CHE BEVESSIMO A MARZO 2014
Inviato: 01 mar 2014 09:10
Ancora nessuno?
Io spremuta d'arancia rossa
Io spremuta d'arancia rossa
balzac ha scritto:Non te batte nessuno, kalos...
Kalosartipos ha scritto:balzac ha scritto:Non te batte nessuno, kalos...
Beh, io sto in piedi da 5.30..
@ndre@ ha scritto:Kalosartipos ha scritto:balzac ha scritto:Non te batte nessuno, kalos...
Beh, io sto in piedi da 5.30..
e come tutti sanno gli "anziani" dormono poco...
Kalosartipos ha scritto:@ndre@ ha scritto:Kalosartipos ha scritto:balzac ha scritto:Non te batte nessuno, kalos...
Beh, io sto in piedi da 5.30..
e come tutti sanno gli "anziani" dormono poco...
Da che pulpito..
arnaldo ha scritto:Ieri sera (azz..era il 28 febbraio)....vabbe' metto qua'.......
az agr PRA' - Soave OTTO 2013 - verdolino. Naso rotondetto di agrumi maturi, filino di carbonica,qualche lampo di erbe aromatiche.Bocca golosa,sapida, con un nonnulla di residuo (probabilmente raccolta uve qualche giorno dopo ) per dargli quel tocco glamour che tanto piace alle signore. Buon entrèe pur senza grandi pretese. Media persistenza.
ANTINORI- Castello della Sala - CERVARO della SALA 2010 - paglierino, Naso cremoso,vanigliato con tocchi boise', di frutta esotica e con tocchi di liquirizia. A temperatura frigo è invogliante,grasso ma di discreta beva, a maggior calore esce prepotente la nota boise'. Ripassare tra 4/5 anni per vedere l'effetto che fa'.
BERLUCCHI - Cuvèe Imperiale Max Rose'- bollicina usata da sgrassante. Evidente residuo pure qui (che ripeto,sempre piace molto alle Signore presenti e non) con note di fragole,melograno e ribes ed una dicreta persistenza.Discreto nel complesso, da non amante dei rose',tutti.....
...il Berlucchi Rosé non lo bevo dai tempi dell'Università...alì65 ha scritto:arnaldo ha scritto:Ieri sera (azz..era il 28 febbraio)....vabbe' metto qua'.......
az agr PRA' - Soave OTTO 2013 - verdolino. Naso rotondetto di agrumi maturi, filino di carbonica,qualche lampo di erbe aromatiche.Bocca golosa,sapida, con un nonnulla di residuo (probabilmente raccolta uve qualche giorno dopo ) per dargli quel tocco glamour che tanto piace alle signore. Buon entrèe pur senza grandi pretese. Media persistenza.
ANTINORI- Castello della Sala - CERVARO della SALA 2010 - paglierino, Naso cremoso,vanigliato con tocchi boise', di frutta esotica e con tocchi di liquirizia. A temperatura frigo è invogliante,grasso ma di discreta beva, a maggior calore esce prepotente la nota boise'. Ripassare tra 4/5 anni per vedere l'effetto che fa'.
BERLUCCHI - Cuvèe Imperiale Max Rose'- bollicina usata da sgrassante. Evidente residuo pure qui (che ripeto,sempre piace molto alle Signore presenti e non) con note di fragole,melograno e ribes ed una dicreta persistenza.Discreto nel complesso, da non amante dei rose',tutti.....
bella bevuta, complimenti!!!
alì65 ha scritto:arnaldo ha scritto:Ieri sera (azz..era il 28 febbraio)....vabbe' metto qua'.......
az agr PRA' - Soave OTTO 2013 - verdolino. Naso rotondetto di agrumi maturi, filino di carbonica,qualche lampo di erbe aromatiche.Bocca golosa,sapida, con un nonnulla di residuo (probabilmente raccolta uve qualche giorno dopo ) per dargli quel tocco glamour che tanto piace alle signore. Buon entrèe pur senza grandi pretese. Media persistenza.
ANTINORI- Castello della Sala - CERVARO della SALA 2010 - paglierino, Naso cremoso,vanigliato con tocchi boise', di frutta esotica e con tocchi di liquirizia. A temperatura frigo è invogliante,grasso ma di discreta beva, a maggior calore esce prepotente la nota boise'. Ripassare tra 4/5 anni per vedere l'effetto che fa'.
BERLUCCHI - Cuvèe Imperiale Max Rose'- bollicina usata da sgrassante. Evidente residuo pure qui (che ripeto,sempre piace molto alle Signore presenti e non) con note di fragole,melograno e ribes ed una dicreta persistenza.Discreto nel complesso, da non amante dei rose',tutti.....
bella bevuta, complimenti!!!
vinogodi ha scritto:...il Berlucchi Rosé non lo bevo dai tempi dell'Università...
giucas ha scritto: Infine la novità , almeno per me : PRIMITIVO MEMOR 2009 FERRI, che ti stupisce non solo per il q/p , ma per un frutto rosso acidulato pulitissimo e fresco , una beva assassina e compulsiva nonostante la mole pachidermica. Anche qui, gran bel vino .
Winezip ha scritto:Dopo una cena selvaggia con colombaccio, beccacce e germanelli dove si é pasteggiato con le bolle, una piccola divagazione su rossi adulti.
Paul Bara Special Club BdN 2004. Una nota eccessivamente mielosa e una bolla forse un po' eccessiva (la giovine età?) non ha lasciato grandi ricordi nei commensali
Jacquesson 2002. Bevuto a pochi giorni di distanza da un'altra boccia non indimenticabile, questa ha mostrato più nerbo e tensione gustativa che ben si sposava sul sugo di colombaccio. Ottimo champagne
Bollinger Grande Annee 2002. Qua ci siamo veramente! Lo stile Bollinger a l'ennesima potenza con quel filo ossidativo che bilanciava perfettamente le componenti fruttate e speziate. Veramente una Grande Annee specchio di una grande annata come la 2002.
Krug Special Cuvee. Bottiglia magnum. Le aspettative erano più rosee da questa bambinona, ma una bolla snella tradiva la grandezza della bottiglia, nonché un retrogusto troppo lesto a sparire, non hanno deposto rendere questa boccia tra quelle che si ricorderanno, anzi...
Pol Roger Cuvee Sir Winston Churchill 1999. Solita bottiglia di grande spessore gustativo e bolla estremamente elegante, ha pagato solo essere stata in compagnia di un Bollinger in stato di grazia.
Querciabella Camartina 1988. La leggenda voleva che questo vino fosse stato fatto con uve francesi di Bordeaux e forse forse un filo di verità potrebbe esserci in questa voce. Scuro, fitto fin sull'unghia, un colore surreale per un rosso toscano del 1988. Frutti rossi a go ho ed un tannino ancora cazzuto. Wow!!!
Sassicaia 1990. Grande vino italico. Il tannino si è compitamente risolto e la bocca ne trae giovamento con una grande bevibilitá. Questa bottiglia non aveva più storia davanti a se ma oggi era in splendida forma.
Chateau Cheval Blanc 1990. Dietro di me avevo il muro ma quelli dall'altra parte del tavolo sono cappottati dalla sedia. Di contro mi si é impiantato il naso nel bicchiere ed é stato dura togliermelo. Che grazia, che suadenza, un rincorrersi di nuance speziate orientali e fruttini rossi , toni erbacei levigati e sbuffi di incenso in sottofondo. Un vino di quelli che rimarranno per sempre impiantati nella memoria.
Sassicaia 1985. Un mostro per colore e densità di estratto. Siamo rimasti scioccati perché le voci lo davano per finito ed urgeva la celere apertura. Il naso era all'inizio anche troppo contratto ma poi pian piano si é disteso lasciando intravedere quello che aveva espresso il fratello minore ma con maggiore amplitudo.
Chateau Mouton Rothschild 1986. Embé, che te le dico a fare. Un vino stratosferico, che ha appena iniziato il suo lunghissimo cammino per l'immortalità. Tra 30 anni lo troveremo sempre lí, con la sua esplosione di frutta e spezie e grazia infinita. Un vino da lasciare ai posteri, alle giovani leve che se non berranno mai un vino così non potranno mai dire di essere diventati grandi.
...quoto pure io...trikki ha scritto:giucas ha scritto: Infine la novità , almeno per me : PRIMITIVO MEMOR 2009 FERRI, che ti stupisce non solo per il q/p , ma per un frutto rosso acidulato pulitissimo e fresco , una beva assassina e compulsiva nonostante la mole pachidermica. Anche qui, gran bel vino .
STRAQUOTO STRAQUOTO STRAQUOTO.......ma attenzione Giucas!!! Parlare dei vini di Nicola, su questi lidi, può essere pericoloso
Fatene scorta di questo MEMOR, se potete, e tra qualche anno ne riparliamo.
Grande Nicola e family
vinogodi ha scritto:...ieri , serata "pout pourri" senza tema e con qualche amico , un pò un "bevemo strano". La prima volta che non si programma niente: si va in cantinetta (del giorno) e si apre a seconda di quel che gira in tavola, anche i bianchi (salvo lo Champagne d'aperitivo messo in frigo). Esperienza assolutamente da ripetere:
- Champagne Sadi Malot Brut Tradition (sempre più buono, anche con l'etichetta nuova... )
- Anchisa Bianco Ramoino 2007 : gran bianco che non conoscevo , grazie Maurizio . Opulento e ricco, non mi aspettavo tanto...
- Cericò 2008 Prima Terra : Grenache anomalo ma ispiratissimo, non fosse per il costo...
- Lessona San Sebastiano allo zoppo Tenute Sella 2004 : era un pò che non ne bevevo e devo dire che se ne parla troppo poco, oggi, dai tempi di un noto forumista che ne conduceva la cantina. Di quello si che ne sento la mancanza, sia per la prosa, sia per la competenza ...comunque vino "crepuscolare" , setoso, aristocratico ... bon
- Inferno Fiamme Antiche 2004 Ar.Pe.Pe : la volatile non era certo impossibile da rilevare, ma la suadenza, la bevibilità e il fascino davvero sorprendenti. Un like glielo do senza meno ...
- Barolo Vigna Rionda Massolino 1999 : comincia a metter su un carattere non indifferente. Irreplicabile per tannini furiosi ma non sgarbati. Virile e per chi ama il Barolo tosto. Stavolta è finito con il carrello dei formaggi ed è stato complemento straordinario. Se non avete un brasato di capriolo o cinghiale a portata di mano, fornitevi di un tòcco di Bagoss o del Castelmagno erborinato e poi vedrete l'effetto che fa.... [b][/b]
- Vinsanto Conventino 1993 : l'avete mai sentito nominare? Ne fa una produzione micro ma è una stupenda alternativa al VinDanto di Avignonesi ... con uno zero in meno finale sulla cifra d'acquisto, cosa non da poco...
...peccato 'na sega : fu meraviglioso e sessualmente compatibile con tutte le presenze al desco, sia maschili che femminili...paperofranco ha scritto:vinogodi ha scritto:...ieri , serata "pout pourri" senza tema e con qualche amico , un pò un "bevemo strano". La prima volta che non si programma niente: si va in cantinetta (del giorno) e si apre a seconda di quel che gira in tavola, anche i bianchi (salvo lo Champagne d'aperitivo messo in frigo). Esperienza assolutamente da ripetere:
- Champagne Sadi Malot Brut Tradition (sempre più buono, anche con l'etichetta nuova... )
- Anchisa Bianco Ramoino 2007 : gran bianco che non conoscevo , grazie Maurizio . Opulento e ricco, non mi aspettavo tanto...
- Cericò 2008 Prima Terra : Grenache anomalo ma ispiratissimo, non fosse per il costo...
- Lessona San Sebastiano allo zoppo Tenute Sella 2004 : era un pò che non ne bevevo e devo dire che se ne parla troppo poco, oggi, dai tempi di un noto forumista che ne conduceva la cantina. Di quello si che ne sento la mancanza, sia per la prosa, sia per la competenza ...comunque vino "crepuscolare" , setoso, aristocratico ... bon
- Inferno Fiamme Antiche 2004 Ar.Pe.Pe : la volatile non era certo impossibile da rilevare, ma la suadenza, la bevibilità e il fascino davvero sorprendenti. Un like glielo do senza meno ...
- Barolo Vigna Rionda Massolino 1999 : comincia a metter su un carattere non indifferente. Irreplicabile per tannini furiosi ma non sgarbati. Virile e per chi ama il Barolo tosto. Stavolta è finito con il carrello dei formaggi ed è stato complemento straordinario. Se non avete un brasato di capriolo o cinghiale a portata di mano, fornitevi di un tòcco di Bagoss o del Castelmagno erborinato e poi vedrete l'effetto che fa.... [b][/b]
- Vinsanto Conventino 1993 : l'avete mai sentito nominare? Ne fa una produzione micro ma è una stupenda alternativa al VinDanto di Avignonesi ... con uno zero in meno finale sulla cifra d'acquisto, cosa non da poco...
Peccato che abbiate sciupato coi formaggi un Sig. barolo como codesto.
Winezip ha scritto:Dopo una cena selvaggia con colombaccio, beccacce e germanelli dove si é pasteggiato con le bolle, una piccola divagazione su rossi adulti.
Paul Bara Special Club BdN 2004. Una nota eccessivamente mielosa e una bolla forse un po' eccessiva (la giovine età?) non ha lasciato grandi ricordi nei commensali
Jacquesson 2002. Bevuto a pochi giorni di distanza da un'altra boccia non indimenticabile, questa ha mostrato più nerbo e tensione gustativa che ben si sposava sul sugo di colombaccio. Ottimo champagne
Bollinger Grande Annee 2002. Qua ci siamo veramente! Lo stile Bollinger a l'ennesima potenza con quel filo ossidativo che bilanciava perfettamente le componenti fruttate e speziate. Veramente una Grande Annee specchio di una grande annata come la 2002.
Krug Special Cuvee. Bottiglia magnum. Le aspettative erano più rosee da questa bambinona, ma una bolla snella tradiva la grandezza della bottiglia, nonché un retrogusto troppo lesto a sparire, non hanno deposto rendere questa boccia tra quelle che si ricorderanno, anzi...
Pol Roger Cuvee Sir Winston Churchill 1999. Solita bottiglia di grande spessore gustativo e bolla estremamente elegante, ha pagato solo essere stata in compagnia di un Bollinger in stato di grazia.
Querciabella Camartina 1988. La leggenda voleva che questo vino fosse stato fatto con uve francesi di Bordeaux e forse forse un filo di verità potrebbe esserci in questa voce. Scuro, fitto fin sull'unghia, un colore surreale per un rosso toscano del 1988. Frutti rossi a go ho ed un tannino ancora cazzuto. Wow!!!
Sassicaia 1990. Grande vino italico. Il tannino si è compitamente risolto e la bocca ne trae giovamento con una grande bevibilitá. Questa bottiglia non aveva più storia davanti a se ma oggi era in splendida forma.
Chateau Cheval Blanc 1990. Dietro di me avevo il muro ma quelli dall'altra parte del tavolo sono cappottati dalla sedia. Di contro mi si é impiantato il naso nel bicchiere ed é stato dura togliermelo. Che grazia, che suadenza, un rincorrersi di nuance speziate orientali e fruttini rossi , toni erbacei levigati e sbuffi di incenso in sottofondo. Un vino di quelli che rimarranno per sempre impiantati nella memoria.
Sassicaia 1985. Un mostro per colore e densità di estratto. Siamo rimasti scioccati perché le voci lo davano per finito ed urgeva la celere apertura. Il naso era all'inizio anche troppo contratto ma poi pian piano si é disteso lasciando intravedere quello che aveva espresso il fratello minore ma con maggiore amplitudo.
Chateau Mouton Rothschild 1986. Embé, che te le dico a fare. Un vino stratosferico, che ha appena iniziato il suo lunghissimo cammino per l'immortalità. Tra 30 anni lo troveremo sempre lí, con la sua esplosione di frutta e spezie e grazia infinita. Un vino da lasciare ai posteri, alle giovani leve che se non berranno mai un vino così non potranno mai dire di essere diventati grandi.