Messaggioda vittoxx » 27 feb 2011 02:37
Beh, completo la mia opera di invasione della valle del Reno con una Blitzkrieg di qualche voto:
Champagne 1975 Collard: per il mio gusto un po' troppo evoluto, all'apertura note di riduzione nette, poi si pulisce e mostra un'accenno di espasione olfattiva ma poi si richiude nella vena evolutiva. Bocca discreta. 6,5
Chevalier Montrachet 2002 Leflaive. Per me molto giovane a dispetto del millesimo nel senso che ci trovo alcune note tipiche di legno non ancora assorbito e una morbidezza olfattiva di certi chablis minori, tuttavia col tempo nel bicchiere si apre molto e rivela bella complessità. Comunque un bel vino, direi però un leflaive atipico, più rotondo che minerale. Altri, che gli hanno dato più tempo, l'hanno considerato maggiormente. Ottima beva comunque, ma a me piacciono più affilati. 7emmezzo
Bonnes Mares 2006 Drouhin Laroze ( 1 e 2 ) La gioventù è il tratto distintivo delle gemelline. In altri campi sarebbe considerato un pregio (specie a Palazzo Chigi), in questo caso probabilmente è un limite alla godibilità delle stesse. Entrambe chiusette, la prima a me è piaciuta di più perché maggiormente espressiva al naso, se vogliamo anche non troppo composta (per qualcuno troppo scomposta). Note di carne animale (alcuni dicono maiale, altri prosciutto cotto), che però nel mio bicchiere un po’ vanno un po’ si radunano con altre sensazioni più piacevoli. La seconda meno espressiva ma secondo molti più degna. 6,5 di media, rivedibile fra qualche annetto.
Ruchottes Chambertin 2002 Bonnefond. Si sale decisamente, non mi ricordo molto ma bel naso e bella bocca, direi unite in un tratto austero e rigoroso nonostante l’annata sbarazzina e puttanella. Notevole il tocco di Roumier. Bell’allungo nel bicchiere col passar del tempo. Non molla. 7,5
Vosne Romanee Malconsort 2007 Cathiard. Veramente un bel vino, naso subito molto bello tipico dei borgogna di livello, bocca un po’ meno solida. Dico un piccolo latache anche se dopo, al confronto con Ella, la differenza emerge netta, con l’olfatto che in verità si ferma su un quadro un po’ più dolciastro e yogurt oso (Conte dixit). Da sola però sarebbe stata una bottiglia fantastica e sarebbe sparita in un amen. 7++
Bonnes Mares 1997 Roumier. Questo parte chiuso al naso, con sensazioni che debbono trovare un quadro generale. Ed in effetti con un po’ d’ossigeno lo trovano alla grande, in una cornice dove ci sta il frutto scuretto, l’agrume e molto ancora. E più passano i minuti più lo spettro si schiarisce. Ma è in bocca dove Roumier stasera vuol dire la sua, e la dice da subito: vero impatto da musigny, dove ad un ingresso potente ed avvolgente segue un’apertura davvero da coda di pavone, come aprire un ombrello nel palato. Grande. 9-
La Tache 2004 Drc : beh cacchio, chapeau a chi ha saputo fare ciò con un 2004. Alla cieca nessuno ha misconosciuto il grande vino e nessuno ha detto 2004. Naso latache di spine di cristallo con tutto dentro e bella bocca, ma meglio il naso. Rispetto al 2000 della sett scorsa è meno esplosivo ma più austero, di una bella eleganza minerale. Gran vino. 9
Animelle , Sfere al Tartufo e Beccacce: non da meno del vino, grande cucina e grande materia prima. 8emmezzo