alexer3b ha scritto:vinogodi ha scritto:alexer3b ha scritto:l'oste ha scritto:Un ricordo del giorno e notte sul peschereccio a Marettimo e Favignana.
Profumo di pesce e vento incessante, mentre la barcaccia ondeggia, niente vino, prima si deve pescare il pranzo e la cena.
Nessuno parla, si lavora tutti, guardando il mare che oscilla e scintilla.
Le reti tradizionali, senza strascico, sono oneste nemiche per un pesce che può avvistarle e può anche sfuggire.
Soprattutto quando i padroni delle reti non sono tutti figli di Rosario il pescatore, che sorride mentre ci dirige.
Poi, si tirano su e quando le reti si aprono sulla barca per rivelare la pesca, è un infinito fermo immagine a bocca aperta, una sensazione di gioia e tenerezza insieme, con quel piccolo senso di onnipotenza nel decidere cosa ributtare a mare. I padroni delle reti sono nemici caritatevoli se il pesce è fortunato perche troppo piccolo oppure perchè avevamo già pescato così tanto di meglio e poi per me le tracine non sono poi così buone. Via, tutte in acqua che tanto non mancano gamberi, polpi, gallinelle e scorfani. Che spettacolo di pesce lo scorfano, mi domando perchè Van Gogh non ne abbia ritratto la mefistofelica lucentezza, con tutti quei colori di fine tramonto.
Ora può arrivare il vino bianco, senza etichetta e sapido come il mare, un vino "marittoriale".
Così unico nel suo anonimato e perfetto per il momento, che uno chablis non ci sarebbe c'entrato una minchia.
Mangio la zuppa come fosse il primo pasto guadagnato in vita mia, mi scappa un sorriso mistico verso il cielo e un grazie alla vita.

Alex
... moh speriamo non abbia tolto il pane di bocca a qualche giornalita di DeVinis o Il mio Vino o Civiltà del Bere...

Chissà quanti n'ha mandati sul lastrico 'sto zozzo !
Alex
Quanno avete finito de pijà pe' i fondelli...
Risate.
Intanto ieri sera visto che faceva fresco fresco, con uno spaghetto con bottarga e una grigliatina semplice, oltre ai soliti vetri "da battaglia" estiva (Corvo rosso e bianco, Anghimbè, Villa Bucci base, Dolcetti di ogni dove...), anche qualche gran bel vino rosso.
Il tutto guardando le stelle, cadenti e non.
Montevertine 2007I profumi sono caldi e già complessi, domina la sera nel bosco, per frutti e "terrenità". Nella gamma-vini di Martino il Montevertine mi sembra sempre il più concreto, l'eleganza di poche parole. Non stanca mai e quando lo bevi è sempre come avevi sperato. Una certezza, un vecchio amico e un lungo filo di affinità. Due torri piene e un puledro.
NSG 1er cru Les Pruliers 2007 ChevillonQuanto mi piacciono molti rossi 2007 di Borgogna. Ereticamente dico che per il mio gusto mi fanno godere quasi più dei 2005, dei quali non hanno quel "massiccio centrale" che riempie il palato, ma hanno uno scheletro di adamantio (si, ho visto da poco Wolverine, le origini, favoloso).
I profumi hanno una mobilità ancora a scatti, ma hanno pulizia e una densità olfattiva ottima. Mi piace poi molto l'acidità senza mezze misure ma senza eccesso, è un vino che va dritto al sodo anche se con eleganza. Una torre e un cavallo.
Don Anselmo 1994 - PaternosterE questo da dove viene?
Si, la bottiglia arriva dal fondo di una cassettina dimenticata in cantina, ma il vino? Che vino, che profumi strepitosi e complessi, radici scure miste a frutto, una linea minerale piena di muschio, anche una esile florealità a bicchiere "spento". In bocca ha ancora nerbo da vendere e un sapore "di sud" nettissimo, il gusto è caldo, sensazioni morbide e il vino scorre quasi indolente sulle pareti del bicchiere, tra guizzi granata e porpora. Massimo rispetto e tanto piacere per la sorpresa. Due torri di sicuro, ma intravvedo anche un'ombra da re (se ci fosse il principe negli scacchi...).