...E ORA?

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tenente Drogo
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Re: ...E ORA?

Messaggioda tenente Drogo » 25 giu 2016 17:39

vinotec ha scritto:Juncker, veramente ha detto che l'Inghilterra deve adeguarsi da subito alle nuove disposizioni; il fatto che per due anni non cambi nulla non è la regola, ma la data massima di adeguamento alla nuova situazione. Questo per evitare che altri paesi scelgano a ruota di uscire anche loro dalla UE. L'unico c...ne, ma forse non se lo aspettava nemmeno lontanamente, è stato Cameron che ha indetto, e nessuno poteva obbligarlo a fare, questo referendum...


ci saranno dei negoziati, saranno lunghi e non si sa come andranno a finire
ho sentito dire che i rapporti tra UE e Svizzera sono regolati da 210 trattati ad hoc
immaginate la complessità della trattativa che si apre

per massimizzare il beneficio che l'Italia potrebbe ottenere e fare minori concessioni possibili, proporrei di mandare Vinogodi a Bruxelles
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Wineduck
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Re: ...E ORA?

Messaggioda Wineduck » 25 giu 2016 17:58

Dai Marco, se non fossero esisti gli inglesi non sarebbe esistito il vino moderno: Bordeaux e Champagne sono sostanzialmente invenzioni loro dal punto di vista della domanda di mercato. I francesi senza lo stimolo dei mercanti inglesi farebbero ancora solo vino per le messe nei monasteri dei frati ubriaconi e poco più... :mrgreen:
Molte delle cose che hai scritto sono vere (specialmente sul colonialismo) ma a me, a pelle, sta parecchio più sul cazzo il francese medio che l'equivalente britannico.
Che poi tutto 'sto casino lo stiano creando un branco di pensionati che bevono solo whisky di infima categoria e birra industriale è colpa di quel pirla di Cameron che è andato a stuzzicarli quando poteva facilmente farne a meno.
La verità più agghiacciante invece è un'altra: a livello filosofico e di etica sociale il genere umano deve cominciare ad interrogarsi seriamente e profondamente sull'opportunità di mantenere inalterati alcuni "totem" democratici come il suffragio universale o il diritto di espressione assoluto ed incondizionato (indipendentemente dallo stato mentale e cognitivo del soggetto). Nell'epoca del villaggio globale e della comunicazione istantanea orizzontale dove è più facile che venga presa sul serio la notizia di una laurea in filosofia teoretica a Belen Rodrighez, piuttosto che l'eliminazione dell'IRAP per i neo assunti con contratto a tutele decrescenti, gli strumenti della democrazia possono essere sempre gli stessi?
Non è un quesito facile, in primis da accettare e poi a cui dare una risposta.
Temo però che il precipitare degli eventi ci metterà presto nella necessità di farlo.
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: ...E ORA?

Messaggioda vinogodi » 25 giu 2016 20:23

Wineduck ha scritto:Dai Marco, se non fossero esisti gli inglesi non sarebbe esistito il vino moderno: Bordeaux e Champagne sono sostanzialmente invenzioni loro dal punto di vista della domanda di mercato. I francesi senza lo stimolo dei mercanti inglesi farebbero ancora solo vino per le messe nei monasteri dei frati ubriaconi e poco più... :mrgreen:
Molte delle cose che hai scritto sono vere (specialmente sul colonialismo) ma a me, a pelle, sta parecchio più sul cazzo il francese medio che l'equivalente britannico.
Che poi tutto 'sto casino lo stiano creando un branco di pensionati che bevono solo whisky di infima categoria e birra industriale è colpa di quel pirla di Cameron che è andato a stuzzicarli quando poteva facilmente farne a meno.
La verità più agghiacciante invece è un'altra: a livello filosofico e di etica sociale il genere umano deve cominciare ad interrogarsi seriamente e profondamente sull'opportunità di mantenere inalterati alcuni "totem" democratici come il suffragio universale o il diritto di espressione assoluto ed incondizionato (indipendentemente dallo stato mentale e cognitivo del soggetto). Nell'epoca del villaggio globale e della comunicazione istantanea orizzontale dove è più facile che venga presa sul serio la notizia di una laurea in filosofia teoretica a Belen Rodrighez, piuttosto che l'eliminazione dell'IRAP per i neo assunti con contratto a tutele decrescenti, gli strumenti della democrazia possono essere sempre gli stessi?
Non è un quesito facile, in primis da accettare e poi a cui dare una risposta.
Temo però che il precipitare degli eventi ci metterà presto nella necessità di farlo.
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Re: ...E ORA?

Messaggioda supersonic76 » 25 giu 2016 20:41

vinnae ha scritto:Non mi additate come uno spudoratissimo qualunquista.......
Ma il godimento e' grande....pensando ai circa 1300 angloburacrati ultra stipendiati dalla UE che verranno messi alla porta.


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Re: ...E ORA?

Messaggioda tisana » 26 giu 2016 12:22

vinogodi ha scritto:
Wineduck ha scritto:Dai Marco, se non fossero esisti gli inglesi non sarebbe esistito il vino moderno: Bordeaux e Champagne sono sostanzialmente invenzioni loro dal punto di vista della domanda di mercato. I francesi senza lo stimolo dei mercanti inglesi farebbero ancora solo vino per le messe nei monasteri dei frati ubriaconi e poco più... :mrgreen:
Molte delle cose che hai scritto sono vere (specialmente sul colonialismo) ma a me, a pelle, sta parecchio più sul cazzo il francese medio che l'equivalente britannico.
Che poi tutto 'sto casino lo stiano creando un branco di pensionati che bevono solo whisky di infima categoria e birra industriale è colpa di quel pirla di Cameron che è andato a stuzzicarli quando poteva facilmente farne a meno.
La verità più agghiacciante invece è un'altra: a livello filosofico e di etica sociale il genere umano deve cominciare ad interrogarsi seriamente e profondamente sull'opportunità di mantenere inalterati alcuni "totem" democratici come il suffragio universale o il diritto di espressione assoluto ed incondizionato (indipendentemente dallo stato mentale e cognitivo del soggetto). Nell'epoca del villaggio globale e della comunicazione istantanea orizzontale dove è più facile che venga presa sul serio la notizia di una laurea in filosofia teoretica a Belen Rodrighez, piuttosto che l'eliminazione dell'IRAP per i neo assunti con contratto a tutele decrescenti, gli strumenti della democrazia possono essere sempre gli stessi?
Non è un quesito facile, in primis da accettare e poi a cui dare una risposta.
Temo però che il precipitare degli eventi ci metterà presto nella necessità di farlo.
...io sono l'istinto e tu la mia coscienza. Ti voglio bene...

io applaudo entrambi, per essere un forum enoico e aver scritto due post cazzeggiatori siete andati al centro di alcune questioni che seppure in modo e direzioni diverse stanno in background.
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Re: ...E ORA?

Messaggioda @ndre@ » 27 giu 2016 08:03

Wineduck ha scritto:.
La verità più agghiacciante invece è un'altra: a livello filosofico e di etica sociale il genere umano deve cominciare ad interrogarsi seriamente e profondamente sull'opportunità di mantenere inalterati alcuni "totem" democratici come il suffragio universale o il diritto di espressione assoluto ed incondizionato (indipendentemente dallo stato mentale e cognitivo del soggetto).

beh cerrto è più facile non far votare chi non la pensa come noi che capire e magari correggere il motivo per cui si è arrivati a cio....cazzo tutti democratici col culo degli altri qui sopra :D
L'è méj al vén sénsa bicér, che al bicér sénsa vén
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Re: ...E ORA?

Messaggioda Wineduck » 27 giu 2016 08:24

@ndre@ ha scritto:
Wineduck ha scritto:.
La verità più agghiacciante invece è un'altra: a livello filosofico e di etica sociale il genere umano deve cominciare ad interrogarsi seriamente e profondamente sull'opportunità di mantenere inalterati alcuni "totem" democratici come il suffragio universale o il diritto di espressione assoluto ed incondizionato (indipendentemente dallo stato mentale e cognitivo del soggetto).

beh cerrto è più facile non far votare chi non la pensa come noi che capire e magari correggere il motivo per cui si è arrivati a cio....cazzo tutti democratici col culo degli altri qui sopra :D



"Democratico" dillo a tua sorella! 8)
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Re: ...E ORA?

Messaggioda darmagi90 » 27 giu 2016 10:18

E poi non è nemmeno così scontato che se ne vadano!

Il referendum non era disositivo ma consultivo.

Questo significa che il parlamento del Regno Unito deve ora darsi da fare per dare esecuzione alla volontà espressa dai cittadini mediante il voto.
Non conosco il contenuto dell'Art.50, quello nel quale sono indicate le procedure per l'uscita dalla UE e nemmeno i regolamenti e le leggi in UK a questo proposito, ma la cosa non è detto che si faccia.
Irlanda del Nord e, soprattutto, Scozia hanno avuto una forte magioranza a favore del "remain" e quindi i loro rappresentanti difficilmente voteranno in parlamento leggi per l'uscita dall'UE.
Paradossalmente, potrebbe anche accadere che non riescano materialmente ad esguire i passi necessari per l'uscita perché non riescono a votarli in parlamento, data anche la forte divisione interna ai due partiti principali.
Oppure che Scozia ed Irlanda del Nord ottengano di uscire dallo UK, ottenendo l'indipendenza e riunendosi alla UE, mentre Inghilterra e forse anche Galles rimarrebbero fuori.
Ma anche questo non è poi così scontato, proprio perché mi sembra che ci sia una forte divisione all'interno dei due partiti principali e questo rende molto difficile la formazione della maggioranza parlamentare necessaria all'approvazione dei provvedimenti per l'uscita.

In ogni caso, ne vedremo delle belle, sarà lunga e tutt'altro che scontata, questa faccenda.

Su chi abbia più da guadagnare o da perdere, è troppo difficile da capire, ora.
Se guardo a come sono andate borse e valute venerdì mi viene da pensare che ci rimettiamo più noi, ma potrebbe anche essere che quei risultati siano andati così perché la partita finanziaria si gioca in casa loro...
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Re: ...E ORA?

Messaggioda Wineduck » 02 lug 2016 00:58

G copio e incollo dalla bacheca FB di un italiano che dice di vivere a Londra:



Sono da settimane qui a Londra.
Sto vivendo la situazione Brexit in diretta.
Leggo alcuni commenti dall'Italia di gente che la sa (molto) lunga che sostiene che:

<streamofconsciousness mode=on>
la Brexit è un piano perfetto congegnato dalla perfida Albione perché sono troppo intelligenti e sono un Impero e ne sanno una più del diavolo e quindi loro sì che sanno farsi rispettare perché poi bisogna farla finita con questo potere plutogiudaicomassonico perché la globalizzazione va combattuta che ci sono gli Illuminati ed il Bilderberg e gli inglesi lo sanno perché del resto David Icke ed i rettiliani e comunque l'Inghilterra è una potenza economica e non è vero che andranno male vedrete che ci faranno un mazzo così che poi a Londra oggi si mangia pure bene e poi Churchill era uno con due palle così e pure la Thatcher e comunque loro hanno l'asse atlantico con gli USA e pure Trump gli ha dato ragione.
<streamofconsciousness mode=off>

Allora, cari amici miei e non, voglio solo rassicurarvi e confermarvi che qui nel Regno (Unito?) c'è il caos.

In tutte le aziende stanno preparando piani di ristrutturazione (leggi tagli al personale).

Tutte le banche hanno già cominciato ad attuare i piani di rilocalizzazioni delle loro sedi centrali. C'è gente che sta già facendo la valigia in queste ore.

La Scozia sta facendo di tutto per andarsene, L'Irlanda del Nord si vuole riunire alla Éire, l'Australia ed il Canada vogliono uscire dal Regno e diventare Repubblica.

La sterlina è crollata ai livelli del 1985. Fantastico per l'export, peccato che l'Inghilterra non esporti un emerito cazzo.

Gli ospedali pubblici (tra i migliori al mondo) sono in crisi perché la loro forza lavoro è in gran parte europea (ebbene si, al "paziente inglese" il culo glielo puliscono spagnoli, italiani e portoghesi).

Da sinistra a destra i politici sono tutti nel panico e nessuno ha il coraggio di prendere 'sta patata bollente.

La sinistra (tutto il mondo è paese) invece di approfittare del caos si guarda l'ombelico e organizza la fronda interna a Corbyn.

I giornalisti della BBC letteralmente cacciano a calci in culo i politici dallo studio tanto che sono incazzati, perché nelle interviste stanno scoprendo - pensate un po' - che nessuno avesse un piano per il dopo Brexit.

Le proiezioni degli economisti della Banca d'Inghilterra sono il PIL in calo al -2,2% per il prossimo anno poi si vedrà.

Nelle strade gli hooligani che hanno votato "Leave" sentono che finalmente il loro odio è stato sdoganato e si credono liberi di minacciare di morte chiunque non abbia in famiglia un avo morto nella guerra dei cent'anni.

La gente ha paura e piange per le strade.

Cameron sostiene che il referendum è stato un esemplare caso di "democrazia". A giudicare dal numero di persone che lo aspetta sotto casa per menargli, qui sono convinti invece che si tratti di un esemplare caso di irresponsabilità politica.

Ad ogni modo, come italiani potremmo imparare una o due cosette da questa lezione:

Che giocare con la paura della gente ti fa magari anche vincere le elezioni, ma è un gioco pericoloso perché poi tutta la rabbia che hai fomentato la devi gestire;

Che tutti i popoli della terra, anche quelli che la democrazia l'hanno inventata, possono fare delle emerite *** e la patente di idioti non ha denominazione geografica;

Che la democrazia diretta è come la corazzata Potëmkin, è una cagata pazzesca.

Che oggi in Italia possiamo finalmente dire che l'erba del vicino è un po' meno verde del solito. Diamoci da fare che magari è un'opportunità. Noi il fondo l'abbiamo toccato e possiamo solo migliorare.
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Re: ...E ORA?

Messaggioda AedesLaterani2012 » 02 lug 2016 05:24

Wineduck ha scritto:Gli ospedali pubblici (tra i migliori al mondo) sono in crisi perché la loro forza lavoro è in gran parte europea (ebbene si, al "paziente inglese" il culo glielo puliscono spagnoli, italiani e portoghesi).


D'accordo su tutto, ma sull'eccellenza degli ospedali e delle cure specialistiche nel Regno Unito avrei qualche seria perplessità.
L'NHS britannico (il corrispettivo del SSN, cui in realtà il nostro s'informa, anche nella denominazione) è di gran lunga peggiore della corazzata Potëmkin e tristemente famoso per: 1) carenza numerica di personale ospedaliero (eccetto quello paramedico, invero, estero -come rammentato sopra-); 2) carenza della Medicina di base; 3) carenza (o totale assenza) di centri polispecialistici in un Paese a vocazione fortemente rurale; 4) presenza di centri di assistenza sanitaria al di sotto degli standard europei (in particolare quelli di eccellenza per la cura del cancro). Nel Regno Unito e in Danimarca (con Sistema sanitario ispirato a quello britannico) si continuano a registrare indici di sopravvivenza per tumore inferiori al resto d'Europa per la totalità dei tumori e per alcune tra le neoplasie più frequenti.
La Commissione d'Inchiesta istituita nel 2007 per lo scandalo dell'ospedale di Stafford, in cui si registrò un elevato tasso di mortalità fra i pazienti ricoverati in regime di urgenza, ha messo in luce carenze strutturali, di organico, formative ed informative del personale medico impressionanti.

Che piaccia o no, quando ci sono morti sospette o casi di malasanità nel nostro Paese ancora se ne parla; mi piace credere che continuino ad essere l'eccezione, non la regola, pur nella evidente drammaticità di fatti che, nel 2016, destano profondo sgomento nella collettività; vieppiù sfinita dalla consueta, vergognosa tiritera dei tagli alla Sanità pubblica, che si perpetrano da anni.
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Re: ...E ORA?

Messaggioda Ludi » 03 lug 2016 10:39

Wineduck ha scritto:Dai Marco, se non fossero esisti gli inglesi non sarebbe esistito il vino moderno: Bordeaux e Champagne sono sostanzialmente invenzioni loro dal punto di vista della domanda di mercato. I francesi senza lo stimolo dei mercanti inglesi farebbero ancora solo vino per le messe nei monasteri dei frati ubriaconi e poco più... :mrgreen:
Molte delle cose che hai scritto sono vere (specialmente sul colonialismo) ma a me, a pelle, sta parecchio più sul cazzo il francese medio che l'equivalente britannico.
Che poi tutto 'sto casino lo stiano creando un branco di pensionati che bevono solo whisky di infima categoria e birra industriale è colpa di quel pirla di Cameron che è andato a stuzzicarli quando poteva facilmente farne a meno.
La verità più agghiacciante invece è un'altra: a livello filosofico e di etica sociale il genere umano deve cominciare ad interrogarsi seriamente e profondamente sull'opportunità di mantenere inalterati alcuni "totem" democratici come il suffragio universale o il diritto di espressione assoluto ed incondizionato (indipendentemente dallo stato mentale e cognitivo del soggetto). Nell'epoca del villaggio globale e della comunicazione istantanea orizzontale dove è più facile che venga presa sul serio la notizia di una laurea in filosofia teoretica a Belen Rodrighez, piuttosto che l'eliminazione dell'IRAP per i neo assunti con contratto a tutele decrescenti, gli strumenti della democrazia possono essere sempre gli stessi?
Non è un quesito facile, in primis da accettare e poi a cui dare una risposta.
Temo però che il precipitare degli eventi ci metterà presto nella necessità di farlo.


grande Alessandro....su questo tema mi permetto di risponderti autocitandomi
http://www.studiolemme.it/it/la-democrazia-ai-tempi-della-brexit/
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Re: ...E ORA?

Messaggioda zampaflex » 03 lug 2016 17:57

AedesLaterani2012 ha scritto:
Wineduck ha scritto:Gli ospedali pubblici (tra i migliori al mondo) sono in crisi perché la loro forza lavoro è in gran parte europea (ebbene si, al "paziente inglese" il culo glielo puliscono spagnoli, italiani e portoghesi).


D'accordo su tutto, ma sull'eccellenza degli ospedali e delle cure specialistiche nel Regno Unito avrei qualche seria perplessità.
L'NHS britannico (il corrispettivo del SSN, cui in realtà il nostro s'informa, anche nella denominazione) è di gran lunga peggiore della corazzata Potëmkin e tristemente famoso per: 1) carenza numerica di personale ospedaliero (eccetto quello paramedico, invero, estero -come rammentato sopra-); 2) carenza della Medicina di base; 3) carenza (o totale assenza) di centri polispecialistici in un Paese a vocazione fortemente rurale; 4) presenza di centri di assistenza sanitaria al di sotto degli standard europei (in particolare quelli di eccellenza per la cura del cancro). Nel Regno Unito e in Danimarca (con Sistema sanitario ispirato a quello britannico) si continuano a registrare indici di sopravvivenza per tumore inferiori al resto d'Europa per la totalità dei tumori e per alcune tra le neoplasie più frequenti.
La Commissione d'Inchiesta istituita nel 2007 per lo scandalo dell'ospedale di Stafford, in cui si registrò un elevato tasso di mortalità fra i pazienti ricoverati in regime di urgenza, ha messo in luce carenze strutturali, di organico, formative ed informative del personale medico impressionanti.

Che piaccia o no, quando ci sono morti sospette o casi di malasanità nel nostro Paese ancora se ne parla; mi piace credere che continuino ad essere l'eccezione, non la regola, pur nella evidente drammaticità di fatti che, nel 2016, destano profondo sgomento nella collettività; vieppiù sfinita dalla consueta, vergognosa tiritera dei tagli alla Sanità pubblica, che si perpetrano da anni.

Il sistema sanitario pubblico italiano è uno dei cinque migliori al mondo, secondo l'OMS.
Non mi ricordo se la statistica riguardasse i soli enti pubblici o il rapporto spesa risultati
Non progredi est regredi
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Re: ...E ORA?

Messaggioda AedesLaterani2012 » 03 lug 2016 18:12

zampaflex ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
Wineduck ha scritto:Gli ospedali pubblici (tra i migliori al mondo) sono in crisi perché la loro forza lavoro è in gran parte europea (ebbene si, al "paziente inglese" il culo glielo puliscono spagnoli, italiani e portoghesi).


D'accordo su tutto, ma sull'eccellenza degli ospedali e delle cure specialistiche nel Regno Unito avrei qualche seria perplessità.
L'NHS britannico (il corrispettivo del SSN, cui in realtà il nostro s'informa, anche nella denominazione) è di gran lunga peggiore della corazzata Potëmkin e tristemente famoso per: 1) carenza numerica di personale ospedaliero (eccetto quello paramedico, invero, estero -come rammentato sopra-); 2) carenza della Medicina di base; 3) carenza (o totale assenza) di centri polispecialistici in un Paese a vocazione fortemente rurale; 4) presenza di centri di assistenza sanitaria al di sotto degli standard europei (in particolare quelli di eccellenza per la cura del cancro). Nel Regno Unito e in Danimarca (con Sistema sanitario ispirato a quello britannico) si continuano a registrare indici di sopravvivenza per tumore inferiori al resto d'Europa per la totalità dei tumori e per alcune tra le neoplasie più frequenti.
La Commissione d'Inchiesta istituita nel 2007 per lo scandalo dell'ospedale di Stafford, in cui si registrò un elevato tasso di mortalità fra i pazienti ricoverati in regime di urgenza, ha messo in luce carenze strutturali, di organico, formative ed informative del personale medico impressionanti.

Che piaccia o no, quando ci sono morti sospette o casi di malasanità nel nostro Paese ancora se ne parla; mi piace credere che continuino ad essere l'eccezione, non la regola, pur nella evidente drammaticità di fatti che, nel 2016, destano profondo sgomento nella collettività; vieppiù sfinita dalla consueta, vergognosa tiritera dei tagli alla Sanità pubblica, che si perpetrano da anni.

Il sistema sanitario pubblico italiano è uno dei cinque migliori al mondo, secondo l'OMS.
Non mi ricordo se la statistica riguardasse i soli enti pubblici o il rapporto spesa risultati


:wink:
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Re: ...E ORA?

Messaggioda zampaflex » 03 lug 2016 18:44

I vecchi cellulari hanno rivoluzionato il traffico di esseri umani in Messico | Motherboard

http://flip.it/YiSR9

Per chi voglia leggere qualcosa sul fenomeno migranti in una zona calda, che calda non lo è più tranne che per la cattiva politica demagogica e populista. Visto che il referendum inglese, alla fine, è girato tutto attorno a questa sola e unica questione.
Ora sono di più i messicani che RITORNANO in Messico di quelli che emigrano negli USA.
Non progredi est regredi

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