CRONACHE D'OSTERIA

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Avatar utente
Dedalus
Messaggi: 12923
Iscritto il: 07 giu 2007 10:57

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 28 mar 2011 21:12

l'oste ha scritto:Senza voler rivangare nomi e "toppe" in modo polemico ma solo come esempio, dal Monfortino '96 non trebicchierato all'annata 1997 "del millennio", il mondo della critica professionale (e non), è logicamente pieno di valutazioni poi smentite dal tempo. Dico logicamente perchè chi ha bevuto tanto sa bene quanto la materia viva in una bottiglia possa prescindere da molti fattori


Senza voler fare riferimento a casi editoriali specifici come il Monfortino 1996 che non prese i tre bicchieri, ma considerandolo solo come l'esempio di un fenomeno assai diffuso e trasversale all'interno della stampa specializzata.

Come si può considerare che la materia del vino è viva e che nessuno può avere la palla di vetro in cui vedere con certezza il futuro, ci si può pure ricordare però che sin dal principio queste ed altre simili posizioni della critica furono ferocemente osteggiate da parte di molti che le consideravano semplicemente delle clamorose toppate.

Giusto per dare equa rappresentanza a tutte le voci in scena, e non per voler fare polemica.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 mar 2011 23:40

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Senza voler rivangare nomi e "toppe" in modo polemico ma solo come esempio, dal Monfortino '96 non trebicchierato all'annata 1997 "del millennio", il mondo della critica professionale (e non), è logicamente pieno di valutazioni poi smentite dal tempo. Dico logicamente perchè chi ha bevuto tanto sa bene quanto la materia viva in una bottiglia possa prescindere da molti fattori


Senza voler fare riferimento a casi editoriali specifici come il Monfortino 1996 che non prese i tre bicchieri, ma considerandolo solo come l'esempio di un fenomeno assai diffuso e trasversale all'interno della stampa specializzata.

Come si può considerare che la materia del vino è viva e che nessuno può avere la palla di vetro in cui vedere con certezza il futuro, ci si può pure ricordare però che sin dal principio queste ed altre simili posizioni della critica furono ferocemente osteggiate da parte di molti che le consideravano semplicemente delle clamorose toppate.

Giusto per dare equa rappresentanza a tutte le voci in scena, e non per voler fare polemica.

Ross, le toppate le prendiamo tutti nel giudicare un vino o un'annata.
Nessuna critica ha sempre assolutamente ragione, sia essa ufficiale/specializzata o amatoriale/appassionata.
La molteplicità delle opinioni critiche è per me sempre fondamentale per riuscire a capirci di più, senza comunque illudersi di poter mettere un punto definitivo ed incrollabile.
A volte per qualcuno è più difficile recedere dalle proprie posizioni iniziali, mentre un giudizio maggiormente obbiettivo unisce sempre il duttile al dilettevole.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
Dedalus
Messaggi: 12923
Iscritto il: 07 giu 2007 10:57

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 29 mar 2011 05:32

Discorso già affrontato in passato in occasione di una degustazione di uno Chardonnay di Planeta con qualche anno sulle spalle.

Inutile ravvivare argomenti "già passati in giudicato", credo.

Rimanendo sul generale e parlando al di là del vino, io non credo che il giudizio più propenso alla compensazione o alla medietà sia sempre il giudizio più obiettivo che si possa avere. A volte è vero anche il contrario. Il più delle volte è grigia, ma a volte è bianca e a volte è nera. Quando capita, è chiamando il bianco "grigio chiaro" e il nero "grigio scuro", che a farne le spese sono l'obiettività e la duttilità.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
Avatar utente
arnaldo
Messaggi: 9286
Iscritto il: 07 giu 2007 08:21
Località: Bassano del Grappa

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda arnaldo » 29 mar 2011 10:46

pippuz ha scritto:
de magistris ha scritto:
Palma ha scritto:Ormai direi che si può ufficializzare che Pergole 2006è tutt'altro che un vino troppo pronto. Cernilli aveva preso un bel granchio.


non per difendere Cernilli, ma sul Pergole 2006 c'è tutto meno che una lettura unanime (quanto è buono, quanto è pronto, qual è la sua direzione espressiva). Un paio di bocce stappate nell'estate 2009 (e da lì ho deciso di non toccare più per un bel po' le tre del kit annuale), mi fecero pensare ad un vino che non avrei definito pronto ma un po' troppo asciutto sì, per i miei gusti pergoliani.. Impressione che non ho mai avuto, invece, sullo splendido, ovviamente per me, 2007. :D

Io non ho ancora aperto nemmeno i 2004.
Li ho assaggiati sempre perchè portati da qualcuno o a qualche esposizione.


Idem con patate.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
Avatar utente
arnaldo
Messaggi: 9286
Iscritto il: 07 giu 2007 08:21
Località: Bassano del Grappa

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda arnaldo » 29 mar 2011 10:47

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Il RdM di Stella di Campalto mi è piaciuto molto di più al naso, nessuno smalto o similia (sul forum sono sentori spesso imputati a questo produttore), mentre il palato voleva maggior acidità e tannino, che invece nonostante la giovane età si facevano desiderare un tantino.


Io quei sentori ce li ho sentiti sul Brunello di Montalcino 2004, ne parlammo con Stella ad una cena a Montalcino durante Benvenuto Brunello 2005, mentre i Rosso di Montalcino 2006 e 2007 li ho sempre trovati non solo esenti da quelle note, ma soprattutto buonissimi. Il 2006 più del 2007, ma in questo può giocare molto la preferenza stilistica, visto il carattere molto diverso delle due annate.


Si, concordo pure io, con preferenza per la 2007, con piu' ciccia,frutto,progressione.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 29 mar 2011 13:51

Dedalus ha scritto:Rimanendo sul generale e parlando al di là del vino, io non credo che il giudizio più propenso alla compensazione o alla medietà sia sempre il giudizio più obiettivo che si possa avere. A volte è vero anche il contrario. Il più delle volte è grigia, ma a volte è bianca e a volte è nera. Quando capita, è chiamando il bianco "grigio chiaro" e il nero "grigio scuro", che a farne le spese sono l'obiettività e la duttilità.

Temo tu abbia malinteso se parli di "medietà" mentre io scrivo "molteplicità".
Non si tratta di fare banalmente la media tra le critiche, ma -grazie al maggior numero di opinioni critiche disponibili- identificare quella che collima con la propria.
Naturalmente parto sempre dal presupposto che non stiamo parlando di un'entità matematica che deve per forza dare sempre un risultato X, ma di una materia vino, che oltre al gusto personale è soggetta a numerose variabili (esperienza personale, luogo e stato d'animo al momento della degustazione, conservazione della bottiglia ecc ecc).
Quello che per qualcuno è lecitamente grigio, per un'altro è ugualmente lecito vederlo grigio scuro o nero, ma non riesco proprio a dire -anzi ardire- che uno sia più obbiettivo e men che meno oggettivo dell'altro.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 29 mar 2011 14:04

arnaldo ha scritto:
Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Il RdM di Stella di Campalto mi è piaciuto molto di più al naso, nessuno smalto o similia (sul forum sono sentori spesso imputati a questo produttore), mentre il palato voleva maggior acidità e tannino, che invece nonostante la giovane età si facevano desiderare un tantino.


Io quei sentori ce li ho sentiti sul Brunello di Montalcino 2004, ne parlammo con Stella ad una cena a Montalcino durante Benvenuto Brunello 2005, mentre i Rosso di Montalcino 2006 e 2007 li ho sempre trovati non solo esenti da quelle note, ma soprattutto buonissimi. Il 2006 più del 2007, ma in questo può giocare molto la preferenza stilistica, visto il carattere molto diverso delle due annate.


Si, concordo pure io, con preferenza per la 2007, con piu' ciccia,frutto,progressione.

Non ho ancora avuto l'occasione di assaggiare il loro Brunello, mentre il rosso l'ho bevuto più volte, a partire dalla prima uscita, sempre con buone impressioni ed il 2007 è finora quello che mi è piaciuto maggiormente, pur riscontrando un apporto soft dell'acidità, che invece a me piace sentire più presente, nel sangiovese e nei vini in generale.
Probabilmetne la passione personale per alcuni vitigni (pinot noir, sangiovese, barbera) e l'amicizia con gremul/Gregorio mi ha irrimediabilmente traviato in questo senso.
Sorriso.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
Dedalus
Messaggi: 12923
Iscritto il: 07 giu 2007 10:57

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 29 mar 2011 14:46

l'oste ha scritto:
Dedalus ha scritto:Rimanendo sul generale e parlando al di là del vino, io non credo che il giudizio più propenso alla compensazione o alla medietà sia sempre il giudizio più obiettivo che si possa avere. A volte è vero anche il contrario. Il più delle volte è grigia, ma a volte è bianca e a volte è nera. Quando capita, è chiamando il bianco "grigio chiaro" e il nero "grigio scuro", che a farne le spese sono l'obiettività e la duttilità.

Temo tu abbia malinteso se parli di "medietà" mentre io scrivo "molteplicità".
Non si tratta di fare banalmente la media tra le critiche, ma -grazie al maggior numero di opinioni critiche disponibili- identificare quella che collima con la propria.
Naturalmente parto sempre dal presupposto che non stiamo parlando di un'entità matematica che deve per forza dare sempre un risultato X, ma di una materia vino, che oltre al gusto personale è soggetta a numerose variabili (esperienza personale, luogo e stato d'animo al momento della degustazione, conservazione della bottiglia ecc ecc).
Quello che per qualcuno è lecitamente grigio, per un'altro è ugualmente lecito vederlo grigio scuro o nero, ma non riesco proprio a dire -anzi ardire- che uno sia più obbiettivo e men che meno oggettivo dell'altro.


Più oggettivo non si può, non esistendo l'oggettivo.

Quanto all'obiettività, salvo che si parli di un Maroni, ci sono recensori più e meno obiettivi ma l'argomento sarebbe proprio di lana caprina. Su questo concordo, e infatti non è questo il punto che considero. Considero invece l'obiettività che si può usare nel valutare il lavoro dei critici, da parte dei loro lettori. Esercizio assai frequente, legittimo e normale su tutti gli spazi dedicati al vino in rete, che fa alla fine molto del sale di questa zuppa. Una volta che io abbia trovato nella molteplicità delle diverse voci (che in realtà poi così diverse spesso non sono state...) quella che meglio collima con la mia, avere a cuore l'obiettività non mi impedisce di considerare certe uscite come meravigliosamente incisive e brillanti in sé (e qui non faccio esempi per evitare il rischio della piaggeria) ed altre pure e semplici toppate in sé (e qui mi tocca ritornare una volta di più alla valutazione delle annate da invecchiamento e da pronta beva a Barolo secondo Suckling, che credo molti ricordino).

Come in tanti altri casi, il relativismo come esito inevitabile di qualsiasi valutazione non riesco proprio a sposarlo, ma neanche questa è una grossa novità.
Ultima modifica di Dedalus il 29 mar 2011 15:29, modificato 1 volta in totale.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 29 mar 2011 15:19

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:
Dedalus ha scritto:Rimanendo sul generale e parlando al di là del vino, io non credo che il giudizio più propenso alla compensazione o alla medietà sia sempre il giudizio più obiettivo che si possa avere. A volte è vero anche il contrario. Il più delle volte è grigia, ma a volte è bianca e a volte è nera. Quando capita, è chiamando il bianco "grigio chiaro" e il nero "grigio scuro", che a farne le spese sono l'obiettività e la duttilità.

Temo tu abbia malinteso se parli di "medietà" mentre io scrivo "molteplicità".
Non si tratta di fare banalmente la media tra le critiche, ma -grazie al maggior numero di opinioni critiche disponibili- identificare quella che collima con la propria.
Naturalmente parto sempre dal presupposto che non stiamo parlando di un'entità matematica che deve per forza dare sempre un risultato X, ma di una materia vino, che oltre al gusto personale è soggetta a numerose variabili (esperienza personale, luogo e stato d'animo al momento della degustazione, conservazione della bottiglia ecc ecc).
Quello che per qualcuno è lecitamente grigio, per un'altro è ugualmente lecito vederlo grigio scuro o nero, ma non riesco proprio a dire -anzi ardire- che uno sia più obbiettivo e men che meno oggettivo dell'altro.


Più oggettivo non si può, non esistendo l'oggettivo.

L'obiettività non la considero nel giudizio di questa o quella testata, salvo che si parli di un Maroni o simili, dove è dichiarato che non ci sia per più di un motivo. La considero invece nel valutare il lavoro dei critici, da parte dei loro lettori. Esercizio assai frequente, legittimo e normale su tutti gli spazi dedicati al vino in rete, che fa alla fine molto del sale di questa zuppa. Una volta che io abbia trovato nella molteplicità delle diverse voci (che in realtà poi così diverse spesso non sono state...) quella che meglio collima con la mia, questo non mi impedisce di considerare certe uscite come meravigliosamente incisive e brillanti in sé (e qui non faccio esempi per evitare accuse di piaggeria) ed altre pure e semplici toppate in sé (e qui mi tocca ritornare una volta di più alla valutazione delle annate da invecchiamento e da pronta beva a Barolo secondo Suckling, che credo molti ricordino).

Come in tanti altri casi, il relativismo come esito inevitabile di qualsiasi valutazione non riesco proprio a sposarlo, ma neanche questa è una grossa novità.

Sulla prima parte concordiamo più di quanto si possa credere. Tu citi Maroni, ma non è l'unico (specializzato e non) che abbia una sua -per me poco condivisibile- obbiettività.

Sulle ultime due righe ormai è assodato che partiamo da "approcci" differenti, relativismo versus assolutismo a parte, abbiamo fondamenti e finalità di ricerca dissimili.
Il fatto positivo però è che nonostante la diversità, concordiamo sul vino nel bicchiere (e/o in vigna e/o in cantina) molto più spesso di quanti invece suppongono e sostengono di avere approcci sovrapponibili.
Mi sembra ben più importante, ai fini del giudizio critico.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
Dedalus
Messaggi: 12923
Iscritto il: 07 giu 2007 10:57

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 29 mar 2011 15:34

Osservazione di rilievo non minore, in effetti. Che fa il paio con l'osservazione delle diverse voci della critica, spesso non così diverse come si dice.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 04 apr 2011 03:08

Credo che molti di noi abbiano un amico del cuore che abita all'estero per motivi di lavoro.
Perciò quando capita che l'amico torni "a casa" per fare una visita, o forse perchè potrebbe finire il suo girovagare per tornare alla base, avere qualche bottiglia speciale in cantina è una risorsa che può valere più di mille parole per mostrare la propria gioia e l'affetto.
Siccome da anni non compro più vino in modo compulsivo e non avendolo mai fatto per mero possesso, considero le poche bottiglie "importanti" come pensieri profondi da dedicare a persone ed occasioni speciali.

Con antipastini pica pica (lo preferisco al dire finger food) di polpette di baccalà, involtini di pasta sfoglia con salsiccia e verza, muffins salati, poi gnocchi casalinghi al ragù d'agnello e finale di formaggi mediamente stagionati serviti con crema di cipolle rosse, in sei (ma le tre signore si sono molto limitate), dopo un Col Vetoraz brut fresco fresco e una buonina bolla base di Egly-Ouriet abbiamo bevuto:

Vosne Romanèe 1er Aux Brulèes 1999 - Renè Engel, dove l'olfatto vorrebbe sciogliersi nel vino per sentirsi ancor più vicino a quella giostra allegra di profumi esotici, alternati da fruttini ancora freschi e con una profondità e tensione al palato costante. Un vino che riesce a fondere l'eleganza femminile con il nerbo maschile (sarà la vicinanaza con Richebourg) e appaga per l'attuale disponibilità estrema di beva e un equilibrio magistrale in tutto. Seconda volta su due che il '99 di questo cru di Engel mi emoziona, aldilà dell'ovvio trasporto sentimentale per il produttore, è obbiettivamente un grande vino. Piaciuto molto.

Brunello di Montalcino 1995 Biondi-Santi, mentre il precedente vino ti sorride in tutto senza filtri, questo dopo un naso aperto, appena austero e balsamico, quando arriva in bocca sembra avere ancora davanti una strada lunghissima da percorrere. Acidità tesa che fa fremere le papille come se fosse più fresco di temperatura e con una tensione tannica non enorme ma ancora da sciogliersi. Sembra distendersi solo dopo tre ore nel bicchiere, ma poco poco e forse è solo un'impressione, sembra uno che non riesca a prendere sonno per l'eccitazione. Mi ricordo il riserva pari annata meno incazzoso, ma ho una memoria di mezz'età. Piaciuto proprio al naso, piaciuto abbastanza in bocca.

Sassicaia 1977 - Tenuta San Guido, riponevo molta speranza in questa mia unica bottiglia di un millesimo che non avevo mai assaggiato e grazie al cielo è stata ripagata goccia su goccia. I profumi sono davvero mobili e tanti, elenco inutile. In bocca spinge come un cavallo di razza senza "arroganza", in totale scioltezza, tannini dalla dolcezza esemplare e un'autorevolezza che solo sulla riva sinistra della Gironda. Non è ipertrofico anzi, riesce a coniugare la persistenza con un volume al palato molto equilibrato, quasi soffuso se paragonato al brunello precedente, sicuramente è più cremoso e risolto, gli anni di differenza hanno logicamente il loro peso. Piaciuto molto, quasi moltissimo.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
cascinafrancia
Messaggi: 732
Iscritto il: 07 giu 2007 10:53

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda cascinafrancia » 05 apr 2011 11:52

l'oste ha scritto:Credo che molti di noi abbiano un amico del cuore che abita all'estero per motivi di lavoro.
Perciò quando capita che l'amico torni "a casa" per fare una visita, o forse perchè potrebbe finire il suo girovagare per tornare alla base, avere qualche bottiglia speciale in cantina è una risorsa che può valere più di mille parole per mostrare la propria gioia e l'affetto.
Siccome da anni non compro più vino in modo compulsivo e non avendolo mai fatto per mero possesso, considero le poche bottiglie "importanti" come pensieri profondi da dedicare a persone ed occasioni speciali.


Non ricordo bene tutta la scala, né la padroneggio (magari metti due punteggi... :wink: ), ma questo pensiero mi strapiace moltissimo di più, proprio infinitamente.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
"Migliore della serata, Clos de Aramis 1969, di Armand Châtaigne.
Non cercatelo sulle mappe, come direbbero i vecchi geografi[...].
"Sa di vino più degli altri". "
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 apr 2011 12:00

cascinafrancia ha scritto:
l'oste ha scritto:Credo che molti di noi abbiano un amico del cuore che abita all'estero per motivi di lavoro.
Perciò quando capita che l'amico torni "a casa" per fare una visita, o forse perchè potrebbe finire il suo girovagare per tornare alla base, avere qualche bottiglia speciale in cantina è una risorsa che può valere più di mille parole per mostrare la propria gioia e l'affetto.
Siccome da anni non compro più vino in modo compulsivo e non avendolo mai fatto per mero possesso, considero le poche bottiglie "importanti" come pensieri profondi da dedicare a persone ed occasioni speciali.


Non ricordo bene tutta la scala, né la padroneggio (magari metti due punteggi... :wink: ), ma questo pensiero mi strapiace moltissimo di più, proprio infinitamente.

All'Amicizia il punteggio che assegno è sempre 100/100.

PS: la "scala del piacere" è all'inizio di questo thread. Occhiolino.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
cascinafrancia
Messaggi: 732
Iscritto il: 07 giu 2007 10:53

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda cascinafrancia » 05 apr 2011 12:23

Oui, je sais, mais je suis très paresseux, parfois... :wink: :wink:
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
"Migliore della serata, Clos de Aramis 1969, di Armand Châtaigne.
Non cercatelo sulle mappe, come direbbero i vecchi geografi[...].
"Sa di vino più degli altri". "
vinogodi
Messaggi: 34710
Iscritto il: 13 giu 2007 15:20
Località: nord

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 05 apr 2011 16:07

cascinafrancia ha scritto:
l'oste ha scritto:Credo che molti di noi abbiano un amico del cuore che abita all'estero per motivi di lavoro.
Perciò quando capita che l'amico torni "a casa" per fare una visita, o forse perchè potrebbe finire il suo girovagare per tornare alla base, avere qualche bottiglia speciale in cantina è una risorsa che può valere più di mille parole per mostrare la propria gioia e l'affetto.
Siccome da anni non compro più vino in modo compulsivo e non avendolo mai fatto per mero possesso, considero le poche bottiglie "importanti" come pensieri profondi da dedicare a persone ed occasioni speciali.


Non ricordo bene tutta la scala, né la padroneggio (magari metti due punteggi... :wink: ), ma questo pensiero mi strapiace moltissimo di più, proprio infinitamente.
...per me grande cagata : il grande vino va esclusivamente finalizzato a quando c'è della ... gran fica... 8) ...che poi coincida con una grande amicizia , tanto meglio ...
:lol:
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 07 apr 2011 01:46

Con due amici, la tv sintonizzata sul Camp Nou, un'insalata di patate e baccalà, tagliatelle al ragù "bolognese", abbiamo bevuto:

Aglianico igt Colli di Salerno 2006 - Milavuolo, prodotte solo 3000 bottiglie, colore scuro scuro, niro niro, naso un po' legnosetto e statico, anche se sotto si intrasentono radici e erbe "forti" mediterranee, in bocca è abbastanza lento di beva e un po' carico d'alcool. Non il mio genere di vino, forse va anche aspettato qualche anno. Piaciuto pochino.

Chianti Classico 2001 - Castello di Ama, colore rubino ancora acceso, profumi di ciliegia e anche uno sbuffo delicato di acqua di rose. Sul palato scivola veloce e leggero, non ha una struttura enorme ma la beva è facile e piacevole; bottiglia prosciugata. Piaciuto abbastanza

E alla fine per festeggiare il 5-1 del Barça, una gioiosa bollicina:

Champagne Tete de Cuvèe special Brut - Serge Mathieu, colore non giallissimo che tradisce la presenza di pinot noir (30%), profumi ricchi e minerali con lemongrass e un delicato sentore di pasticceria per niente stucchevole. Bocca abbastanza dritta e ben strutturata. Piaciuto proprio.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 20 apr 2011 16:24

Finalmente due minuti per ricordare la ricorrenza familiare et compleanno di sabato sera, tra un clasico Real-Barça e bianchini di riscaldamento abbiamo mangiato gamberi in doppio cocktail, cestini di pasta sfoglia alle mandorle con insalata di mare, arrosto alle erbe, stinco rovesciato (da brivido, preso in Piemonte via internet, un piacere immenso).
Il tutto anche con qualche discreta bottiglia, in sintesi:

Abate nero riserva (non ricordo l'anno, forse '09?) puliti i profumi e molto ferma la bocca, piaciuto
Abate nero base più sfuggente al palato del fratellone, naso delicato e minerale, piaciutino
Fattoria Ruschi Noceti 2007 bianco, un naso pulito anche se non ricchissimo, buona bocca dritta e sapida, piaciutino
Fattoria Ruschi Noceti 2007 rosso, mi hanno ben colpito i profumi, anche stratificati e non banali, peccato per una carenza di grip al palato che lo fa un po' sfuggire via, piaciutello
Cariglio 2006 - Terre Nobili, belli davvero i profumi, qualcosa di appena cuoio e selvatico all'inizio ma poi è un frutto e fiore mai invadente, anche fine. Al palato c'è tutto, in miniatura ma tutto. Bella sorpresa, piaciuto abbastanza.
Morellino 2004 - I Botri di Ghiaccioforte, al naso poteva anche sembrare sangiovese del nord, però al palato plana troppo comodoso, ha ritorni di cacao, manca quella bella frenesia d'acidità, piaciottone
Chianti classico 2007 - Ormanni, profumi semplici ma netti, terragni con frutto, il palato è medio e buona la persistenza, piaciutino
Chianti Classico riserva 1993 - Castell'in Villa, un po' di differenza tra un naso molto bello e pieno di suggestioni e una bocca piacevole e pulita ma senza grande persistenza nè corpo, solitamente invece più presenti nei millesimi riserva della Principessa, piaciuto
Pinot nero 2009 - Terlano, profumi belli di fruttino e roccia con erbe, al palato un po' troppo duretto per acidità, piaciutino
Pinot nero 2008 Franz Haas, bel varietale, anche leggermente cioccolatoso, in bocca arriva benino ma morbidotto, buonino ma non seduce, piacicchiato
Volnay v.v. 2005 - Voillot, naso che ha iniziato una bella evoluzione su fruttini selvatici con radici, uno zic di tartufo e la solita bocca appagante e fresca del manico, piaciuto abbastanza
Romanèe St.Vivant 2006 - Hudelot Noellat, prevedibile bottiglia della serata, naso che cambia di continuo, dal fruttino, alla mineralità, pepe, radici, cola, erbe mediche. In bocca resta impresso per minuti, ancora giovanile e algido ma col tocco femminile e delicato che rapisce, piaciuto un bel po'
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 apr 2011 15:22

Riporto anche qui l'idea nata con alcuni forumisti.
Sabato 21 (o 28) a pranzo, preparo un menu di quattro portate e quattro bottiglie in abbinamento.
Se non piove si mangia in giardino.
Possibilità di pennichella post prandiale all'ombra con sottofondo musicale soft, eventuale partitona a ping-pong su antico campo in pietra toscana per abbassare il tasso alcolico.
Ipotesi delle 4 portate del menu ancora allo studio, comunque le verdure sono dell'orto bio e la carne non da allevamento; di sicuro ci potrebbero essere un antipasto di mare ideato da poco (abbinamento bolla), una declinazione di quaglie arrosto (abbinamento GC rosso di Borgogna) e una pasta artigianale al ragù di pesce (abbinamento 1er Borgogna rossa o bianca). Per la portata di carne devo ancora consultare il pusher.
Max 7/8 persone e contributo minimo per bottiglie e cibo. Contributi di bottigle extra a piacere.
Se interessa, contatti in pvt.
Gracias.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
gremul
Messaggi: 12641
Iscritto il: 06 giu 2007 14:01
Località: Lainate (MI), Comabbio (VA)

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 27 apr 2011 15:28

l'oste ha scritto:Riporto anche qui l'idea nata con alcuni forumisti.
Sabato 21 (o 28) a pranzo, preparo un menu di quattro portate e quattro bottiglie in abbinamento.
Se non piove si mangia in giardino.
Possibilità di pennichella post prandiale all'ombra con sottofondo musicale soft, eventuale partitona a ping-pong su antico campo in pietra toscana per abbassare il tasso alcolico.
Ipotesi delle 4 portate del menu ancora allo studio, comunque le verdure sono dell'orto bio e la carne non da allevamento; di sicuro ci potrebbero essere un antipasto di mare ideato da poco (abbinamento bolla), una declinazione di quaglie arrosto (abbinamento GC rosso di Borgogna) e una pasta artigianale al ragù di pesce (abbinamento 1er Borgogna rossa o bianca). Per la portata di carne devo ancora consultare il pusher.
Max 7/8 persone e contributo minimo per bottiglie e cibo. Contributi di bottigle extra a piacere.
Se interessa, contatti in pvt.
Gracias.


APPROVED!! :D
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
SIAMO TUTTI STRANIERI
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 apr 2011 17:26

Dimenticavo il dove, zona lago di Varese...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 apr 2011 13:26

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Riporto anche qui l'idea nata con alcuni forumisti.
Sabato 21 (o 28) a pranzo, preparo un menu di quattro portate e quattro bottiglie in abbinamento.
Se non piove si mangia in giardino.
Possibilità di pennichella post prandiale all'ombra con sottofondo musicale soft, eventuale partitona a ping-pong su antico campo in pietra toscana per abbassare il tasso alcolico.
Ipotesi delle 4 portate del menu ancora allo studio, comunque le verdure sono dell'orto bio e la carne non da allevamento; di sicuro ci potrebbero essere un antipasto di mare ideato da poco (abbinamento bolla), una declinazione di quaglie arrosto (abbinamento GC rosso di Borgogna) e una pasta artigianale al ragù di pesce (abbinamento 1er Borgogna rossa o bianca). Per la portata di carne devo ancora consultare il pusher.
Max 7/8 persone e contributo minimo per bottiglie e cibo. Contributi di bottigle extra a piacere.
Se interessa, contatti in pvt.
Gracias.


APPROVED!! :D

Al momento siamo in tre (più uno in sospeso). Visto che manca ancora tempo si dovrebbe riuscire a raggiungere il numero.
Intanto per stuzzicare l'interesse, tre portate sono praticamente decise:
- Colazione sul mare (brodetto di scorfano o gallinella servito in tazza e accompagnato da croissant ripieno di marmellata di pomodoro)
- Quaglie arrosto e cosce di quaglia fritte con insalata, bacon e lamponi
- Paccheri artigianali al ragù di pesce e piccolo pesto di origano fresco
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
gremul
Messaggi: 12641
Iscritto il: 06 giu 2007 14:01
Località: Lainate (MI), Comabbio (VA)

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 28 apr 2011 13:30

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Riporto anche qui l'idea nata con alcuni forumisti.
Sabato 21 (o 28) a pranzo, preparo un menu di quattro portate e quattro bottiglie in abbinamento.
Se non piove si mangia in giardino.
Possibilità di pennichella post prandiale all'ombra con sottofondo musicale soft, eventuale partitona a ping-pong su antico campo in pietra toscana per abbassare il tasso alcolico.
Ipotesi delle 4 portate del menu ancora allo studio, comunque le verdure sono dell'orto bio e la carne non da allevamento; di sicuro ci potrebbero essere un antipasto di mare ideato da poco (abbinamento bolla), una declinazione di quaglie arrosto (abbinamento GC rosso di Borgogna) e una pasta artigianale al ragù di pesce (abbinamento 1er Borgogna rossa o bianca). Per la portata di carne devo ancora consultare il pusher.
Max 7/8 persone e contributo minimo per bottiglie e cibo. Contributi di bottigle extra a piacere.
Se interessa, contatti in pvt.
Gracias.


APPROVED!! :D

Al momento siamo in tre (più uno in sospeso). Visto che manca ancora tempo si dovrebbe riuscire a raggiungere il numero.
Intanto per stuzzicare l'interesse, tre portate sono praticamente decise:
- Colazione sul mare (brodetto di scorfano o gallinella servito in tazza e accompagnato da croissant ripieno di marmellata di pomodoro)
- Quaglie arrosto e cosce di quaglia fritte con insalata, bacon e lamponi
- Paccheri artigianali al ragù di pesce e piccolo pesto di origano fresco


Andrea visto che è da tempo vergognosamente lungo che non ci vediamo se non si raggiunge il numero legale facciamo, se ti va, anche una cosa in 3/4, ci mangiamo solo un piatto e ognuno porta una boccia bbona a testa (sento anche Gianluca magari viene per entrambe le ipotesi sia la ufficiale sia la ufficiosa) :)
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
SIAMO TUTTI STRANIERI
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14389
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 apr 2011 14:50

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Riporto anche qui l'idea nata con alcuni forumisti.
Sabato 21 (o 28) a pranzo, preparo un menu di quattro portate e quattro bottiglie in abbinamento.
Se non piove si mangia in giardino.
Possibilità di pennichella post prandiale all'ombra con sottofondo musicale soft, eventuale partitona a ping-pong su antico campo in pietra toscana per abbassare il tasso alcolico.
Ipotesi delle 4 portate del menu ancora allo studio, comunque le verdure sono dell'orto bio e la carne non da allevamento; di sicuro ci potrebbero essere un antipasto di mare ideato da poco (abbinamento bolla), una declinazione di quaglie arrosto (abbinamento GC rosso di Borgogna) e una pasta artigianale al ragù di pesce (abbinamento 1er Borgogna rossa o bianca). Per la portata di carne devo ancora consultare il pusher.
Max 7/8 persone e contributo minimo per bottiglie e cibo. Contributi di bottigle extra a piacere.
Se interessa, contatti in pvt.
Gracias.


APPROVED!! :D

Al momento siamo in tre (più uno in sospeso). Visto che manca ancora tempo si dovrebbe riuscire a raggiungere il numero.
Intanto per stuzzicare l'interesse, tre portate sono praticamente decise:
- Colazione sul mare (brodetto di scorfano o gallinella servito in tazza e accompagnato da croissant ripieno di marmellata di pomodoro)
- Quaglie arrosto e cosce di quaglia fritte con insalata, bacon e lamponi
- Paccheri artigianali al ragù di pesce e piccolo pesto di origano fresco


Andrea visto che è da tempo vergognosamente lungo che non ci vediamo se non si raggiunge il numero legale facciamo, se ti va, anche una cosa in 3/4, ci mangiamo solo un piatto e ognuno porta una boccia bbona a testa (sento anche Gianluca magari viene per entrambe le ipotesi sia la ufficiale sia la ufficiosa) :)

Si può fare tutto, l'importante è sempre stare bene in compagnia e se c'è il sole consiglio di portate anche il costume che un tuffo ci scappa.
Al 21 maggio manca tempo, speriamo si possa raggiungere un numero legale, perchè -cibo a parte- le bottiglie che ho in mente potrebbero essere interessanti ma non faccio i nomi, meglio per ora un minimo di incognita, a parte dire Grand Cru di ottima annata...
Occhiolino.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Avatar utente
gremul
Messaggi: 12641
Iscritto il: 06 giu 2007 14:01
Località: Lainate (MI), Comabbio (VA)

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 28 apr 2011 15:18

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Riporto anche qui l'idea nata con alcuni forumisti.
Sabato 21 (o 28) a pranzo, preparo un menu di quattro portate e quattro bottiglie in abbinamento.
Se non piove si mangia in giardino.
Possibilità di pennichella post prandiale all'ombra con sottofondo musicale soft, eventuale partitona a ping-pong su antico campo in pietra toscana per abbassare il tasso alcolico.
Ipotesi delle 4 portate del menu ancora allo studio, comunque le verdure sono dell'orto bio e la carne non da allevamento; di sicuro ci potrebbero essere un antipasto di mare ideato da poco (abbinamento bolla), una declinazione di quaglie arrosto (abbinamento GC rosso di Borgogna) e una pasta artigianale al ragù di pesce (abbinamento 1er Borgogna rossa o bianca). Per la portata di carne devo ancora consultare il pusher.
Max 7/8 persone e contributo minimo per bottiglie e cibo. Contributi di bottigle extra a piacere.
Se interessa, contatti in pvt.
Gracias.


APPROVED!! :D

Al momento siamo in tre (più uno in sospeso). Visto che manca ancora tempo si dovrebbe riuscire a raggiungere il numero.
Intanto per stuzzicare l'interesse, tre portate sono praticamente decise:
- Colazione sul mare (brodetto di scorfano o gallinella servito in tazza e accompagnato da croissant ripieno di marmellata di pomodoro)
- Quaglie arrosto e cosce di quaglia fritte con insalata, bacon e lamponi
- Paccheri artigianali al ragù di pesce e piccolo pesto di origano fresco


Andrea visto che è da tempo vergognosamente lungo che non ci vediamo se non si raggiunge il numero legale facciamo, se ti va, anche una cosa in 3/4, ci mangiamo solo un piatto e ognuno porta una boccia bbona a testa (sento anche Gianluca magari viene per entrambe le ipotesi sia la ufficiale sia la ufficiosa) :)

Si può fare tutto, l'importante è sempre stare bene in compagnia e se c'è il sole consiglio di portate anche il costume che un tuffo ci scappa.
Al 21 maggio manca tempo, speriamo si possa raggiungere un numero legale, perchè -cibo a parte- le bottiglie che ho in mente potrebbero essere interessanti ma non faccio i nomi, meglio per ora un minimo di incognita, a parte dire Grand Cru di ottima annata...
Occhiolino.


:D :D
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
SIAMO TUTTI STRANIERI
Avatar utente
andrea
Messaggi: 8754
Iscritto il: 06 giu 2007 11:38
Località: Bassa Brianza

Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda andrea » 28 apr 2011 15:36

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Riporto anche qui l'idea nata con alcuni forumisti.
Sabato 21 (o 28) a pranzo, preparo un menu di quattro portate e quattro bottiglie in abbinamento.
Se non piove si mangia in giardino.
Possibilità di pennichella post prandiale all'ombra con sottofondo musicale soft, eventuale partitona a ping-pong su antico campo in pietra toscana per abbassare il tasso alcolico.
Ipotesi delle 4 portate del menu ancora allo studio, comunque le verdure sono dell'orto bio e la carne non da allevamento; di sicuro ci potrebbero essere un antipasto di mare ideato da poco (abbinamento bolla), una declinazione di quaglie arrosto (abbinamento GC rosso di Borgogna) e una pasta artigianale al ragù di pesce (abbinamento 1er Borgogna rossa o bianca). Per la portata di carne devo ancora consultare il pusher.
Max 7/8 persone e contributo minimo per bottiglie e cibo. Contributi di bottigle extra a piacere.
Se interessa, contatti in pvt.
Gracias.


APPROVED!! :D

Al momento siamo in tre (più uno in sospeso). Visto che manca ancora tempo si dovrebbe riuscire a raggiungere il numero.
Intanto per stuzzicare l'interesse, tre portate sono praticamente decise:
- Colazione sul mare (brodetto di scorfano o gallinella servito in tazza e accompagnato da croissant ripieno di marmellata di pomodoro)
- Quaglie arrosto e cosce di quaglia fritte con insalata, bacon e lamponi
- Paccheri artigianali al ragù di pesce e piccolo pesto di origano fresco


Andrea visto che è da tempo vergognosamente lungo che non ci vediamo se non si raggiunge il numero legale facciamo, se ti va, anche una cosa in 3/4, ci mangiamo solo un piatto e ognuno porta una boccia bbona a testa (sento anche Gianluca magari viene per entrambe le ipotesi sia la ufficiale sia la ufficiosa) :)

Si può fare tutto, l'importante è sempre stare bene in compagnia e se c'è il sole consiglio di portate anche il costume che un tuffo ci scappa.
Al 21 maggio manca tempo, speriamo si possa raggiungere un numero legale, perchè -cibo a parte- le bottiglie che ho in mente potrebbero essere interessanti ma non faccio i nomi, meglio per ora un minimo di incognita, a parte dire Grand Cru di ottima annata...
Occhiolino.

azz... il 21 è Dolceacqua day.... :(
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina

Torna a “Vino&Co.: polemiche e opinioni”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: GiaCam, rn_andre e 636 ospiti