Ieri sera ritrovo con gli amici, era un po' che non ci si vedeva, e quindi vai di bocce importanti.
Ingresso con l'aperitivo con due bolle modenesi 2017 (una spumante e una ancestrale) della giovane e futuribile azienda
Podere Sotto il noce, portate dal proprietario/contadino/magazziniere/contabile
; vini ancora in fasce ma che dimostrano una buona potenzialità, bevemmo:
La Vougeraie - Vougeot 1er cru Le Clos Blanc de Vougeot 1999 Borgogna. Anziana. Ben conservata, evoluta senza rughe. Legno, un po' troppo. Equilibrio in bilico sulla grassezza, l'acidità è un lontano ricordo. Cedro, quasi un rancio da sciampagna antica, banana, qualche fiorellino canonico.
Non penserei a comprarlo ma è stato interessante berlo.
Comando G - Sierra de Gredos Las Umbrias 2014 ++
Caramella ai frutti di bosco, un filo di brett sull'animalesco, anice quasi sambucoso, lampone e fragolina. Bocca di buon grip che rimane però distante dall'espressività del naso e non offre molti richiami, piuttosto sciolta in chiusura. Vino quasi virtuale, poche bottiglie tirate. Da suoli granitici a 1000 metri di quota, vigne di 65 anni. Velier ci ha già messo lo zampino.
Rossignol-Trapet - Latricières-Chambertin GC 2010 +
Borgogna floreale ma distante, scostante, fredda. Decisi segni di élévage. Pare un vino da raccolta precoce o annata fredda, e invece è la durezza del cru che si manifesta in pieno.
Podere Il Castellaccio - Bolgheri Orio 2016 Un mix di internazionali (Cabernet Franc, Merlot, Syrah) per un prodotto onesto sin dal prezzo e che ingenera lampi di curiosità.
Consigliabile come vino quotidiano.
Roty - Charmes-Chambertin GC très vieilles vignes 2013 Svaria, da accenni di caffé e mou a tanti fiori e fruttini. Stiloso, non sfarzoso. Corrisponde benissimo, si sviluppa armonicamente, allunga senza fatica. Grande mano, grande vigna. Eccellente presa palatale, non tentenna, non cede, non sbraca, si espande anzi con tranquillità e costanza come un fiore al sorgere del sole. Vino della serata.
Clape - Cornas 2004 Si sa che Auguste ha mano ferma e che i suoi vini vogliono tempo per distendersi, anche nel bicchiere. Aspettato, espone il suo campionario tipico; oliva, un dolce fruttino rosso, succo di mirtillo, liquirizia, tracce di ematicità. Annata "classica", quindi piuttosto verticale e poco concessiva, bocca leggera, di buona persistenza ma non una coda non lunghissima.
Grande pulizia, ordine e disciplina. Podio.
Soldera - Brunello di Montalcino riserva 1999 ++
Naso un po' nascosto, riduzione che lascia il campo a frutta e cuoio ma che non balza fuori dal bicchiere.
In bocca invece, che tiro...forte, sicuro, coprente, veicola con facilità un fruttino di una nitidezza esemplare e riconoscibile. Molto fresco, grande grip e grande solidità. Podio alto.
G.B. Burlotto - Barolo Monvigliero 2013 Tipicissimo mix di oliva verde e florealità langarola, più nascosto e meno allegro di altre annate provate in passato. Fiori e spezie, ben richiamate, ma l'allungo è deboluccio.
Barbeito - 10 Year Old Malvasia Old Reserve, Madeira Non smetterei di berlo. Gioca di rimpalli tra le ossidazioni e la frutta data dalla malvasia, in grande equilibrio e senza alcuna stucchevolezza. Perfetto finale di serata. Attenzione alle pattuglie con etilometro appresso, i 19° colpiscono duro.
Bareksten Gin Zio caro che pulizia e persistenza! Molto aromatico, molto elegante, direi da bere da solo e non in mix, o con una tonica molto minerale in grado di lasciargli spazio.