Nebbiolata 1971

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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Baroloonline » 18 ott 2010 12:34

Questa volta ho preso appunti perche' sapevo che le emozioni si sarebbero accavallate e la mia testa non sarebbe riuscita a codificarle e memorizzarle in un tempo cosi' breve.

Ringrazio per l'ennessima volta la "pazzia" di Renzo, a cui frullava in testa da tempo l'idea di una bevuta di questa portata, rimandata qualche volta ma alla fine realizzata con (per fortuna) la mia partecipazione come contenitore di alcool. Senza scordarci la splendida accoglienza, la meravigliosa insalata russa e la fantastica arista di maiale nel forno a legna che per questa volta ha fatto passare in secondo piano un sempre ottimo gigod d'agneau. Peccato non aver potuto partecipare al secondo round serale per stanchezza familiare, sarà per la prochaine fois.

Champagne Brut millesime 1976 Maurice Vesselle: aperitivo "maturo", molto maturo, sboccatura di allmeno 5 anni, presa in azienda rimane un po' bloccata al naso su note di mela cotogna, miele, un po' di ossidazione, risulta una bottiglia interessante nel complesso ma un po' stancante nonostante vi sia copiosa acidità in bocca. Paga lo scotto di avere di fianco un piccolo mostro, soprattutto nella grana delle bolle, non molto fini e piuttosto gasate. Burp. era meglio berla vicina alla sboccatura, sicuramente sarebbe stata superiore. Mi ha ricordato molto il Collard pari annata. 88/100

Salon 1983: se questo è l'aperitivo andiamo bene! parte molto riservato al naso e non si dispiega molto durante le seguenti due ore che sono riuscito a tenerlo nel bicchiere, inizia iodato e marino pulito tipo chablis fine anni 90, poi tira fuori un floreale bianchissimo, tanto sale, poco gesso, le bollicine in bocca sono velluto, finissime, burrose, impossibile scindere la parte liquida da quella gassosa. Secchissimo, molto acido e molto lugno, non arriva alla perfezione perche' manca effettivamente di ampiezza al naso. nonstante una sboccatura di almeno 15 anni ne dimostra almeno venti in meno del compagno di batteria 97/100
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Baroloonline » 18 ott 2010 13:20

Chassagne Montrachet 1er cru Boudriotte Gagnard Delagrange 1979: alla cieca ho detto Borgogna 96, che spiega bene la gioventu' estrema di questo vino. Non molto ampio al naso, sembrava una vigna piu' alta, tipo Chevalier, apre floreale, ma poi diventa subito piu' fruttato giallo, un po' di anice, esce fuori un piccolo difettino che sporca il quadro olfattivo, forse un leggerissimo tappo. Bottiglia sicuramente interessante (compraro' i grand cru vecchi che provengono da questa cantina), che si è prestata ottimamente ad avvinare i bicchieri per la batteria successiva. 90/100

Montrachet grand cru 1983 Ramonet: seconda esperienza con questa bottiglia (la nota della prima bottiglia è leggibile sulla prima pagina di questo thread) e bottiglia decisamente piu' giovane e meno matura della straordinaria bottiglia aperta l'anno scorso. Grazie a Romain, che mercoledi' è andato in cantina da Ramonet, ha preso una bottiglia delle dieci della collezione privata, ha potuto scegliere la bottiglia con il colore piu' chiaro che è stata etichettata e capsulata sul momento. Viaggio poi da Chassagne a Desertetto e apertura. Finezza assoluta. naso tutto impostato in prima battuta sul bianco e sul floreale, vira poi alla lavanda e all'anice, mentuccia, balsamicità, mohito. Dopo tre ore di bicchiere usciva un po' di botrite, di zafferano, di pesca bianca. In bocca un pelo di carbonica (???!!!), sale, sale e sale, infinito, acidità invadente e talvolta un po' grippante. Manca un pelo di distensione, forse altri dieci anni avrebbero fatto bene a questa bottiglia, che chiude ancora un pelo cruda. Ma stiamo a cercare il difetto dove non ce ne sono, infatti questo è un vino perfetto, fatto ancora da papa' Ramonet con una materia prima eccezzionale e mezzi di cantina a dir poco artigianali. 100/100

Corton Charlemagne grand cru 1986 Coche Dury: prima annata prodotta e vino molto piu' evoluto delle aspettative. Colore giallo aranciato (tipo Ribolla Gravner), sembra quasi defunto all'inizio, poi via via si ringiovanisce e si pulisce con l'ossigeno (capita spesso con i vecchi Borgogna, che invece di ossidarsi definitivamente si florealizzano). Molto zafferano, miele, anche farina di castagna. Frutta gialla molto matura, mango, pesca, un pelo di balsamico. Bocca meno acida del compagno di batteria, piu' pieno, ma non esploosivo alla Coche, chiude con una media persistenza e una nota mandorlata leggermente amarognola. Bottiglia che credo non fosse rappresentativa del tutto del vino, anche se un Charlemange non è un Montrachet, l'annata è sicuramente piu' calda e botritizzata, meno dura e intensa. Non credo fosse semplice finire la bottiglia, l'assaggio che ci è toccato è stato soddsfacente e sufficiente. Dobbiamo rivedere Renzo come si comporta il 90 (o il 92), magari a fine Novembre? Magari in batteria con il Perrieres? :D 92/100
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Baroloonline » 18 ott 2010 13:29

Montrachet grand cru 1969 Maison Leroy: eggià la Leroy all'epoca, oltre a cogestire la DRC, era una maison du negoce tra le piu' importanti della Borgogna, poi nell'88 con l'acquisizione del Domaine Charles Noellat si è messa a produrre vini da Domaine. Questo vino viene dal negoce principale, quello storico e non dalla cantina acquisita nel 88 insieme al Domaine che ha regalato una bella serie di patacche. Comprato l'anno scorso, quando è uscito con la collezione 2009, è il vino bianco che apre piu' caramellato, piu' evoluto non verso l'ossidativo. Anice, lavanda pesca sciroppata, fiori gialli e note erbacee, colore pieno dorato, assolutamente inebriante ma poco mobile al naso. In bocca è piu' grasso, piu' acido e piu' largo che lungo, piu' di potenza brutale che di finezza. Tiene molto bene nel bicchiere, dopo tre ore è ancora lui, pienamente riconoscibile e immobile. Molto interessante, didattico, anche se forse andava provato una decina di anni fa. Credo abbia iniziato la discesa, del resto non è un'annata memorabile. Comunque un bel bere. 94/100
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda montrachet61 » 18 ott 2010 13:35

Lascio anch'io le note a Francesco che è mirabile nel descrivere le caratteristiche identificanti i singoli vini ed a trasmettere le emozioni che in noi suscitano quando si bevono, ancor più se li si bevono in una compagnia serena ed armoniosa, dando loro il giusto spazio e la doverosa considerazione.
Sinteticamente :
a livello estetico il montrachet 83 di Ramonet per la perfezione assoluta che manifesta (ed è la quarta bt che ho bevuto....e tutte e quattro le volte l'impressione è sempre stata quella...un vino impossibile da "ricostruire", un vino irraggiungibile...)
a livello razionale (di testa quindi) un monfortino 78 impressionante in tutte le sue componenti (profumi, bocca, materia) ed un haut-brion 61 commovente, dall' eleganza innata, con una dolcezza in bocca meravigliosa...
a livello di pancia i due 85 : la mia ultima bt di Clos de la Roche 85 si è dimostrata quello che può essere un grande borgogna a maturità raggiunta (e le sensazioni che il pinot nero trasmette quando è nel suo momento topico rimangono incredibili...) mentre il rayas mi ha trasmesso quella potenza (unita però ad una armonia difficilmente eguagliabile nei vini del rodano) che neanche il 90 è mai riuscito a regalarmi.Forse solo l'89 di questo vino mi è sembrato a questo livello.
a livello di sorpresa il Salon 83 perchè non amo molto Salon ma devo dire che la persistenza in bocca di questo champagne mi ha lasciato di stucco ed il perlage della bottiglia era veramente magnifico!

Alla prossima visto che qualcuna di queste bt verrà...riassaggiata.Non si sa mai...E se fossimo solo stati fortunati (tappi TUTTI perfetti e nessuna bt con difetti) ? Verificheremo! :D
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Baroloonline » 18 ott 2010 13:58

Inizio a descrivere la serie di quattro rossi memorabili, assoluti, ognuno vivo e diverso a rappresentare i quattro grandi terroir del mondo. Quattro vini allo stesso livello, maturi, stimolanti e goderecci.

Clos de la Roche grand cru 1985 Ponsot: prima bottiglia bevuta in vita mia e forse il naso piu' bello della giornata. Mirtillo, sambuco (sia fiori che frutto), in una declianzione di frutto blu/nero che mi fa ricordare i 2005 giovani. E' borgogna, matura e non decadente, dove il frutto sfrontato del pinot nero ti sfida e ti irride. Quando ha voglia di mettersi un attimo in disparte esce la mineralità rocciosa e fumante del Clos de la Roche, ficcante e invadente, per poi declianre con l'ossigeno verso note nobili di foglie secche e sottobosco, mantenendo una pulizia e una definiziona aromatica assoluta. Naso ammaliante che ti incollava al bordo del bicchiere, che ti fa capire che quando il naso di un Pinot nero è ON non ci puo' essere spazio per nell'altro. La bocca è ovviamente inferiore al naso (alrtementi andavo a 104 di punteggio assoluto), acida, lunga e salina, ma meno arrabbiata di quanto sperassi. mancava un po' di grip sul lato duro, la morbidezza c'è ma non estrema, la bevibilità è sempre elevata, ma il calore dell'annata si sente forse piu' in bocca che al naso. Vino immenso. 99/100

Chateu Rayas 1985: anche qui una sorpresa immensa, visto che tutte le annate finora bevute di Rayas mi hanno dato sempre piacere ma mai l'orgasmo. Il naso non dice molto, schiacciato dal frutto sublime del CDLR, ma la bocca, mamma mia la bocca. Strati e strati di frutta, rossa, chiara pulita, salata, potente e leggera, tannino dolcissimo ma presente, finale dolce e saturante. tiri il fiato, ne rimetti un'altro po' in bocca e si apre una nuova pagina, anzi un nuovo libro, fatto di cuoio, di spezie sottili, di fiori bianchi. Il retronaso non regge cotanta ampiezza, il cervello va il tilt nel cercare di codificare il galoppare delle emozioni, che si accavallano ribollenti. Non ho mai provato un vino di questo livello in bocca, se avesse per assurdo avuto il naso del pinot nero avrei dovuto rivedere la mia scala di valutazioni. 99/100 per la piccola carenza olfattiva (diciamo che in una ipotetica media la boccca era da 105i e il naso da 93).
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Geo » 18 ott 2010 15:53

Complimenti ragazzi per la grande giornata. 8)
Un grazie a Francesco per le note quanto mai ficcanti.....madonna mi sembra di essere stato lì con voi!!! :lol:
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Baroloonline » 18 ott 2010 16:44

Barolo Riserva Speciale Monfortino 1978 Giacomo Conterno: Italia, è Italia. Il tannino è la cartina di tornasole. primo anno di produzione dalla vigna Cascina Francia (che era stata impiantata nel 1974). MI piacerebbe farlo assaggiare a coloro che non ritengono questa vigna come la migliore del Piemonte (e forse di tutto l'emisfero a sud della Romanee Conti). probabilmente non l'hanno assaggiato o non hanno assaggiato una bottiglia di questo livello. A parte la polemica sterile, il naso è fumoso, caminoso, brace, asfalto, arancia sanguigna, fiori secchi, sottobosco, poi il fruttino rosso, la fragolina, il pepe bianco. Un pelo di volatile. La bocca è devastante: sembra un 2002 amalgamato, tannino e acidità non ti danno tregua, arrabbiati ma al contempo docili. la persistenza se la gioca con il Montrachet, ti rimane in bocca per tutto il giorno. Sale, sale e di nuovo sale. Glorioso, senza dubbio. Vediamo di ritrovarlo, era l'ultima bottiglia. Finalmente un Monfortino pronto e naturalmente 100/100.
Nota con una buona dose di campanilismo di parte, non è detto che a tutti possa piacere un vino simile, anche se ho trovato pareri concordanti al tavolo.

Chateau Haut Brion 1961: ci ha impiegato quasi tre ore d'aria per uscire fuori, rimane il vino piu' delicato e di classe dell'intera giornata, la scatola di sigaro,il tabacco aromatico di pipa, gli agrumi, l'ovvia frutta rossa, l'odore dei ciottoli dei torrenti di mantagna. Una freschezza elevata e una purezza olfattiva incredibile, nonostante il quadro olfattivo fosse miscelato e fosse difficile distinguerne i contorni. La bocca parla di un vino giovane, del resto ha solo 50 anni, sorretto da un tannino levigatissimo, una stratificazione minerale fruttata ridonadante, da una bella acidità e da una mineralità che allunga coperta dalla dolcezza finale dei grandi Bordeaux. 100/100

C'è stato un momento della gioranta in cui nei bicchieri di fronte a me avevo tre vini da 100 e due da 99: mi sono sentito come il mio cane quando deve gestire per gioco cinque palline e non sa scegliersi e non ne prende neanche una...troppe informazioni, sono andato in tilt.
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Palma » 18 ott 2010 19:01

Splendide note davvero, quasi quasi la prossiam volta prendo appunti anch'io :D
Montrachet a parte, l'Haut Brion 1961 è il vino più oggettivamente da 100 punti tra tutti, è assolutamente inattaccabile, proprio per quell'incredibile mix tra delicatezza e rigore, non manca davvero nulla e nulla è fuoriposto.
Gli altri sono grandissimi e possono piacere anche di più, ma volendo una piccolissima imperfezione la si può trovare, forse hanno anche qualche picco più alto.. insomma io sono ancora più in difficoltà (ma quante difficoltà del genere vorrei affrontare :D )di te se dovessi scegliere i tre migliori. Non riesco a smettere di pensare a quei vini, è veramente incredibile e bellissimo. Ora comunque darei 100/100 a Ramonet, HB e Ponsot per il suo fascino assolutamente irresistibile per me. 99/100 a Rayas e Monfortino (vorrei provarlo testa a testa col Collina Rionda 1982, per carità anche 1978 ovviamente).
Neppure io avevo mai trovato un Rayas che mi facesse sobbalzare sulla sedia, 1996, 1998, 2001, 2003 e qualche altro mi erano sì piaciuti, ma non mi avevano certo fatto pensare che quel vino potesse toccare tali vertici.
Ultima modifica di Palma il 18 ott 2010 19:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda l'oste » 18 ott 2010 19:07

Complimenti per la bevuta siderale e per le bellissime note di Francesco.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Baroloonline » 19 ott 2010 01:00

Ultima bottiglia, prima dell'oblio alcolico è stata il

Musigny 1995 Domaine Leroy: che, a parte un inizio titubante, era molto Leroy al naso, incentrato sulle tipiche note di incenso e di frutti. Questa pero' accentuava un vegetale da annata fredda, con una importante dose di raspi che rendevano il naso molto freddo. In bocca me lo ricordavo piu' grasso, chambollesco, mentre qui il tannino era percepibile. Tutto sommato una bottiglia inferiore a quella assaggiata un paio di anni fa all'Ecusson a Beaune, forse in fase di chiusura, ha dimostrato solo parte del suo enorme potenziale. 95/100
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Francvino » 19 ott 2010 01:03

Baroloonline ha scritto:Ultima bottiglia, prima dell'oblio alcolico è stata il

Musigny 1995 Domaine Leroy: che, a parte un inizio titubante, era molto Leroy al naso, incentrato sulle tipiche note di incenso e di frutti. Questa pero' accentuava un vegetale da annata fredda, con una importante dose di raspi che rendevano il naso molto freddo. In bocca me lo ricordavo piu' grasso, chambollesco, mentre qui il tannino era percepibile. Tutto sommato una bottiglia inferiore a quella assaggiata un paio di anni fa all'Ecusson a Beaune, forse in fase di chiusura, ha dimostrato solo parte del suo enorme potenziale. 95/100



e ci mancava.... :D
complimenti per la bevuta.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda vinogodi » 19 ott 2010 01:45

... complimenti ? Io quasi quasi farei un applauso da parte di tutto il forum !!!...
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Francvino » 19 ott 2010 01:55

vinogodi ha scritto:... complimenti ? Io quasi quasi farei un applauso da parte di tutto il forum !!!...


Mi son tenuto basso senno' chissa' cosa stapperanno la prossima volta.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda caveavin70 » 19 ott 2010 02:31

Siete grandissimi.
Questa è veramente una bevuta da applausi incondizionati.
Vi invidio molto il Montrachet 83.
Questi qui sotto li ho bevuti anch'io.
Baroloonline ha scritto:L'elenco dei vini:
Salon 1983
Rayas 1985
Chateau Haut Brion 1961
Chateau Evangile 1990
Solaia 1990

Condivido tutti i commenti di Francesco, tranne forse Salon 83, che per me di gesso ne ha parecchio, più che di sapidità. Il gesso si nota meno solo per una presenza determinante (coprente) di malico e il cui naso (discreto e poco intenso ma non poco ampio) é un esempio di purezza e di finezza in stile Salon. Forse sarebbe piaciuto di più l'85 molto più aperto al naso ma più simile ai Krug vintage di quegli anni.
Di HB 61 ricordo ancora un'integrità incredibile e una concentrazione di tannino e colore (in rapporto all'età ovviamente) enorme, da Pauillac, per intenderci: l'82, bevuto assieme, sembrava suo nonno, meno colore e già unghia leggermente mattonata nonostante la minore età. Ma magari era la boccia...
Mi inchino! in Italia pochissimi sono in grado di stappare così. Quantomeno senza andare in Enoteca a Firenze con la carta black :mrgreen:
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Kalosartipos » 19 ott 2010 10:46

caveavin70 ha scritto:Quantomeno senza andare in Enoteca a Firenze con la carta black :mrgreen:

O col Kalashnikov :mrgreen: :mrgreen:
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda vinogodi » 19 ott 2010 10:48

Kalosartipos ha scritto:
caveavin70 ha scritto:Quantomeno senza andare in Enoteca a Firenze con la carta black :mrgreen:

O col Kalashnikov :mrgreen: :mrgreen:
... dai che tu almeno hai in previsione le due prossime domeniche ...ohps ... :roll:
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Bart » 19 ott 2010 11:24

Baroloonline ha scritto:Barolo Riserva Speciale Monfortino 1978 Giacomo Conterno Vediamo di ritrovarlo, era l'ultima bottiglia. Finalmente un Monfortino pronto e naturalmente 100/100.

Detto fatto, eh? :wink:
Grande invidia (di quella buona) e ovvi complimenti, ma parlaci anche degli ultimi tre, che sono quelli più a portata dei comuni mortali :)
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Baroloonline » 19 ott 2010 12:15

caveavin70 ha scritto:Condivido tutti i commenti di Francesco, tranne forse Salon 83, che per me di gesso ne ha parecchio, più che di sapidità. Il gesso si nota meno solo per una presenza determinante (coprente) di malico e il cui naso (discreto e poco intenso ma non poco ampio) é un esempio di purezza e di finezza in stile Salon. Forse sarebbe piaciuto di più l'85 molto più aperto al naso ma più simile ai Krug vintage di quegli anni.


puo' anche essere Davide, del resto la mia esperienza con i Champagne di livello vecchi è limitata, non amando alla follia la tipologia.
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Aramis » 19 ott 2010 13:17

Non trovo un emoticon adatto, fate conto che sto applaudendo dal di qua della tastiera. Veramente suggestive le note di Francesco. Grande coraggio ad aprire tutto insieme, mi pare ripagato dallo stato delle bottiglie. Bravi.
"L’appellation d’origine constitue un patrimoine collectif, et ne peut donc pas être la propriété d’opérateurs économiques à titre privatif, contrairement à une marque, par exemple." (INAO, Institut National des Appellations d'Origine)
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda marwine » 19 ott 2010 13:47

Io l'emoticon l'ho trovato:


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I'm a Veronese man in Bassan

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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda Aramis » 19 ott 2010 13:52

marwine ha scritto:Io l'emoticon l'ho trovato:


Immagine

Io ho il parental control attivo, non avrei potuto trovarlo. :mrgreen:
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda de magistris » 19 ott 2010 13:53

Aramis ha scritto:Non trovo un emoticon adatto, fate conto che sto applaudendo dal di qua della tastiera. Veramente suggestive le note di Francesco. Grande coraggio ad aprire tutto insieme, mi pare ripagato dallo stato delle bottiglie. Bravi.


io non ce la faccio. qualunque cosa possa scrivere, non avrei il coraggio di guardare in faccia Francesco la prossima volta che ci incontriamo senza prima smaltire il carico di livida invidia che è ancora qui sulla sedia al mio fianco..
ora scusatemi, ma devo riprendere il conteggio zen che serve a ritrovare la pace interiore: 1.586.694.321, 1.586.694.322, 1.586.694.323, 1.586.694.324...
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda report » 19 ott 2010 14:05

montrachet 83 di Ramonet

ecco qui una punta di invidia mi avvolge.....

complimenti sinceri a tutti.
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda karroth » 19 ott 2010 15:08

report ha scritto:montrachet 83 di Ramonet

ecco qui una punta di invidia mi avvolge.....

complimenti sinceri a tutti.


Penso di avere una delle poche bt rimaste :D :lol:
Oggi ho imparato qualcosa.....

Spedisco il lunedì successivo all’accredito
report
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Re: In Piemonte si beve bene (treciento)

Messaggioda report » 19 ott 2010 15:58

be organizza salgo su e se beve :D

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