Unendlich ha scritto:buongiorno a tutti...
dovendo vendere una bottiglia "con le palle" (nello specifico un Montrachet di Ramonet dell'83), mi è stata chiesta anche una foto del tappo, per verificarne "l'autenticità" (i tappi di Ramonet sono tutti marchiati, vero?).
La capsula lo copre completamente, e sono un po' in difficoltà.
Mi è capitato, non molto tempo indietro, e non ricordo se qui sul forum o altrove, di vedere un borgogna bianco con una finestrella nella parte bassa della capsula, dalla parte del collo; è uso comune? non rischio di far perdere valore alla bottiglia?
scusate la banalità.
chiedo delucidazioni e vostre esperienze a riguardo e vi ringrazio in anticipo.
Gian
Ordinariamente l'invio delle foto (livello di scolmatura, conservazione delle etichette e stato della capsula) ha lo scopo di far esaminare - per quanto possibile - lo stato di conservazione e la qualità della/e bottiglia/e, nonché di dimostrare che quanto descritto nell'inserzione dal venditore sia fededegno. A mio avviso gli oggetti vengono venduti in questo modo "come visti e piaciuti".
Posto che il taglio o il danneggiamento della capsula, se dovessi vendere la bottiglia all'incanto, t'imporrebbe un prezzo di base d'asta particolarmente basso rispetto a quello che proporresti se la capsula fosse intonsa,
ritengo che la differenza debba essere anticipatamente corrisposta dal potenziale acquirente a titolo di caparra penitenziale (art. 1386 c.c.). Detta caparra rappresenta il corrispettivo del diritto di recesso, stabilito convenzionalmente tra le parti. Se l'acquirente, per qualsivoglia ragione decidesse di recedere e di non acquistare più la bottiglia, egli avrà versato all'altra parte (il venditore) quanto pattuito a titolo di
caparra penitenziale e quest'ultimo (sempre il venditore) non potrà chiedere altro.
Viceversa, se dovesse decidere di acquistare la bottiglia, quella somma [la
caparra penitenziale stabilita] sarà stata versata dall'acquirente a titolo di acconto sul prezzo pattuito.
Posto che la disciplina dell'articolo sopra emarginato sia riferibile alla materia in oggetto, chiederei sommessamente lumi a Lorenzo [che ci legge] al riguardo. Ad ogni modo ritengo che la
ratio sottesa dalla mia proposta sia tutt'altro che peregrina dal momento cha la preziosa bottiglia resterebbe comunque irrimediabilmente danneggiata e deprezzata del suo valore originario (mi riferisco ad un eventuale prezzo dell'asta di chiusura talora la bottiglia fosse venduta all'incanto).
In un certo senso Vinory ha ragione: sì, taglia pure la capsula, ma con i soldi (in tasca) dalla tua parte...