CRONACHE D'OSTERIA

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Dedalus
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 21 mar 2011 16:57

M. de Hades ha scritto:Non credo di potermi definire esperto.


Io penso invece che, avendo tu dell'Alto Piemonte e di Brigatti in particolare fatto certamente ampia esperienza, puoi tranquillamente dirtene esperto.

Va da sé che l'esperienza è una categoria inconclusa e relativa, quindi in assoluto il termine ha poco senso ed in assoluto nessuno è conclusivamente esperto. Simmetricamente, tutti possono trovarsi nella posizione dell'esperto quando incontrano qualcuno che ha molta meno esperienza.

Situazioni potenzialmente tutte positive perché di solito portano alla condivisione delle conoscenze e all'incrocio delle opinioni.

Poi a fare andare malevolmente e pregiudizialmente in vacca qualsiasi buon discorso si fa sempre in tempo, ovvio.

Esercizio quantomai banale e sterile, che tuttavia ha i suoi cultori, certamente appassionatissimi, forse anche esperti... :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 mar 2011 17:50

Dedalus ha scritto:
M. de Hades ha scritto:Non credo di potermi definire esperto.


Io penso invece che, avendo tu dell'Alto Piemonte e di Brigatti in particolare fatto certamente ampia esperienza, puoi tranquillamente dirtene esperto.

Va da sé che l'esperienza è una categoria inconclusa e relativa, quindi in assoluto il termine ha poco senso ed in assoluto nessuno è conclusivamente esperto. Simmetricamente, tutti possono trovarsi nella posizione dell'esperto quando incontrano qualcuno che ha molta meno esperienza.

Situazioni potenzialmente tutte positive perché di solito portano alla condivisione delle conoscenze e all'incrocio delle opinioni.

Poi a fare andare malevolmente e pregiudizialmente in vacca qualsiasi buon discorso si fa sempre in tempo, ovvio.

Esercizio quantomai banale e sterile, che tuttavia ha i suoi cultori, certamente appassionatissimi, forse anche esperti... :mrgreen:

Sebbene il mio intento fosse evidentemente scherzoso e canzonatorio (c'è appunto anche una filastrocca d'osteria), nonostante l'etimologia le accomuni, la mia percezione sull'accezione dei termini "esperienza" ed "esperto" non ha la stessa stima.
Forse perchè considero l'esperienza come un quaderno aperto, con tante pagine bianche ancora da scrivere, mentre -spesso anzichè no- il termine esperto (ed alcuni di essi) hanno una posizione statica, come se sul quaderno le pagine bianche fossero finite perchè "l'esperto" ci ha messo la (sua) parola fine.
Ma è solo una percezione personale sui termini, generalizzare sia su esperienze che su esperti, non è sicuramente attendibile.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 21 mar 2011 17:56

Non è novità che laddove un'espressione si presta all'equivoco, tu per prudenza relazionale vedi il bicchiere mezzo vuoto e lo lasci dov'è, ed io per entusiasmo dialettico lo vedo mezzo pieno e lo impugno senza indugio.

Io penso che fino a che l'intenzione rimane quella di capirsi per arrivare a capire il vino, a farne esperienza migliore e più profonda, i problemi non si pongono.

Se invece si ha voglia di fare del soffoco e sfrantecare i maroni, ogni occasione è buona. Questo tendo sommessamente a ritenerlo un fatto discretamente incontestabile.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 mar 2011 17:57

Marco ha scritto:
l'oste ha scritto:Fontalloro 1994 Felsina doveva essere il peso leggero, invece anche senza la struttura e la complessità del bordolese nè il fascino "quasi femminile" dello spagnolo tira dritto che è un piacere per tutta la serata come l'adolescente che è. E' ancora davanti a me nel bicchiere e non molla un secondo, dopo terrosa balsamicità ora viene fuori anche un frutto delicato, quasi un fiore. Palato senza asperità, invecchiato ma non certo definitivamente. Piaciuto proprio.



Questo mi sorprende... :roll:

Non so cosa ti sorprenda, se la buona riuscite dell'annata o il Fontalloro in sè.
Secondo me, soprattutto in passato ma anche in un paio di versioni recenti, il Fontalloro ha una sua identità toscana ben salda ed è un sangiovese da attendere negli anni, per apprezzarne maggiormente l'evoluzione.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 mar 2011 18:04

Dedalus ha scritto:Non è novità che laddove un'espressione si presta all'equivoco, tu per prudenza relazionale vedi il bicchiere mezzo vuoto e lo lasci dov'è, ed io per entusiasmo dialettico lo vedo mezzo pieno e lo impugno senza indugio.

Io penso che fino a che l'intenzione rimane quella di capirsi per arrivare a capire il vino, a farne esperienza migliore e più profonda, i problemi non si pongono.

Se invece si ha voglia di fare del soffoco e sfrantecare i maroni, ogni occasione è buona. Questo tendo sommessamente a ritenerlo un fatto discretamente incontestabile.

Non è un equicovo Ross, nè ironia spaccamaroni: i termini sono quelli e quella è la loro significante ed etimologia.
Evidentemente però per me, il termine "esperto" (data la mia "esperienza") ricorda anche alcuni soloni pieni di prosopopea e saccenza che anche tu avrai certamente conosciuto e questo mi porta ad amare di meno il termine. Tutto qui.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 21 mar 2011 18:18

l'oste ha scritto:
Dedalus ha scritto:Non è novità che laddove un'espressione si presta all'equivoco, tu per prudenza relazionale vedi il bicchiere mezzo vuoto e lo lasci dov'è, ed io per entusiasmo dialettico lo vedo mezzo pieno e lo impugno senza indugio.

Io penso che fino a che l'intenzione rimane quella di capirsi per arrivare a capire il vino, a farne esperienza migliore e più profonda, i problemi non si pongono.

Se invece si ha voglia di fare del soffoco e sfrantecare i maroni, ogni occasione è buona. Questo tendo sommessamente a ritenerlo un fatto discretamente incontestabile.

Non è un equicovo Ross, nè ironia spaccamaroni: i termini sono quelli e quella è la loro significante ed etimologia.
Evidentemente però per me, il termine "esperto" (data la mia "esperienza") ricorda anche alcuni soloni pieni di prosopopea e saccenza che anche tu avrai certamente conosciuto e questo mi porta ad amare di meno il termine. Tutto qui.


Mi sembra che stiamo dicendo la stessa cosa.

Tu vedi che attaccato al termine esperto c'è quell'accezione da professorino "studiato", convinto di non avere più niente da imparare, e lo eviti.

Io invece meno prudentemente me ne fotto, ritenendo troppo prezioso il suo significato normale, principale ed etimologico per potervi rinunciare a cuor leggero, e lo uso lo stesso.

In realtà l'esperto è quanto di più vicino all'empirista vi possa essere. L'esperto è proprio questo: uno che ha esercitato il principio empirico un bel po' di volte, e anziché lasciare ogni singola esperienza isolata e sola, le guarda tutte insieme per farne una storia con un capo e una coda. Certo, la tentazione di scrivere la Storia con la S maiuscola in questo caso c'è sempre, ma non è inevitabile caderci.

Credo che la distinzione chiave sia quella fra l'aggettivo e il sostantivo.

Un assaggiatore di vino esperto è sempre una buona cosa. Anzi, è indispensabile che lo sia.

Il Signor Esperto, assaggiatore, è invece certamente un personaggio a rischio.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Marco » 21 mar 2011 18:31

l'oste ha scritto:
Marco ha scritto:
l'oste ha scritto:Fontalloro 1994 Felsina doveva essere il peso leggero, invece anche senza la struttura e la complessità del bordolese nè il fascino "quasi femminile" dello spagnolo tira dritto che è un piacere per tutta la serata come l'adolescente che è. E' ancora davanti a me nel bicchiere e non molla un secondo, dopo terrosa balsamicità ora viene fuori anche un frutto delicato, quasi un fiore. Palato senza asperità, invecchiato ma non certo definitivamente. Piaciuto proprio.



Questo mi sorprende... :roll:

Non so cosa ti sorprenda, se la buona riuscite dell'annata o il Fontalloro in sè.
Secondo me, soprattutto in passato ma anche in un paio di versioni recenti, il Fontalloro ha una sua identità toscana ben salda ed è un sangiovese da attendere negli anni, per apprezzarne maggiormente l'evoluzione.


Hai ragione Oste, non mi sono spiegato.
Mi sorprende la longevità.
Conosco poco il vino in questione (in cantina il pezzo piu' vecchio è '97), ma non mi sarei mai aspettato questi giudizi sul '94.
Meglio così... :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 21 mar 2011 18:49

Dedalus ha scritto:Credo che la distinzione chiave sia quella fra l'aggettivo e il sostantivo.

Un assaggiatore di vino esperto è sempre una buona cosa. Anzi, è indispensabile che lo sia.

Il Signor Esperto, assaggiatore, è invece certamente un personaggio a rischio.

Assaggiatore esperto ? Quello che quando si trova di fronte un QUALSIASI vino si accorge se è o no un grande vino sia che si tratti di un Richebourg, di un Montrachet, di un Rossese o di un Pigato ? :lol: :mrgreen: :twisted:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 mar 2011 19:13

Dedalus ha scritto:
Mi sembra che stiamo dicendo la stessa cosa.

Tu vedi che attaccato al termine esperto c'è quell'accezione da professorino "studiato", convinto di non avere più niente da imparare, e lo eviti.

Io invece meno prudentemente me ne fotto, ritenendo troppo prezioso il suo significato normale, principale ed etimologico per potervi rinunciare a cuor leggero, e lo uso lo stesso.

In realtà l'esperto è quanto di più vicino all'empirista vi possa essere. L'esperto è proprio questo: uno che ha esercitato il principio empirico un bel po' di volte, e anziché lasciare ogni singola esperienza isolata e sola, le guarda tutte insieme per farne una storia con un capo e una coda. Certo, la tentazione di scrivere la Storia con la S maiuscola in questo caso c'è sempre, ma non è inevitabile caderci.

Credo che la distinzione chiave sia quella fra l'aggettivo e il sostantivo.

Un assaggiatore di vino esperto è sempre una buona cosa. Anzi, è indispensabile che lo sia.

Il Signor Esperto, assaggiatore, è invece certamente un personaggio a rischio.

Infatti, tra sostantivo e aggettivo la percezione cambia.
Penso che la mia diffidenza verso il termine "esperto" sia dovuta anche alle molte panzane che i vari esperti -non solo del vino- hanno vaticinato.
Poi magari una colpa inconscia nel deprezzare l'autorevolezza della "categoria" ce l'ha pure Michele, il famoso esperto di whisky della pubblicità...
Risata.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 mar 2011 14:47

Serata molto mista, per cibi (da torta salata cipolle e castelmagno, orecchiette con cime di rapa, polenta e polipetti "fragolini" in salsa di pomodoro) e vini:

Franciacorta Ca' del Bosco mg, buonino ma non l'ho degnato di molta attenzione perchè bevuto di corsa mentre cucinavo.
Pactio 2009 -Tenuta Fertuna, piacicchiato
Dolcetto di Ovada Bric Trionzo 2006 - Tre Castelli, piaciuto pochino
Isola dei Nuraghi U' Tabarka 2008 - Tanca Gioia, piaciuto
Provenzano IGT Toscana 2008 - A.A.Marciano, piaciuto abbastanza
Rosso di Montalcino 2007 Stella di Campalto, piaciuto abbastanza
Pergole Torte 2006 Montevertine, piaciuto
Menhir - Martinez (vino liquoroso), piaciutino
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda cascinafrancia » 27 mar 2011 16:51

l'oste ha scritto:Serata molto mista, per cibi (da torta salata cipolle e castelmagno, orecchiette con cime di rapa, polenta e polipetti "fragolini" in salsa di pomodoro) e vini:

Rosso di Montalcino 2007 Stella di Campalto, piaciuto abbastanza
Pergole Torte 2006 Montevertine, piaciuto


A parte dare i punteggi, ché sennò non si capisce... 8) , Pergole era aperto?

I 2006 di Martino, incluso Montevertine, dopo gli ultimi quattro assaggi li chiudo a chiave, si sono "arraggiati assa' ", soprattutto di tannino. E pure mutangolati al naso. Almeno i miei.
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Non cercatelo sulle mappe, come direbbero i vecchi geografi[...].
"Sa di vino più degli altri". "
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 mar 2011 17:41

cascinafrancia ha scritto:
l'oste ha scritto:Serata molto mista, per cibi (da torta salata cipolle e castelmagno, orecchiette con cime di rapa, polenta e polipetti "fragolini" in salsa di pomodoro) e vini:

Rosso di Montalcino 2007 Stella di Campalto, piaciuto abbastanza
Pergole Torte 2006 Montevertine, piaciuto


A parte dare i punteggi, ché sennò non si capisce... 8) , Pergole era aperto?

I 2006 di Martino, incluso Montevertine, dopo gli ultimi quattro assaggi li chiudo a chiave, si sono "arraggiati assa' ", soprattutto di tannino. E pure mutangolati al naso. Almeno i miei.

Rispetto ai tanti commenti recenti letti sul Pergole 2006, non ho l'ho trovato punto pronto. Anzi, appunto.
Sul 2006 il mio unico assaggio precedente era stato all'uscita e lo trovai rotondo, con molto frutto, solo un filo "scuro" per profumi, bocca fresca e polposa; come spesso mi accade con i vini di Montevertine, quella finestra iniziale è -seppur indicativa su annata e qualità- differente da quanto si trova nel bicchiere dopo un lustro e anche più. Non ricordo chi lo disse quel (fantastico) giorno a Radda, ma il PT o lo bevi appena uscito oppure aspetti almeno 10 anni.
Mi spetta precisare anche che ieri sera le bottiglie convitate del PT non erano dello stesso lignaggio (era una cena disimpegnata tra famiglie di amici) quindi, relativizzando, un quid di bella figura in più mi pare naturale rilevarla.
Ha stupito anche me quel tannino 'ncazzuso, tanto che come suggerisci, invece di bermele subito come prevedevo, le altre due 2006 in mio possesso finiranno sotto sotto alla catasta, dove nemmeno la tentazione potrà farmele aprire prima di qualche anno. Al naso non era eccessivamente muto ma nemmeno sfrontatamente aperto e sebbene non rarefatto e promettente come il 2007 nè "voluminoso" come il 2004 i profumi si sentivano; c'era una bella ciliegia tonda e croccante e una base terrosa ma senza radici.

Il RdM di Stella di Campalto mi è piaciuto molto di più al naso, nessuno smalto o similia (sul forum sono sentori spesso imputati a questo produttore), mentre il palato voleva maggior acidità e tannino, che invece nonostante la giovane età si facevano desiderare un tantino.

Infine anche se non richiesto, due parole sul Provenzano, da canaiolo nero 100%; la bottiglia di ieri mi ha fatto capire le parole del cantiniere di Martino (il mitico Bruno Bini) sul canaiolo e sul ruolo che la sua presenza percentuale svolge nel Montevertine. Credo sia proprio un vitigno di grande impatto e seducente finezza aromatica ma senza altrettanto nerbo e mascolinità in bocca. Un vino femminile, nel senso positivo (infatti alle signore presenti è garbato assai), privo però dell'acidità sferzante dei sangiovese toscani giovani.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 27 mar 2011 20:40

l'oste ha scritto:Il RdM di Stella di Campalto mi è piaciuto molto di più al naso, nessuno smalto o similia (sul forum sono sentori spesso imputati a questo produttore), mentre il palato voleva maggior acidità e tannino, che invece nonostante la giovane età si facevano desiderare un tantino.


Io quei sentori ce li ho sentiti sul Brunello di Montalcino 2004, ne parlammo con Stella ad una cena a Montalcino durante Benvenuto Brunello 2005, mentre i Rosso di Montalcino 2006 e 2007 li ho sempre trovati non solo esenti da quelle note, ma soprattutto buonissimi. Il 2006 più del 2007, ma in questo può giocare molto la preferenza stilistica, visto il carattere molto diverso delle due annate.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Palma » 28 mar 2011 00:40

Ormai direi che si può ufficializzare che Pergole 2006è tutt'altro che un vino troppo pronto. Cernilli aveva preso un bel granchio.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda de magistris » 28 mar 2011 15:29

Palma ha scritto:Ormai direi che si può ufficializzare che Pergole 2006è tutt'altro che un vino troppo pronto. Cernilli aveva preso un bel granchio.


non per difendere Cernilli, ma sul Pergole 2006 c'è tutto meno che una lettura unanime (quanto è buono, quanto è pronto, qual è la sua direzione espressiva). Un paio di bocce stappate nell'estate 2009 (e da lì ho deciso di non toccare più per un bel po' le tre del kit annuale), mi fecero pensare ad un vino che non avrei definito pronto ma un po' troppo asciutto sì, per i miei gusti pergoliani.. Impressione che non ho mai avuto, invece, sullo splendido, ovviamente per me, 2007. :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 28 mar 2011 15:43

Palma ha scritto:... Cernilli aveva preso un bel granchio...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 28 mar 2011 16:55

de magistris ha scritto:
Palma ha scritto:Ormai direi che si può ufficializzare che Pergole 2006è tutt'altro che un vino troppo pronto. Cernilli aveva preso un bel granchio.


non per difendere Cernilli, ma sul Pergole 2006 c'è tutto meno che una lettura unanime (quanto è buono, quanto è pronto, qual è la sua direzione espressiva). Un paio di bocce stappate nell'estate 2009 (e da lì ho deciso di non toccare più per un bel po' le tre del kit annuale), mi fecero pensare ad un vino che non avrei definito pronto ma un po' troppo asciutto sì, per i miei gusti pergoliani.. Impressione che non ho mai avuto, invece, sullo splendido, ovviamente per me, 2007. :D

Io non ho ancora aperto nemmeno i 2004.
Li ho assaggiati sempre perchè portati da qualcuno o a qualche esposizione.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Palma » 28 mar 2011 18:35

de magistris ha scritto:
Palma ha scritto:Ormai direi che si può ufficializzare che Pergole 2006è tutt'altro che un vino troppo pronto. Cernilli aveva preso un bel granchio.


non per difendere Cernilli, ma sul Pergole 2006 c'è tutto meno che una lettura unanime (quanto è buono, quanto è pronto, qual è la sua direzione espressiva). Un paio di bocce stappate nell'estate 2009 (e da lì ho deciso di non toccare più per un bel po' le tre del kit annuale), mi fecero pensare ad un vino che non avrei definito pronto ma un po' troppo asciutto sì, per i miei gusti pergoliani.. Impressione che non ho mai avuto, invece, sullo splendido, ovviamente per me, 2007. :D

Non che volessi attaccare lui o chichessia, semplicemente mi sembra, che con tutti i distingui del caso, nessuno stia trovando quel vino troppo pronto, semplicemente perché non lo è. Nessuno merita di essere fucilato per un errore, ma non si può neppure negare l'evidenza per non ammettere di averlo commesso.
Pare, si dice, che forse potrei avere toppato la valutazione dell'annata 2007 in Langa, mica mi sto attaccando da solo, semplicemente ne prendo atto :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda de magistris » 28 mar 2011 19:00

Palma ha scritto:
de magistris ha scritto:
Palma ha scritto:Ormai direi che si può ufficializzare che Pergole 2006è tutt'altro che un vino troppo pronto. Cernilli aveva preso un bel granchio.


non per difendere Cernilli, ma sul Pergole 2006 c'è tutto meno che una lettura unanime (quanto è buono, quanto è pronto, qual è la sua direzione espressiva). Un paio di bocce stappate nell'estate 2009 (e da lì ho deciso di non toccare più per un bel po' le tre del kit annuale), mi fecero pensare ad un vino che non avrei definito pronto ma un po' troppo asciutto sì, per i miei gusti pergoliani.. Impressione che non ho mai avuto, invece, sullo splendido, ovviamente per me, 2007. :D

Non che volessi attaccare lui o chichessia, semplicemente mi sembra, che con tutti i distingui del caso, nessuno stia trovando quel vino troppo pronto, semplicemente perché non lo è. Nessuno merita di essere fucilato per un errore, ma non si può neppure negare l'evidenza per non ammettere di averlo commesso.
Pare, si dice, che forse potrei avere toppato la valutazione dell'annata 2007 in Langa, mica mi sto attaccando da solo, semplicemente ne prendo atto :D


forse non mi sono spiegato bene: nessuno sta attaccando nessuno, dico che del Pergole '06 ho letto le schede più diverse finora, anche sul forum. Secondo me è quel "troppo pronto" che ci porta fuori strada, ripeto: conoscendo il comportamento del pergole, io non ho mai pensato veramente che il 2006 potesse essere troppo pronto, ma un paio di bocce mi hanno fatto pensare ad un Pergole più caldo e asciutto del solito, con un naso fin troppo maturo per chi come me adora del Pergole soprattutto il frutto rosso fresco e sanguigno delle più belle riuscite.. mi sa che non mi sono spiegato manco stavolta.. :P
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Palma » 28 mar 2011 19:09

de magistris ha scritto:
Palma ha scritto:
de magistris ha scritto:
Palma ha scritto:Ormai direi che si può ufficializzare che Pergole 2006è tutt'altro che un vino troppo pronto. Cernilli aveva preso un bel granchio.


non per difendere Cernilli, ma sul Pergole 2006 c'è tutto meno che una lettura unanime (quanto è buono, quanto è pronto, qual è la sua direzione espressiva). Un paio di bocce stappate nell'estate 2009 (e da lì ho deciso di non toccare più per un bel po' le tre del kit annuale), mi fecero pensare ad un vino che non avrei definito pronto ma un po' troppo asciutto sì, per i miei gusti pergoliani.. Impressione che non ho mai avuto, invece, sullo splendido, ovviamente per me, 2007. :D

Non che volessi attaccare lui o chichessia, semplicemente mi sembra, che con tutti i distingui del caso, nessuno stia trovando quel vino troppo pronto, semplicemente perché non lo è. Nessuno merita di essere fucilato per un errore, ma non si può neppure negare l'evidenza per non ammettere di averlo commesso.
Pare, si dice, che forse potrei avere toppato la valutazione dell'annata 2007 in Langa, mica mi sto attaccando da solo, semplicemente ne prendo atto :D


forse non mi sono spiegato bene: nessuno sta attaccando nessuno, dico che del Pergole '06 ho letto le schede più diverse finora, anche sul forum. Secondo me è quel "troppo pronto" che ci porta fuori strada, ripeto: conoscendo il comportamento del pergole, io non ho mai pensato veramente che il 2006 potesse essere troppo pronto, ma un paio di bocce mi hanno fatto pensare ad un Pergole più caldo e asciutto del solito, con un naso fin troppo maturo per chi come me adora del Pergole soprattutto il frutto rosso fresco e sanguigno delle più belle riuscite.. mi sa che non mi sono spiegato manco stavolta.. :P

Forse sono io che non mi ero spiegato bene, volevo solo ribadire che non voglio assolutamente attaccare nessuno, ma mi pare tu concordi nel dire che quel troppo pronto porti fuori strada. Se poi il vino sia in una delle sue migliori versioni o meno questo è tutt'altro che definito, proprio perché come sempre Pergole abbisogna di tempo. Anch'io comunque penso che il 2007 sia migliore.
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Messaggioda diego » 28 mar 2011 19:13

La verità è che vi manca Cernilli con cui battibeccare...
:wink: :D
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 mar 2011 19:56

Senza voler rivangare nomi e "toppe" in modo polemico ma solo come esempio, dal Monfortino '96 non trebicchierato all'annata 1997 "del millennio", il mondo della critica professionale (e non), è logicamente pieno di valutazioni poi smentite dal tempo. Dico logicamente perchè chi ha bevuto tanto sa bene quanto la materia viva in una bottiglia possa prescindere da molti fattori (vedi anche thread con "casi limite" sulla conservazione).
L'mportante è che le iper-valutazioni (o stroncature) non vengano appioppate in modo strumentale e credo non sia proprio il caso di Cernilli.

Nello specifico, personalmente penso che il Pergole Torte rappresenti molto bene -con tutte le correlazioni- il vino esemplare da invecchiamento; sarà per il tipo particolare di affinamento, sarà per le rese, sarà perchè è di Radda, sarà perchè lo dice il produttore stesso o quant'altro, ma molto spesso il suo valore e le risultanze in the glass esulano addirittura dall'annata mediocre (vedi 1992).
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda alexer3b » 28 mar 2011 20:10

Sarà una fissa personale ... sarà per un'assonanza di numeri ... ma per il 2006 si potrebbe presupporre uno sviluppo simil 1996 valutando lo sviluppo scarno e duro che ha avuto la 2006 dall'uscita quando appunto sembrava una versione più pronta ?

Alex
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... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 mar 2011 20:15

alexer3b ha scritto:Sarà una fissa personale ... sarà per un'assonanza di numeri ... ma per il 2006 si potrebbe presupporre uno sviluppo simil 1996 valutando lo sviluppo scarno e duro che ha avuto la 2006 dall'uscita quando appunto sembrava una versione più pronta ?

Alex

Boh, vallo a sapè, le vie della vigna sono in...filari.
Sorriso.
Però il '96 è stato rivalutato come grande millesimo più in Piemonte che in Toscana.
Ultima modifica di l'oste il 28 mar 2011 20:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda alexer3b » 28 mar 2011 20:29

l'oste ha scritto:
alexer3b ha scritto:Sarà una fissa personale ... sarà per un'assonanza di numeri ... ma per il 2006 si potrebbe presupporre uno sviluppo simil 1996 valutando lo sviluppo scarno e duro che ha avuto la 2006 dall'uscita quando appunto sembrava una versione più pronta ?

Alex

Boh, vallo a sapè...
Però c'è da dire che il '96 è stato rivalutato come grande millesimo più in Piemonte che in Toscana.

Verissimo ma è una bella versione di Pergole , molto fine ...

Alex
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... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)

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