The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2023-24

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Wineduck
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Wineduck » 17 set 2010 13:22

lafacciazza ha scritto:PS
Bottiglia aperta con diverse ore di anticipo, non scaraffata ma solo leggermente scolmata e lasciata in cantina.


A San Giusto questo è stato ormai sopranominato "metodo Wineduck" ma credo che faccia profondamente torto al vero ideatore, colui da cui ho imparato a preparare il Percarlo, ovvero l'espertissimo Kira. Lui è una vita che spiega pacatamente che deve essere fatto ossigenare molto lentamente, senza usare il decanter; si può osare di tutto, anche aprirlo il giorno prima... un vino che non conosce il processo di ossidazione (v. esperienza con bottiglia tappata di 1998 con vino integro dopo 5 giorni come ho raccontato dettgliatamente nelle pagine precedenti di questo thread).

lafacciazza ha scritto:Il 90 sono riuscito a resistere alla tentazione di non finirlo durante il pranzo e lo riassagiai nelle succesive 48 ore tappandolo soltanto e non usando il vacuvin; ovviamente era migliorato.Per quello che vale e per chi ha presente il tipo di vino, la potenza che esprime il Percarlo e certe sensazioni gusto olfattive me lo fanno avvicinare all' Hommage a J. Perrin di Beaucastel.

Ora posso tranquilalmente andare sulla gogna, in croce a aff .... :lol: :lol: :lol: scegliete voi :lol:


Grande Roberto! :lol:
Quando ho bevuto Hommage 95 ho avuto la stessa sensazione.... un vino-blocco, uno scrigno che contiene bellezze assolute e che si apre solo a chi ha la pazienza di saperlo aspettare... :D
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda marwine » 17 set 2010 13:30

lafacciazza ha scritto:Avevo postato le note sul forum di Think Oink a proposito del 99 bevuto un paio di mesi fa
E' un vino particolare, le mie note sono diverse, ad esempio, da quelle bevute da ungruppo di amici presenti su entrambi i forum(lo so non si scrive cosi') che trovarono il 99 abbastanza deludente , poco mobile( se Albi et co vogliono mettere le loro impressioni sul vino e' meglio perche' nons o se sia possibile citare le loro parole scritte da altre parti)anche se e' possibile che la bottiglia prima dell'acquisto non fosse a posto.

Per quello che vale questo e' quanto scritto a Giugno

"Stasera seccata in due una monumentale boccia di Percarlo 99 con entrecote di scottona di Aquitania al BBQ.
Che dire se non che questi mostri dalla beva pericolosamente conpulsiva dovrebbero essere vietati a certi ubriaconi come il sottoscritto?
Non e' il 90 o il 93 ma ci si avvicina
Significa che questo e' il miglior vino toscano del 99 da me assaggiato, (sassicaia, masseto , ornellaia inclusi)
Ciccia(esattamente quella che si griglia), terra bagnata , pout pourri di spezie ed erbe mediterranee con tannino di grandissima razza e finale di visciola.

vale tranquillamente 93/94 punti"

Il vino lo stappai io, quindi sapevo psicologicamente cosa sarei andato a trovare. So di avere una forte "tolleranza all'uso della barrique (oltre ad essere un ubriacone :lol: :P :mrgreen: ) ma penso anche di essere arrivato a leggere quando il legno e' impiegato male o quando non da l'impressione di avere un minimo di possibilita' di integrazione/riassorbimento.
Quanto ai 99 e' chiaro che il mio e' un giudizio parziale, mi manca tra quelli di riferimento la Ris Biondi Santi; A Roma bevvi, credo alla Barrique, il Brunello di Palmucci;questo penso sia in prospettiva superiore al Percarlo .
PS
Bottiglia aperta con diverse ore di anticipo, non scaraffata ma solo leggermente scolmata e lasciata in cantina.
Il 90 sono riuscito a resistere alla tentazione di non finirlo durante il pranzo e lo riassagiai nelle succesive 48 ore tappandolo soltanto e non usando il vacuvin; ovviamente era migliorato.Per quello che vale e per chi ha presente il tipo di vino, la potenza che esprime il Percarlo e certe sensazioni gusto olfattive me lo fanno avvicinare all' Hommage a J. Perrin di Beaucastel.

Ora posso tranquilalmente andare sulla gogna, in croce a aff .... :lol: :lol: :lol: scegliete voi :lol:


Anche qui ne discutemmo abbastanza,con punti di vista non sempre univoci ... :wink:
http://www.gamberorosso.it/grforum/view ... lo#p786349

Roberto,quando hai assaggiato il 93? Davvero così grande? Perchè io lo trovai,un paio d'anni fa,con un tannino ruvido e non perfettamente maturo,il che mi fece pensare,avendolo anche sentito vicino all'ottimo 91,che non avrebbe avuto un radioso futuro.Felice se sbagliai.

Ciao.
marco.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Dedalus » 17 set 2010 14:25

Wineduck ha scritto:un vino che non conosce il processo di ossidazione (v. esperienza con bottiglia tappata di 1998 con vino integro dopo 5 giorni come ho raccontato dettgliatamente nelle pagine precedenti di questo thread).


Ecco, questo faccio assai più fatica a spiegarmelo, e sinceramente anche a crederlo. Non sono intervenuto nel post a cui ti riferisci, perché avevo la sensazione che sarebbe finita come troppe altre volte è finita, ma approfitto di questa finestra di bel tempo per cercare di capire meglio. Che un certo vino, non solo il Percarlo, possa giovarsi di un'ossigenazione prolungata è razionalmente comprensibile; che duri più lungamente della media a bottiglia aperta pure; ma un vino che si fa beffe dell'ossidazione in quanto tale, un vino che sconfigge una TCA netta (che come si sa diviene sempre più evidente nel bicchiere, tanto quanto copre sempre più pesantemente l'espressione organolettica propria del vino), e persino dei batteri acetici, mi pare che sia più difficile da immaginare.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda gremul » 17 set 2010 14:28

senza arrabbiarsi ma effettivamente un vino che dopo qualche giorno di ossigenazione sconfigge la TCA.....a meno che una forte riduzione (o altro) iniziale fosse stata scambiata per tappo
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda pippuz » 17 set 2010 14:42

Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Palma » 17 set 2010 14:44

pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:


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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda pippuz » 17 set 2010 14:47

Palma ha scritto:
pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:


Quelli in neretto fanno poco testo, ma degli altri tenderei a fidarmi, quindi è confermato che a volte ci sono bottiglie davvero misteriose.

Pensa che l'unico pirla che ne aveva tenuto un po' nel bicchiere, più per disperazione che per speranza, ero stato proprio io.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Dedalus » 17 set 2010 14:52

pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:

Le puzze di fogna del Rionda di Roagna sono riduzione, e sono spiegabilissime, anche nel loro dischiudersi poi su nasi monfortiniani.

Il caso del Cotat 98 è sorprendente, visto il parterre de roi che ha tratto in inganno, ma come dico sempre la degustazione è fatta delle eroiche cazzate. Rimane che però il vino si è dimostrato non essere affetto da TCA, perché poi trovato buono entro un'ora.

Altra cosa è pensare ad un vino che la TCA ce l'ha, netta, e se la tiene, ma riesce a prevalere su quella persino a distanza di giorni, in virtù di una propria forza di aromi e gusti tanto grande da essere davvero fuori dal comune - e per stemperare in una battuta, si potrebbe dire anche fuori dalla provincia... :D
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda pippuz » 17 set 2010 14:55

Dedalus ha scritto:
pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:

Le puzze di fogna del Rionda di Roagna sono riduzione, e sono spiegabilissime, anche nel loro dischiudersi poi su nasi monfortiniani.

Il caso del Cotat 98 è sorprendente, visto il parterre de roi che ha tratto in inganno, ma come dico sempre la degustazione è fatta delle eroiche cazzate. Rimane che però il vino si è dimostrato non essere affetto da TCA, perché poi trovato buono entro un'ora.

Altra cosa è pensare ad un vino che la TCA ce l'ha, netta, e se la tiene, ma riesce a prevalere su quella persino a distanza di giorni, in virtù di una propria forza di aromi e gusti tanto grande da essere davvero fuori dal comune - e per stemperare in una battuta, si potrebbe dire anche fuori dalla provincia... :D

Certo, il caso del vigna rionda è diverso e spiegabile, però fa riflettere se si pensa alla fretta con cui molto spesso vengono fatte alcune valutazioni.
Il caso di Cotat rimane misterioso, anche perchè non era un tappetto, ma un tappone: "Al Tappone". :lol:

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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda gremul » 17 set 2010 14:59

a questo punto che avesse ragione il mio sommelier di sabato scorso circa la tipicité dello Chablis? :D

comunque, al di la delle battute, non posso credere che un vino pesantemente tappato si pulisca
Ultima modifica di gremul il 17 set 2010 15:00, modificato 1 volta in totale.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Palma » 17 set 2010 15:00

gremul ha scritto:a questo punto che avesse ragione il mio sommelier di sabato scorso circa la tipicité dello Chablis? :D


L'hai capito finalmente :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda gremul » 17 set 2010 15:00

Palma ha scritto:
gremul ha scritto:a questo punto che avesse ragione il mio sommelier di sabato scorso circa la tipicité dello Chablis? :D


L'hai capito finalmente :mrgreen:


mi sa che devo tornare a scusarmi :D

a questo punto però nelle note di degustazione d'ora in poi dovremmo scrivere in caso di TCA: vino momentaneamente tappato
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda petitbogho » 17 set 2010 15:04

Palma ha scritto:
pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:


Quelli in neretto fanno poco testo, ma degli altri tenderei a fidarmi, quindi è confermato che a volte ci sono bottiglie davvero misteriose.

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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Palma » 17 set 2010 15:05

petitbogho ha scritto:
Palma ha scritto:
pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:


Quelli in neretto fanno poco testo, ma degli altri tenderei a fidarmi, quindi è confermato che a volte ci sono bottiglie davvero misteriose.

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Wineduck » 17 set 2010 15:06

Dedalus ha scritto:
Wineduck ha scritto:un vino che non conosce il processo di ossidazione (v. esperienza con bottiglia tappata di 1998 con vino integro dopo 5 giorni come ho raccontato dettgliatamente nelle pagine precedenti di questo thread).


Ecco, questo faccio assai più fatica a spiegarmelo, e sinceramente anche a crederlo. Non sono intervenuto nel post a cui ti riferisci, perché avevo la sensazione che sarebbe finita come troppe altre volte è finita, ma approfitto di questa finestra di bel tempo per cercare di capire meglio. Che un certo vino, non solo il Percarlo, possa giovarsi di un'ossigenazione prolungata è razionalmente comprensibile; che duri più lungamente della media a bottiglia aperta pure; ma un vino che si fa beffe dell'ossidazione in quanto tale, un vino che sconfigge una TCA netta (che come si sa diviene sempre più evidente nel bicchiere, tanto quanto copre sempre più pesantemente l'espressione organolettica propria del vino), e persino dei batteri acetici, mi pare che sia più difficile da immaginare.



Non ho mai scritto che avesse sconfitto il TCA; ho scritto che a bicchiede fermo si percepiva nettamente il minerale ed il floreale del vino ma agitandolo il TCA tornava eccome. L'aspetto sorprendente è stata la mancata ossidazione dopo 5 giorni, il discorso tappo era a latere.
Io conoscendo la particolare materia da cui è composto il Percarlo non mi sorprendo più di tanto, solo quel pizzico che viene spontaneo ogni volta che si raggiunge un limite mai superato prima.
:D
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Dedalus » 17 set 2010 15:06

pippuz ha scritto:Certo, il caso del vigna rionda è diverso e spiegabile, però fa riflettere se si pensa alla fretta con cui spesso vengono fatte alcune valutazioni.
Il caso di Cotat rimane misterioso, anche perchè non era un tappetto, ma un tappone

Effettivamente la riduzione dei Rionda di Roagna è talmente pesante che anche a me è parsa irrecuperabile in più di un caso, ricordo clamorosa quella sul 2004 nella degustazione da Baroloonline, quando Francesco testimoniò il giorno dopo che il vino si era pulito completamente, e che stava più che bene rimasi sorpreso.

Il caso di Cotat, mi sarebbe piaciuto sperimentarlo, ma evidentemente se dopo un'ora quel sentore era sparito, quella non era TCA. Chissà cos'altro era, ma non TCA. Si potrebbe fare un manualetto delle omo-nosmie, a partire proprio dalla riduzione-brett, per dire.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda petitbogho » 17 set 2010 15:09

Palma ha scritto:
petitbogho ha scritto:
Palma ha scritto:
pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:


Quelli in neretto fanno poco testo, ma degli altri tenderei a fidarmi, quindi è confermato che a volte ci sono bottiglie davvero misteriose.

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Pensavo ti fossi offeso :D


... pagherai da bere :mrgreen:

.... comunque siamo troppo impulsivi nelle valutazioni, a volte la bottiglia non fa nemmeno il giro del tavolo che subito arriva la sentenza di condanna.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Wineduck » 17 set 2010 15:10

Dedalus ha scritto:
pippuz ha scritto:Certo, il caso del vigna rionda è diverso e spiegabile, però fa riflettere se si pensa alla fretta con cui spesso vengono fatte alcune valutazioni.
Il caso di Cotat rimane misterioso, anche perchè non era un tappetto, ma un tappone

Effettivamente la riduzione dei Rionda di Roagna è talmente pesante che anche a me è parsa irrecuperabile in più di un caso, ricordo clamorosa quella sul 2004 nella degustazione da Baroloonline, quando Francesco testimoniò il giorno dopo che il vino si era pulito completamente, e che stava più che bene rimasi sorpreso.

Il caso di Cotat, mi sarebbe piaciuto sperimentarlo, ma evidentemente se dopo un'ora quel sentore era sparito, quella non era TCA. Chissà cos'altro era, ma non TCA. Si potrebbe fare un manualetto delle omo-nosmie, a partire proprio dalla riduzione-brett, per dire.


A me è capitato recentemente con una bottiglia di Terre Alte di Felluga 1990: tutti giuravano sul tappo; sono state necessarie quasi tre ore per arrivare a godersi un vino della madonna... :roll:
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Alberto » 17 set 2010 15:12

Domanda forse ingenua...e se fosse una certa caratterizzazione del sauvignon "evoluto", a ricordare il tricloroanisolo?
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda pippuz » 17 set 2010 15:20

Alberto ha scritto:Domanda forse ingenua...e se fosse una certa caratterizzazione del sauvignon "evoluto", a ricordare il tricloroanisolo?

Mah, ci avevo pensato. Però penso sia Cotat in particolare che ha un profilo aromatico tutto suo, soprattutto dopo una decina di anni.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda petitbogho » 17 set 2010 15:27

pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:


Filippo, ho un dubbio.
La gran cote 1998 di Aprile era a posto, mentre le monts damnes (sicuro non fosse la 1994?) di settembre 2009 (c'erano anche Baroloonline e il Comandante), era effettivamente stata cassata subito ma si parlò anche di forte riduzione. ricordo male?
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda pippuz » 17 set 2010 15:41

petitbogho ha scritto:
pippuz ha scritto:Io dopo Cotat 98 dall'ing. dato per tappato da tutto il tavolo (Luca Mazzoleni, Paolo Nozza, Dario, Petitbogho, io e altri), poi misteriosamente arrivato a 92 punti dopo un'oretta e le recenti esperienze con le puzze di fogna dei vigna rionda di Roagna che poi diventano dei simil-Monfortini non ho più certezze su alcunché. :lol:


Filippo, ho un dubbio.
La gran cote 1998 di Aprile era a posto, mentre le monts damnes (sicuro non fosse la 1994?) di settembre 2009 (c'erano anche Baroloonline e il Comandante), era effettivamente stata cassata subito ma si parlò anche di forte riduzione. ricordo male?

A me pare proprio 1998 e si parlò di tappo.
Lo stesso tappo strano (con il vino che all'assaggio era buono) mi era già successa con il 1996 all'Isola.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Dedalus » 17 set 2010 15:43

Wineduck ha scritto:Non ho mai scritto che avesse sconfitto il TCA; ho scritto che a bicchiede fermo si percepiva nettamente il minerale ed il floreale del vino ma agitandolo il TCA tornava eccome. L'aspetto sorprendente è stata la mancata ossidazione dopo 5 giorni, il discorso tappo era a latere.
Io conoscendo la particolare materia da cui è composto il Percarlo non mi sorprendo più di tanto, solo quel pizzico che viene spontaneo ogni volta che si raggiunge un limite mai superato prima.

Ah ecco, questo mi torna, ma al contrario. Cioé, se il tappo è subdolo, io assaggio il vino e la cosa mi toglie ogni dubbio. Ma un altro modo per verificare, specie nel caso di vini con estratto molto alto, è quello di lasciare per qualche minuto il bicchiere immobile, e portarlo al naso senza scuoterlo minimamente, o meglio ancora portare il naso al bicchiere fermo, anche se questo di solito causa una certa mancanza di agio che limita la piena efficienza nel riconoscimento olfattivo, che è una reazione del cervello e non del bulbo olfattivo. Ricordo il caso di un Amarone Quintarelli Riserva 1985, vino di incredibile fittezza e peso, che annegava qualsiasi cosa dentro il suo immane corpo non appena si roteava anche lievemente il bicchiere, ma bastava lasciarlo fermo un minuto e... eccolo lì, il tappo maledetto! Se invece il tappo è dominante, magari rimanendo fermo rifanno capolino gli altri aromi, che ovviamente devono essere molto intensi anche se non "larghi".

E' una spiegazione ragionevole, che riporta alla fase olfattiva in cui attraverso la saturazione si cerca, a bicchiere immobile, il dettaglio aromatico laterale: l'immobilità del bicchiere fa uscire le note più sottili e penetranti che nel vortice alcolico-fruttato del bicchiere appena agitato si perdono inevitabilmente. Che siano belli (fiori e spezie) o brutti (TCA).

Quanto ai vini ancora piuttosto giovani che rimangono relativamente fermi molto a lungo su un'espressione olfattiva meno brillante di quella offerta nelle prime 3-6 ore, ma comunque ancora del tutto estranea alle tipiche insegne dell'ossidazione conclamata, quando si parla di Nebbiolo di annata classica non è così difficile incontrarne qualcuno che si avvii con sorprendente disinvoltura verso la settimana di bevibilità. Ricordo il caso del Barolo 1996 di Bartolo, ad esempio. Semmai la difficoltà è di fare arrivare la bottiglia ancora mezza piena così lontano, perché se si scende sotto la mezza bottiglia, anche tappando e mettendo il vino in fresco, la vita si fa dura anche per gli highlander dell'ossigeno. Nel caso di un vino tappato, è certamente più facile... :P

Se si parla invece di "particolare materia di cui è fatto il Percarlo", in attesa di verificare se per caso dalle parti di San Giusto non risieda una qualche singolarità astrofisica, a me viene in mente Uma Thurman. Una boccia di Percarlo 1999 a chi scioglie l'indovinello... :wink:

Scherzi a parte, ognuno ha diritto ed anzi dovere ai propri innamoramenti, altrimenti che ragione ci sarebbe di parlare tanto di vino. Tanto, la differenza fra l'innamoramento autentico e sincero (quindi ragionevole e tollerante) e l'agiografia faziosa (quindi intollerante ed aggressiva) è semplice: il primo funziona come il migliore dei marketing, la seconda è il più classico degli autogoal da marketting dozzinale e volgare, e si finisce per avere in uggia vini che magari di per loro non dispiacerebbero per nulla. Anzi.

Bisognerà fare una bella sangiovesata, a breve...
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Dedalus
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Dedalus » 17 set 2010 15:46

pippuz ha scritto:Lo stesso tappo strano (con il vino che all'assaggio era buono) mi era già successa con il 1996 all'Isola.


Ecco. Se in bocca è buono, non è tappo, certificato.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - Estate 2010

Messaggioda Wineduck » 17 set 2010 16:39

Dedalus ha scritto:Se si parla invece di "particolare materia di cui è fatto il Percarlo", in attesa di verificare se per caso dalle parti di San Giusto non risieda una qualche singolarità astrofisica, a me viene in mente Uma Thurman. Una boccia di Percarlo 1999 a chi scioglie l'indovinello... :wink:

Scherzi a parte, ognuno ha diritto ed anzi dovere ai propri innamoramenti, altrimenti che ragione ci sarebbe di parlare tanto di vino. Tanto, la differenza fra l'innamoramento autentico e sincero (quindi ragionevole e tollerante) e l'agiografia faziosa (quindi intollerante ed aggressiva) è semplice: il primo funziona come il migliore dei marketing, la seconda è il più classico degli autogoal da marketting dozzinale e volgare, e si finisce per avere in uggia vini che magari di per loro non dispiacerebbero per nulla. Anzi.

Bisognerà fare una bella sangiovesata, a breve...


Il tentativo di far passare come "fideistico" tutto ciò che non hai potuto accertare empiricamente con i tuoi sensi, non lo percepisco come una questione personale quanto piuttosto un colpo alla credibilità del metodo e piùù in generale dell'approccio al vino che cerchi di proporre in varie occasioni. I toni e di termini di questo scambio sono fra i più auspicabili della storia del forum ma non cambia la sostanza: nessuno ti chiede di mettere entusiasmo in ciò che non ritieni meritevole, tantomeno di limitare il tuo spirito critico, però un briciolino di umana empatia in chi gioisce e si dimostra entusiasta, non guasterebbe affatto. Come tu riconosci spesso, il vino non è mera analisi chimico-fisica altrimenti non saremmo qui ad esprimere la nostra "fallace" ma entusiastica umanità. E' noto infatti che l'entusiasmo ha di per sè una vena di irrazionalità e di fanciullesca spensieratezza che male si concilia con l'iperpragmatismo terra-terra da "agente della Stasi" con cui talvolta io percepisco i tuoi tentativi di riportare i commenti sui binari della "logicità analitica scientificamente replicabile". Ovviamente è molto probabile che si tratti di un mio limite e che ormai sia annebbiato da una patina di pregiudizio nei tuoi confronti.
Ciò non toglie che se talvolta ti gettassi nella mischia con un minimo di "lievità" ("lieve inutile" Subsonica 2006) faresti un gran servizio a noi tutti e soprattutto all'efficacia delle tue tesi (che meritano spesso di essere lette e comprese).
Sperando che sia colto l'intento costruttivo e assolutamente non polemico, saluto cordialmente... :D
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton

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