l'oste ha scritto:Ieri divertente serata con amici senza compagne, per guardarsi "tra maschi" Romanzo Criminale.
Per menu, un'insalata di patate, merluzzo, cipollotto e capperi, a seguire brasatino in crema di verdure con polenta, torta della Chiara per finire (abbinata senza senso con Caol Ila selezione 1996).
Trebbiano 2002 - Valentini molto più aperto rispetto a prima dell'estate, giuro che è l'ultima volta che con un Valentini, specifico che il naso è pulito fin dall'inizio. Profumi di fiori secchi e freschi mischiati insieme al fieno, una nota da "sacchetto delle erbe" che esce dopo un'oretta abbondante. Bocca tiratissima di ghiaccio (cit.), nel senso che sembra sfoggiare un palato molto nordico, c'è ottima acidità ma nel totale la bocca non mi è parsa molto ampia, quasi la sensazione che ci fosse meno alcol. L'impressione comunque è quella di un bel vino longevo, dai profumi chiari e con bocca magra ma vertical. Cinque pedine. Due bicchieri e mezzo. Piaciuto abbastanza.
Chateau Gloria 2004 - St.Julien colore rosso violaceo scuro e denso, il naso è abbastanza interessante, ribes, qualcosa di tabacco, peccato non si muove nelle ore, risultando intenso ma un po' monotono. La bocca mi è piaciuta meno, densotta e fruttosona, beva leggermente pesante, sul palato c'è volume ma il "suono" non esce definito in quadrifonia, è come compattato, mediamente lungo l'eco finale della persistenza con un vago sapore amarognolo bruciacchiato, che a me non piace molto. Tre pedine. Due bicchieri scarsi. Piacicchiato.
Vina alberdi 1999 LA Rioja Alta tipicamente riojano nelle note lievi di salmastro, frutto ancora presente con tonalità speziate, in bocca la beva scorre di gran lena, non ha un corpo massiccio, si capisce che è un crianza, ma è molto classico, nessuna piacioneria dolce, ancora ben presente il tannino puntuto, chiude tra frutto e tabacco. Quattro pedine. Due bicchieri. Piaciuto abbastanza.
Brunello 1999 - Le Macioche sta diventando un piccolo classico per me, ormai alla quarta bottiglia, è un vino non enorme sia per profumi che bocca, ma ha una grande coerenza, sia con le altre annate bevute del manico, sia come evoluzione; ha perso un po' del frutto tipo ciliegia sottospirito di qualche anno fa, ora c'è anche notevole complessità, intriganti terra e radici. Un accenno balsamico che ritorna anche al palato, tutto sommato più scheletro che ciccia ma le ossa sono ben spesse, l'acidità in equilibrio e nel finale richiama il frutto e la nota balsamica. Due torri, un cavallo. Tre bicchieri. Piaciuto proprio.
L'insalata patate, merluzzo, capperi e cipollotto mi ispira assai.. puoi svelarci la ricetta?

un saluto!