Complice giornata bigia il gruppo di grandissimi esperti recasi a pranzo appo la famosa "migliore taverna di Naxos".
Si mangia dentro visto che il vento da sud è disturbante.
Siamo tre e l'indigena sceglie un bel tavolo, sebbene con un gatto sparapanzato su una sedia (malus) ma immediatamente trasferito a Vicenza.
Dalla carta dei vini, straordinaria per Naxos, scegliamo due bottiglie bio da Cefalonia che risultano più bevibile la prima e più complessa la seconda, comunque buone ambo.
"La cantina Sklavos si trova a Lixouri, nell’isola di Cefalonia.
Di lunga tradizione agricola, la prima vigna risale infatti al 1919, la famiglia Sklavos ha convertito sin dal 1986 le proprie vigne in vigne biologiche per passare subito dopo, per opera dell’agronomo Evriviadis Sklavos, all’applicazione dei concetti dell’agricoltura biodinamica.
Coltivazioni sostenibili e con basse rese, valorizzazione dei vitigni autoctoni dell’isola (Robola, Vostolidi, Mavrodafni, Tsaousi ed altri, tutti a piede franco), vinificazioni senza lieviti aggiunti e senza correzione di acidità, scarsissimo utilizzo di solforosa: uesta la filosofia produttiva di Evriviadis Sklavos, lo sciamano della vigna!"
Dall'inizio alla fine abbiamo tutti giudicato il cibo molto differente, in meglio, da qualsiasi altra taverna naxiota.
Per distacco.
Una cura diversa, un porgere la cucina locale con varianti moderne ma non stravolgenti.
Insomma ci siamo alzati soddisfatti pienamente tutti e tre.
Quindi grazie a chi l'ha consigliata.
Evviva!