Baroloonline ha scritto:Finnegan ha scritto:Baroloonline ha scritto:La faccia di FAbrizio Palma mentre snasava quel grande nebbiolo 90 che gli avevo messo sotto il naso, prima di dirgli che cos'era non era solo da 92 punti secondo me...si è parlato di te Claudio e della nostra fissa con Sandrone CB, a sti avierrini bisogna farlo bere un po' di piu' vedrai che cambiano idea...
Mai assaggiati Cannubi Boschis di quegli anni, ho una bottiglia di 1992 in cantina ma non so se mi devo aspettare altrettanta grazia.
Il punto però è un altro, ovvero il solito quando si parla della (ex) nouvelle vague langhetta: i vini del periodo evolutivo successivo, alla grossa quelli del "blocco magico" delle annate "tutte buone", ovvero 1995-2001, sono fatti allo stesso modo? Ci si può aspettare la stessa espressione e qualità nel bicchiere, oppure no?
Secondo me per Sandrone si, dato che lo stacco stilistico c'è stato tra l'89 (a tutti gli effetti un grande classico) e il 90 (piu' moderno), la deriva ipertannico-smaltosa non l'ho mai sentita in Sandrone nelle annate dal 1996 al 2005 anche se indubbiamente una gentile nota di legno, piu' o meno percettibile che via via si esaurisce con il tempo, bene o male c'è sempre. Anche comunque lo stile di vinificazione e di elevage (sempre usato tonneau piu' o meno nuovi) è ben percettibile. In sostanza Sandrone è facile da beccare alla cieca perche' tutti i suoi vini hanno una tattilità ben precisa e sempre a lui riconducibile. Manca in effetti di cattiveria tannica in bocca (ma Cannubi è anche una vigna arrostita al sole recentemente)
posso quotare parola per parola?
per inciso, il Cannubi Boschis 2006 è finora uno dei più convincenti per me tra quelli sentiti dell'annata (ma me ne mancano ancora diversi..)