AUGURI ROSSANESE!

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vignadelmar
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 08 gen 2011 22:50

pippuz ha scritto: Riguardo al mio modo di rispondere diverso, con me funziona così: se uno mi attacca rispondo.


Poverino, fai il perseguitato.....................anche io rispondo.

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Deruj » 08 gen 2011 22:52

andrea ha scritto:
Deruj ha scritto:ma nulla, tanto per partecipare. :D

'stardo....

se non sbaglio qualcuna la dovresti avere anche tu :wink: :wink:

l'ultima verticale che avevo l'ho spesa da poco, ma ne ho un'altra da andare a prendere da Nino. Se qualcuno volesse unirsi potremmo fare un we come quello di qualche hanno fa. E magari assaggiate anche quelle degli anni 70 che non sono male.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Palma » 08 gen 2011 22:53

diego ha scritto:
Palma ha scritto:Sono realmente curioso di assaggiare questo vino, ma dopo tante lodi, se non lo trovassi all'altezza, un po' in giro vi prenderò di sicuro, così come vi farò i complimenti se ci avete davvero azzeccato :D

Perfetto Palma! Personalmente accetterò di buon grado eventuali prese in giro...
Comunque tutto questo caos per una valutazione entusistica ma pur sempre soggettiva (altro non puà essere vigna!!!) non me l'aspettavo.
Non pensate che il nostro mondo del vino, di noi appassionati dico, sia un po' troppo "conservatore"?
Voglio dire, se un vino outsider è eccellente, il primo riflesso degli appassionati che lo degustano (tanto più se sanno che in un forum come questo se si espongono verranno presi in giro per anni: vedasi Collestefano, Frozza, i Timorasso, ora i Rossese....) potrebbe essere questo:

* cavolo il mio naso e la mia bocca mi dicono che questo vino è straordinario
* però insomma, prima di dare 96 a un vino non blasonato meglio assaggiarlo un'altra volta...
* però il compleanno non è un posto sufficientemente asettico per valutarlo....
* ma se do 96 a questo come la mettiamo con il 98 che ho dato a La Tache 96...
* mi espongo troppo e rischio una figuraccia...

insomma, il meccanismo di cui sopra non rischia di far sì che il vino outsider per essere considerato buono quanto un blasonato debba essere buono almeno il doppio??? Parafrasando l'adagio femminista "le donne devono fare il doppio degli uomini per essere considerate brave la metà"...
In questi casi ne derivano un sacco di note di degustazione senza punteggi o con punteggi "normalizzati".


Figurati, io, assieme ad altri tra l'altro, diedi un 96 al Brunello 99 delle Macioche, in mezzo alle riserve Biondi Santi, Soldera, Poggio di Sotto, ecc., ancora adesso non riesco a capire se fu un errore di valutazione, od una bottiglia molto fortunata di un vino comunque buonissimo (che però a quei livelli non ho più trovato). Accetto comunque volentieri le critiche di chi dice che magari avevo esagerato un tantinello :D Per me il vino è divertimento, quindi le rispettive prese per i fondelli ci stanno, ma effettivamente qua in tanti se la prendono, infatti mi permetto giusto con voi perché vi conosco quasi tutti ed i rapporti sono buoni.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 23:28

Deruj ha scritto:
andrea ha scritto:
Deruj ha scritto:ma nulla, tanto per partecipare. :D

'stardo....

se non sbaglio qualcuna la dovresti avere anche tu :wink: :wink:

l'ultima verticale che avevo l'ho spesa da poco, ma ne ho un'altra da andare a prendere da Nino. Se qualcuno volesse unirsi potremmo fare un we come quello di qualche hanno fa. E magari assaggiate anche quelle degli anni 70 che non sono male.


io io io io!!! :D
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 08 gen 2011 23:39

vignadelmar ha scritto:
pippuz ha scritto: Riguardo al mio modo di rispondere diverso, con me funziona così: se uno mi attacca rispondo.


Poverino, fai il perseguitato.....................anche io rispondo.

.

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda l'oste » 09 gen 2011 00:12

Thread di grande potenziale, tra Kafka e Greenaway.
Si conferma come I punteggi ai vini (come ai dischi, ai film, ai libri, ai quadri...) siano una caz-zata, inutile fonte di discordie e/o di rassicuranti concordanze (punto più punto meno, come da premessa abituale).
Perchè sia in positivo che in negativo, il punteggio distrae, finendo per diventare il protagonista della discussione (insieme al degustatore che ha "staccato" il voto), non più il vino.
Rossano ha cercato di riportare, usando il grassetto, l'attenzione e la giusta pubblicità sulla bottiglia.
Ma a parte le sue note iniziali e alcuni acccenni à la volèe di andrea, mi sembra che si sia poco argomentato, raccontato, paragonato, descritto, sublimato, metaforato su quel diavolo di un Rossese o sui rossese in generale.
Forse stimola di più il rituale scambio dialettico tra degustatori/persone che non si sopportano, con la surreale particolarità che uno di essi il vino in oggetto non lo ha nemmeno bevuto, ma da quanto ho inteso pare non condividere il metodo e le conventicole.

Non so se siano già state dette, ma è lungo rileggere tutto il thread di Dolceacqua...
Si potrebbe sapere di più sul vino in questione, sul produttore, sul perchè vi sia tanta acclarata e netta variabilità nelle sue bottiglie, sull'età delle vigne, sulle migliori ultime annate di Dolceacqua, su raffronti con altri Rossese di zona e non, sulla potenziale longevità di questo 2004...
Gracias.
Ultima modifica di l'oste il 09 gen 2011 00:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda l'oste » 09 gen 2011 00:18

Deruj ha scritto:l'ultima verticale che avevo l'ho spesa da poco, ma ne ho un'altra da andare a prendere da Nino. Se qualcuno volesse unirsi potremmo fare un we come quello di qualche hanno fa. E magari assaggiate anche quelle degli anni 70 che non sono male.

Se non mi avvisi ti auguro che habbiano tutte il brett mutante (al profumo di mutande)...

Sorriso.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 09 gen 2011 00:25

l'oste ha scritto:Non so se siano già state dette, ma è lungo rileggere tutto il thread di Dolceacqua...
Si potrebbe sapere di più sul vino in questione, sul produttore, sul perchè vi sia tanta acclarata e netta variabilità nelle sue bottiglie, sull'età delle vigne, sulle migliori ultime annate di Dolceacqua, su raffronti con altri Rossese di zona e non, sulla potenziale longevità di questo 2004...
Gracias.


hai ragione oste, purtroppo a volte ci si dimentica di quello che realmente conta, il resto sono cazzate. Non so nulla su Dolceacqua, mi limito a raccontarti il vino di mercoledì. Già nel bicchiere era bello da vedersi, un colore leggero, con un alchè di selvatico. Ma è stato al naso che si è mostrato il vero campione. Un campione sulla distanza però, perché non smetteva più di migliorare. Cambiava tantissimo nel bicchiere, prima fiori, gelsomino, poi dopo fichi, addirittura datteri, poi arriva la spezia, sia quella dolce che quella pizzicante, perfino pepe nero. Alla fine della serata, quando oramai avevo finito il bicchiere da un pezzo (per fortuna altri saggi bevitori ne avevano conservato un goccio) una struggente nota di alloro chiudeva il fantastico quadro.
Bottiglia miracolata? Forse, ma questo è il vino.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda diego » 09 gen 2011 00:28

Pigigres ha scritto:
l'oste ha scritto:Non so se siano già state dette, ma è lungo rileggere tutto il thread di Dolceacqua...
Si potrebbe sapere di più sul vino in questione, sul produttore, sul perchè vi sia tanta acclarata e netta variabilità nelle sue bottiglie, sull'età delle vigne, sulle migliori ultime annate di Dolceacqua, su raffronti con altri Rossese di zona e non, sulla potenziale longevità di questo 2004...
Gracias.


hai ragione oste, purtroppo a volte ci si dimentica di quello che realmente conta, il resto sono cazzate. Non so nulla su Dolceacqua, mi limito a raccontarti il vino di mercoledì. Già nel bicchiere era bello da vedersi, un colore leggero, con un alchè di selvatico. Ma è stato al naso che si è mostrato il vero campione. Un campione sulla distanza però, perché non smetteva più di migliorare. Cambiava tantissimo nel bicchiere, prima fiori, gelsomino, poi dopo fichi, addirittura datteri, poi arriva la spezia, sia quella dolce che quella pizzicante, perfino pepe nero. Alla fine della serata, quando oramai avevo finito il bicchiere da un pezzo (per fortuna altri saggi bevitori ne avevano conservato un goccio) una struggente nota di alloro chiudeva il fantastico quadro.
Bottiglia miracolata? Forse, ma questo è il vino.


riporto quanto avevo scritto a pagina 1...
diego ha scritto:Serata fantastica e tra i vini sorprese a ripetizione! Abbiamo anche mangiato molto bene chez Rossano :!:
Il vino più emozionante della giornata Rossese di Dolceacqua 2004 Testalonga. Un naso da cappottarsi....alla cieca impossibile dire Italia (è un complimento): tutto giocato su note di bellissima dolcezza ed eleganza di fichi, datteri, mercato delle spezie incredibile, gelso, alloro e mille altre cose. A fare da contrappunto a questo naso finissimo e dolce una bellissima nota di pepe nero. Lo sviluppo gustativo è perfetto, apparentemente senza potenza e con facilità accarezza il cavo orale e stenti a credere che abbia 15,5% di alcol. Chiude lungo con una sapidità ficcante.
La bottiglia di ieri era da over 95 :shock: :shock: :shock:


Ad un certo punto, verso la fine della serata, Pigi mi allunga il bicchiere di Bardamu con il Testalonga ed era ancora lì a muoversi...vi giuro che mi sono commosso, è la prima volta che mi accade. Pensando al garage in cui Perrino fa il suo vino (e olio), ad Aldo tra i carrugi ... questo è il VINO!!!
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 09 gen 2011 00:29

l'oste ha scritto:sulla potenziale longevità di questo 2004...

Beh, non ho mai assaggiato annate più mature di Perrino ma, alla luce di qualcosa di anni '90 di altro produttore, direi che ha un buon potenziale per quello che riguarda la durata, ma che non ci sia da aspettarsi una grande evoluzione, nel senso che non mi pare un vino destinato alla grande terziarizzazione. Probabilmente manterrà queste sue caratteristiche di leggiadria per un bel po', magari spostando lo spettro aromatico verso la terra rispetto al frutto, ma non acquisterà né in ciccia né in profondità. Tanto è già così buono.....
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 09 gen 2011 00:30

diego ha scritto:Ad un certo punto, verso la fine della serata, Pigi mi allunga il bicchiere di Bardamu con il Testalonga

era il mio!!!! :evil: :evil: :wink: :lol:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 00:32

vignadelmar ha scritto:Ripeto, comunque, che il tema che mi ha fatto appassionare era ed è la differenza fra valutazione emozionale e valutazione di stampo professionale. Secondo me esistono enormi differenze di valutazione. Fa piacere leggere invece che chi di solito si attardi in post chilometrici ed in enocontorsioni sfinenti su tanti altri aspetti, su questo glissi e passi oltre senza proferir parola.


Non ho affatto glissato, ho risposto sinteticamente visto che ritengo il tuo modo di procedere in questo tipo di discussioni poco fertile, chiuso nell'inseguimento e nel gusto della polemica fine a sé stessa, e non estraneo alla provocazione pura e semplice.

Ricordando quanto ti hanno detto ancora andrea e palma, tu credi che le garanzie di una buona degustazione capaci di minimizzare l'impatto emotivo o altre distorsioni vengano tutte dal metodo "tecnico" della degustazione "ufficiale".

Io taglio corto e ti dico che tutti i migliori degustatori che conosco, professionisti e non, la pensano diversamente.

Il livello degustativo più alto che io abbia mai avuto la fortuna di sperimentare è sempre venuto fuori da degustazioni in cui non vi era una forzatura limitante nei tempi e nei ritmi di degustazione, in cui non vi fosse un numero enormemente grande di assaggi, e soprattutto in cui fosse possibile confrontarsi liberamente ed anche caoticamente con gli altri degustatori presenti. L'unica vera garanzia di valore della degustazione è infine la qualità non solo tecnica e non solo di esperienza dei degustatori, ma soprattutto il loro spessore culturale, la loro sensibilità estetica generale. In una parola, il loro talento complessivo verso il giudizio, quello per il vino in particolare e quello generale per il lavoro dell'uomo, nelle varie forme in cui esso si presenta.

E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate.

Pensare che la garanzia di una buona degustazione venga dalla sterilizzazione simil-ospedaliera dei concorsi enologici, consentimelo, è un'ingenuità a cui nessun serio critico e nessun vero appassionato può dare il benché minimo peso.

Curioso comunque, e qui si taglia la testa al toro, che quando gli stessi voti vengono dati nelle stesse identiche condizioni ai soliti mammasantissima, non si trovi per lo più niente da dire.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 09 gen 2011 00:36

Dedalus ha scritto:E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate.

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va bè, non ci vengo più alle vostre degustazioni... :( :( :(
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 00:46

andrea ha scritto:
l'oste ha scritto:sulla potenziale longevità di questo 2004...

Beh, non ho mai assaggiato annate più mature di Perrino ma, alla luce di qualcosa di anni '90 di altro produttore, direi che ha un buon potenziale per quello che riguarda la durata, ma che non ci sia da aspettarsi una grande evoluzione, nel senso che non mi pare un vino destinato alla grande terziarizzazione. Probabilmente manterrà queste sue caratteristiche di leggiadria per un bel po', magari spostando lo spettro aromatico verso la terra rispetto al frutto, ma non acquisterà né in ciccia né in profondità. Tanto è già così buono.....


Confrontando l'assaggio di ieri sera con gli altri dei migliori Rossese di varia età accumulati negli anni (la mia prima degustazione sistematica sui Rossese risale al 2002, in occasione dell'articolo pubblicato su Porthos), la mia opinione è che la terziarizzazione del Rossese non vada effettivamente verso la ciccia o la profondità. Mantiene sempre quell'equilibrio aereo e vibrante di note acute in continua cangiante successione che offre già nella prima e piena maturità, spostandosi gradualmente e lentamente verso note sempre più asciutte. Va a cercare le coloriture più pure e trasparenti del registro delle radici, quindi non la liquirizia, ma il rabarbaro e soprattutto la china. Il frutto si asciuga pure, passando dalla fragolina di bosco stramatura e dalla ciliegia sotto spirito che spesso offre in gioventù alle note più acute e magre della ciliegia bianca e del melograno, già presenti da giovane ma spesso in secondo piano.

Rimane sempre un vino di trasparenza, di levità, di precisione e nettezza aromatica, di concetrazione pura degli aromi, e non mai di grevità estrattiva, di cupezza fruttata, di peso o volume esercitati meccanicamente sul palato. Per quanto il vino dell'altra sera facesse 15,5°, e l'estratto non sia mica quello di una schiava...
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda paipus » 09 gen 2011 00:48

andrea ha scritto:
l'oste ha scritto:sulla potenziale longevità di questo 2004...

Beh, non ho mai assaggiato annate più mature di Perrino ma, alla luce di qualcosa di anni '90 di altro produttore, direi che ha un buon potenziale per quello che riguarda la durata, ma che non ci sia da aspettarsi una grande evoluzione, nel senso che non mi pare un vino destinato alla grande terziarizzazione. Probabilmente manterrà queste sue caratteristiche di leggiadria per un bel po', magari spostando lo spettro aromatico verso la terra rispetto al frutto, ma non acquisterà né in ciccia né in profondità. Tanto è già così buono.....



se non sapessi che si tratta di rossese direi CHAPELLE-CHAMBERTIN .. magari con un po' di minerl/sapidità in più data dalla vicinanza del meraviglioso mar ligure..
e l'altrettanto meraviglioso Tenco come sottofondo.
Ultima modifica di paipus il 09 gen 2011 03:49, modificato 1 volta in totale.
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 02:46

Ricominciamo con le cose serie, va.

Sicilia IGT Nerello Mascalese Gibril 2008 - Guccinone
Sicilia IGT Perricone Arturo di Lanzeria 2008 - Guccinone

Coppia di monovitigno coltivati dal Principe Francesco Guccione a Monreale, nei pressi di Palermo, con approccio alla vinificazione "ipernaturale" (cit Mazzoleni), la cui riuscita sfugge dai più ricorrenti errori enologici del caso, e conserva una netta differenza varietale, anche se traslata parecchio in là rispetto ai miei riferimenti usuali; in parte anche a causa del territorio, immagino, nel caso del Nerello. Il Nerello più acuto e sinuoso, più denso e profondo il Perricone, non senza qualche spunto sia speziato sia di frutta matura in più. Vini genuinamente rustici senza essere grossolani, non trascinanti ma non senza fascino, che saltano parecchio come è d'uopo da un'annata/bottiglia all'altra: il Gibril 2009 assaggiato a Semplicemente Uva qualche tempo fa aveva il naso di un whiskey torbato di quelli tosti, per dire. La cosa più bella dell'azienda è però il Perpetuo di Cerasa, metodo solera da Trebbiano.

Bellissime le bottiglie.

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 03:08

Nuits Saint Georges AOC 2007 - Aurèlien Verdet
Bella riuscita da un nègociant nemmeno dei più noti. Pinot Noir e Borgogna alla prima snasata, bella fragranza di frutto e balsamico a dare agilità al bicchiere, con qualche cosetta più cupa ed intrigante a dare carattere ed una certa profondità al vino. Vino didattico, edonistico, garbato e non senza qualche traccia di raffinatezza. Da un village, è tanta roba.

Nebbiolo d'Alba DOC 2006 - Varaldo
Corrispondente micrometrico dell'altro, assortimento di batteria pressoché perfetto. Si sostituisca la ciliegia con il melone bianco, la speziaturina pinottiana con il cioccolato bianco barbareschino, e la fotografia è presto fatta. Varaldo invece non è un nègociant, ma uno dei più sottovalutati produttori di Barbaresco, che meriterebbe decisamente più considerazione ed attenzione.

Gattinara DOCG Riserva 2004 - Travaglini
Uscita un po' dimessa di uno dei grandi classici altopiemontesi, incerto nell'esposizione aromatica e piuttosto slegato anche nella beva. Vero è che tutte le altre bottiglie della serata offrivano come detto profili particolarmente netti e definiti, pur a diverse quote qualitative, ma questo vino è passato via senza lasciare il segno. Pigigres dice che è conforme ai suoi diversi assaggi recenti, spero che possa esserci qualcosa di meglio nel futuro di questa etichetta. Da risentire ancora.

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 03:18

Châteauneuf-du-Pape AOC Vieilles Vignes 2004 - Domaine de la Janasse

Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 - Vignaioli Testalonga Antonio Perrino

Carema DOC Etichetta Nera 2005 - Ferrando

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 03:45

andrea ha scritto:
Dedalus ha scritto:E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate.

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va bè, non ci vengo più alle vostre degustazioni... :( :( :(


Maradona se po' mmette la ***** de cravatta che je pare, sempre de tacco la pija... :wink:

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 09 gen 2011 04:18

Dedalus ha scritto: E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate.


Ma tu ci credi veramente alle cose che dici, a proposito di boiate ???

Secondo te la bontà dell'attività dell'intelletto di una persona dipende o ha una relazione diretta ed univoca da come questa si veste o da come parla, gesticola, si muove ???

Sia esso critico di vino o altro, non ha la benchè minimna importanza come esso si vesta o che loghi siano stampati sulla sua cravatta, mai.
E neppure da come gesticoli o si muova. Ho conosciuto un premio nobel per la chimica, poeti, scrittori, pittori, fisici, matematici, filosofi, politici, tutti di altissimo livello e quasi nessuno era "normale" o normalizzato, anzi, l'esatto contrario.

E poi è inutile che dopo aver scritto una sciocchezza simile rincominci ad elucubrare le tue teorie pseudo filosofiche che sopra hai così brillantemente esposto: "L'unica vera garanzia di valore della degustazione è infine la qualità non solo tecnica e non solo di esperienza dei degustatori, ma soprattutto il loro spessore culturale, la loro sensibilità estetica generale. In una parola, il loro talento complessivo verso il giudizio, quello per il vino in particolare e quello generale per il lavoro dell'uomo, nelle varie forme in cui esso si presenta."

Dette da uno che precedentemente ha fatto proprie le assurde teorie precedenti sono frasi vuote, sciocche, prive di senso, contraddittorie.

Buona notte.

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 04:55

Se non comprendi che la degustazione del vino è una forma di giudizio, e che si tratta di un giudizio di natura estetica, io caro vigna non so che farci.

Terrei però toni un po' più moderati, giusto per evitare di scadere nelle solite baruffe da cortile.

Buona notte a te.
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l'oste
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda l'oste » 09 gen 2011 07:16

diego ha scritto:riporto quanto avevo scritto a pagina 1...
Serata fantastica e tra i vini sorprese a ripetizione! Abbiamo anche mangiato molto bene chez Rossano :!:
Il vino più emozionante della giornata Rossese di Dolceacqua 2004 Testalonga. Un naso da cappottarsi....alla cieca impossibile dire Italia (è un complimento): tutto giocato su note di bellissima dolcezza ed eleganza di fichi, datteri, mercato delle spezie incredibile, gelso, alloro e mille altre cose. A fare da contrappunto a questo naso finissimo e dolce una bellissima nota di pepe nero. Lo sviluppo gustativo è perfetto, apparentemente senza potenza e con facilità accarezza il cavo orale e stenti a credere che abbia 15,5% di alcol. Chiude lungo con una sapidità ficcante.
La bottiglia di ieri era da over 95 :shock: :shock: :shock:

Ad un certo punto, verso la fine della serata, Pigi mi allunga il bicchiere di Bardamu con il Testalonga ed era ancora lì a muoversi...vi giuro che mi sono commosso, è la prima volta che mi accade. Pensando al garage in cui Perrino fa il suo vino (e olio), ad Aldo tra i carrugi ... questo è il VINO!!!

Scusa se ho dimenticato di citarti per il contributo delle tue note che avevo letto (compreso il famigerato "over 95" finale verso il quale ho un limite personale). Nella descrizione mi aveva colpito molto l'alta gradazione alcolica, difficilmente accostabile ad un vino che viene definito leggiadro anche nell'incedere sul palato oltre che per la grande delicatezza, mutevolezza e ricchezza dei profumi. Un vino che proprio per questi aspetto mi incuriosisce bere al più presto perchè per il mio giudizio, la mutevolezza aromatica nel bicchiere è estremamante importante insieme a pulizia, equilibrio ed intensità. Se ci sono queste ultime ma la percezione olfattiva resta la stessa dall'inizio alla fine, quel vino non riesco a considerarlo "grande". In fondo quando si apre un vino e se ne colgono gli aromi, si assiste ad una specie di prova di terziarizzazione "dal vivo", in cui il vino sfoggia quello che ha maturato fino a quel momento della sua vita.

La differenza con i "mammasantissima" forse è appunto nella mancanza di costanza e di maggior omogeneità qualitativa nei produttori di rossese. Non ho alcuna prevenzione nei giudizi sui vitigni senza "quarti di nobilità".
Anche a me fa effetto sentire certi paragoni altisonanti, non certo per la singola sfida bottle vs. bottle, che le cieche a volte danno sorprese. Sono le realtà ad essere impossibili da paragonare, non ha proprio senso farlo.
Dietro aì migliori Chateau, oltre ad una storia secolare, c'è un mondo di secondi, terzi e quarti vini di ottimo livello. Dietro ai migliori rossese, c'è un rosso ligure.
Come per l'aglianico, il teroldego, il refosco, la schiava, il negramaro, il nerello ecc ecc, le potenzialità sono altissime, speriamo che i ragazzi (i produttori) si impegnino tutti di più seguendo gli esempi virtuosi presenti e passati.

@ andrea, sul rossese ho anch'io qualche dubbio sulla potenzialità di durata dell'aspetto aromatico di frutti ed erbe "fresche". Per quanto poco mi è capitato, ho notato che la terziarizzazione tenda a prendere strade intriganti ma più intricate di radici, mineralità, sapidità marina (tipo alcuni vecchi rioja ma più "salato") ed erbe secche.
Poi si sa che, in particolar modo per i rossese, ogni bottiglia, annata e produttore fanno storia e hanno caratteristiche abbastanza a sè.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 09 gen 2011 08:26

Dopo averti ringraziato per la costanza con cui ritorni asciuttamente al vino lasciando perdere il resto, come si dice sempre e come troppo raramente poi si fa davvero, approfitto di questo incrocio antelucano per buttarti lì una riflessione, che per te potrà anche suonare come una provocazione.

Se non ci si fosse espressi con i numeri che tanto ti seccano, per motivi che in massima parte condivido, si sarebbe posta la questione dell'effettiva grandezza del Rossese di Dolceacqua, ancorché oggi più potenziale che consolidata nel quadro generale della denominazione, come giustamente dici?

Oppure si sarebbe percepito semplicemente che avevamo bevuto "una gran boccia di Rossese", espressione in cui il coefficiente demoltiplicativo affibbiato di default a "di Rossese" avrebbe comunque sempre relegato il vino nell'ambito delle mere curiosità senza altra importanza, o addirittura senza particolare dignità o interesse?

Replicando metodologicamente su tutti i vini questa ritrosia verso i punteggi numerici, che pure concordo portano tanti problemi e tante distorsioni quando usati malamente ed intesi peggio, non si erigerebbe in realtà una barriera comunicativa insormontabile di fronte non solo al Rossese ma anche a qualsiasi altro vitigno e/o zona ugualmente meritevole di massima considerazione, ma fuori dal giro dei grandi nomi e dei grandi punteggi?
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda JohnnyTheFly » 09 gen 2011 13:34

l'oste ha scritto:Si conferma come I punteggi ai vini (come ai dischi, ai film, ai libri, ai quadri...) siano una caz-zata,

Le stelline ai dischi non sono una cazzata. Zio Carù docet.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 09 gen 2011 14:20

Dedalus ha scritto:Se non comprendi che la degustazione del vino è una forma di giudizio, e che si tratta di un giudizio di natura estetica, io caro vigna non so che farci.

Terrei però toni un po' più moderati, giusto per evitare di scadere nelle solite baruffe da cortile.

Buona notte a te.


E allora ??

Daccordo è una forma di giudizio, giudizio di natura estetica...e allora?

Secondo quali basi scientifiche una persona che porta una cravatta con l'effige di paperino o parla in una determinata maniera (quale maniera poi ?), o gesticola in un altra (quale altra poi?), sarebbe incapace di formulare un valido e ragionato giudizio di natura estetica su un vino ? Oppure su di un quadro, su di un piatto, su una musica, su di una poesia, un libro etc etc ???

Insomma dai, dimmi qual'è l'abbigliamento del bravo degustatore di vino,come dovrebbe parlare, come dovrebbe gesticolare, per essere automaticamente certi che i suoi giudizi non siano idiozie ???

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