come hai trovato i loro vini??? Prezzi F/c??? Anche in Pvt.grazie


Ho assaggiato le ultime annate (2016 o 2015 a seconda dei vini) , quindi ancora un po' compressi. Tutti i loro vini fanno barrique, nuova (ma non tostata) solo per lo chardonnay, totalmente esausta per il friulano, e fanno la malolattica.
Pinot grigio all'insegna della mineralità, con pochissimo frutto, friulano con una bella spezia bianca sullo sfondo (data dalle vigne vecchie di tocai giallo a detta loro).
La malvasia fra i bianchi è quello che ho trovato un po' meno elegante, mentre ottimi lo Chardonnay e il Morus Alba, in entrambi si sente l'apporto del legno (sono gli unici a fare 18 mesi) ma in modo molto elegante, sono grassi e cremosi senza perdere in freschezza,in particolare il Morus dove ritorna la spezia bianca molto elegante.
Il Morus Nigra (refosco dal peduncolo rosso) è sicuramente ben fatto, ancora austero, ma non ho un gran feeling con i rossi della zona e mi sono concentrato più sui bianchi :)

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 14:24
da zampaflex
La Crotta di Vegneron - Fumin Esprit Follet 2010

Ecco, questo è uno di quei vini "medi" che stabiliscono il peso qualitativo di una nazione nel suo complesso (come per esempio in Francia potrei citare il Gamay). Questo per tornare al discorso recentemente svolto.
Pimpante con la sua generosa offerta di mora, bosso ( :wink: ) e china, corpo medio di buona stoffa, quasi piccante, chiusura amaricante che non spiace per grazia. Ad un costo ragionevole.

:D :D :D

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 14:53
da Ziliovino
AmoSlade ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
AmoSlade ha scritto: Gravner


2 note sugli assaggi? sarei curioso del pignolo...


a questo prezzo preferisco puntare su altri rossi.


Grazie.
Quali sarebbero i prezzi in cantina?

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 17:19
da Iwan56
Acqua a barili, ho bisogno di depurarmi dalla bevute dei mesi passati.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 18:10
da puspo
Ieri Chianti Classico Castellinuzza di Cinuzzi Riserva 2010.
Senza troppe aspettative sono invece rimaso sorpreso. Naso elegante, dolce e minerale. Bocca non troppo austera, beva abbastanza facile. peccato fosse l'ultimo ...

Stasera ho voglia di Borgogna, la cantina è abbastanza sottosopra per recenti lavori, ma qualcosa di buono troverò di sicuro :wink:

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 20:23
da Kalosartipos
Ziliovino ha scritto:Venica: per me è no.

Mi hanno offerto un calice di Ronco delle Mele 2016 la primavera scorsa, al ristorante... sentore di minzione felina a due metri di distanza...l :roll:

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 21:30
da MANUZ
zampaflex ha scritto: Ringraziamo soprattutto i vivai di Rauscedo per questo....

Perché ritieni noi vivaisti di Rauscedo (anche se non faccio parte della cooperativa) dei 'colpevoli' di ciò?
Ti garantisco che il 99% dei clienti miei ,friulani e non ,del Sauvignon ci chiedono R3 o comunque alternativo.... nel nostro caso di non soci vcr abbiamo i cloni ersa, e vogliono quello, il piu profumato, d'impatto, e tipicamente friulano.
Ho 3 cloni di Sauvignon in gemmaio, e ogni anno finisco per innestare sempre il solito perché vogliono qll nonostante gli proponga altro, compresi i cloni francesi.
Gli unici 2che non mi Fanno questa richiesta sono due importanti cantine friulani che vogliono che gli innesti le loro gemme di vecchi cloni di Sauvignon che hanno portato dalla Francia decenni fa i loro genitori o nonni, ma nonostante ciò ne esce comunque un Sauvignon friulano, qui di credo che parte sia da imputare al clone ma parte al terroir.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 25 ago 2017 22:32
da gpetrus
MANUZ ha scritto:
zampaflex ha scritto: Ringraziamo soprattutto i vivai di Rauscedo per questo....

Perché ritieni noi vivaisti di Rauscedo (anche se non faccio parte della cooperativa) dei 'colpevoli' di ciò?
Ti garantisco che il 99% dei clienti miei ,friulani e non ,del Sauvignon ci chiedono R3 o comunque alternativo.... nel nostro caso di non soci vcr abbiamo i cloni ersa, e vogliono quello, il piu profumato, d'impatto, e tipicamente friulano.
Ho 3 cloni dix Sauvignon in gemmaio, e ogni anno finisco per innestare sempre il solito perché vogliono qll nonostante gli proponga altro, compresi i cloni francesi.
Gli unici 2che non mi Fanno questa richiesta sono due importanti cantine friulani che vogliono che gli innesti le loro gemme di vecchi cloni di Sauvignon che hanno portato dalla Francia decenni fa i loro genitori o nonni, ma nonostante ciò ne esce comunque un Sauvignon friulano, qui di credo che parte sia da imputare al clone ma parte al terroir.

Anche a me pare che il friuli sia invaso dal clone R3 .....sono pochi quelli che non lo usano .....

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 26 ago 2017 11:18
da green_day
Fieno di Ponza 2014 Antiche Cantine Migliaccio
Vino fresco e con una discreta acidità, con note di fiori e frutta bianca, agrumi e magnolia appena sussurrata. Sicuramente meno complesso della Biancolella da vigne vecchie, ma un buon vino di certo, che ha ben accompagnato antipasti vari.
Fara 2012 Francesca Castaldi
Primo mio assaggio di questa piccola azienda e bella scoperta. Le note fruttate e speziate sono accompagnate da un che di ferroso, poi ancora spezie e frutta rossa. In bocca è già molto godibile, torna la speziatura e il fruttato. Ha tannini morbidi e ha una buona struttura, avvolge bene il palato. Osato con casoncelli, buon risultato!

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 26 ago 2017 11:35
da BarbarEdo
Kalosartipos ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Venica: per me è no.

Mi hanno offerto un calice di Ronco delle Mele 2016 la primavera scorsa, al ristorante... sentore di minzione felina a due metri di distanza...l :roll:

Mi sembra di essere l'unico ad apprezzare questo vino. :oops: ...in verità bevuto solo due volte, in due versioni da annata fresca: 2010 e 2014. Entrambe, per me, convincenti. Sorprendentemente giovane la 2010, bevuta la scorsa primavera. Note verdi, sì, di "siepe", ma non invadenti a mio parere, anche una bel floreale bianco, se nn ricordo male. Decisamente meno "verde" la 2014. Più sul frutto bianco, minor gradazione alcolica, elegante.
A proposito di Sauvignon. Bevuto ieri sera il langhe Sauvignon Vigna dei garisin di Francesco Boschis (Dogliani) 2016
Naso -stavolta sì- verde un po' sgradevole, monocorde, poco interessante. In bocca stanca, sia per l'alcool (14°) sia per un finale molto amaro, molto persistente (purtroppo). Riprovato stamattina: cosa strana: il finale amaro sembra scomparso. :shock: . Restano gli altri problemi. (Punti: 1,5/5).
Pigato Du Nemu (nn ricordo l'annata): apre che sembra un Riesling giovane: tropicale, fruttato, aromatico, intenso. Poi cambia nel bicchiere nel giro di un quarto d'ora: finiscono i fuochi d'artificio e resta un vino pietroso, un po' fumé, un po' salmastro. Bocca secchissima quasi piccante per nerbo acido-sapido, un po' alcolica. Vino espressivo ma un po' scomposto, squilibrato verso le durezze. non semplice. (Punti: 2,5/5).
Cos, pithos bianco 2014 da uve grecanico.
Fuori gialli appassiti, miele, albicocca disidratata. In bocca, al contrario dei precedenti, bevibilissimo, sapido, 11° , semplice e gradevole. (Punti: 2,5/5)
Sella dell'acuto, Sangiovese, 2014 (Cortona) fiori rossi, frutto tenue, come da annata, timbro selvatico. In bocca magro ma non troppo. Gastronomico, da cucina tradizionale. Interessante. (Punti:3/5).

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 27 ago 2017 08:36
da Ludi
Quartomoro, SMD 2014: Semidano in purezza, decisamente sapido, gustoso ed interessante. Non manca di acidità, e per un bianco sardo non è poco.
Montisci, Barrosu Riserva Franziska 2008: all'apertura avvertibile carbonica, per cui lo scaraffo per una mezzora. A quel punto si rivela nel suo splendido frutto maturo e nelle note animali e di macchia, con una gestione dell'alcol (16.5) davvero incredibile.
Dettori Bianco 2015: anche qui rifermentazione "valentiniana", che non impedisce al vino di essere espressivo e personale come quelli di Alessandro. Netti la mela cotogna ed il miele di elicriso.
Tuderi 2011: fatto con le uve del Tenores "declassate". Vino semplicemente magnifico: non ha in effetti il carattere borgognone che spesso associo al Tuderi, ed è pienamente rodaniano nelle note di garrigue e cacciagione. Residuo zuccherino e volatile non pervenuti, equilibrio davvero pazzesco.
Mulleri, Deserto 2015: ha inevitabilmente sofferto il confronto con Dettori. Buono ma decisamente convenzionale, alla fine abbastanza inoffensivo.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 27 ago 2017 11:29
da zampaflex
MANUZ ha scritto:
zampaflex ha scritto: Ringraziamo soprattutto i vivai di Rauscedo per questo....

Perché ritieni noi vivaisti di Rauscedo (anche se non faccio parte della cooperativa) dei 'colpevoli' di ciò?
Ti garantisco che il 99% dei clienti miei ,friulani e non ,del Sauvignon ci chiedono R3 o comunque alternativo.... nel nostro caso di non soci vcr abbiamo i cloni ersa, e vogliono quello, il piu profumato, d'impatto, e tipicamente friulano.
Ho 3 cloni di Sauvignon in gemmaio, e ogni anno finisco per innestare sempre il solito perché vogliono qll nonostante gli proponga altro, compresi i cloni francesi.
Gli unici 2che non mi Fanno questa richiesta sono due importanti cantine friulani che vogliono che gli innesti le loro gemme di vecchi cloni di Sauvignon che hanno portato dalla Francia decenni fa i loro genitori o nonni, ma nonostante ciò ne esce comunque un Sauvignon friulano, qui di credo che parte sia da imputare al clone ma parte al terroir.


Mi fa molto piacere che la discussione abbia portato ad un intervento come il tuo, illuminante sulla condizione del mercato.
Da quanto dici è allora evidente che la stragrande maggioranza dei produttori consideri il bosso elemento tipico e caratterizzante del loro prodotto (ma un Dagueneau, lo hanno mai bevuto?), così come in Franciacorta taluni considerano la nota amara finale come "tipica" e premiante :roll:
Ciò non toglie che a me, e a tanti altri, non piaccia (e spesso assume derive estreme) e che se la selezione fatta a suo tempo al vivaio avesse prodotto qualcosa di più simile al modello originale, pur differenziandosi quel tanto per evitare di scimmiottarlo (che è peggio), sarebbe stato meglio.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 27 ago 2017 23:33
da videodrome
andrea ha scritto:
gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:I Sauvignon italiani sono quasi tutti irrimediabilmente marcati dal famoso sentore di bosso (che quando è grave, sconfina nella famigerata pipì di gatto). Ringraziamo soprattutto i vivai di Rauscedo per questo...
Detto ciò, è veramente difficile trovarne uno che sfugga a questa orrenda connotazione e si avvicini (a debita distanza, ça va sans dire) ai modelli loiresi, e che non debordi in una alcoolicità inutile e fastidiosa.

perfettamente d'accordo....se qualcuno mi dice un sauvignon italico "diverso" accetto volentieri il suggerimento ...

Quello di Tommaso Laballa a Chiavignole. Da provare assolutamente!!!!

:D :D :D :D



:mrgreen:

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 01:37
da ZEL WINE
Cena piuttosto cerebrale in quel di CdS al Reale, dove si è contraddistinto un sommelier per talento inverso, comunque 2 bottiglie da lacrime:
Salon 96 si ripropone tra i top 5 assoluti, l'essenza dello champagne. Lieve, diritto,marino, goloso, intenso, buono buono buono. 98
Barattieri VS 96: abbinamento da lacrime con il dolce.
Volatile che pare una locomotiva ma ti consegna una liquirizia e uno zabaione di rara intensità e finezza. 92

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 08:38
da miccel
Lucien Aviet – Caveau De Bacchus – Arbois Cuvée Des Geologues Reserve Du Caveau 2013
Colore rubino trasparente, al naso profumi dolci di fragola e lampone, nota animale e un po' spezie: l'insieme chiama pinot nero. Ma in bocca emerge da subito un'acidità appuntita, di limone, amarasche, ciliegie rosse fresche, e un tannino come sottotraccia che però c'è eccome, tanto che la bocca rimane asciutta; a contrasto di queste durezze e dell'apparente leggerezza, una consistenza vagamente oleosa dà morbidezza e sostanza. Il finale è lungo. Dopo la deglutizione un ritorno da vino ben più vecchio. Questo (mio primo, se non mi sbaglio) trousseau mi ha ricordato, nei diversi momenti, un pinot nero, un gamay o un nebbiolo nord piemonte, ma nel complesso è differente da tutti questi.
Un vino di sicuro molto particolare, ma che merita al di là della semplice curiosità, la sua qualità è evidente già dopo i primi due sorsi.

Aggiungo un elenchino di altre bottiglie tracannate in agosto, alcune ben note, altre meno, che consiglio per l'ottimo rapporto qualità-prezzo.

La Source du Ruault – Saumur Blanc La Coulée d'Aunis 2014
(bono, golosissimo)

Andrea Felici - Verdicchio Il Cantico della Figura 2012

Pietracupa – Greco di Tufo 2013

Vigneti Le Monde – Pinot bianco 2015
Forse un po' più semplice dei precedenti ma di sostanza e di soddisfazione.

Olivier Pithon – igp Cotes Catalanes La D18 2013
Questo costa più del doppio di quelli sopra, ma ce lo metto lo stesso perché è un gran vino.

Una menzione per il Domaine des Huards
(a Cour-Cheverny), di cui ho bevuto il Romo 2014 (Romorantin) e il rosso Envol 2015 (pinot nero+gamay), due vini impeccabili per pulizia ed eleganza, che costano 10 euro.

Baricci – Brunello 2011

Antonio Camillo – Cilegiolo Vallerana Alta 2015
(già in beva anche se meglio dargli ancora 1-2 anni)

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 09:59
da zampaflex
miccel ha scritto:Una menzione per il Domaine des Huards[/b] (a Cour-Cheverny), di cui ho bevuto il Romo 2014 (Romorantin)


Usti, il romorantin....piaciuto il suo profilo mentolato? A me non particolarmente.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 11:14
da miccel
zampaflex ha scritto:
miccel ha scritto:Una menzione per il Domaine des Huards[/b] (a Cour-Cheverny), di cui ho bevuto il Romo 2014 (Romorantin)


Usti, il romorantin....piaciuto il suo profilo mentolato? A me non particolarmente.

…e secco, aspro e minerale. Avevo già bevuto quello di Puzelat-Bonhomme. Un vitigno che dà l’idea di aver bisogno di invecchiare bene per essere godibile (infatti vedo che lo fanno uscire con calma). Comunque sì, nel complesso mi piace per la sua eleganza fresca, anche se non sono vini che berrei tutti i giorni.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 15:43
da alemusci
Ca'rugate, Amedeo pas dosè 2011 (sbocc. Giugno 2015): 90% durella, 10% garganega. Naso di crosta di pane e tostature varie e interessanti, con bei ritorni anche in bocca. Bolla gentile, quasi carezzevole. Bocca di buona struttura e freschezza. Bollicina italiana interessante fuori dai soliti circuiti.

Barattieri, Sauvignon frizzante 2016: Naso tipico. Bocca intrigante e beverina. Tracannato con delle ignorantissime penne panna e prosciutto: matrimonio d'amore.

Forteto della luja, loazzolo, vendemmia tardiva 2009: Naso marcatamente ossidativo. Bocca un po' troppo stanca e mielosa per i miei gusti. Da non citare nel thread "vini dolci italiani non stucchevoli".

Louis bovard, terre a boire, epesses (aoc lavaux) 2015: Naso sussurrato di fiori e frutta a polpa bianca. La bocca è un fresh & clean: pulisce, asciuga e rinfresca. Botta e risposta da urlo con pizza margherita fiordilatte, basilico e San marzano.

Bellavista, alma gran cuvee brut (sbocc. 2015): Naso appena un po' lievitoso e poco più. La bolla è delicata ma la bocca tende un po' all'asprigno e all'amarognolo.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 15:43
da alemusci
Ca'rugate, Amedeo pas dosè 2011 (sbocc. Giugno 2015): 90% durella, 10% garganega. Naso di crosta di pane e tostature varie e interessanti, con bei ritorni anche in bocca. Bolla gentile, quasi carezzevole. Bocca di buona struttura e freschezza. Bollicina italiana interessante fuori dai soliti circuiti.

Barattieri, Sauvignon frizzante 2016: Naso tipico. Bocca intrigante e beverina. Tracannato con delle ignorantissime penne panna e prosciutto: matrimonio d'amore.

Forteto della luja, loazzolo, vendemmia tardiva 2009: Naso marcatamente ossidativo. Bocca un po' troppo stanca e mielosa per i miei gusti. Da non citare nel thread "vini dolci italiani non stucchevoli".

Louis bovard, terre a boire, epesses (aoc lavaux) 2015: Naso sussurrato di fiori e frutta a polpa bianca. La bocca è un fresh & clean: pulisce, asciuga e rinfresca. Botta e risposta da urlo con pizza margherita fiordilatte, basilico e San marzano.

Bellavista, alma gran cuvee brut (sbocc. 2015): Naso appena un po' lievitoso e poco più. La bolla è delicata ma la bocca tende un po' all'asprigno e all'amarognolo.

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 15:52
da Alberto
alemusci ha scritto:Forteto della luja, loazzolo, vendemmia tardiva 2009: Naso marcatamente ossidativo. Bocca un po' troppo stanca e mielosa per i miei gusti. Da non citare nel thread "vini dolci italiani non stucchevoli".

Credo proprio tu ti sia imbattuto in una bottiglia pessimamente conservata o con una tenuta del tappo davvero deficitaria...il vino in questione in genere è piuttosto lontano da uno stile ossidativo. :roll:

Re: Tracannate Agostane

Inviato: 28 ago 2017 16:08
da alemusci
Alberto ha scritto:
alemusci ha scritto:Forteto della luja, loazzolo, vendemmia tardiva 2009: Naso marcatamente ossidativo. Bocca un po' troppo stanca e mielosa per i miei gusti. Da non citare nel thread "vini dolci italiani non stucchevoli".

Credo proprio tu ti sia imbattuto in una bottiglia pessimamente conservata o con una tenuta del tappo davvero deficitaria...il vino in questione in genere è piuttosto lontano da uno stile ossidativo. :roll:


Infatti è quello che ho pensato anch'io... però essendo il primo assaggio non avevo parametri di riferimento. D'altra parte l'ho presa un paio di mesi fa da fracchia e berchialla ad alba... ok la mia cantina non sarà una cava di gesso però non credo possa averla rovinata in così poco tempo... forse è una bottiglia sfigata e stop