Pigigres ha scritto: - Champagne Brut Maurice Philippart
- Champagne Blanc de Blancs - Maurice Philippart
- Champagne Carte d' Or - Maurice Philippart
- Champagne Brut Rosè - Maurice Philippart
Verticale di Champagne Carte d' Or Millesimè R.D. - Maurice Philippart, annate: 1995, 1994, 1993, 1990, 1988, 1987, 1986, 1982, 1978, 1973.
Qualche considerazione personale in merito alla verticale. Se escludiamo '78 e '73, che secondo me meritano un discorso a parte, direi che il filo conduttore che lega le altre annate sia probabilmente quello di un stile che tende volutamente sui toni dell'ossidazione, e che a me talvolta non dispiacciono. Il colore tende ad incupirsi, pur restando nelle varie sfumature del giallo oro, ad eccezione di '95 e '90 che mi sono sembrate davvero troppo in là con gli anni, anche se la prima con ancora alcune belle cose da dire. La '94 mi è sembrata annata difficile, e il vino è anonimo, mentre la '93 è buona e integra. Il trittico '88, 87, 86 mi è sembrato essere molto simile tra loro, e rappresentativo dello stile dell'azienda, con la '87 che svetta sopra le altre; il profilo olfattivo tende a spingere notevolmente sui toni di frutta secca, paste secche, frutta gialla matura...ecc. L'82 mi è sembrata problematica per evoluzione/riduzione. La '78, se ho capito bene, dovrebbe essere non dosata, e il vino è molto diverso. Il colore si fa più scarico, il naso si arricchisce di note minerali/sulfuree/saline, tanto che al momento ho pensato a come sarebbero state alcune annate precedenti senza dosaggio, ritenendo sulla base di quell'assaggio che la chiave di volta dovesse essere cercata qui. Invece, come al solito, il vino si fa beffe di questi ragionamenti. Infatti la '73, decisamente la migliore di tutte le annate assaggiate e dosata anch'essa, ha di nuovo un colore molto simile, più chiaro e leggero, dove al naso si aggiungono, con mio grande stupore, addirittura alcune note di frutta bianca (pesca, banana) che vanno a completare il bouquet olfattivo descritto sopra, e una levità di beva, pur non senza grande complessità, rendono il vino, a mio giudizio, davvero molto buono.
Della gamma in commercio di Philippart ho apprezzato il brut, ma sopratutto il rosè. Mentre il BdB e La Cart'd'Or mi sono sembrati eccessivamente lavorati, e quindi, per i miei gusti, non troppo piacevoli.
Sperando che Davide non si offenda, devo dire che il cibo mangiato era a livelli superlativi (ostriche e filetto di tonno sopratutto), ma, se mi è concesso dirlo, l'abbinamento ostriche/champagne è davvero tremendo