Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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de magistris
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda de magistris » 18 mag 2011 13:44

Il Gattinara Vigna Galyzia '07 del Chiosso è davvero un grande grande vino di un grande grande uomo. E la cosa più bella è assaggiarlo accanto al Fara Vecchie Vigne pari annata. Come Cote Rotie e Chateauneuf, Castiglione e Barolo, Gaiole e Castelnuovo, e tutti i complementari virtuosi che volete... :D
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Dedalus
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Dedalus » 18 mag 2011 14:15

Baroloonline ha scritto:Insomma in Langa tutti (e dico tutti, sia chi ama i vini che voi chiamate moderni, sia quelli come me che preferiscono i vini che voi chiamate tradizionalisti) siamo consapevoli del fatto che senza i vari Altare, Clerico, Sandrone, Scavino, Rocca, Rivetti, Correggia, senza le barrique e senza le esagerazioni del periodo saremmo ancora a correre dietro agli errori di vinificazione, alle volatili fuori controllo, ai vini evoluti alla messa in commercio, insomma agli errori tecnici che, per pigrizia o per "tradizione" non si sono mai voluti correggere.


Che in Langa tutti ma proprio tutti la pensino così lo so bene anche io.

Bisognerebbe però avere la controprova, che senza quell'impulso modernizzatore di specifica impronta tecnica, in Langa il tempo si sarebbe fermato e le lancette avrebbero smesso di girare dentro gli orologi. Io non ne sono affato convinto.

La storia è andata così, quindi i meriti ovviamente rimangono, come rimangono i demeriti, degli uni e degli altri.

Ma questo non vuol dire che non sarebbe stata possibile nessun'altra storia.

Non bisogna mai dimenticare che quello che è stato fatto dai produttori modernisti di Langa, mica è stato fatto con dei vini qualunque. Senza marne, Nebbiolo, Barolo e Barbaresco, non sarebbero stati nulla i modernisti di Langa. Questo è strasicuro.

E in ogni caso, in conclusione torno al punto iniziale da cui si sono sviluppati ragionamenti inutilmente polemici, nel senso che in realtà siamo per lo più d'accordo su molte cose: il fatto che tutto si inscrisse in un percorso evolutivo rivolto al miglioramento del Barolo e del vino italiano tutto, non toglie e non aggiunge nulla alla sbagliatezza sbagliosa e sba(di)gliante dei vini turbomodernisti. I quali mi pare siano esistiti, e non siano stati solo o per lo più l'ossessione dei vari commentatori.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Baroloonline » 18 mag 2011 14:23

Dedalus ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Insomma in Langa tutti (e dico tutti, sia chi ama i vini che voi chiamate moderni, sia quelli come me che preferiscono i vini che voi chiamate tradizionalisti) siamo consapevoli del fatto che senza i vari Altare, Clerico, Sandrone, Scavino, Rocca, Rivetti, Correggia, senza le barrique e senza le esagerazioni del periodo saremmo ancora a correre dietro agli errori di vinificazione, alle volatili fuori controllo, ai vini evoluti alla messa in commercio, insomma agli errori tecnici che, per pigrizia o per "tradizione" non si sono mai voluti correggere.


Che in Langa tutti ma proprio tutti la pensino così lo so bene anche io.

Bisognerebbe però avere la controprova, che senza quell'impulso modernizzatore di specifica impronta tecnica, in Langa il tempo si sarebbe fermato e le lancette avrebbero smesso di girare dentro gli orologi. Io non ne sono affato convinto.

La storia è andata così, quindi i meriti ovviamente rimangono, come rimangono i demeriti, degli uni e degli altri.

Ma questo non vuol dire che non sarebbe stata possibile nessun'altra storia.

Non bisogna mai dimenticare che quello che è stato fatto dai produttori modernisti di Langa, mica è stato fatto con dei vini qualunque. Senza marne, Nebbiolo, Barolo e Barbaresco, non sarebbero stati nulla i modernisti di Langa. Questo è strasicuro.

E in ogni caso, in conclusione torno al punto iniziale da cui si sono sviluppati ragionamenti inutilmente polemici, nel senso che in realtà siamo per lo più d'accordo su molte cose: il fatto che tutto si inscrisse in un percorso evolutivo rivolto al miglioramento del Barolo e del vino italiano tutto, non toglie e non aggiunge nulla alla sbagliatezza sbagliosa e sba(di)gliante dei vini turbomodernisti. I quali mi pare siano esistiti, e non siano stati solo o per lo più l'ossessione dei vari commentatori.


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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Dedalus » 18 mag 2011 15:55

M. de Hades ha scritto:Del resto, almeno tra i produttori seri, anche negli anni passati non ho mai visto veri e propri turbomodernisti nell'accezione "bardamu-semplicistica", ma solo qualche sperimentatore che, appunto in quanto sperimentatore, osava su nuove strade per poi tararsi in base alle nuove esperienze, come sempre avviene quando si vuole progredire nella qualità.


Volendo chiarire il punto di un giro di commenti che mi parevano un po' surreali, stante la chiarezza della figura che tutti abbiamo ben presente, mi sono andato a rileggere il punto iniziale con particolare attenzione.

Se ci limitiamo ai "produttori seri", allora la definizione è autoportante: un produttore serio non fa vinazzi turbomodernisti, come non fa vinacci veterotradizionalisti. Quindi tutti i buoni produttori definiti come quelli che fanno vini buoni, non fanno vini cattivi. Sono in forma oggi, eh? :D

Rimarrebbe da capire cosa si intende per "turbomodernista", a questo punto. Non so che cosa tu intenda per accezione "bardamu-semplicistica", ti posso dire per averla verificata spesso in degustazione che quando si cominciò a parlare di turbomodernismo l'idea non era semplicistica, ovvero grossolanamente inclusiva, bensì semplice. Turbomodernista era un vino in cui le note tipiche della lavorazione moderna mettevano il turbo, ovvero passavano dall'essere parte del quadro tecnico del vino ad essere elementi dominanti del vino.

Bassissime rese/lievi surmaturazioni/fermentazioni brevissime/rotomacerazioni veloci/coda di fermentazione e malolattica in legno nuovo/100% barrique 100% nuove/batonnage intensi e ripetuti/impiego massiccio di tannini enologici, arabinolo, mannoproteine eccetera

A questo si univano i frequenti sospetti di ricorso a vitigni non autorizzati, che ovviamente non sono da ascrivere alla lavorazione moderna, per quanto si siano manifestati all'incirca nello stesso periodo con i vitigni internazionali. Prima si usavano per lo più tagli del meridione italiano.

Nelle batterie di Barolo e Barbaresco di quegli anni degustare era in questo senso enormemente più facile di oggi:
un quarto dei vini puzzavano di legno vecchio, tartrati, volatili, ossidazioni e brett,
un quarto e oltre puzzavano di vernice, lucido da scarpe, zabaione e trucioli,
un quarto scarso era vino slavato e impreciso senza particolari ambizioni,
un quarto era ben fatto, e ci si poteva divertire a concentrarsi sulla degustazione di fino su un ristretto numero di campioni.

Oggi se si fa un decimo in tutto con la somma delle prime tre categorie è tanto.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda paolo7505 » 18 mag 2011 19:11

Dedalus ha scritto:
M. de Hades ha scritto:Del resto, almeno tra i produttori seri, anche negli anni passati non ho mai visto veri e propri turbomodernisti nell'accezione "bardamu-semplicistica", ma solo qualche sperimentatore che, appunto in quanto sperimentatore, osava su nuove strade per poi tararsi in base alle nuove esperienze, come sempre avviene quando si vuole progredire nella qualità.


Volendo chiarire il punto di un giro di commenti che mi parevano un po' surreali, stante la chiarezza della figura che tutti abbiamo ben presente, mi sono andato a rileggere il punto iniziale con particolare attenzione.

Se ci limitiamo ai "produttori seri", allora la definizione è autoportante: un produttore serio non fa vinazzi turbomodernisti, come non fa vinacci veterotradizionalisti. Quindi tutti i buoni produttori definiti come quelli che fanno vini buoni, non fanno vini cattivi. Sono in forma oggi, eh? :D

Rimarrebbe da capire cosa si intende per "turbomodernista", a questo punto. Non so che cosa tu intenda per accezione "bardamu-semplicistica", ti posso dire per averla verificata spesso in degustazione che quando si cominciò a parlare di turbomodernismo l'idea non era semplicistica, ovvero grossolanamente inclusiva, bensì semplice. Turbomodernista era un vino in cui le note tipiche della lavorazione moderna mettevano il turbo, ovvero passavano dall'essere parte del quadro tecnico del vino ad essere elementi dominanti del vino.

Bassissime rese/lievi surmaturazioni/fermentazioni brevissime/rotomacerazioni veloci/coda di fermentazione e malolattica in legno nuovo/100% barrique 100% nuove/batonnage intensi e ripetuti/impiego massiccio di tannini enologici, arabinolo, mannoproteine eccetera

A questo si univano i frequenti sospetti di ricorso a vitigni non autorizzati, che ovviamente non sono da ascrivere alla lavorazione moderna, per quanto si siano manifestati all'incirca nello stesso periodo con i vitigni internazionali. Prima si usavano per lo più tagli del meridione italiano.

Nelle batterie di Barolo e Barbaresco di quegli anni degustare era in questo senso enormemente più facile di oggi:
un quarto dei vini puzzavano di legno vecchio, tartrati, volatili, ossidazioni e brett,
un quarto e oltre puzzavano di vernice, lucido da scarpe, zabaione e trucioli,
un quarto scarso era vino slavato e impreciso senza particolari ambizioni,
un quarto era ben fatto, e ci si poteva divertire a concentrarsi sulla degustazione di fino su un ristretto numero di campioni.

Oggi se si fa un decimo in tutto con la somma delle prime tre categorie è tanto.


Spiegazione più che chiara! Giusto per capire meglio, mi fai (o anche mi fate se Bardamu o altri leggono e han voglia di rispondere) qualche nome dei così detti turbomodernisti, che il temrmine l'ho letto più volte, ma nomi non mi sembra che ne siano girati. Grazie
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.

Ci arrabbiamo se vinciamo senza stile. E non prendiamo neppure in considerazione l'eventualità di perdere.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Dedalus » 18 mag 2011 20:20

Ovviamente qui porta il ragionamento... ma siccome questo forum funziona principalmente per delazione... :wink:
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Wineduck » 18 mag 2011 20:41

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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 18 mag 2011 20:47

...
Ultima modifica di Pigigres il 18 mag 2011 20:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Dedalus » 18 mag 2011 20:47

Wineduck ha scritto:Immagine

Eccoti, ti aspettavo.

Tempismo perfetto.

Mi fa piacere che tu legga sempre assiduamente il forum.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Wineduck » 18 mag 2011 21:43

Pigigres ha scritto:...



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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda alexer3b » 18 mag 2011 22:43

Wineduck ha scritto:
Pigigres ha scritto:...



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Ciccio esci da questo corpo ! :mrgreen:

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Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 18 mag 2011 22:46

Comunque questo modo di intendere il forum, ovvero intervenire solo ed unicamente per insultare gli altri con grossolana ironia proprio non lo capisco. Mah.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda JohnnyTheFly » 18 mag 2011 22:51

alexer3b ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Pigigres ha scritto:...



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Ciccio esci da questo corpo ! :mrgreen:

Alex

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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Wineduck » 19 mag 2011 00:57

Pigigres ha scritto:Comunque questo modo di intendere il forum, ovvero intervenire solo ed unicamente per insultare gli altri con grossolana ironia proprio non lo capisco. Mah.



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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Wineduck » 19 mag 2011 01:02

JohnnyTheFly ha scritto:
alexer3b ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Pigigres ha scritto:...



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Ciccio esci da questo corpo ! :mrgreen:

Alex

....e bevi il Percarlo!



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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 19 mag 2011 01:04

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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Wineduck » 19 mag 2011 01:08

Pigigres ha scritto:Comunque questo modo di intendere il forum, ovvero intervenire solo ed unicamente per insultare gli altri con grossolana ironia proprio non lo capisco. Mah.


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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 19 mag 2011 01:18

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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Wineduck » 19 mag 2011 03:06

Pigigres ha scritto:Immagine



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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 19 mag 2011 03:16

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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda manichi » 19 mag 2011 12:53

Palma ha scritto:
meursault ha scritto:
Palma ha scritto:......(anche se il Citrico male non era davvero).


Qualche nota più approfondita, e relativo punteggio oggettivo, sul Brunate 2007 del Citrico?
grazie


Purtroppo Conte, la situazione si è evoluta ed ormai chiaro che tutti i vini, nessuno escluso, possano essere classificati in solo 3 categorie: Mervavigliosi, Grandissimi e Straordinari. Tra l'altro non essendoci una gerarchia ben definita tra le tre categorie ne puoi tranquillamente scegliere una a casaccio, da applicare, in questo caso, al Barolo del Citrico.

Egr. Sig. Conte come Ella insegna l'unico modo è farsene una opinione soggettiva, per cui quando capita in Avr una boccia è a disposizione ( magari in una comparata di 2007 non solo piemontesi)
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Wineduck » 19 mag 2011 13:24

Pigigres ha scritto:Immagine



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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda l'oste » 19 mag 2011 18:44

Baroloonline ha scritto:Insomma in Langa tutti (e dico tutti, sia chi ama i vini che voi chiamate moderni, sia quelli come me che preferiscono i vini che voi chiamate tradizionalisti) siamo consapevoli del fatto che senza i vari Altare, Clerico, Sandrone, Scavino, Rocca, Rivetti, Correggia, senza le barrique e senza le esagerazioni del periodo saremmo ancora a correre dietro agli errori di vinificazione, alle volatili fuori controllo, ai vini evoluti alla messa in commercio, insomma agli errori tecnici che, per pigrizia o per "tradizione" non si sono mai voluti correggere.

Aggiungerei che il primo a dare impulso e notorietà al Barbaresco è stato Gaja, che ha per primo applicato le sue convinzioni (e il valore Tachis) e probabilmente dato l'ispirazione ai Barolo Boys.
Tra tutti forse è pure il meno "sperimentatore" ed ha ancora oggi mantenuto inalterato il suo "nuovo" stile (rispetto a quello del padre per intenderci), uno stile riconoscibile per pulizia e "timbro", di buona/ottima qualità tout court e non trasfigurante del nebbiolo, seppure di impostazione moderna (non turbomodernista, per favore).
Purtroppo il suo vino è oggettivamente caro in rapporto ad altri nebbiolo e questo conta sempre.

PS: dai che parte un ennesimo threaddone su Gaja e il modernismo...pop corn rotomacerati e barricati in arrivo...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Dedalus » 19 mag 2011 19:07

Baroloonline ha scritto:i vini che voi chiamate moderni [...] i vini che voi chiamate tradizionalisti


Io invece preferisco puntare a vendere pop corn sulla base di argomenti più originali, tipo la diatriba modernisti-tradizionalisti in Langa... :lol:

Quindi chiederei a Francesco quali espressioni usa lui per identificare i vini in cui è riconoscibile l'impronta moderna, e quelli in cui è riconoscibile l'impronta tradizionale.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Baroloonline » 20 mag 2011 01:53

...editato...
Ultima modifica di Baroloonline il 20 mag 2011 01:59, modificato 1 volta in totale.
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