il problema è che il giovane Agnelli ha alzato la testa e ha presentato un esposto per far revocare il cosiddetto scudetto di cartone
cosa che sarebbe sacrosanta, visto che era stato attribuito dal tifoso Guido Rossi con motivazioni che, alla luce delle INTERcettazioni uscite successivamente, appaiono risibili
da allora gli arbitri sono diventati ipovedenti ....
e vabbè, corsi e ricorsi storici
non so se ci vorrà più tempo a sbarazzarsi di Berlusconi o di Moratti, ma prima o poi succederà
nel frattempo, per gettare benzina sul fuoco

, copio-incollo dall'affidabile Wikipedia una sintesi dei principali avvenimenti del campionato 1963-64
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Il Campionato 1963-64 rimase nella storia come uno dei tornei più emozionanti di sempre; non solo perché si concluse (unico in Serie A) allo spareggio, ma anche per l'emozionante corsa del Bologna di Fulvio Bernardini, per il suo ritorno allo scudetto dopo ben 23 anni e perché la squadra superò non solo la Grande Inter, ma anche le accuse di doping e un evento tragico, la morte del Presidentissimo.
Carmelo Di Bella, allenatore del Catania finalista in Coppa delle Alpi.
Si partì il 15 settembre 1963. Nelle prime settimane furono i campioni uscenti dell'Inter a guidare il gruppo, poi balzarono in testa il Milan e la sorpresa Lanerossi Vicenza. Fu in questo frangente che, però, il Bologna iniziò a fare la voce grossa: eguagliò il record della Juventus 1931-32 e del Milan 1950-51, conquistando 10 vittorie di fila; il 12 gennaio gli emiliani furono campioni d'inverno alla pari con il Milan.
Il 9 febbraio il Milan cadde e il Bologna volò in testa. Ma una brutta tegola colpì gli emiliani poche settimane dopo: il 4 marzo la FIGC comunicò che cinque giocatori del Bologna erano stati trovati positivi alle anfetamine dopo la partita del record, vinta il 2 febbraio contro il Torino. Ai granata fu assegnata la vittoria a tavolino, ai rossoblù un punto di penalizzazione, in attesa di altri provvedimenti. Bologna scese in piazza gridando al complotto, la magistratura ordinaria intervenne e le provette furono sequestrate.
Dopo un controllo accurato all'interno del Centro Tecnico di Coverciano, si scoprì che, in realtà, le provette contenente l'urina dei cinque giocatori erano state manomesse e le dosi di anfetamine rinvenute dentro quelle erano così eccessive che non solo un uomo, ma neanche un cavallo avrebbe potuto sopportarle. Il complotto, molto probabilmente, esisteva. Il 16 maggio la CAF annullò le sentenze.
Durante questi due mesi e mezzo, però, la squadra emiliana aveva subito il ritorno dell'Inter, che alla ventisettesima giornata vinse lo scontro diretto a Bologna portandosi a un solo punto dalla vetta. I rossoblù provarono a resistere, ma il 17 maggio l'Inter li raggiunse. Le squadre terminarono entrambe a 54 punti e fu necessario ricorrere, per la prima volta, allo spareggio. Lo Stadio "Olimpico" di Roma vinse il ballottaggio con il "Ferraris" di Genova per ospitare la gara, che venne fissata per il 7 giugno. Pochi giorni prima dello spareggio, l'Inter si aggiudicò la Coppa dei Campioni, mentre il Bologna sprofondò nel dramma: il presidente Dall'Ara morì improvvisamente il 3 giugno, colto da un infarto durante una lite con il presidente dell'Inter Moratti. Ai funerali, il 5 giugno, non poterono partecipare i giocatori, visto che la FIGC decise di non rinviare la gara. Il 7, i bolognesi s'imposero con due gol nella ripresa sulla favorita Inter e portarono Bernardini in trionfo per uno scudetto commovente; Harald Nielsen fu il capocannoniere con 21 reti. Un altro primato risultò essere quello del numero di reti subite: solamente 18 in 35 partite (fece meglio solo il Milan nel 1994).