Dedalus ha scritto:Peraltro affermando che i sentori di ghiaccio/neve/brina da freezer sono diversi fra di loro, se ne ammette e recupera automaticamente la validità di descrittore generico.
Quindi cominciamo a mettere questo punto fermo.
Dopo resta da vedere se lo si riscontra nel vino, per la qual cosa ci si dovrebbe mettere sui vini in questione e verificare.
Si afferma che è diversa la percezione del ghiaccio non i sentori, che se e quando esistono sono da addebitare a sostanze presenti nell'acqua o nel freezer, ma non alla "materia" ghiaccio.
Resta da vedere l'importanza di voler tenere il punto sull'uso di un "descrittore" eventualmente percepibile in una molto ridotta cerchia di vini, invece di ammettere di aver usato un termine "generalmente estraneo" al vino come è l'acqua solidificata.
Tra l'altro è proprio la genericità del termine "ghiaccio" usato come "descrittore"
tout court, senza inizialmente argomentarlo ad aver scatenato le incomprensioni.
Le sensazioni "fredde" in un vino possono essere riferite a molteplici fattori: la mineralità, un frutto poco maturo, alle sensazioni vegetali, per qualcuno forse persino ad acidità troppo elevate o alla fermentazione in acciaio.
Dire solo ghiaccio (all'inizio poi era addirittura "ghiaccio secco") sperando di essere immediatamente traducibili è piuttosto pretenzioso, velleitario e -visto l'esito- descrittivamente inutile.
Dedalus ha scritto:Non c'è meno comunanza di fondo fra i vari sentori di ghiaccio che fra i vari sentori di ciliegia.
Questa affermazione mi sembra invece ancora più assurda del dire che il ghiaccio ha un odore
ben preciso.
Certo, gli eschimesi hanno centinaia di modi per chiamare la neve, ma in natura credo esistano più varietà di ciliegie che di ghiaccio. Se non oggettivamente quantomeno è facilmente verificabile a livello olfattivo.