Re: Chianti
Inviato: 08 feb 2017 20:43
Anche qui ho preso nota dei vostri consigli, adesso ho una lista abbastanza lunga di Vino da acquistare e assaggiare.....
Candidoshark ha scritto:Anche qui ho preso nota dei vostri consigli, adesso ho una lista abbastanza lunga di Vino da acquistare e assaggiare.....
Spectator ha scritto:..Chianti cl,Castelluzza di Cinuzzi-2014.Bel bere x la tipologia,ma leggermente inferiore alla 2013!Meno..goloso,piu' ruvido e scontroso al palato e con le cibarie.
gp ha scritto:emigrato ha scritto:tendadom ha scritto:Istine, Barlettaio, I Fabbri, Valdellecorti, Rocca di Montegrossi, Ormanni
Istine sopra a tutti....
Ma Istine davvero cosi buono? A parte che ora ha scorporato i 3 cru dal base
Ho assaggiato da poco il base 2013 (12,80 euro in enoteca), vino che ai profumi abbastanza interessanti abbina una bocca integralmente verde, didattica ai fini di un corso sulla qualità dei tannini, che risultano molto molto sordi. Immagino che le 3 selezioni (più una riserva) siano un'altra storia, ma ai fini del thread non rilevano.
gp ha scritto:Copio dal thread "Chianti a prezzi umani":gp ha scritto:emigrato ha scritto:tendadom ha scritto:Istine, Barlettaio, I Fabbri, Valdellecorti, Rocca di Montegrossi, Ormanni
Istine sopra a tutti....
Ma Istine davvero cosi buono? A parte che ora ha scorporato i 3 cru dal base
Ho assaggiato da poco il base 2013 (12,80 euro in enoteca), vino che ai profumi abbastanza interessanti abbina una bocca integralmente verde, didattica ai fini di un corso sulla qualità dei tannini, che risultano molto molto sordi. Immagino che le 3 selezioni (più una riserva) siano un'altra storia, ma ai fini del thread non rilevano.
Muffato ha scritto:gp ha scritto:Copio dal thread "Chianti a prezzi umani":gp ha scritto:emigrato ha scritto:tendadom ha scritto:Istine, Barlettaio, I Fabbri, Valdellecorti, Rocca di Montegrossi, Ormanni
Istine sopra a tutti....
Ma Istine davvero cosi buono? A parte che ora ha scorporato i 3 cru dal base
Ho assaggiato da poco il base 2013 (12,80 euro in enoteca), vino che ai profumi abbastanza interessanti abbina una bocca integralmente verde, didattica ai fini di un corso sulla qualità dei tannini, che risultano molto molto sordi. Immagino che le 3 selezioni (più una riserva) siano un'altra storia, ma ai fini del thread non rilevano.
Ho avuto la stessa impressione assaggiando la 2012 , ma ti posso assicurare che la 2014 bevuta sempre a Piacenza (Fivi)
è davvero buona
emigrato ha scritto:Se e' cosi e' lecito chiedersi se ha fatto le selezioni nel 2014, tanti non le hanno fatte in zona, e i base ne hanno giovato
Alberto ha scritto:emigrato ha scritto:Se e' cosi e' lecito chiedersi se ha fatto le selezioni nel 2014, tanti non le hanno fatte in zona, e i base ne hanno giovato
Bah...bevuto Fonterutoli 2014 e devo dire che il vino per me presenta dei limiti evidenti di concentrazione e di lunghezza, e pure i profumi non è che fossero molto a fuoco...e dire che dovrebbe avere dentro quasi tutte le uve migliori...
emigrato ha scritto:Alberto ha scritto:emigrato ha scritto:Se e' cosi e' lecito chiedersi se ha fatto le selezioni nel 2014, tanti non le hanno fatte in zona, e i base ne hanno giovato
Bah...bevuto Fonterutoli 2014 e devo dire che il vino per me presenta dei limiti evidenti di concentrazione e di lunghezza, e pure i profumi non è che fossero molto a fuoco...e dire che dovrebbe avere dentro quasi tutte le uve migliori...
Beh credo che la 2014 sia tipo l'annata con le oscillazioni piu grandi degli ultimi anni, con vini molto buoni ma anche di basso livello
dc87 ha scritto:Mi trovo di fronte ad un calice di Chianti Classico 2014 Badia a Coltibuono.
Il vino è color rubino con riflessi granata e grande lucentezza, naso non particolarmente intenso con frutta rossa dolce, leggera speziatura e ricordi di tabacco che vanno e vengono.. in bocca è ovviamente giovane, succo e con un tannino ancora abbastanza rustico. La mia perplessità è su un finale di bocca che io percepisco amaro, a qualcuno risulta?
miccel ha scritto:dc87 ha scritto:Mi trovo di fronte ad un calice di Chianti Classico 2014 Badia a Coltibuono.
Il vino è color rubino con riflessi granata e grande lucentezza, naso non particolarmente intenso con frutta rossa dolce, leggera speziatura e ricordi di tabacco che vanno e vengono.. in bocca è ovviamente giovane, succo e con un tannino ancora abbastanza rustico. La mia perplessità è su un finale di bocca che io percepisco amaro, a qualcuno risulta?
Bevuta nei giorni scorsi, la mia impressione è stata di un vino pronto da bere, forse non molto complesso ma davvero godibile, vivo e pieno di succo, difficile resistere alla bottiglia aperta...quindi niente tannini di troppo o particolari note amare. Ci sta che, visto che fanno 100mila e più bottiglie, ci possa essere una qualche variabilità fra l'una e l'altra. Qui serviva segnarsi il lotto, come insegna gp...
emigrato ha scritto:Muffato ha scritto:gp ha scritto:Copio dal thread "Chianti a prezzi umani":gp ha scritto:emigrato ha scritto:Ma Istine davvero cosi buono? A parte che ora ha scorporato i 3 cru dal base
Ho assaggiato da poco il base 2013 (12,80 euro in enoteca), vino che ai profumi abbastanza interessanti abbina una bocca integralmente verde, didattica ai fini di un corso sulla qualità dei tannini, che risultano molto molto sordi. Immagino che le 3 selezioni (più una riserva) siano un'altra storia, ma ai fini del thread non rilevano.
Ho avuto la stessa impressione assaggiando la 2012 , ma ti posso assicurare che la 2014 bevuta sempre a Piacenza (Fivi)
è davvero buona
Se e' cosi e' lecito chiedersi se ha fatto le selezioni nel 2014, tanti non le hanno fatte in zona, e i base ne hanno giovato
kubik ha scritto:Chianti Classico “Doccio a Matteo” Riserva 2004, Caparsa:
gran bel colore rubino carico/cupo, quasi troppo ti vien da pensare li per li ma sai che
c'è il saldo di vitigni coloranti quali colorino & c. e ti dici -a rassicurarti- fai parlare il vino..
di fatti il naso seppur contratto e serrato ha vigore ed integrità da vendere,
il frutto è tonico, mora di rovo e durone, accenni terrosi, boschivi, è una "giovanile compressione" la lettura
che ti vien automatica.
E' il sorso a chiudere il cerco, pensi ad una forgiatura a fuoco, vigore, tempra, grande integrità,
carattere, c'è polpa ed allungo, il tannino è fitto ma ancora tenace e di prospettiva, il succo c'è a
slanciare la beva e dare dinamica, un giovincello nel pieno dei suoi fulgidi anni ma che ha appena inboccato la via della
prima maturità, il meglio deve ancora da venire .. e pensi già a quando stappare la prossima ultima bottiglia.
alì65 ha scritto:kubik ha scritto:Chianti Classico “Doccio a Matteo” Riserva 2004, Caparsa:
gran bel colore rubino carico/cupo, quasi troppo ti vien da pensare li per li ma sai che
c'è il saldo di vitigni coloranti quali colorino & c. e ti dici -a rassicurarti- fai parlare il vino..
di fatti il naso seppur contratto e serrato ha vigore ed integrità da vendere,
il frutto è tonico, mora di rovo e durone, accenni terrosi, boschivi, è una "giovanile compressione" la lettura
che ti vien automatica.
E' il sorso a chiudere il cerco, pensi ad una forgiatura a fuoco, vigore, tempra, grande integrità,
carattere, c'è polpa ed allungo, il tannino è fitto ma ancora tenace e di prospettiva, il succo c'è a
slanciare la beva e dare dinamica, un giovincello nel pieno dei suoi fulgidi anni ma che ha appena inboccato la via della
prima maturità, il meglio deve ancora da venire .. e pensi già a quando stappare la prossima ultima bottiglia.
lo ritenevo anch'io un bel vinello, alti e bassi ma tutto sommato non era male; lo preferivo da giovine che da maturo......ma dopo quello che mi disse Cianferoni al banchetto, al ritorno a casa, vendetti tutto.....
emigrato ha scritto:alì65 ha scritto:kubik ha scritto:Chianti Classico “Doccio a Matteo” Riserva 2004, Caparsa:
gran bel colore rubino carico/cupo, quasi troppo ti vien da pensare li per li ma sai che
c'è il saldo di vitigni coloranti quali colorino & c. e ti dici -a rassicurarti- fai parlare il vino..
di fatti il naso seppur contratto e serrato ha vigore ed integrità da vendere,
il frutto è tonico, mora di rovo e durone, accenni terrosi, boschivi, è una "giovanile compressione" la lettura
che ti vien automatica.
E' il sorso a chiudere il cerco, pensi ad una forgiatura a fuoco, vigore, tempra, grande integrità,
carattere, c'è polpa ed allungo, il tannino è fitto ma ancora tenace e di prospettiva, il succo c'è a
slanciare la beva e dare dinamica, un giovincello nel pieno dei suoi fulgidi anni ma che ha appena inboccato la via della
prima maturità, il meglio deve ancora da venire .. e pensi già a quando stappare la prossima ultima bottiglia.
lo ritenevo anch'io un bel vinello, alti e bassi ma tutto sommato non era male; lo preferivo da giovine che da maturo......ma dopo quello che mi disse Cianferoni al banchetto, al ritorno a casa, vendetti tutto.....
Che ti ha detto? se si puo' dire
alì65 ha scritto:emigrato ha scritto:alì65 ha scritto:kubik ha scritto:Chianti Classico “Doccio a Matteo” Riserva 2004, Caparsa:
gran bel colore rubino carico/cupo, quasi troppo ti vien da pensare li per li ma sai che
c'è il saldo di vitigni coloranti quali colorino & c. e ti dici -a rassicurarti- fai parlare il vino..
di fatti il naso seppur contratto e serrato ha vigore ed integrità da vendere,
il frutto è tonico, mora di rovo e durone, accenni terrosi, boschivi, è una "giovanile compressione" la lettura
che ti vien automatica.
E' il sorso a chiudere il cerco, pensi ad una forgiatura a fuoco, vigore, tempra, grande integrità,
carattere, c'è polpa ed allungo, il tannino è fitto ma ancora tenace e di prospettiva, il succo c'è a
slanciare la beva e dare dinamica, un giovincello nel pieno dei suoi fulgidi anni ma che ha appena inboccato la via della
prima maturità, il meglio deve ancora da venire .. e pensi già a quando stappare la prossima ultima bottiglia.
lo ritenevo anch'io un bel vinello, alti e bassi ma tutto sommato non era male; lo preferivo da giovine che da maturo......ma dopo quello che mi disse Cianferoni al banchetto, al ritorno a casa, vendetti tutto.....
Che ti ha detto? se si puo' dire
che il suo vino, come deve essere fatto, è dalla 2010 in avanti; prima non era fatto bene, lo faceva solo perchè doveva...mica male
in effetti, all'assaggio, è tutta un'altra storia...ma tant'è, non prenderò mai più un suo vino
gbaenergiaeco10 ha scritto:alì65 ha scritto:emigrato ha scritto:alì65 ha scritto:kubik ha scritto:Chianti Classico “Doccio a Matteo” Riserva 2004, Caparsa:
gran bel colore rubino carico/cupo, quasi troppo ti vien da pensare li per li ma sai che
c'è il saldo di vitigni coloranti quali colorino & c. e ti dici -a rassicurarti- fai parlare il vino..
di fatti il naso seppur contratto e serrato ha vigore ed integrità da vendere,
il frutto è tonico, mora di rovo e durone, accenni terrosi, boschivi, è una "giovanile compressione" la lettura
che ti vien automatica.
E' il sorso a chiudere il cerco, pensi ad una forgiatura a fuoco, vigore, tempra, grande integrità,
carattere, c'è polpa ed allungo, il tannino è fitto ma ancora tenace e di prospettiva, il succo c'è a
slanciare la beva e dare dinamica, un giovincello nel pieno dei suoi fulgidi anni ma che ha appena inboccato la via della
prima maturità, il meglio deve ancora da venire .. e pensi già a quando stappare la prossima ultima bottiglia.
lo ritenevo anch'io un bel vinello, alti e bassi ma tutto sommato non era male; lo preferivo da giovine che da maturo......ma dopo quello che mi disse Cianferoni al banchetto, al ritorno a casa, vendetti tutto.....
Che ti ha detto? se si puo' dire
che il suo vino, come deve essere fatto, è dalla 2010 in avanti; prima non era fatto bene, lo faceva solo perchè doveva...mica male
in effetti, all'assaggio, è tutta un'altra storia...ma tant'è, non prenderò mai più un suo vino
In che senso Claudio?
sul punto, se ho capito l'antifona, devo dire che capita sempre più spesso di assistere a dichiarazioni dei produttori da "pentito".....del tipo "no questo non te lo faccio assaggiare perchè non rispecchia più la mia filosofia" oppure "mi avrebbero premiato questo vino ma ho deciso di non mandare i campioni perchè non mi rappresenta più"....
alì65 ha scritto:gbaenergiaeco10 ha scritto:alì65 ha scritto:emigrato ha scritto:alì65 ha scritto:
lo ritenevo anch'io un bel vinello, alti e bassi ma tutto sommato non era male; lo preferivo da giovine che da maturo......ma dopo quello che mi disse Cianferoni al banchetto, al ritorno a casa, vendetti tutto.....
Che ti ha detto? se si puo' dire
che il suo vino, come deve essere fatto, è dalla 2010 in avanti; prima non era fatto bene, lo faceva solo perchè doveva...mica male
in effetti, all'assaggio, è tutta un'altra storia...ma tant'è, non prenderò mai più un suo vino
In che senso Claudio?
sul punto, se ho capito l'antifona, devo dire che capita sempre più spesso di assistere a dichiarazioni dei produttori da "pentito".....del tipo "no questo non te lo faccio assaggiare perchè non rispecchia più la mia filosofia" oppure "mi avrebbero premiato questo vino ma ho deciso di non mandare i campioni perchè non mi rappresenta più"....
lascia perdere, è stata una dichiarazione fuori dai denti e poco elegante....resta il fatto che chi ha comprato i suoi vini prima della 2010 non sono come dal quel millesimo in avanti....è una cosa mia, tranquillo..
emigrato ha scritto:Leggevo qualche pagina all'inizio di questo topic nel 2014 si sprecavano commenti ora niente