Un po’ di assaggi random del w.e. scorso, che vi siete persi se non siete venuti alla più bella manifestazione pubblica di vini in Italia: Voluptates a Imola! Ok, sono orgoglioso della mia terra...
Breg Anfora 2006 – Gravner: vino di buona complessità olfattiva, bell’equilibrio gustativo e buona beva, allungo di media profondità. Ma erano altri tempi (ed altri livelli) quelli del Breg in botte lignea…
Dettori Bianco 2010 – Dettori: vino sicuramente intrigante al naso (timo in evidenza, note salmastre e molto altro), la beva però non è propriamente rilassante, anche se il nerbo acido/salino c’è tutto, per un finale corrispondente. Bisognerebbe lavorare sulla bevibilità, perché non invoglia il secondo bicchiere.
Rosato 2012 – Polvanera: bel colore rosa carico, naso elegante di fragoline di bosco, bocca piacevole, sapida anche se un po’ alcolica. Discreto.
Sassicaia 2010 - Tenuta San Guido: in fase di chiusura al naso, regala davvero poco in termini di eleganza (confettura di frutta rossa), l’ho trovato grosso e magmatico in bocca, il finale è lungo e di media freschezza. Da rivedere tra anni, ma non ne ho tratto l’impressione di una grande annata.
Profumo di Vulcano 2010 Graziani: bevuto dopo alcuni assaggi di pinot noir di Borgogna, avresti quasi potuto confonderti: note di pelliccia e lampone al naso, la bocca è scattante e molto aggraziata, con un netto ritorno di arancia rossa. Gran bel vino.
Barbaresco Riserva Rabajà 2006 - Giuseppe Cortese: servitomi da un’amica sommelier senza dirmi cos’era, l’ho battezzato “giovane nebbiolo” (avrei detto un 2009) di ottima fattura: bellissima rosa canina, poi liquirizia e mora, in bocca la materia c’è tutta, i tannini sono soffici e la beva rinfrescante. Gran bel vino, giovane giovane. Da aspettare.
Brunello di Montalcino 2007 - Biondi Santi: piccola delusione. Il naso è sempre da Greppo, la nobiltà del brunello, è invece la bocca che mi è parsa un po’ calda, non molto fresca e il finale non molto incisivo.
Le Pergole Torte 2009 – Montevertine: eccheveloddicoaffà, sempre un grande bere, anche se ancora un bambino in fasce.
La Grande Année 2004 – Bollinger: i profumi sono come sempre molto eleganti e convincenti, sfaccettato, la bocca però si sente che non è di una vera “grande annee” (come la precedente 2002, tanto per far paragoni). Sempre molto buono, ma gli manca una sferzata di freschezza e complessità per essere grande.
Brut Rosé - Egly Ouriet: mezza delusione, amo molto il produttore, ma ho trovato il vino più dolce (nei profumi) di quanto mi sarei aspettato. Bocca buona, ma meno scalpitante dei soliti Egly Ouriet (forse ho beccato una bottiglia non rappresentativa).
Krug Grande Cuvée – Krug: che buono! Davvero convincente, profumi, materia, freschezza, c’è tutto. Notevole.
Pomerol 2006 - Chateau Hosanna: profumi di bella ampiezza, ma bocca evidentemente costruita, levigata ma priva di nerbo, più larga che lunga.
Saint-Estèphe 2006 - Cos d'Estournel: tutt’altro livello, profumi più contratti del precedente, ma bocca integra, un po’ austera, tannica, finale leggermente amaro, ma mi pare siano peccati di gioventù. Certo l’annata non mi parrebbe eccezionale.
Corton Charlemagne Grand Cru 2009 - Bonneau du Martray: l’ho trovato meno interessante di un’altra occasione in cui l’avevo bevuto (in altra annata), i profumi sono estremamente fini, ma appena accennati (talco, pesca, leggermente boisè), la bocca è soffice, ma la materia quasi non sembra da gran cru, manca un po’ di ciccia, la freschezza non manca, ma non mi pare una versione memorabile. Certo è giovanissimo... o forse sono io che non capisco nulla…!
Chablis Premier Cru Sechets 2011 – Dauvissat: che bel vino! I profumi sono abbastanza contratti, anche se le note chablisienne si cominciano a sentire (pietra focaia, agrumi, ecc.), la bocca è davvero magistrale per tensione gustativa e forza motrice. Lungo.
Clos de Vougeot Grand Cru 2006 - Meo Camuzet: una piccola delusione, certamente non era il momento giusto per berlo. Avevo assaggiato questo vino in una precedente annata e mi era piaciuto moltissimo. Il vino parte su note foxy, poi verdi, si sente il raspo, fatica parecchio a distendersi nel bicchiere, ma poi tira fuori qualche bella nota da grande Borgogna (rosa, mirtilli); la bocca è piena, di grande bevibilità, ha forza e discreta freschezza, il finale è sicuramente lungo. Non direi che sia frutto di una grande annata, in particolare per quella sensazione verde che non sembra andarsene.
Volnay Clos des Chênes Premier Cru 2006 - Louis Jadot: all’inizio l’avevo un po’ snobbato, poi, riassiaggiato la domenica, l’ho trovato un vino di buona piacevolezza, non tanto al naso (un po’ contratto e tutto sommato piatto), ma per via di una beva davvero leggera e accattivante, soffusa, rinfrescante.
Côte-Rôtie Côte Blonde 2009 – Rostaing: francamente, un vino inutile (almeno in questa fase, forse tra 10 anni magari…). Naso piuttosto inespressivo, anche se il syrah pian piano si fa sentire; la bocca è sin troppo estratta, calda, poco elegante (per essere un francese…) e non molto fresca.
Pouilly-Fumè Baron de L 2003 - De Ladoucette: questa, invece, una bella sorpresa, per un vino che non mi ha mai entusiasmato (le poche volte che l’ho bevuto). L’annata calda e la maturazione in bottiglia donano un vino aperto, espressivo, appagante, con una freschezza ancora ben presente e ben integrata a una materia ricca, per nulla stucchevole. Buona la lunghezza.
Yquem 1996 - Chateau d'Yquem: premessa: lo servivo, l’ho bevuto con religiosa attenzione e l’ho assaggiato da due mezzine diverse (ma non le ho mischiate!!!). Devo dire che, avendolo assaggiato in altre annate (tutte comunque giovani o relativamente giovani), l’ho trovato un po’ meno complesso di altre versioni, in particolare al naso manca un po’ di quella meravigliosa botrytis che solitamente ammanta di grazia l’insieme, comunque di buona complessità. Anche la bocca non è così avvolgente e piena come altre annate assaggiate. Detto ciò, resta una bellissima bevuta. Ma non li spenderei 180 euro (a star bassi) per una mezzina di quest’annata.