Gambero Rosso Forum

il maestro ha scritto:

littlewood ha scritto:Della serie s volte ritornano...l' 8 marzo insieme a tante altre belle robine( tra l' altro roagna vv 2010 e 2 chardonnay della brda slovena buonissimi!) e un tappazxo di m...su una bt di cdp cuvee da capo 98 si e' bevuto il calvari versione Meroi 2 bt. Una aperta 2 gg prima molto piu' aprocciabile e una aperta al momento chiusa a riccio. La vigna e' la stessa di quella di Enzo ma lo stile e' un po' diverso. Vino comunque molto buono ora e che sara' buonissimo tra almeno 10 anni. Tannino molto vivo bocca con una pressione palatale potente ma affatto sgraziata. Naso soprattutto in quella aperta da 2 giorni poliedrico privo assolutamente di qualsiasi accenno di ossidazione. Sembra comunque una versione leggermente meno scorbutica di quelle pontoniane che abbisognano di n anni per essere al top della beva. Prezzo importante ma non inavvicinabile

MEROI - CALVARI 2020

bevuto, ribevuto e riribevuto, niente da dire, un grandissimo vino che darà il meglio di se tra 5/10 anni.
Potente ma ad alta bevibilità, persistente... grande vino, niente da dire...

Avevo bevuto altre cose di Damiano anni fa, mi sembravano vini da culturista. Ha trovato una quadratura (forse anche grazie al lavoro precedente di Pontoni sulla vigna)?

Guy Michel, Vinotheque 1996 e 1998: c'è molto scetticismo su questi champagne, ma debbo confessare che, nel loro essere un po' ruffiani, non mi dispiacciono. In questo assaggio comparato a mio avviso spiccava nettamente la 1996 (sb. 2017), davvero tesa e vivida, nonostante l'attacco dolce al naso, che ricordava molto lo zafferano. La 1998 (sb. 2020) era più evoluta, con note di miele di castagno e cotognata, interessante ma più stancante.

Pinot grigio di Paraschos 2013.
L'indagine per individuare l'anno è stata un po' laboriosa causa etichetta spappolata però nihil difficile volenti.
Non proprio una bevuta semplice, per il mio modo, però stando nel bicchiere si facilita.
Come magnassimo un gattone di patate con tutti prodotti indigeni.
evviva!

Domaine des Grandes Espérances - Le Roi Soleil 2020
Loria, ovviamente Sauvignon. Siamo nell'AOC di Touraine. La frutta esotica chiaramente c'è ma non satura, anzi. L'ho trovato delicato al naso e abbastanza sapido in bocca. Un pizzico di spezie dolci al naso. Una discreta bevuta ad un prezzo onesto.

Solengo 2003
Mai avrei pensato di bere un vino così giovane, ancora fresco, frutta rossa sostenuta da una buona alcolicità/acidità, in un contesto di un annata così calda.
Pensare che prima di aprirla non ci avrei dato nulla…

Spectator ha scritto:

paperopap ha scritto:

Foradori - Nosiola in anfora "Fontanasanta" 2019
Intanto il colore, vino di un bellissimo dorato brillante con una certa densità nel calice. Il naso è particolarmente interessante, alternando note dolci (arancia candita, cera d'api, frutta esotica) ad altre più pungenti (erbe aromatiche, pepe bianco, fieno). In bocca smette la parte "dolce", risultando molto sapido e fresco: quest'ultima sensazione ancora prevaricante, indizio di un vino ancora all'inizio di un percorso. Finale di bocca leggermente amaricante. Gran persistenza. Devo dire una gran bella bottiglia.

..

..bello anche il bicchiere!!

Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Percarlo 2003: paga molto l'annata: è crepuscolare, piegato su note di cenere e di curry. Mantiene però la sua individualità, e si capisce ad una snasata che è (o era) un Sangiovese di classe.
Rober Brun, Cuvée Familiale 2000: davvero ottimo; la lunga permanenza sui lieviti si sente, e a 10 anni dalla sboccatura dà il meglio, sorprendendo, tra l'altro, per la vena citrina in bocca.
Chateau Simone Blanc 2000: inaspettatamente sottile, gioca di fioretto piuttosto che di sciabola. Belle le note di zafferano che emergono dopo qualche minuto nel bicchiere; può ancora andare egregiamente avanti e migliorare.
Vodpivec, Vitovska 2009: anche qui, versione più sussurrata del consueto, giocata decisamente sull'eleganza. Un macerato che potrebbe essere amato anche dai non patiti del genere.
Marchetta, Malvasia delel Lipari 2011: svolge bene il suo compito, e non sfigura troppo rispetto a chi l'aveva preceduto. Decisamente salino, con i classici sentori di cappero e fico d'india.
Jacquesson, Dizy Corne Bautray 2004: elegante, raffinato, dalla ossidazione perfettamente bilanciata. Confesso di amare alla follia i lieux-dits di Jacquesson, e questa bevuta certo non mi smentisce.
Nervi, Molsino 2006: talmente buono, da poter competere ad armi pari con i più blasonati tra i Barolo e Barbaresco. La delicatezza delle note femminili, quasi da boudoir, si accompagna ad una bocca verticale, sensuale, dalla trama tannica raffinatissima. Vino della giornata.
Aldo Conterno, Barolo Colonnello 1997: qui si cambia decisamente tono: cenere, incenso, goudron, pepe nero appena macinato. Severo, ai limiti dell'arcigno, ma dopo una mezz'ora nel bicchiere si distende e regala una eccellente bevuta.
Triebaumer, Ruster Ausbruch Essenz 1999: sciropposo, quasi da PX, ma con una acidità talmente sferzante da dare sensazioni di piccantezza. Con panettone artigianale fichi, noci e mele crea un connubio perfetto.

Tenuta San Michele - Murgo Etna Rosso - 2017 Regalo di un amico.
Mineralità e agrumi non percepiti, anzi, a tratti carnoso con ricordi lontani di un merlot.
Un po' di macchia mediterranea, frutto molto poco, verde, finale (e non solo) piuttosto amaro.
Un vino per nulla del territorio e che si potrebbe collocare in qualsiasi regione del centro Italia, sinceramente non ho capito la cifra stilistica di questo produttore.
Trascurabilissimo.

Domaine Collotte - Marsannay VV - 2022
Selvatico con note animali e di cuoio ma anche di frutto nero.
In bocca ha molto frutto scuro, croccante, scomposto, da domare e in divenire.
Qualche anno in bottiglia gli farà solo che bene ma ora, per il prezzo pagato (€ 20), un assaggio ci sta.

Cantina dei 5 Sogni - Nebbiolo d'Alba - 2019
Incenso, pepe nero, tea nero, poco frutto e più china, note anche di grafite, fine e profondo.
Tannino quasi risolto, buona acidità, frutto nero croccante e succoso, note scure in levare.
Strano, intrigante, diverso dai nebbioli eleganti alla G.Mascarello e Sandri ma anche dai classici nebbioli rustici.
Realtà interessante sicuramente da riprovare con altri assaggi.

rafcot ha scritto:
Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:
Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

I tuoi son fatti a mano e son di di un altra categoria li avevo visti anch'io..... I miei son quelli dei poveri....

rafcot ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:
Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

I tuoi son fatti a mano e son di di un altra categoria li avevo visti anch'io..... I miei son quelli dei poveri....

Ovviamente nel quotidiano utilizzo altri calici più da battaglia.
Nella stessa occasione, avevo preso anche questi per le bollicine (importanti): https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/synergie-75/
Ora vorrei completare la triade di pregio con quelli da rosso. Stavo pensando a Zalto Denk'Art Burgundy: avessero qualche centimetro in più di stelo sarebbero perfetti. Penso comunque di prenderli.
Che ne pensate?

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:
Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

I tuoi son fatti a mano e son di di un altra categoria li avevo visti anch'io..... I miei son quelli dei poveri....

Ovviamente nel quotidiano utilizzo altri calici più da battaglia.
Nella stessa occasione, avevo preso anche questi per le bollicine (importanti): https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/synergie-75/
Ora vorrei completare la triade di pregio con quelli da rosso. Stavo pensando a Zalto Denk'Art Burgundy: avessero qualche centimetro in più di stelo sarebbero perfetti. Penso comunque di prenderli.
Che ne pensate?

Secondo me si adattano bene a pochissimi vini.
Valuta i Bordeaux.
La copia (fatta a macchina) degli Zalto si chiama Definition di Spiegelau e dopo averli visti dal vivo, man mano che rompo gli Zalto compro i Definition ad 1/3 del prezzo. Le differenze sono irrisorie.

mattiave ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:
Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

I tuoi son fatti a mano e son di di un altra categoria li avevo visti anch'io..... I miei son quelli dei poveri....

Ovviamente nel quotidiano utilizzo altri calici più da battaglia.
Nella stessa occasione, avevo preso anche questi per le bollicine (importanti): https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/synergie-75/
Ora vorrei completare la triade di pregio con quelli da rosso. Stavo pensando a Zalto Denk'Art Burgundy: avessero qualche centimetro in più di stelo sarebbero perfetti. Penso comunque di prenderli.
Che ne pensate?

Secondo me si adattano bene a pochissimi vini.
Valuta i Bordeaux.
La copia (fatta a macchina) degli Zalto si chiama Definition di Spiegelau e dopo averli visti dal vivo, man mano che rompo gli Zalto compro i Definition ad 1/3 del prezzo. Le differenze sono irrisorie.

Definition comprati il mese scorso in un mini GdA a 32 euro la coppia.

mattiave ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:
Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

I tuoi son fatti a mano e son di di un altra categoria li avevo visti anch'io..... I miei son quelli dei poveri....

Ovviamente nel quotidiano utilizzo altri calici più da battaglia.
Nella stessa occasione, avevo preso anche questi per le bollicine (importanti): https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/synergie-75/
Ora vorrei completare la triade di pregio con quelli da rosso. Stavo pensando a Zalto Denk'Art Burgundy: avessero qualche centimetro in più di stelo sarebbero perfetti. Penso comunque di prenderli.
Che ne pensate?

Secondo me si adattano bene a pochissimi vini.
Valuta i Bordeaux.
La copia (fatta a macchina) degli Zalto si chiama Definition di Spiegelau e dopo averli visti dal vivo, man mano che rompo gli Zalto compro i Definition ad 1/3 del prezzo. Le differenze sono irrisorie.

A quanto leggo, anche per i Definition ci sono i Burgundy e i Bordeaux (oltre agli Universal)... tu quale intendi?

paperopap ha scritto:

mattiave ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:

paperopap ha scritto:
Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

I tuoi son fatti a mano e son di di un altra categoria li avevo visti anch'io..... I miei son quelli dei poveri....

Ovviamente nel quotidiano utilizzo altri calici più da battaglia.
Nella stessa occasione, avevo preso anche questi per le bollicine (importanti): https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/synergie-75/
Ora vorrei completare la triade di pregio con quelli da rosso. Stavo pensando a Zalto Denk'Art Burgundy: avessero qualche centimetro in più di stelo sarebbero perfetti. Penso comunque di prenderli.
Che ne pensate?

Secondo me si adattano bene a pochissimi vini.
Valuta i Bordeaux.
La copia (fatta a macchina) degli Zalto si chiama Definition di Spiegelau e dopo averli visti dal vivo, man mano che rompo gli Zalto compro i Definition ad 1/3 del prezzo. Le differenze sono irrisorie.

A quanto leggo, anche per i Definition ci sono i Burgundy e i Bordeaux (oltre agli Universal)... tu quale intendi?

Uso molto i Bordeaux e gli Universal. Sono quasi identici a Zalto (anche nel nome), costano solo molto di meno…

Ludi ha scritto:Percarlo 2003: paga molto l'annata: è crepuscolare, piegato su note di cenere e di curry. Mantiene però la sua individualità, e si capisce ad una snasata che è (o era) un Sangiovese di classe.

Oh sai mi hai messo addosso una bella curiosità? Sinceramente l'ultima che ho bevuto non era così malmessa, per non parlare della magnum aperta un paio di anni fa che sembrava giovanissima. Ho messo una bottiglia in rampa di lancio, ti farò sapere...

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:

paperopap ha scritto:

rafcot ha scritto:
Son questi di lehmann della collezione jamesse vero?
https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-54/

Mi son arrivati la scorsa la settimana insieme ad altri calici come quelli da champagne, mi piacciano e non costan neppure troppo.

Collezione Jamesse, sì... però quelli da 64cl: https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/grand-blanc-64/

I tuoi son fatti a mano e son di di un altra categoria li avevo visti anch'io..... I miei son quelli dei poveri....

Ovviamente nel quotidiano utilizzo altri calici più da battaglia.
Nella stessa occasione, avevo preso anche questi per le bollicine (importanti): https://www.lehmann-sa.com/it/prodotto/synergie-75/
Ora vorrei completare la triade di pregio con quelli da rosso. Stavo pensando a Zalto Denk'Art Burgundy: avessero qualche centimetro in più di stelo sarebbero perfetti. Penso comunque di prenderli.
Che ne pensate?

Guarda anche Italesse , i Masterclass 90

Wineduck ha scritto:
Oh sai mi hai messo addosso una bella curiosità? Sinceramente l'ultima che ho bevuto non era così malmessa, per non parlare della magnum aperta un paio di anni fa che sembrava giovanissima. Ho messo una bottiglia in rampa di lancio, ti farò sapere...

anche io ne ho un'altra...pensavo a quel punto di aprirla a breve, ma prima aspetto il tuo feedback

Villa Diamante - Clos d'Haut - 2019
Camomilla, fiori e frutti gialli, fieno, primi accenni di idrocarburi e nota mielosa.
Bocca un po' sotto le mie aspettative: cortina, ancora in divenire, pecca in acidità che comunque c'è (agrume), chiude con nota lievemente dolce (miele di ritorno).
Per il momento, piaciuto più il naso che il sorso.

Trabateo ha scritto:Villa Diamante - Clos d'Haut - 2019
Camomilla, fiori e frutti gialli, fieno, primi accenni di idrocarburi e nota mielosa.
Bocca un po' sotto le mie aspettative: cortina, ancora in divenire, pecca in acidità che comunque c'è (agrume), chiude con nota lievemente dolce (miele di ritorno).
Per il momento, piaciuto più il naso che il sorso.

Si vabbè anche tu! Fai l'Erode e poi ti lamenti...

Wineduck ha scritto:

Trabateo ha scritto:Villa Diamante - Clos d'Haut - 2019
Camomilla, fiori e frutti gialli, fieno, primi accenni di idrocarburi e nota mielosa.
Bocca un po' sotto le mie aspettative: cortina, ancora in divenire, pecca in acidità che comunque c'è (agrume), chiude con nota lievemente dolce (miele di ritorno).
Per il momento, piaciuto più il naso che il sorso.

Si vabbè anche tu! Fai l'Erode e poi ti lamenti...

Il ragazzo si applica anche ..pero' e' un po' cosi'....bisogna aver pazienza con lui...arriva piano ma arriva...

littlewood ha scritto:

Wineduck ha scritto:

Trabateo ha scritto:Villa Diamante - Clos d'Haut - 2019
Camomilla, fiori e frutti gialli, fieno, primi accenni di idrocarburi e nota mielosa.
Bocca un po' sotto le mie aspettative: cortina, ancora in divenire, pecca in acidità che comunque c'è (agrume), chiude con nota lievemente dolce (miele di ritorno).
Per il momento, piaciuto più il naso che il sorso.

Si vabbè anche tu! Fai l'Erode e poi ti lamenti...

Il ragazzo si applica anche ..pero' e' un po' cosi'....bisogna aver pazienza con lui...arriva piano ma arriva...

Eccoli Mimì e Cocò!
Lo so bene che va aspettato, però un assaggio ho voluto farlo lo stesso.
Tutti professoroni qui dentro?

Comunque, se avete in cantina annate vecchie...uscitele

Trabateo ha scritto:

littlewood ha scritto:

Wineduck ha scritto:

Trabateo ha scritto:Villa Diamante - Clos d'Haut - 2019
Camomilla, fiori e frutti gialli, fieno, primi accenni di idrocarburi e nota mielosa.
Bocca un po' sotto le mie aspettative: cortina, ancora in divenire, pecca in acidità che comunque c'è (agrume), chiude con nota lievemente dolce (miele di ritorno).
Per il momento, piaciuto più il naso che il sorso.

Si vabbè anche tu! Fai l'Erode e poi ti lamenti...

Il ragazzo si applica anche ..pero' e' un po' cosi'....bisogna aver pazienza con lui...arriva piano ma arriva...

Eccoli Mimì e Cocò!
Lo so bene che va aspettato, però un assaggio ho voluto farlo lo stesso.
Tutti professoroni qui dentro?

Comunque, se avete in cantina annate vecchie...uscitele

Ma che domanda e" ivan? Lo sai che ci sono....

Trabateo ha scritto:

littlewood ha scritto:

Wineduck ha scritto:

Trabateo ha scritto:Villa Diamante - Clos d'Haut - 2019
Camomilla, fiori e frutti gialli, fieno, primi accenni di idrocarburi e nota mielosa.
Bocca un po' sotto le mie aspettative: cortina, ancora in divenire, pecca in acidità che comunque c'è (agrume), chiude con nota lievemente dolce (miele di ritorno).
Per il momento, piaciuto più il naso che il sorso.

Si vabbè anche tu! Fai l'Erode e poi ti lamenti...

Il ragazzo si applica anche ..pero' e' un po' cosi'....bisogna aver pazienza con lui...arriva piano ma arriva...

Eccoli Mimì e Cocò!
Lo so bene che va aspettato, però un assaggio ho voluto farlo lo stesso.
Tutti professoroni qui dentro?

Comunque, se avete in cantina annate vecchie...uscitele

Lascia perde quer geriatra de littlewood....

Timoteo ha scritto:

Trabateo ha scritto:

littlewood ha scritto:

Wineduck ha scritto:

Trabateo ha scritto:Villa Diamante - Clos d'Haut - 2019
Camomilla, fiori e frutti gialli, fieno, primi accenni di idrocarburi e nota mielosa.
Bocca un po' sotto le mie aspettative: cortina, ancora in divenire, pecca in acidità che comunque c'è (agrume), chiude con nota lievemente dolce (miele di ritorno).
Per il momento, piaciuto più il naso che il sorso.

Si vabbè anche tu! Fai l'Erode e poi ti lamenti...

Il ragazzo si applica anche ..pero' e' un po' cosi'....bisogna aver pazienza con lui...arriva piano ma arriva...

Eccoli Mimì e Cocò!
Lo so bene che va aspettato, però un assaggio ho voluto farlo lo stesso.
Tutti professoroni qui dentro?

Comunque, se avete in cantina annate vecchie...uscitele

Lascia perde quer geriatra de littlewood....

Ecco il gemello diverso che si palesa ....