Messaggioda Winezip » 09 ott 2015 18:20
Decisamente meglio dei vini di Prunotto ho trovato quasi tutti gli altri Baroli e Barbaresco presenti in degustazione.
Baroli sugli scudi secondo il mio gusto personale con un Monfortino monumentale, Monprivato 2010 più godurioso del fratellone Ca d'Morissio (il 2010 è più succoso del 2008 e da questa annata mi aspetto un Monfo e un Massolino Vigna Rionda da urlo di Munch).
Grandissimi Bartolo Mascarello, Cortese Rabajá Riserva, Roagna Asili VV e Pajé VV, i Brunelli di Salvioni e Stella di Campalto, il Riecine CC.
Non in sintonia con i miei gusti i vini troppo carichi di legnetto come il Vigna d'Alceo, il Solaia, il GS di Costa Archi.
Sempre grandi nella loro tipicità e timbro di fabbrica il Sassi, il San Leonardo, il Trebbiano di Valentini, l'Es, il Barbacarlo e i vini di Rosset.
Comunque non si poteva dire che ci fossero vini che facevano schifo perché tutti ben equilibrati, altrimenti non li avrebbero premiati.
Personalmente ho fatto un'ottantina di assaggi e forse mi sono perso qualche chicca enologica anche se mi sembra che non ci fossero tanti outsider in giro per i banchi.
Curioso vedere noti produttori in fila per poter stillare un grondino di Monfortino che è stato anche il vino terminato per primo, per la felicità del sommelier (donna) che era presa dal panico per l'assalto delle belve con i calici tintinnanti
I veri intenditori non bevono vino: degustano segreti. Salvador Dalí