Ritorno in Borgogna......

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paperofranco
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 05 dic 2013 22:08

pudepu ha scritto:Continua...
Aupres du Clocher a Pommard - Serata surreale in questo ristorante di Pommard che mi era stato segnalato da piu' parti. Cucina sicuramente molto buona purtroppo rovinata da quella boria immotivata che spesso da bella mostra di se tra i nostri cugini d'oltralpe. Visto che io , il braganti e Le Baron non ci vedevamo da un po avevamo deciso di portare a cena una bottiglia di Baron Ugo 2010 in modo da poter assaggiare la nuova uscita e soprattutto dare un po di considerazione al Braganti ... Appena entrati nel ristorante affidiamo la bottiglia al cameriere che subito la guarda in cagnesco neanche gli avessimo consegnato un raudo fischione acceso . Ci dice che dubita sia possibile aprirla in quanto non consentono di solito l'apertura di bottiglie che vengono fuori dalla Borgogna :shock: Comunque sarebbe andato in cucina per verificare con lo chef. Procede quindi a portare la bottiglia in cucina sotto lo sguardo allucinato del Braganti per poi ritornare a dirci che l'apertura della stessa avrebbe rattristato (ha detto cosi') lo chef il quale si era sforzato di creare un menu' che si sposasse al meglio con i vini della zona. Abbastanza contrariati iniziamo la lettura della lista dei vini e becchiamo subito 3 vini finiti, assist goloso per il braganti che si vendica subito dicendo al sommelier che in un ristorante del genere e' inconcepibile che non venga aggiornata la carta. Finiti gli incidenti diplomatici abbiamo bevuto un bussiere 08 di roumier e un tremblay beau mont 2011
Cave Madeleine- Il miglior posto dove siamo stati, bistrot molto semplice specializzato in vini naturali. Menu limitato ma di alta qualita', bella carta dei vini con ottimi ricarichi e proprietario finalmente alla mano e grande appassionato di vini. Il tutto a prezzi decenti , consiglio vivamente di andarci anche se essendo molto piccolo consiglio di prenotare con buon anticipo


Io invece trovo surreale presentarsi in un ristorante in Borgogna con una bottiglia di Chianti, secondo me hanno fatto bene a non farvela aprire, e sono stati garbati a non buttarvi fuori. :D

Grazie per il resoconto(ma è finito?), mi viene nostalgia del Les Amoreuses di Mugnier. Quando l'ho sentito due anni fa, è stato un assaggio folgorante; un vino magico, che in quel momento ho preferito al Musigny(annata 2010 da botte). Approfitto per farti una domanda terra terra, Riccardo: vi ha venduto qualche bottiglia Mugnier?
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il chiaro
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda il chiaro » 05 dic 2013 22:30

pudepu ha scritto: Procede quindi a portare la bottiglia in cucina sotto lo sguardo allucinato del Braganti


pudepu ha scritto:becchiamo subito 3 vini finiti, assist goloso. per il braganti che si vendica subito dicendo al sommelier che in un ristorante del genere e' inconcepibile che non venga aggiornata la carta.


immagino benissimo la faccia di Michele e purtroppo pure le bestemmie :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda arnaldo » 06 dic 2013 10:06

Strano cio' che mi dite. Normalmente i Francesi (soprattutto in Borgogna amano i confronti con i vini Italiani......generalmente la prendono come una sfida) ...forse dovevate subito promettere di offrire loro (o al loro sommelier) un calice d'assaggio per fare il confronto.......a noi,in Rodano ce lo consentirono...ovvio che devi pigliarli anche una loro bottiglia.....magari del cazzo :mrgreen:
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Andyele
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda Andyele » 06 dic 2013 10:51

pudepu ha scritto:Continua...
Aupres du Clocher a Pommard - Serata surreale in questo ristorante di Pommard che mi era stato segnalato da piu' parti. Cucina sicuramente molto buona purtroppo rovinata da quella boria immotivata che spesso da bella mostra di se tra i nostri cugini d'oltralpe. Visto che io , il braganti e Le Baron non ci vedevamo da un po avevamo deciso di portare a cena una bottiglia di Baron Ugo 2010 in modo da poter assaggiare la nuova uscita e soprattutto dare un po di considerazione al Braganti ... Appena entrati nel ristorante affidiamo la bottiglia al cameriere che subito la guarda in cagnesco neanche gli avessimo consegnato un raudo fischione acceso . Ci dice che dubita sia possibile aprirla in quanto non consentono di solito l'apertura di bottiglie che vengono fuori dalla Borgogna :shock: Comunque sarebbe andato in cucina per verificare con lo chef. Procede quindi a portare la bottiglia in cucina sotto lo sguardo allucinato del Braganti per poi ritornare a dirci che l'apertura della stessa avrebbe rattristato (ha detto cosi') lo chef il quale si era sforzato di creare un menu' che si sposasse al meglio con i vini della zona. Abbastanza contrariati iniziamo la lettura della lista dei vini e becchiamo subito 3 vini finiti, assist goloso per il braganti che si vendica subito dicendo al sommelier che in un ristorante del genere e' inconcepibile che non venga aggiornata la carta. Finiti gli incidenti diplomatici abbiamo bevuto un bussiere 08 di roumier e un tremblay beau mont 2011
Cave Madeleine- Il miglior posto dove siamo stati, bistrot molto semplice specializzato in vini naturali. Menu limitato ma di alta qualita', bella carta dei vini con ottimi ricarichi e proprietario finalmente alla mano e grande appassionato di vini. Il tutto a prezzi decenti , consiglio vivamente di andarci anche se essendo molto piccolo consiglio di prenotare con buon anticipo


Ma la bottiglia di Baron Ugo ve l'hanno ridata poi oppure ve l'ha sequestrata lo chef intristito? :)
pudepu
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda pudepu » 06 dic 2013 13:28

arnaldo ha scritto:Strano cio' che mi dite. Normalmente i Francesi (soprattutto in Borgogna amano i confronti con i vini Italiani......generalmente la prendono come una sfida) ...forse dovevate subito promettere di offrire loro (o al loro sommelier) un calice d'assaggio per fare il confronto.......a noi,in Rodano ce lo consentirono...ovvio che devi pigliarli anche una loro bottiglia.....magari del cazzo :mrgreen:



Ovviamente abbiamo offerto al sommelier di assaggiare e detto che avremmo bevuto altro, cosa che abbiamo comunque fatto ordinando 3 belle bottiglie. Non mi era mai successo in nessun ristorante al mondo. Vabbe'
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hag
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda hag » 06 dic 2013 13:35

pudepu ha scritto:
arnaldo ha scritto:Strano cio' che mi dite. Normalmente i Francesi (soprattutto in Borgogna amano i confronti con i vini Italiani......generalmente la prendono come una sfida) ...forse dovevate subito promettere di offrire loro (o al loro sommelier) un calice d'assaggio per fare il confronto.......a noi,in Rodano ce lo consentirono...ovvio che devi pigliarli anche una loro bottiglia.....magari del cazzo :mrgreen:



Ovviamente abbiamo offerto al sommelier di assaggiare e detto che avremmo bevuto altro, cosa che abbiamo comunque fatto ordinando 3 belle bottiglie. Non mi era mai successo in nessun ristorante al mondo. Vabbe'


scusa ho letto che avete bevuto un paio di 2008 di Roumier , come erano già godibili o chiusi a riccio ?
pudepu
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda pudepu » 07 dic 2013 13:31

Il Les Cras gia' godibilissimo il Bussiere ancora un po' spigoloso ma penso che sia dovuto alla differenza di cru. Diciamo che tutti i 2008 assaggiati durante il viaggio erano gia' in fase di apertura
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda Michele Braganti » 07 dic 2013 19:45

pudepu ha scritto:Continua...
Aupres du Clocher a Pommard - Serata surreale in questo ristorante di Pommard che mi era stato segnalato da piu' parti. Cucina sicuramente molto buona purtroppo rovinata da quella boria immotivata che spesso da bella mostra di se tra i nostri cugini d'oltralpe. Visto che io , il braganti e Le Baron non ci vedevamo da un po avevamo deciso di portare a cena una bottiglia di Baron Ugo 2010 in modo da poter assaggiare la nuova uscita e soprattutto dare un po di considerazione al Braganti ... Appena entrati nel ristorante affidiamo la bottiglia al cameriere che subito la guarda in cagnesco neanche gli avessimo consegnato un raudo fischione acceso . Ci dice che dubita sia possibile aprirla in quanto non consentono di solito l'apertura di bottiglie che vengono fuori dalla Borgogna :shock: Comunque sarebbe andato in cucina per verificare con lo chef. Procede quindi a portare la bottiglia in cucina sotto lo sguardo allucinato del Braganti per poi ritornare a dirci che l'apertura della stessa avrebbe rattristato (ha detto cosi') lo chef il quale si era sforzato di creare un menu' che si sposasse al meglio con i vini della zona. Abbastanza contrariati iniziamo la lettura della lista dei vini e becchiamo subito 3 vini finiti, assist goloso per il braganti che si vendica subito dicendo al sommelier che in un ristorante del genere e' inconcepibile che non venga aggiornata la carta. Finiti gli incidenti diplomatici abbiamo bevuto un bussiere 08 di roumier e un tremblay beau mont 2011
Cave Madeleine- Il miglior posto dove siamo stati, bistrot molto semplice specializzato in vini naturali. Menu limitato ma di alta qualita', bella carta dei vini con ottimi ricarichi e proprietario finalmente alla mano e grande appassionato di vini. Il tutto a prezzi decenti , consiglio vivamente di andarci anche se essendo molto piccolo consiglio di prenotare con buon anticipo



Visto che quell'efebico del campinoti ha gia' ampiamente descritto i luoghi e i vini...io che sono un vero produttore e non come il colligiano, acquirente sfrontato di cisterne per tutto lo stivale :mrgreen: ....mi limitero' a riportare le mie impressioni su vigne,vinificazioni e quant'altro abbiamo visto:

-Sauzet:
non viste le vigne ma vista la cantina, fermentazione alcolica in acciaio lieviti selezionati si, idem per il controllo della temperatura, l'uva viene completamente diraspata,in cantina BRQS per un terzo nuove, ho chiesto se facevano il batonage, mi hanno risposto di si, ma non sempre,non c'e' una logica dipende dall'annata, annata profumata batonage si, annata poco profumata batonage no, perche' mettendo in sospensione le fecce fini si acquista corpo e struttura a scapito pero' dei profumi.Nel complesso bellissima azienda cantina razionale sala di degustazione fighetta ma non esagerata,il tizio simpatico(per quello che puo esserlo un francese)....i vini molto buoni!

Usciti come tutti gli psicoticiappassionati di vino siamo andanti a a vagabondare per le vigne,la forma d'allevamento che e' quasi monopolistica e' il guyot singolo sia per i bianchi che per i rossi, sotto la collina del Montrachet, c'era un tizio che stava coltrando vicino al piede con il cavallo, siamo andati a rompergli i coglioni e gli abbiamo chiesto di chi era il vigneto e lui ci ha risposto(orgoglioso)...."leflaive".......poi ha aggiunto le domaine, no Olivier... :mrgreen:

-Morey Coffinet
...non c'ha fatto vedere un cazzo ne le vigne,ne la cantina di vinificazione,ne la cantina d'invecchiamento....solo la sala di degustazione... :(

-Mugnier
di una simpatia trascinante un giocherellone in vena di battute e barzellette....pero' i vini sono monumentali...vinificazione in acciaio senza raspi e senza lieviti,non mi ricordo se le BRQS sono per un terzo nuove credo di si....ma non vorrei sbagliarmi,ad ogni modo il legno e' del tutto assente in tutti i campioni degustati da botte,la cosa che mi fa sorridere e' che quando iniziai a fare vino subii una sorta di lavaggio del cervello sulla pulizia e sulla necessita' di tenere sempre il cocchiume della botte o brq completamente pulito e libero del piccole gocce o grondature di vino...per evitare problemi di brett o muffe.....bene da mugnier non c'e' una brq che non sia letteralmente sbrodolata di vino!....i vini pero' sono di una pulizia e di un nitore disarmante...vuol dire che il manico in vigna e il terroir.....fanno SEMPRE la differenza!

-Dujac
molto disponibile e appassionato anche di altri vini....quest'estate e' stato in Toscana a visitare Montevertine,san giusto a renten,il marroneto, ecc.....solo quel borioso di soldera gli ha detto di no.....
Vigne: unico vigneto da me visto in Borgogna fino ad esso a doppio cordone speronato(candeliere)....viticoltura biodinamica, fermentazione in cemento senza lieviti,senza controllo della temperatura e totalmente a grappolo intero,in vendemmia le cassette d'uva vengono svuotate a mano direttamente dentro il tino,vengono fatte solo follature con un follatore meccanico.
...in vini nel momento che li abbiamo sentiti al naso avevano tutti una vena abbastaza pronunciata di stoppino, a me son sembrati al naso abbastanza simili tutti, il motivo ce l'ha detto il tizio e' perche' li stavamo degustando nel giorno sbagliato , ha tirato fuori il calendario biodinamico sull'app. dell'i phone e ci ha fatto vedere che era il giorno radice...(che puttanate!!!!)...in bocca invece la musica cambiava...la vinificazione con i raspi tende a chiudere i vini oltre che al naso anche in bocca...ma si poteva gia' immaginare lo spessore di alcuni, il clos de la roche su tutti.....il 96 stappato al momento per noi MONUMENTALE, PAZZESCO! (perdonate l'enfasi ma si era in Borgogna in un domaine che non apre proprio a tutti...quindi mi e' sembrato ancora piu' buono... :mrgreen: )

-Chateau de la Tour
a parte il giochino gia' descritto dal campinoti, solo il VV e' fermentato con i raspi da sempre, 50% delle Brqs nuove, fermentazione in cemento senza lieviti e senza controllo della temperatura,nel momento che siamo andati stavano coltrando con quei trattorini scavallanti che sembrano ragnetti.

ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...
credo sia tutto grazie della pazienza..campinoti buco!.....(ci sta sempre bene)
fine dell'incudine mappozzo :D
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda alì65 » 07 dic 2013 20:15

pudepu ha scritto:Continua...
Aupres du Clocher a Pommard - Serata surreale in questo ristorante di Pommard che mi era stato segnalato da piu' parti. Cucina sicuramente molto buona purtroppo rovinata da quella boria immotivata che spesso da bella mostra di se tra i nostri cugini d'oltralpe. Visto che io , il braganti e Le Baron non ci vedevamo da un po avevamo deciso di portare a cena una bottiglia di Baron Ugo 2010 in modo da poter assaggiare la nuova uscita e soprattutto dare un po di considerazione al Braganti ... Appena entrati nel ristorante affidiamo la bottiglia al cameriere che subito la guarda in cagnesco neanche gli avessimo consegnato un raudo fischione acceso . Ci dice che dubita sia possibile aprirla in quanto non consentono di solito l'apertura di bottiglie che vengono fuori dalla Borgogna :shock: Comunque sarebbe andato in cucina per verificare con lo chef. Procede quindi a portare la bottiglia in cucina sotto lo sguardo allucinato del Braganti per poi ritornare a dirci che l'apertura della stessa avrebbe rattristato (ha detto cosi') lo chef il quale si era sforzato di creare un menu' che si sposasse al meglio con i vini della zona. Abbastanza contrariati iniziamo la lettura della lista dei vini e becchiamo subito 3 vini finiti, assist goloso per il braganti che si vendica subito dicendo al sommelier che in un ristorante del genere e' inconcepibile che non venga aggiornata la carta. Finiti gli incidenti diplomatici abbiamo bevuto un bussiere 08 di roumier e un tremblay beau mont 2011
Cave Madeleine- Il miglior posto dove siamo stati, bistrot molto semplice specializzato in vini naturali. Menu limitato ma di alta qualita', bella carta dei vini con ottimi ricarichi e proprietario finalmente alla mano e grande appassionato di vini. Il tutto a prezzi decenti , consiglio vivamente di andarci anche se essendo molto piccolo consiglio di prenotare con buon anticipo


-Mugnier
di una simpatia trascinante un giocherellone in vena di battute e barzellette....pero' i vini sono monumentali...vinificazione in acciaio senza raspi e senza lieviti,non mi ricordo se le BRQS sono per un terzo nuove credo di si....ma non vorrei sbagliarmi,ad ogni modo il legno e' del tutto assente in tutti i campioni degustati da botte,la cosa che mi fa sorridere e' che quando iniziai a fare vino subii una sorta di lavaggio del cervello sulla pulizia e sulla necessita' di tenere sempre il cocchiume della botte o brq completamente pulito e libero del piccole gocce o grondature di vino...per evitare problemi di brett o muffe.....bene da mugnier non c'e' una brq che non sia letteralmente sbrodolata di vino!....i vini pero' sono di una pulizia e di un nitore disarmante...vuol dire che il manico in vigna e il terroir.....fanno SEMPRE la differenza!


in generale non ho visto una particolare cura nella pulizia della brq, quando usano la siringa la scia di vino è quasi inevitabile, solo un po' più precisi da Drouhin-Laroze ma senza stress...

-Dujac
molto disponibile e appassionato anche di altri vini....quest'estate e' stato in Toscana a visitare Montevertine,san giusto a renten,il marroneto, ecc.....solo quel borioso di soldera gli ha detto di no.....
Vigne: unico vigneto da me visto in Borgogna fino ad esso a doppio cordone speronato(candeliere)....viticoltura biodinamica, fermentazione in cemento senza lieviti,senza controllo della temperatura e totalmente a grappolo intero,in vendemmia le cassette d'uva vengono svuotate a mano direttamente dentro il tino,vengono fatte solo follature con un follatore meccanico.
...in vini nel momento che li abbiamo sentiti al naso avevano tutti una vena abbastaza pronunciata di stoppino, a me son sembrati al naso abbastanza simili tutti, il motivo ce l'ha detto il tizio e' perche' li stavamo degustando nel giorno sbagliato , ha tirato fuori il calendario biodinamico sull'app. dell'i phone e ci ha fatto vedere che era il giorno radice...(che puttanate!!!!)...in bocca invece la musica cambiava...la vinificazione con i raspi tende a chiudere i vini oltre che al naso anche in bocca...ma si poteva gia' immaginare lo spessore di alcuni, il clos de la roche su tutti.....il 96 stappato al momento per noi MONUMENTALE, PAZZESCO! (perdonate l'enfasi ma si era in Borgogna in un domaine che non apre proprio a tutti...quindi mi e' sembrato ancora piu' buono... :mrgreen: )


evidentemente piace fare assaggiare CdlR perché anche a noi e mi risulta ad altri amici fecero bere sempre quello
a noi diede un 2001 e lo trovammo molto particolare, il raspo fa la sua parte; dei loro preferisco Clos S.Denis


ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4


in questo sono maestri e la diversità si sente eccome!!
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda Kalosartipos » 07 dic 2013 20:47

Michele Braganti ha scritto:sotto la collina del Montrachet, c'era un tizio che stava coltrando vicino al piede con il cavallo, siamo andati a rompergli i coglioni e gli abbiamo chiesto di chi era il vigneto e lui ci ha risposto(orgoglioso)...."leflaive".......poi ha aggiunto le domaine, no Olivier... :mrgreen:

:lol: :lol: :lol:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda l'oste » 08 dic 2013 02:57

Michele Braganti ha scritto:ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...

Queste esperienze dirette di un produttore su un altro territorio, con così tante informazioni e passione in poche righe, per me sono tra i motivi per cui invece vale la pena di leggere il forum.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 08 dic 2013 09:37

Michele Braganti ha scritto:
pudepu ha scritto:Continua...
Aupres du Clocher a Pommard - Serata surreale in questo ristorante di Pommard che mi era stato segnalato da piu' parti. Cucina sicuramente molto buona purtroppo rovinata da quella boria immotivata che spesso da bella mostra di se tra i nostri cugini d'oltralpe. Visto che io , il braganti e Le Baron non ci vedevamo da un po avevamo deciso di portare a cena una bottiglia di Baron Ugo 2010 in modo da poter assaggiare la nuova uscita e soprattutto dare un po di considerazione al Braganti ... Appena entrati nel ristorante affidiamo la bottiglia al cameriere che subito la guarda in cagnesco neanche gli avessimo consegnato un raudo fischione acceso . Ci dice che dubita sia possibile aprirla in quanto non consentono di solito l'apertura di bottiglie che vengono fuori dalla Borgogna :shock: Comunque sarebbe andato in cucina per verificare con lo chef. Procede quindi a portare la bottiglia in cucina sotto lo sguardo allucinato del Braganti per poi ritornare a dirci che l'apertura della stessa avrebbe rattristato (ha detto cosi') lo chef il quale si era sforzato di creare un menu' che si sposasse al meglio con i vini della zona. Abbastanza contrariati iniziamo la lettura della lista dei vini e becchiamo subito 3 vini finiti, assist goloso per il braganti che si vendica subito dicendo al sommelier che in un ristorante del genere e' inconcepibile che non venga aggiornata la carta. Finiti gli incidenti diplomatici abbiamo bevuto un bussiere 08 di roumier e un tremblay beau mont 2011
Cave Madeleine- Il miglior posto dove siamo stati, bistrot molto semplice specializzato in vini naturali. Menu limitato ma di alta qualita', bella carta dei vini con ottimi ricarichi e proprietario finalmente alla mano e grande appassionato di vini. Il tutto a prezzi decenti , consiglio vivamente di andarci anche se essendo molto piccolo consiglio di prenotare con buon anticipo



Visto che quell'efebico del campinoti ha gia' ampiamente descritto i luoghi e i vini...io che sono un vero produttore e non come il colligiano, acquirente sfrontato di cisterne per tutto lo stivale :mrgreen: ....mi limitero' a riportare le mie impressioni su vigne,vinificazioni e quant'altro abbiamo visto:

-Sauzet:
non viste le vigne ma vista la cantina, fermentazione alcolica in acciaio lieviti selezionati si, idem per il controllo della temperatura, l'uva viene completamente diraspata,in cantina BRQS per un terzo nuove, ho chiesto se facevano il batonage, mi hanno risposto di si, ma non sempre,non c'e' una logica dipende dall'annata, annata profumata batonage si, annata poco profumata batonage no, perche' mettendo in sospensione le fecce fini si acquista corpo e struttura a scapito pero' dei profumi.Nel complesso bellissima azienda cantina razionale sala di degustazione fighetta ma non esagerata,il tizio simpatico(per quello che puo esserlo un francese)....i vini molto buoni!

Usciti come tutti gli psicoticiappassionati di vino siamo andanti a a vagabondare per le vigne,la forma d'allevamento che e' quasi monopolistica e' il guyot singolo sia per i bianchi che per i rossi, sotto la collina del Montrachet, c'era un tizio che stava coltrando vicino al piede con il cavallo, siamo andati a rompergli i coglioni e gli abbiamo chiesto di chi era il vigneto e lui ci ha risposto(orgoglioso)...."leflaive".......poi ha aggiunto le domaine, no Olivier... :mrgreen:

-Morey Coffinet
...non c'ha fatto vedere un cazzo ne le vigne,ne la cantina di vinificazione,ne la cantina d'invecchiamento....solo la sala di degustazione... :(

-Mugnier
di una simpatia trascinante un giocherellone in vena di battute e barzellette....pero' i vini sono monumentali...vinificazione in acciaio senza raspi e senza lieviti,non mi ricordo se le BRQS sono per un terzo nuove credo di si....ma non vorrei sbagliarmi,ad ogni modo il legno e' del tutto assente in tutti i campioni degustati da botte,la cosa che mi fa sorridere e' che quando iniziai a fare vino subii una sorta di lavaggio del cervello sulla pulizia e sulla necessita' di tenere sempre il cocchiume della botte o brq completamente pulito e libero del piccole gocce o grondature di vino...per evitare problemi di brett o muffe.....bene da mugnier non c'e' una brq che non sia letteralmente sbrodolata di vino!....i vini pero' sono di una pulizia e di un nitore disarmante...vuol dire che il manico in vigna e il terroir.....fanno SEMPRE la differenza!

-Dujac
molto disponibile e appassionato anche di altri vini....quest'estate e' stato in Toscana a visitare Montevertine,san giusto a renten,il marroneto, ecc.....solo quel borioso di soldera gli ha detto di no.....
Vigne: unico vigneto da me visto in Borgogna fino ad esso a doppio cordone speronato(candeliere)....viticoltura biodinamica, fermentazione in cemento senza lieviti,senza controllo della temperatura e totalmente a grappolo intero,in vendemmia le cassette d'uva vengono svuotate a mano direttamente dentro il tino,vengono fatte solo follature con un follatore meccanico.
...in vini nel momento che li abbiamo sentiti al naso avevano tutti una vena abbastaza pronunciata di stoppino, a me son sembrati al naso abbastanza simili tutti, il motivo ce l'ha detto il tizio e' perche' li stavamo degustando nel giorno sbagliato , ha tirato fuori il calendario biodinamico sull'app. dell'i phone e ci ha fatto vedere che era il giorno radice...(che puttanate!!!!)...in bocca invece la musica cambiava...la vinificazione con i raspi tende a chiudere i vini oltre che al naso anche in bocca...ma si poteva gia' immaginare lo spessore di alcuni, il clos de la roche su tutti.....il 96 stappato al momento per noi MONUMENTALE, PAZZESCO! (perdonate l'enfasi ma si era in Borgogna in un domaine che non apre proprio a tutti...quindi mi e' sembrato ancora piu' buono... :mrgreen: )

-Chateau de la Tour
a parte il giochino gia' descritto dal campinoti, solo il VV e' fermentato con i raspi da sempre, 50% delle Brqs nuove, fermentazione in cemento senza lieviti e senza controllo della temperatura,nel momento che siamo andati stavano coltrando con quei trattorini scavallanti che sembrano ragnetti.

ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...
credo sia tutto grazie della pazienza..campinoti buco!.....(ci sta sempre bene)
fine dell'incudine mappozzo :D


Ragazzi, grazie mille per il bel resoconto, forse riusciamo a far tornare un po' di passione per la Borgogna su questo forum di "insensibili".
Mi permetto però di riproporre la mia domanda terra terra, a cui non mi avete risposto: Mugnier vi ha venduto qualcosa? Grazie.
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Kalosartipos
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda Kalosartipos » 08 dic 2013 10:34

paperofranco ha scritto:Mi permetto però di riproporre la mia domanda terra terra, a cui non mi avete risposto: Mugnier vi ha venduto qualcosa? Grazie.

Omertà 8)
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda Michele Braganti » 08 dic 2013 10:54

Kalosartipos ha scritto:
paperofranco ha scritto:Mi permetto però di riproporre la mia domanda terra terra, a cui non mi avete risposto: Mugnier vi ha venduto qualcosa? Grazie.

Omertà 8)



...non ci ha venduto un cazzo...addirittura io e il campinoti gli abbiamo chiesto dove acquistare quelle sputacchiere con il pidistallo tipo secchiello da champagne, che in tantissime cantine hanno,se le portano dietro durante la degustazione, comode leggere,in Itlaia non esistono,non si trovano, ebbene il simpaticone quasi quasi non ci voleva dire l'indirizzo del consorzio agrario dove le vendevano....appena avuto l'indirizzo, figuriamoci due matti come noi della borgogna siamo subito corsi a comprale sotto gli occhi esterrefatti di Mugnier e del Guidi...nonche dei tizi al consorzio che si domandavano perche' due scemi italiani stavano comprando un aggeggio per sputacchiare proprio a Beaune..... :roll:

ad ogni modo a la cave de madelaine....vendevano il clos de la marechale 2010 a 89 euri e il musigny 2010 a 400 euri

....campinoti finocchio...( ci sta sempre bene) :mrgreen:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda zampaflex » 08 dic 2013 15:55

l'oste ha scritto:
Michele Braganti ha scritto:ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...


Queste esperienze dirette di un produttore su un altro territorio, con così tante informazioni e passione in poche righe, per me sono tra i motivi per cui invece vale la pena di leggere il forum.


Mi hai tolto le parole dalla tastiera. :D
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda il chiaro » 08 dic 2013 16:24

Michele Braganti ha scritto:ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....



Complimenti, bel reportage, ma vedi di non farti venire in mente strane idee neeeh :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda vinogodi » 08 dic 2013 18:41

zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:
Michele Braganti ha scritto:ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...


Queste esperienze dirette di un produttore su un altro territorio, con così tante informazioni e passione in poche righe, per me sono tra i motivi per cui invece vale la pena di leggere il forum.


Mi hai tolto le parole dalla tastiera. :D
..meglio imparassero a fare il vino bene e stessero un pò dietro alle loro vigne, invece di andare a bighellonare qui e là per la Francia ad importunare seri viticoltori :lol: ...
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda pudepu » 08 dic 2013 21:03

Michele Braganti ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
paperofranco ha scritto:Mi permetto però di riproporre la mia domanda terra terra, a cui non mi avete risposto: Mugnier vi ha venduto qualcosa? Grazie.

Omertà 8)



...non ci ha venduto un cazzo...addirittura io e il campinoti gli abbiamo chiesto dove acquistare quelle sputacchiere con il pidistallo tipo secchiello da champagne, che in tantissime cantine hanno,se le portano dietro durante la degustazione, comode leggere,in Itlaia non esistono,non si trovano, ebbene il simpaticone quasi quasi non ci voleva dire l'indirizzo del consorzio agrario dove le vendevano....appena avuto l'indirizzo, figuriamoci due matti come noi della borgogna siamo subito corsi a comprale sotto gli occhi esterrefatti di Mugnier e del Guidi...nonche dei tizi al consorzio che si domandavano perche' due scemi italiani stavano comprando un aggeggio per sputacchiare proprio a Beaune..... :roll:

ad ogni modo a la cave de madelaine....vendevano il clos de la marechale 2010 a 89 euri e il musigny 2010 a 400 euri

....campinoti finocchio...( ci sta sempre bene) :mrgreen:


A Mugnier non abbiamo chiesto se vendeva. Avevamo chiesto l'ultima volta e ci aveva rimbalzato. Un'altra curiosita', mentre passeggiavamo per Beaune dopo cena siamo passati davanti al ristorante Tonton, dove in vetrina c'erano due mitici che bevevano un St Vivant e un La Tache DRC in due!! Avevano un'espressione felicissima, beati loro.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda Kalosartipos » 08 dic 2013 21:25

pudepu ha scritto:dove in vetrina c'erano due mitici che bevevano un St Vivant e un La Tache DRC in due!! Avevano un'espressione felicissima, beati loro.

Forumisti? :mrgreen:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda gpetrus » 09 dic 2013 09:39

Kalosartipos ha scritto:
pudepu ha scritto:dove in vetrina c'erano due mitici che bevevano un St Vivant e un La Tache DRC in due!! Avevano un'espressione felicissima, beati loro.

Forumisti? :mrgreen:


anche a me e' toccato al ristorante Clos du Napoleon tre personaggi distinti che aprivano varie annate di La Tache come fosse H2O.....quando mi sono alzato per pagare sono passato davanti al loro tavolo ormai vuoto speravo di portare a casa almeno una boccia vuota :D , ma si erano portati via anche quelle ....
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda arnaldo » 09 dic 2013 09:48

Michele Braganti ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
paperofranco ha scritto:Mi permetto però di riproporre la mia domanda terra terra, a cui non mi avete risposto: Mugnier vi ha venduto qualcosa? Grazie.

Omertà 8)



...non ci ha venduto un cazzo...addirittura io e il campinoti gli abbiamo chiesto dove acquistare quelle sputacchiere con il pidistallo tipo secchiello da champagne, che in tantissime cantine hanno,se le portano dietro durante la degustazione, comode leggere,in Itlaia non esistono,non si trovano, ebbene il simpaticone quasi quasi non ci voleva dire l'indirizzo del consorzio agrario dove le vendevano....appena avuto l'indirizzo, figuriamoci due matti come noi della borgogna siamo subito corsi a comprale sotto gli occhi esterrefatti di Mugnier e del Guidi...nonche dei tizi al consorzio che si domandavano perche' due scemi italiani stavano comprando un aggeggio per sputacchiare proprio a Beaune..... :roll:

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Papero.......vuoi capirla o no che i produttori Top.....di bt non ne hanno MAI da vendertene.....MAIIIII....a noi successe da Claude Dugat....ma pure da RAMONET.....anche dalla TREMBLAY.........solo dai produttori minori, quelli meno conosciuti trovi la roba......
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda zampaflex » 09 dic 2013 11:37

vinogodi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:
Michele Braganti ha scritto:ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...


Queste esperienze dirette di un produttore su un altro territorio, con così tante informazioni e passione in poche righe, per me sono tra i motivi per cui invece vale la pena di leggere il forum.


Mi hai tolto le parole dalla tastiera. :D
..meglio imparassero a fare il vino bene e stessero un pò dietro alle loro vigne, invece di andare a bighellonare qui e là per la Francia ad importunare seri viticoltori :lol: ...


Ma i francesi non hanno mai vinto Les Trois Verres! :lol:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda vittoxx » 09 dic 2013 13:32

Michele Braganti ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
paperofranco ha scritto:Mi permetto però di riproporre la mia domanda terra terra, a cui non mi avete risposto: Mugnier vi ha venduto qualcosa? Grazie.

Omertà 8)



...non ci ha venduto un cazzo...addirittura io e il campinoti gli abbiamo chiesto dove acquistare quelle sputacchiere con il pidistallo tipo secchiello da champagne, che in tantissime cantine hanno,se le portano dietro durante la degustazione, comode leggere,in Itlaia non esistono,non si trovano, ebbene il simpaticone quasi quasi non ci voleva dire l'indirizzo del consorzio agrario dove le vendevano....appena avuto l'indirizzo, figuriamoci due matti come noi della borgogna siamo subito corsi a comprale sotto gli occhi esterrefatti di Mugnier e del Guidi...nonche dei tizi al consorzio che si domandavano perche' due scemi italiani stavano comprando un aggeggio per sputacchiare proprio a Beaune..... :roll:

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A quel prezzo spero le abbiate prese tutte :shock: :mrgreen:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda endamb » 30 apr 2017 15:42

zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:
Michele Braganti ha scritto:ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...


Queste esperienze dirette di un produttore su un altro territorio, con così tante informazioni e passione in poche righe, per me sono tra i motivi per cui invece vale la pena di leggere il forum.


Mi hai tolto le parole dalla tastiera. :D


Quoto anch'io, così faccio un up di questo bel thread, magari qualcuno lo volesse aggiornare...
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda endamb » 30 apr 2017 15:43

zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:
Michele Braganti ha scritto:ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4 :( .....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta).. :shock: ..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...


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Quoto anch'io, così faccio un up di questo bel thread, magari qualcuno lo volesse aggiornare...

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