AUGURI ROSSANESE!

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tisana
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda tisana » 10 gen 2011 20:12

grazie per gli infiniti spunti di riflessione che date, ma tra una cosa e l'altra andreste avanti con le note sugli altri vini che ancora mancano?

PS: evoluzione di un concetto: nel 2001 circa sul forum di Porthos, Bardamu parlava di degustatori con la "maglia di Topolino" e non di "cravatta di Paperino" :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pudepu » 10 gen 2011 21:23

pippuz ha scritto:Peccato che poi si sia voluto degenerare a tutti i costi.
Io ti consiglio un salto da Francone per un assaggio di Perrino, se poi avrai il culo di trovare una bottiglia simile a quella di mercoledì se ne potrà riparlare con una base più solida.
Parlo di culo perchè con questi produttori è proprio il caso. Poi assaggiando il 2007 ieri le basi per una performance del genere in quel tipo di vino ci sono, ma per rendersene conto è necessario aver assaggiato prima la grande bottiglia.



Occhio pero' che Francone ha spesso la camicia o i pantaloni colorati :lol:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 10 gen 2011 21:55

pudepu ha scritto:
pippuz ha scritto:Peccato che poi si sia voluto degenerare a tutti i costi.
Io ti consiglio un salto da Francone per un assaggio di Perrino, se poi avrai il culo di trovare una bottiglia simile a quella di mercoledì se ne potrà riparlare con una base più solida.
Parlo di culo perchè con questi produttori è proprio il caso. Poi assaggiando il 2007 ieri le basi per una performance del genere in quel tipo di vino ci sono, ma per rendersene conto è necessario aver assaggiato prima la grande bottiglia.



Occhio pero' che Francone ha spesso la camicia o i pantaloni colorati :lol:

A me lo dici ? L'anno scorso ne ha messa una in tinta con i fiori che c'erano sul suo tavolo ... era quasi mimetizzato (forse).
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 10 gen 2011 21:57

pudepu ha scritto: Occhio pero' che Francone ha spesso la camicia o i pantaloni colorati :lol:


Già, vada Rossano a spiegargli che sul giudizio sul vino, in quanto giudizio estetico, dice solo boiate......come sui piatti che escono dalla cucina, etc etc.....

Tanto si sa, Francone di vino ne beve poco e ne capisce meno....

Ciao

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 10 gen 2011 21:58

pippuz ha scritto:
A me lo dici ? L'anno scorso ne ha messa una in tinta con i fiori che c'erano sul suo tavolo ... era quasi mimetizzato (forse).


Scusa, ma sul tavolo, per mimetizzarsi Francone ce ne doveva essere un mazzo enormissimo !!!

:P :P :P

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 10 gen 2011 21:59

vignadelmar ha scritto:
pippuz ha scritto:
A me lo dici ? L'anno scorso ne ha messa una in tinta con i fiori che c'erano sul suo tavolo ... era quasi mimetizzato (forse).


Scusa, ma sul tavolo, per mimetizzarsi Francone ce ne doveva essere un mazzo enormissimo !!!

:P :P :P

.

Appunto ... per quello c'è il forse.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 10 gen 2011 22:04

pudepu ha scritto:Occhio pero' che Francone ha spesso la camicia o i pantaloni colorati :lol:


Infatti apprezzo moltissimo la coerenza estetica irridente ed anticonvenzionale di Francone, che si mette qui l'avatar di Jacovitti, su facebook con il cappellone da cuoco e a torso nudo con tanto di pelliccia da orso al vento, scrive sempre con tono scanzonato ed ironico.

Come ho già detto citando Missoni, ci vuole molta più personalità e senso estetico per vestire una maschera, che per essere semplicemente eleganti.

Il dandyssimo guardiano del faro e il warholiano Francone in visita insieme alla Romanée perduta, enrtambi che riconoscono chiarissimamente la statura assoluta di quel vino sconosciuto. Addirittura è Francone che rimprovera il guardiano perché non si sbilancia quanto dovuto nel dirne pubblicamente la grandezza, che ha evidentemente ben compreso.

La cosa non mi meraviglia affatto, come non mi meraviglia che Francone abbia una delle più belle carte di osteria d'Italia. Perché lui che è lui, ha un'osteria, e non un ristorante fichetto.

Qui ci si fissa sulla cravatta di Paperino, e si perde di vista -o si preferisce ignorare, per voglia di far caciara- il talento estetico come discriminante nella degustazione.

Come al solito, si guarda al dito e si perde di vista la luna.

Vi do una notizia incredibile: ci sono persone che vestono elegantissimamente del tutto inette a capire il vino.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda paipus » 10 gen 2011 22:15

Dedalus ha scritto:
pudepu ha scritto:Occhio pero' che Francone ha spesso la camicia o i pantaloni colorati :lol:



Vi do una notizia incredibile: ci sono persone che vestono elegantissimamente del tutto inette a capire il vino.




si ma quelli bevono cristal e si accompagnano a fiks da paura.. il vino non è il fine ma il mezzo. :D
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 10 gen 2011 22:17

Dedalus ha scritto:
pudepu ha scritto:Occhio pero' che Francone ha spesso la camicia o i pantaloni colorati :lol:


Infatti apprezzo moltissimo la coerenza estetica irridente ed anticonvenzionale di Francone, che si mette qui l'avatar di Jacovitti, su facebook con il cappellone da cuoco e a torso nudo con tanto di pelliccia da orso al vento, scrive sempre con tono scanzonato ed ironico.

Come ho già detto citando Missoni, ci vuole molta più personalità e senso estetico per vestire una maschera, che per essere semplicemente eleganti.

Qui ci si fissa sulla cravatta di Paperino, e si perde di vista o si rifiuta per voglia di far caciara di considerare il talento estetico come discriminante nella degustazione.

Come al solito, si guarda al dito e si perde di vista la luna.

Vi do una notizia incredibile: ci sono persone che vestono elegantissimamente del tutto inette a capire il vino.


Nessuno si fissa sulla cravatta di Paperino; l'esempio assoluto, inequivocabile, definitivo, lo hai scritto tu, l' hai asserito convintamente l'altra sera

Dedalus: "E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate."

Per poi rispondermi altrettanto convintamente: "Se non comprendi che la degustazione del vino è una forma di giudizio, e che si tratta di un giudizio di natura estetica, io caro vigna non so che farci."

Dai dicci quando ti sei sbagliato, l'altra sera o adesso ???

Hai anche un'altra possibilità, ammettere candidamente di aver scritto l'altra sera una boiata, hai provato a difenderla ma vista la mala parata hai ritrattato.

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda beluga » 10 gen 2011 22:46

Dedalus ha scritto:
diego ha scritto: Impossibile non riconoscere lo stesso identico stampo del monumentale Luvaira 1988 fatto alla Tenuta Giuncheo quando il proprietario era Biamonti, bevuto da Aldo un paio d'anni fa.



Intanto auguri di cuore.
Questa citazione vale la lettura di questo bellissimo 3d con il rammarico di non aver partecipato ad una siffatta bevuta. :lol: :lol:
Me ne importo
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vinogodi » 10 gen 2011 23:58

Alberto ha scritto:...
1)Non capisco il senso di questa risposta...
2) Ho parlato dei voti di Vignadelmar sul Kurni e sul San Michele 2006, che sono due suoi vini del cuore (assieme ai vini di Fino ed ad altri pugliesi...lasciando da parte il capitolo G.T.E.I.) perché è stato proprio lui ad eccepire sulla verosimiglianza di un 95/100 (o giù di lì) ad un Rossese di Dolceacqua.
3)Tu cosa c'entri? Eppoi chi ha detto che 95 ad un Kurni sarebbe una gran cazzata?
4)E' uno dei miei vini preferiti...per il mese prossimo sto organizzando una degustazione di rossi marchigiani dove ci saranno la 2001 e la 2007, fa' un po' tu...
5)Ah, aggiungo...dall'incrocio di 7 guide è uscito un 97/100 per il Kurni (e in quale annata)? :shock: Ma se le uniche a dare i voti in centesimi sono Veronelli & Co. e Maroni? :roll:

1) Male
2) Ho detto e solo detto che la similitudine , solo per chiaccherare o alludere che ognuno può , più o meno giustamente , sparare le sciocchezze che vuole , non mi andava avendo sbagliato completamente il paragone , non tanto dell'altro tipo di vino quanto sul Kurni , i quali giudizi "generalisti" non sono certo imputabili al trastullo di un enovisionario . Ti dirò inoltre che in questo momento secondo me La Tache fa schifo . Penso di averne bevuto quanto tu non ne berrai in tre vite ,qualcuno dirà che è buono , Bettane o Parker o Alberto , ma oggi mi sta sul culo e quindi dico che fa schifo . Posso vero?
3) Perchè ho letto una scemata , l'ho interpretata come tale e invece di , come al solito , alzare le spalle e farmi una risata mi è venuto lo sprizzo di intervenire . Se l'ho interpretata male , spiegati meglio , la cocausa è chiara e non ho voglia di scusarmi se tu ti spieghi male e mi fai capire male.
4) Ti rimando al punto di prima , ti sei spiegato male ed io ho interpretato male , evidentemente . Guarda che con questo non voglio dire che ognuno non possa esprimere ciò che pensa , anzi , però io posso replicare come la penso io . Sbaglia Vignadelmar a dubitare sia sulla metodologia , quanto sul fatto che non possa un vino raggiungere , seppur occasionalmente , livelli eccellenti , amplificati inoltre dalla sorpresa . Capita a tutti . Per sostenere l'esempio , però , il Kurni non è un vino sorpresa quanto un vino che fa discutere perchè ha caratteristiche non apprezzate da tutti , come tutti i vini di grande struttura .
5) Io conosco molte più persone di quanto pensi all'interno sia di AIS che dell'Espresso che del GR : le simbologie nascono da un precedente voto espresso da una commissione giudicante . Ogni anno una rivista (ex grande) come Civiltà del Bere fa questa classifica . Vattele a leggere ...
Ultima modifica di vinogodi il 11 gen 2011 00:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 11 gen 2011 00:03

vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto:
pudepu ha scritto:Occhio pero' che Francone ha spesso la camicia o i pantaloni colorati :lol:


Infatti apprezzo moltissimo la coerenza estetica irridente ed anticonvenzionale di Francone, che si mette qui l'avatar di Jacovitti, su facebook con il cappellone da cuoco e a torso nudo con tanto di pelliccia da orso al vento, scrive sempre con tono scanzonato ed ironico.

Come ho già detto citando Missoni, ci vuole molta più personalità e senso estetico per vestire una maschera, che per essere semplicemente eleganti.

Qui ci si fissa sulla cravatta di Paperino, e si perde di vista o si rifiuta per voglia di far caciara di considerare il talento estetico come discriminante nella degustazione.

Come al solito, si guarda al dito e si perde di vista la luna.

Vi do una notizia incredibile: ci sono persone che vestono elegantissimamente del tutto inette a capire il vino.


Nessuno si fissa sulla cravatta di Paperino; l'esempio assoluto, inequivocabile, definitivo, lo hai scritto tu, l' hai asserito convintamente l'altra sera

Dedalus: "E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate."

Per poi rispondermi altrettanto convintamente: "Se non comprendi che la degustazione del vino è una forma di giudizio, e che si tratta di un giudizio di natura estetica, io caro vigna non so che farci."

Dai dicci quando ti sei sbagliato, l'altra sera o adesso ???

Hai anche un'altra possibilità, ammettere candidamente di aver scritto l'altra sera una boiata, hai provato a difenderla ma vista la mala parata hai ritrattato.

.


Che sfinimento che sei. Oltre a non aver capito una mazza di quello che ha detto Rossano, nonostante abbia provato anche io a spiegartelo meglio qualche post fa, e nonostante lo abbia fatto anche lui dopo, sei ancora qua a ripetere la stessa distorta storiellina. Renditi conto che non hai parlato di vino nemmeno in un post durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto altro che provocare durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto una domanda, non ti sei mai mostrato con atteggiamento propositivo, non hai portato nulla di significativo durante tutto il thread.

E' un forum libero, ognuno può scrivere quello che vuole, ci mancherebbe. Però nella vita esistono anche regole non scritte.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Alberto » 11 gen 2011 00:16

vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:...
1)Non capisco il senso di questa risposta...
2) Ho parlato dei voti di Vignadelmar sul Kurni e sul San Michele 2006, che sono due suoi vini del cuore (assieme ai vini di Fino ed ad altri pugliesi...lasciando da parte il capitolo G.T.E.I.) perché è stato proprio lui ad eccepire sulla verosimiglianza di un 95/100 (o giù di lì) ad un Rossese di Dolceacqua.
3)Tu cosa c'entri? Eppoi chi ha detto che 95 ad un Kurni sarebbe una gran cazzata?
4)E' uno dei miei vini preferiti...per il mese prossimo sto organizzando una degustazione di rossi marchigiani dove ci saranno la 2001 e la 2007, fa' un po' tu...
5)Ah, aggiungo...dall'incrocio di 7 guide è uscito un 97/100 per il Kurni (e in quale annata)? :shock: Ma se le uniche a dare i voti in centesimi sono Veronelli & Co. e Maroni? :roll:

1) Male
2) Ho detto e solo detto che la similitudine , solo per chiaccherare o alludere che ognuno può , più o meno giustamente , sparare le sciocchezze che vuole , non mi andava avendo sbagliato completamente il paragone , non tanto dell'altro tipo di vino quanto sul Kurni , i quali giudizi "generalisti" non sono certo imputabili al trastullo di un enovisionario . Ti dirò inoltre che in questo momento secondo me La Tache fa schifo . Penso di averne bevuto quanto tu non ne berrai in tre vite ,qualcuno dirà che è buono , Bettane o Parker o Alberto , ma oggi mi sta sul culo e quindi dico che fa schifo . Posso vero?
3) Perchè ho letto una scemata , l'ho interpretata come tale e invece di , come al solito , alzare le spalle e farmi una risata mi è venuto lo sprizzo di intervenire . Se l'ho interpretata male , spiegati meglio , la cocausa è chiara e non ho voglia di scusarmi se tu ti spieghi male e mi fai capire male.
4) Ti rimando al punto di prima , ti sei spiegato male ed io ho interpretato male , evidentemente . Guarda che con questo non voglio dire che ognuno non possa esprimere ciò che pensa , anzi , però io posso replicare come la penso io . Sbaglia Vignadelmar a dubitare sia sulla metodologia , quanto sul fatto che non possa un vino raggiungere , seppur occasionalmente , livelli eccellenti , amplificati inoltre dalla sorpresa . Capita a tutti . Per fare un esempio , però , il Kurni non è un vino sorpresa quanto un vino che fa discutere perchè ha caratteristiche non apprezzate da tutti , come tutti i vini di grande struttura .
5) Io conosco molte più persone di quante ne conosci tu , all'interno sia di AIS che dell'Espresso che del GR : le simbologie nascono da un precedente voto espresso da una commissione giudicante . Ogni anno una rivista (ex grande) come Civiltà del Bere fa questa classifica . Vattele a leggere ...

Boh...evidentemente ti sei sentito chiamato in causa, non so perché, non so per come (avrai un Kurni alert! :lol: ), capendo peraltro fischi per fiaschi.
Mi spieghi quale scemata avrei detto?
Ho scritto che a QUALCUNO, MA NON A ME, a sentire i 95/100 dati al Kurni (o all'ES, o al Calvari, o metti un nome a caso) probabilmente è venuto e viene tuttora da ridere, per varie ragioni (ci sono thread chilometrici su questa cosa, nero su bianco)...ma non per questo fatto automaticamente interviene insinuando che un tale punteggio sia il risultato della suggestione collettiva di 5-6 persone che si ritrovano quasi per caso a bere vino, magari pure un po' alticce, degli allegri sbevazzoni insomma, come invece è stato detto qui in merito al Testalonga (Vignadelmar non è stato il solo, ma è stato l'unico ad usare certe espressioni sgradevoli e francamente offensive, e poi l'unico anche a proseguire, anche tra un OT e l'altro come spesso capita, nella discussione).
Ho scritto poi che il Kurni è uno dei miei vini preferiti, che bevo sempre stra-volentieri, come l'ultima volta a casa di Arnaldo un mesetto fa, e come farò nella prossima panoramica sulle Marche che ho messo in cantiere. Da dove tu possa aver interpretato che dicessi che i 95/100 sono uno sproposito, una cazzata, davvero non lo so. Non so se posso arrivare a 97 come le guide (evidentemente l'"ombrello" delle guide a volte torna utile anche per uno del tuo calibro, Vinogodi...pensavo di no, ed invece pare sia così...), ma lo considero comunque uno dei grandi vini italiani.
Ora però possiamo chiudere questo ennesimo OT? :roll:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 11 gen 2011 00:20

Pigigres ha scritto:

Che sfinimento che sei. Oltre a non aver capito una mazza di quello che ha detto Rossano, nonostante abbia provato anche io a spiegartelo meglio qualche post fa, e nonostante lo abbia fatto anche lui dopo, sei ancora qua a ripetere la stessa distorta storiellina. Renditi conto che non hai parlato di vino nemmeno in un post durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto altro che provocare durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto una domanda, non ti sei mai mostrato con atteggiamento propositivo, non hai portato nulla di significativo durante tutto il thread.

E' un forum libero, ognuno può scrivere quello che vuole, ci mancherebbe. Però nella vita esistono anche regole non scritte.


Bravo, dai il compitino lo hai svolto bene anche stavolta, adesso vatti a vedere i cartoni animati, dai, fai il bravo.

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 11 gen 2011 00:25

Pigigres ha scritto:

Che sfinimento che sei. Oltre a non aver capito una mazza di quello che ha detto Rossano, nonostante abbia provato anche io a spiegartelo meglio qualche post fa, e nonostante lo abbia fatto anche lui dopo, sei ancora qua a ripetere la stessa distorta storiellina. Renditi conto che non hai parlato di vino nemmeno in un post durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto altro che provocare durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto una domanda, non ti sei mai mostrato con atteggiamento propositivo, non hai portato nulla di significativo durante tutto il thread.

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Veramente pensi di essere in grado di spiegare a me l'interpretazione di un testo scritto ?

Veramente pensi che ti lasci continuamente ed impunemente tenere questo odioso atteggiamento nei miei confronti ?

Beh, in entrambi i casi sbagli di grosso.

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 11 gen 2011 00:34

Ma porca la puttana troia.

Sono uno che sul forum si incazza davvero poche volte, sopratutto perché mi rendo conto che non ne vale la pena. Tante cose mi danno fastidio ma lascio correre, come credo facciano quasi tutti gli altri, perché in un posto di aggregazione bisogna saper convivere con altre persone e altri punti di vista.

Però.

Questo 3d è uno dei più belli a cui mi sia capitato di assistere, per il livello delle discussioni, per i vini raccontati e bevuti e per la grande umanità della maggior parte della persone che vi han scritto.

Dopo una giornata faticosa, molto faticosa, torno a casa, accendo il pc nella speranza di poter leggere ancora di tali argomenti, leggere del Rossese, delle sue potenzialità, di esperienze bevute, di paragoni con altri vini, del terroir di Dolceacqua, degli altri vini bevuti di cui ancora manca la descrizione, ecc..ecc..

Ed invece mi trovo a dover leggere per la centesima volta l'ennesima provocazione dello stesso personaggio, il quale evidentemente non trova altro piacere nella vita che rompere la palle alla gente sul forum. Ma dico, ci sono centinaia di 3d dove poter scaricare tutte le proprie frustrazioni, proprio su questo ci si deve accanire?

Sono incazzato nero, magari a qualcuno farà anche piacere questo (perché credo l'obiettivo sia quello proprio di tirare fuori la gente dalla grazia di Dio).

Spero ci si renda conto che tali atteggiamenti, per quanto ammessi, sono disturbanti, annoianti, distorsivi, fastidiosi; io li trovo inaccettabili.
Ultima modifica di Pigigres il 11 gen 2011 00:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 11 gen 2011 00:35

vignadelmar ha scritto:
Pigigres ha scritto:

Che sfinimento che sei. Oltre a non aver capito una mazza di quello che ha detto Rossano, nonostante abbia provato anche io a spiegartelo meglio qualche post fa, e nonostante lo abbia fatto anche lui dopo, sei ancora qua a ripetere la stessa distorta storiellina. Renditi conto che non hai parlato di vino nemmeno in un post durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto altro che provocare durante tutto il thread. Renditi conto che non hai fatto una domanda, non ti sei mai mostrato con atteggiamento propositivo, non hai portato nulla di significativo durante tutto il thread.

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Bravo, dai il compitino lo hai svolto bene anche stavolta, adesso vatti a vedere i cartoni animati, dai, fai il bravo.

.


Gentile vignadelmar, lei è un gran flamer del *****.

Ci ha discretamente rotto i ********.

E' cortesemente pregato di sciacquarsi dalle *****, qui ci farebbe piacere andare avanti a parlare di vino.

Grazie.

p.s. : cortesemente non attacchi con la solita lagna che ci sarebbe gente che non tollera di essere contraddetta. Le stesse obiezioni che lei sfrutta per attaccare briga, altri le pongono per avere un dialogo, e lo ottengono puntualmente senza che nessuno si sottragga alla critica.

Flamer. Lei è un flamer fatto e finito. Se non lo è, lo dimostri con i fatti. Sarò felice di essere contraddetto.

Se invece lo è, sfrutterà anche questo post come ulteriore occasione di flaming, oppure per andarsene sbattendo la porta.

A lei la scelta.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 11 gen 2011 00:38

Ohhhhhhhhhhhhhhhh eccoli i due uniti nella lotta.

Mi dispiace, sono quel che sono e mi comporto come voglio, certamente non seguendo i vostri desiderata.

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Alberto » 11 gen 2011 00:45

Sì, davvero, la misura è colma...va bene voler recitare forzatamente la parte dell'odioso (con tanto, tanto tempo libero per aumentare il conta-post a dismisura), ma a tutto c'è un limite...il forum è di tutti! :roll:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 11 gen 2011 00:51

Alberto ha scritto:Sì, davvero, la misura è colma...va bene voler recitare forzatamente la parte dell'odioso (con tanto, tanto tempo libero per aumentare il conta-post a dismisura), ma a tutto c'è un limite...il forum è di tutti! :roll:


Volendo ci sono gli altri mille post aperti, in questa sezione come nelle altre. Non si è obbligati a scrivere in questo topic come a leggerlo.

Anche io altre volte sono rimasto silente rispetto a derive che non mi piacevano. Non si può essere sempre in linea. Però non ho mai chiesto a nessuno di zittirsi, di andarsene o che so io, Picchio escluso.
Anche quando Ketto si dilungava con Rossano in interminabili duelli (colpa di ketto) non ne ho mai chiesto il silenzio. L'ho fatto diventare una linea azzurra e basta, finita li.

Io con te non ho mai avuto problemi, come con il 99% degli altri forumisti, però anche tu hai la possibilità di eliminarmi dalla vista, fammi diventare una linea azzurra se proprio ti è intollerabile la mia presenza in questo topic ed in tutti gli altri.

Ciao

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vinogodi » 11 gen 2011 01:21

Alberto ha scritto:...evidentemente l'"ombrello" delle guide a volte torna utile anche per uno del tuo calibro, Vinogodi...pensavo di no, ed invece pare sia così...

... lo sforzo di non capirsi è evidente in questo inizio di gennaio . Si parlava di "sorprese" e quello che tu chiami "ombrello delle guide" , tirato fuori per sostenere un concetto legittimato da ... un concetto condiviso dai più ( le guide sono da bruciare) ,in realtà da parte mia non è stato altro che per sostenere la tesi che un conto è sorprendersi di un vino sconosciuto ai più e trovarlo straordinario ( a me è capitato millanta volte) , un conto è sorprendersi e valutare alto un vino che , comunque , lo è nell'opinione corrente , una "non sorpresa" (nel bene e nel male ) . Su , penso anch'io che siamo andati oltre le intenzioni di discussione e dei tanti spunti di questo thread . Lasciamo litigare in pace Vignadelmar e Rossano senza troppo distrarre la platea...
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Dedalus
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 11 gen 2011 02:20

Châteauneuf-du-Pape AOC Vieilles Vignes 2004 - Domaine de la Janasse
Etichetta parkeriana, celebrata in alcuni millesimi a suon di 100/100, perfetto specchio di quello stereotipo che ha imperversato per anni in tutto il mondo. Occhio nero, rotea denso e pesante nel bicchiere, da cui si sollevano ondate cupissime di aromi scuri e maturi, frutta nera quasi sciroppata, liquore alla liquirizia, pasta di olive, e perché no afrore d'asfalto caldo appena posato anziché il tipico e più austero goudron dei vini ancien régime, tutto condito in denso brodo di vaniglia dolce e balsamico suadente. Insomma, il mitico "smorgasbord" di note parkeriane al top della forma. Dopo un quarto d'ora dicasi un quarto d'ora viene fuori la cenere, si spengono le luci, tacciono le voci, e dal buio senti sussurraaar...

- prego, vuole ber la Janasse?
- grazie, preferisco di no: non bevo il vino col timeeeer...

Vino da sveltina in degustazione tecnica massale. A tavola, un vinone che dopo pochi minuti di bicchiere risulta stanco e fiacco, che non diventa proprio cattivo ma a cui non rimane molto da dire. 85/100.

Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 - Vignaioli Testalonga Antonio Perrino
Occhio granato scarico ma piuttosto brillante, con ampia unghia aranciata, non perfettamente limpido ma pulito.
Il naso all'opposto ti fa uno scherzo strano: anziché nasconderti qualche descrittore da districare più o meno faticosamente nel mezzo del flusso alcolico e delle note genericamente vinose, svuota completamente il bicchiere, ci butta dentro una zaffata di aria tersa e calma di scogliera, e nel mezzo ci distribuisce bei mazzetti di spezioline ed altre cose belle.

La trasparenza. Un naso netto è una cosa. Un naso trasparente è un'altra. Quanto sono rari i nasi trasparenti nel vino, in quello rosso? Rarissimi, sono. Vertici assoluti. Rayas, Haut Brion, Clos Rougeard, il Quintino Sella o il San Sebastiano a seconda delle annate, Monprivato più di Cà d'Morissio e anche più di Monfortino, il Carema di Ferrando, Soldera più di Biondi-Santi, a modo loro i grandi Patriglione e i grandi Duca Enrico al culmine della parabola. In una classe già inferiore di trasparenza, gli ultimi Monvigliero di Burlotto, l'Osso San Grato 2004 e 2006 più del 2005 e del 1999, Poggio di Sotto, il Lagrein di Mayr Nusserhof...

Il naso di un vitigno neutro che raggiunge, con i propri descrittori tipici, la nettezza e definizione, la perentoria capacità di evocare la diretta presenza degli oggetti nel bicchierie che è propria dei vitigni aromatici. Ma da vitigno neutro è sfumato, cangiante, mobile, in continua e progressiva evoluzione nel bicchiere: sorprende anziché accattivarsi, affabula anziché sedurti, affascina anziché attizzare. Eppure non trapassa mai nella poetica dell'indistinto, dell'evocativo, rimane sempre sobrio, nitido, materialmente presente. Non c'è insomma bisogno di perdersi in allettanti fantasticherie per finire a dire il classico "un vino così non si può spiegare quanto è buono, tanto è perfetto".

Ecco qui il rosmarino e il timo secchi, mischiati insieme al centro; poi una punta di lavanda in un angolo, e a fianco il pugnetto del pepe nero sgranato, ma non crudo, non pungente, non trigeminale. Da qualche parte anche una punta più densa, forse alloro, ma no, è solo il primo emergere della china che sarà fra qualche anno.

Uno stacco netto, come se questi aromi-oggetto fossero in sospensione nella parte alta della cassa armonica del bicchiere.

Sotto, appena meno netti che sopra, i frutti dolcissimi del mediterraneo, i datteri, i fichi bianchi freschi; il frutto rosso non è più l'acquerello della prima gioventù, si scioglie in afrori più densi e di ciliegia matura, di fragolina di bosco quasi avvizzita, e solo qui e lì fa capolino qualche nota più nitida di melograno. Il frutto di bosco è un ricordo ormai lontano, come l'alito alcolico del vino, che proprio non si trova più.

In fondo in fondo, gentile, il mare.

La bocca scorre lieve e precisa, dall'attacco al centro bocca, senza perdere un millimetro di palato e senza lasciare una striatura di troppo, pennellando le curve del gusto come fanno i grandi piloti, che più vanno forte e più sembra che la macchina vada sempre alla stessa velocità, senza il minimo sbandamento - ed è proprio per quello che vanno sempre più forte. A tre quarti bocca il vino schiocca, si apre alla sapidità misurata che infiltra inesorabile tutta la bocca, senza per questo dover sloggiare la dolcezza del frutto, la carezza del tannino maturo e finissimo. E' qui che si ripete crepitante e misurato lo spettacolo aromatico del naso, che il vino diviene gioia sensoriale, che ti piglia alla gola non mentre il sorso scende, ma mentre sale quel piccolo groppo di felicità di cui può essere capace il vino. Volendo tornare alla concretezza del vino, si potrebbe volere la stessa perentoria nettezza ed intensità del naso, una lieve maggiore purezza tattile, e saremmo davvero davanti ad uno dei grandi vini del mondo. Non ce li ha, rimane qualche passo indietro, medaglia di cartone alle Olimpiadi.

Nondimeno, nella notte silenziosa, una goccia sola nel bicchiere vuoto vale ore di naso a disposizione; un piccolissimo sorso, minuti interi di queste cose.

96/100

Carema DOC Etichetta Nera 2005 - Ferrando
Ecco qui il solito gran vino dei Ferrando. Edizione splendida questo 2005, forse forse superiore alla 2004, rispetto alla quale aggiunge un filo di densità in più, conservando intatta la pulizia degli aromi, le note agrumate, il floreale delicato, la profondità delle radici già ben espresse eppure gentili. Me lo ricordavo più trasparente, ma forse è colpa del bicchiere che lo precede. Bocca scorrevole, pulita, lieve, ma con gli artigli tannici ancora sfoderati. 93/100.

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 11 gen 2011 02:35

Dedalus ha scritto:Châteauneuf-du-Pape AOC Vieilles Vignes 2004 - Domaine de la Janasse
Etichetta parkeriana, celebrata in alcuni millesimi a suon di 100/100, perfetto specchio di quello stereotipo che ha imperversato per anni in tutto il mondo. Occhio nero, rotea denso e pesante nel bicchiere, da cui si sollevano ondate cupissime di aromi scuri e maturi, frutta nera quasi sciroppata, liquore alla liquirizia, pasta di olive, e perché no afrore d'asfalto caldo appena posato anziché il tipico e più austero goudron dei vini ancien régime, tutto condito in denso brodo di vaniglia dolce e balsamico suadente. Insomma, il mitico "smorgasbord" di note parkeriane al top della forma. Dopo un quarto d'ora dicasi un quarto d'ora viene fuori la cenere, si spengono le luci, tacciono le voci, e dal buio senti sussurraaar...

- prego, vuole ber la Janasse?
- grazie, preferisco di no: non bevo il vino col timeeeer...

Vino da sveltina in degustazione tecnica massale. A tavola, un vinone che dopo pochi minuti di bicchiere risulta stanco e fiacco, che non diventa proprio cattivo ma a cui non rimane molto da dire. 85/100.

Su questo concordo con il giudizio generale; però ricordo un inizio veramente notevole, con note di pomodori secchi, "sugo di pomodoro" e parecchio altro.
Peccato sia stato un fuoco di paglia.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 11 gen 2011 02:40

pippuz ha scritto:
Dedalus ha scritto:Châteauneuf-du-Pape AOC Vieilles Vignes 2004 - Domaine de la Janasse
Etichetta parkeriana, celebrata in alcuni millesimi a suon di 100/100, perfetto specchio di quello stereotipo che ha imperversato per anni in tutto il mondo. Occhio nero, rotea denso e pesante nel bicchiere, da cui si sollevano ondate cupissime di aromi scuri e maturi, frutta nera quasi sciroppata, liquore alla liquirizia, pasta di olive, e perché no afrore d'asfalto caldo appena posato anziché il tipico e più austero goudron dei vini ancien régime, tutto condito in denso brodo di vaniglia dolce e balsamico suadente. Insomma, il mitico "smorgasbord" di note parkeriane al top della forma. Dopo un quarto d'ora dicasi un quarto d'ora viene fuori la cenere, si spengono le luci, tacciono le voci, e dal buio senti sussurraaar...

- prego, vuole ber la Janasse?
- grazie, preferisco di no: non bevo il vino col timeeeer...

Vino da sveltina in degustazione tecnica massale. A tavola, un vinone che dopo pochi minuti di bicchiere risulta stanco e fiacco, che non diventa proprio cattivo ma a cui non rimane molto da dire. 85/100.

Su questo concordo con il giudizio generale; però ricordo un inizio veramente notevole, con note di pomodori secchi, "sugo di pomodoro" e parecchio altro.
Peccato sia stato un fuoco di paglia.


Concordo e preciso, se non si fosse capito. Il problema è stato la débâcle in pochi minuti nel bicchiere. Del resto, se comprendendo anche questo si rimane ad 85/100, vuol dire che si partiva altini...
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 11 gen 2011 02:49

Dedalus ha scritto:Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 - Vignaioli Testalonga Antonio Perrino
Occhio granato scarico ma piuttosto brillante, con ampia unghia aranciata, non perfettamente limpido ma pulito.
Il naso all'opposto ti fa uno scherzo strano: anziché nasconderti qualche descrittore da districare più o meno faticosamente nel mezzo del flusso alcolico e delle note genericamente vinose, svuota completamente il bicchiere, ci butta dentro una zaffata di aria tersa e calma di scogliera, e nel mezzo ci distribuisce bei mazzetti di spezioline ed altre cose belle.

La trasparenza. Un naso netto è una cosa. Un naso trasparente è un'altra. Quanto sono rari i nasi trasparenti nel vino, in quello rosso? Rarissimi, sono. Vertici assoluti. Rayas, Haut Brion, Clos Rougeard, il Quintino Sella o il San Sebastiano a seconda delle annate, Monprivato più di Cà d'Morissio e anche più di Monfortino, il Carema di Ferrando, Soldera più di Biondi-Santi, a modo loro i grandi Patriglione e i grandi Duca Enrico al culmine della parabola. In una classe già inferiore di trasparenza, gli ultimi Monvigliero di Burlotto, l'Osso San Grato 2004 e 2006 più del 2005 e del 1999, Poggio di Sotto, il Lagrein di Mayr Nusserhof...

Il naso di un vitigno neutro che raggiunge, con i propri descrittori tipici, la nettezza e definizione, la perentoria capacità di evocare la diretta presenza degli oggetti nel bicchierie che è propria dei vitigni aromatici. Ma da vitigno neutro è sfumato, cangiante, mobile, in continua e progressiva evoluzione nel bicchiere: sorprende anziché accattivarsi, affabula anziché sedurti, affascina anziché attizzare. Eppure non trapassa mai nella poetica dell'indistinto, dell'evocativo, rimane sempre sobrio, nitido, materialmente presente. Non c'è insomma bisogno di perdersi in allettanti fantasticherie per finire a dire il classico "un vino così non si può spiegare quanto è buono, tanto è perfetto".

Ecco qui il rosmarino e il timo secchi, mischiati insieme al centro; poi una punta di lavanda in un angolo, e a fianco il pugnetto del pepe nero sgranato, ma non crudo, non pungente, non trigeminale. Da qualche parte anche una punta più densa, forse alloro, ma no, è solo il primo emergere della china che sarà fra qualche anno.

Uno stacco netto, come se questi aromi-oggetto fossero in sospensione nella parte alta della cassa armonica del bicchiere.

Sotto, appena meno netti che sopra, i frutti dolcissimi del mediterraneo, i datteri, i fichi bianchi freschi; il frutto rosso non è più l'acquerello della prima gioventù, si scioglie in afrori più densi e di ciliegia matura, di fragolina di bosco quasi avvizzita, e solo qui e lì fa capolino qualche nota più nitida di melograno. Il frutto di bosco è un ricordo ormai lontano, come l'alito alcolico del vino, che proprio non si trova più.

In fondo in fondo, gentile, il mare.

La bocca scorre lieve e precisa, dall'attacco al centro bocca, senza perdere un millimetro di palato e senza lasciare una striatura di troppo, pennellando le curve del gusto come fanno i grandi piloti, che più vanno forte e più sembra che la macchina vada sempre alla stessa velocità, senza il minimo sbandamento - ed è proprio per quello che vanno sempre più forte. A tre quarti bocca il vino schiocca, si apre alla sapidità misurata che infiltra inesorabile tutta la bocca, senza per questo dover sloggiare la dolcezza del frutto, la carezza del tannino maturo e finissimo. E' qui che si ripete crepitante e misurato lo spettacolo aromatico del naso, che il vino diviene gioia sensoriale, che ti piglia alla gola non mentre il sorso scende, ma mentre sale quel piccolo groppo di felicità di cui può essere capace il vino. Volendo tornare alla concretezza del vino, si potrebbe volere la stessa perentoria nettezza ed intensità del naso, una lieve maggiore purezza tattile, e saremmo davvero davanti ad uno dei grandi vini del mondo. Non ce li ha, rimane qualche passo indietro, medaglia di cartone alle Olimpiadi.

Nondimeno, nella notte silenziosa, una goccia sola nel bicchiere vuoto vale ore di naso a disposizione; un piccolissimo sorso, minuti interi di queste cose.

96/100


Grazie.

E quindi uscimmo a riveder le stelle.
In this land
There shall be one cigarette to two men,
To two women one half pint of bitter
Ale. In this land
No man has hired us.
Our life is unwelcome, our death
Unmentioned in "The Times."

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