Messaggioda meursault » 01 nov 2010 14:37
Dom Perignon 2000: Bel naso classico da Champagne giovane, crosta di pane e nocciola fresca, in bocca si avverte un dosage un poco sopra le righe e il finale di bocca è caldo e senza quell'allungo che vorrei, non mi sembra una versione memorabile ma con qualche lustro di invecchiamento potrebbe uscire un bel vino.
Meursaul Perrieres 2007 - P.Y. Colin: Il Mullah ci porta uno dei vini maggiormente invecchiati della sua cantina, il naso è interessante e parecchio ficcante, con l'ossigenazione vengono fuori delle belle erbe officinali ed un tocco di menta, in bocca l'acidità c'è e forse il fatto che manchi un po' di polpa oggi porta ad avvertire un tocco di legno. Da lasciare in cantina almeno altri 2/3 anni.
Erdener Treppchen Auslese 1992 - C.H. Berres : Per la gioia di mrbrown qua c'è idrocarburo a profusione, la percezione della dolcezza della bocca appare smussata dagli anni ed il vino appare ancora piuttosto giovane, particolarmente equilibrato. Per quanto mi riguarda però di difficile abbinamento.
Gevrey Chambertin Aux Combottes 2005 - Domaine Rossignol Trapet : Questo probabilmente non l'ho capito io, è un vino che mi ha detto poco o niente. Sembra un attore spaesato che si aggira per la scena di un film in cui tutti gli altri sanno cosa fare. Non ha frutto nè una gran definizione aromatica, la bocca svolge il suo compitino ma senza impressionare, un vino ignavo.
Chambertin 2005 - Domaine Trapet : Questo qua invece è un vino serio, molto serio, pure troppo! Non molto espressivo al naso trasuda austera eleganza, preciso e definito nei rimandi ai piccoli frutti rossi e bianchi, promessa della florealità futura che non ha avuto ancora la possibilità di sbocciare. Bocca seria, lunga, precisa, dal tannino finissimo.
Clos de la Roche 2001 - L.Remy : Pulito e molto preciso il naso, deludente e senza mordente la bocca. Appare quasi un poco diluito e senza grip, discreta invece la bevibilità.
Levaux Saint Jacques 2005 - P.Pacalet : Parte molto cosmetico al naso poi si distende ed assume profumi piuttosto maturi, speziati e tendenti al dolce, io ci sento il panforte e lo zucchero filato. Ha una sua personalità e divide il tavolo, chi lo apprezza molto è in sintonia con la sua mediterraneità da vino del sud, chi non lo gradisce è perchè rileva un profilo un poco troppo grossolano e maturo.
Bonnes Mares 2002 - Bart : Davvero un bel vino, migliora costantemente con l'ossigenazione e riesce a scrollarsi di dosso una certa imprecisione dei profumi, che rimangono comunque non perfettamente a fuoco. La bocca è lunga, succosa, davvero goduriosa.
Gevrey Chambertin Aux Echazaux 2005 - Fourrier : tappazzo.
Clos de la Roche 2004 - Domaine Dujac : Non una felice riuscita per questo vino, verde e vegetale ai profumi, peggiora stando nel bicchiere, e non è un bel segno. Bocca senza polpa, con acidità in evidenza. Abbiamo le foto di una cimice che si è posata sul bicchiere di questo vino (giuro, prego mbrown di darmi manforte), evidentemente aveva trovato qualcosa di familiare.
Clos de la Roche 1985 - Domaine Dujac : Eccolo qua il vino della giornata, un bel borgogna di 25 anni che mostra una complessità non comune. Parte da un registro animale di grande fascino per poi cesellarsi con il passare dei minuti nel bicchiere e raggiungere una dimensione fruttato-matura vagamente autunnale, ha profondità ed autorevolezza. E' giunto ad un punto ottimale di maturazione e la bocca è seta pura, cremosa e lunghissima la persistenza.
Amarone 2001 - Zymè : Ancora piuttosto compresso al naso, senza segni di surmaturazione di sorta. La vera goduria è la bocca, densa e succosa ma fresca, balsamica e molto lunga. Se la parte aromatica riesce a distendersi credo possa essere considerato uno dei campioni della tipologia.
Barolo Cascina Francia 2006 - Conterno : Ed eccolo qua il secondo vino della giornata. Naso piuttosto serioso ed abbottonato, non si sente la tipica anguria nè il temutissimo idrocarburo teutonico. Bocca sontuosa, dalla qualità acida inarrivabile e dal tannino finissimo, ficcante, saturante. L'eleganza del sorso è retta dall'asse acido-tannico che fa da veicolo ad un frutto piuttosto discreto, salato, sapido, che induce alla copiosa salivazione. Un vino per amanti del Nebbiolo, e finalmente un Cascina Francia veramente convincente.
ps: i vini sono stati serviti indicativamente a pene di segugio, e quindi è capitato ad esempio di avere nella prima batteria lo Sciamberten 05 di Traper, mentre il Nebbiolo è arrivato alla fine, subito prima dell'Amarone, quando la "borgognata" era gia finita.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)