Messaggioda vignadelmar » 17 gen 2008 10:50
Beh, sono appena rientrato in Osteria dopo il viaggio di stanotte in treno. Non sono passato neanche a casa pur di postare fresche fresche le mie impressioni sulla giornata di ieri.
Su Gaja io dovrei essere l'ultimo a parlare tanta è l'adorazione che provo per i suoi vini ed ora dopo averlo conosciuto, dopo averci parlato, discusso per ore mi piace tantissimo anche Gaja uomo. E' uno che ti dice dritto dritto in faccia come la pensa, senza tanti giri di parole, senza tanta diplomazia. Il passato, il presente ed il futuro di Langa in un sol uomo.
Mai una parola contro i suoi colleghi, anzi li ringrazia tutti dicendo che dalla "contrapposizione" fra modernisti e tradizionalisti tutti hanno guadagnato studiando, provando e perchè no anche sbagliando.
Devo rimarcare il fatto che ci ha anche regalato il bel libro di Steinberg dal titolo "Sorì San Lorenzo - La nascita di un grande vino" che ho subito iniziato a leggere ieri sera in treno. Altro regalo è stato una bottiglia di Barbaresco 2004 in cassetta legno che serberò tra le cose più care e che berrò fra parecchi anni a memoria di una giornata splendida.
Ma veniamo ai vini:
Barbaresco 2004: un gran bel vino, bella potenza, una lieve astringenza per un vino di sicura ottima evoluzione. Da berne parecchio.
Costa Russi 2004: l'ho trovato un po' sottile, metallico, privo del calore e della potenza che mi sarei aspettato.
Sorì Sal Lorenzo 2004: una bomba, potente, polposo, morbido, elegante, lungo, di una piacevolezza disarmante.......da berne a fiumi.
Sperss 2001: a me è piaciuto molto, ad altri meno. E' diverso dagli Sperss degli inizi, 93, 94, è meglio definito e chiaro.
Conteisa 1996: aveva qualche problema di interpretazione, si sentiva molto il legno ed era asciugantissimo.
Sperss 1989: Aveva evidenti segni di decadenza. Quello bevuto da Vinogodi era meglio. Con il tempo un po' si è ripulito ma al naso dova comunque cenni di evoluzione. Sono convinto che a bottiglia coperta l'avremmo giudicato in maniera più negativa.
Barbaresco 1964: ECCEZIONALE !!!
Alteni di Brassica 1992: varietale, con una netta discrepanza fra bocca e naso. In bocca era caldo, rotondo, morbido e molto piacevole anche se un po' di acidità in più non gli avrebbe fatto male. Però ragazzi, 15 anni li portava davvero benissimo !!!
Confermo la scena di quando dando al Giove Tonante dell'Enologia Italiana il mio biglietto da visita lui si è reso conto di avere di fronte colui che gli ha coniato quel soprannome !! Mi ha anche immediatamente presentato la moglie e rivolgendosi a me mi ha pregato di non chiamarlo più così........mi dispiace disobbedirle, sarà sempre e comunque il mio Giove Tonante, come Produttore e come uomo !!
Ciao
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vignadelmar il 17 gen 2008 11:45, modificato 2 volte in totale.
Pigigres 20/09/'10 "A me è capitato con il Tildin....ho capito Nebbiolo turbomodernista. Poi usando un pò di cervello.... ho detto Gaja."
Tessera n.1 e Presidente Lenin Fans Club
Tessera n°0 e Presidente Circolo Conviviale Colonna Pugliese