BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

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M. de Hades
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda M. de Hades » 24 feb 2010 10:55

cesmic ha scritto:La mia posizione, Rossano, è sicuramente quella del massimo rispetto per una categoria professionale come quella degli enologi.
Ciò deriva dal fatto che credo sia improponibile generalizzare giudizi quando non si hanno titoli (accademici e professionali) tali per emettere sentenze di cotanto peso come ha fatto, avventatamente, bardamu.
Credo che in seno ad ogni azienda vinicola (come accade all'interno di qualsiasi azienda) ci siano dinamiche tali, a noi quasi sempre sconosciute, che possano determinare il risultato che troviamo nel bicchiere.
Non ultimo ricordiamoci che il vino è un prodotto e che come tutti i prodotti è creato per essere oggetto di un business.
Di conseguenza deve essere, anche se può farci storcere il naso, il più possibile gradito al mercato.
La mia idea di vino conta poco. Quando invio pallet interi di merce oltreoceano dentro non c'è certo il cesmicpensiero o il cesmicgusto; c'è ciò che il cliente desidera. E orientare il gusto di un intero popolo (qualsiasi esso sia) non è lavoro per noi.
Voglio farti un esempio secondo me chiaro. Ultimamente ho consigliato ad un enologo di fare il verdicchio in modo del tutto differente. Non meglio, ma....peggio. Perlomeno per il mio gusto. Gli ho detto di togliere una smaccata tipicità che a me piace. Perchè? Perchè altrimenti col cavolo che lo vendiamo in America. Poi lo assaggi tu e dici giustamente che l'enologo non riconosce la palese mancanza di tipicità del prodotto che ha fatto. Peccato che i tuoi o i miei complimenti non faranno guadagnare quei 100.000 eurini che fatturerà togliendo un pò di quella mandorla amara.....
Il business è business, il forum è il forum.
Gli enologi italiani, oltrechè grandi professionisti, sono quotidianamente tra l'incudine ed il martello.



Ma di cosa vai cianciando, tu?
Solo perché metti insieme quattro ciofeche di vini nel garage, pensi di avere i titoli per disquisire con lucidità e cognizione di queste cose?
Manco avessi collaborato con uno staff di enologi di fama; e intendo almeno una mezza dozzina!
Sei proprio un uomo di una meschinità miserevole...
Tra l'altro mi costringi pure a intervenire per darti contro, col rischio che qualche utente non proprio serenissimo ci faccia il cazziatone e ci metta sulla graticola - anzi, sul "graticolato" - accusandoci di inscenare teatrini da pagliacci.... noi....
Certo, se non altro è un buon modo per non essere scambiato per un tuo amico: con gli insulti che si sentono affibbiare, non è che sia un ruolo molto ambito.
Lascia spazio alle cose serie e che si torni a ragionare di elenchi di vini piaciuti e piaciuti meno, così poi posso scomparire di nuovo nel compra&vendi per aggiornare la mia lista della spesa.
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Aramis » 24 feb 2010 11:02

MI sembrava, infatti.
"L’appellation d’origine constitue un patrimoine collectif, et ne peut donc pas être la propriété d’opérateurs économiques à titre privatif, contrairement à une marque, par exemple." (INAO, Institut National des Appellations d'Origine)
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Bardamu » 24 feb 2010 11:09

cesmic ha scritto:
Bardamu ha scritto:Per quanto riguarda la categoria degli enologi, io ne difendevo l'utilità e ne riconoscevo i meriti storici e attuali sin dai tempi del forum di Porthos, ed era una posizione isolata. Non sono mai stato tra quelli che se li dipingono come dei mezzi sofisticatori e degli omologatori di gusti, anzi. Vacci a guardare. Però come ogni comunità professionale hanno delle caratteristiche abbastanza ricorrenti in una certa fase storica, positive e negative, e tra queste in questo momento c'è l'avere un'ampiezza di assaggi in genere (IN GENERE..) più limitata di quanto il ruolo richiederebbe, ed in genere (IN GENERE..) inferiore al livello di molti appassionati che lavorano fuori dal settore. Se non riesci a riconoscere serenamente questo senza percepirla come una gigantesca scomunica ad un'intera categoria, è un problema della tua personalità.


Quindi secondo la tua di personalità cio che leggo sopra è la chiara esplicazione di ciò che hai scritto sotto e che riporto di nuovo:

Bardamu ha scritto: La sorprendente, sconfortante ignoranza degustativa degli enologi è un problema serio, è forse IL maggior limite attuale all'ulteriore crescita di qualità del vino italiano.


Secondo me o hai una tragica capacità di sintesi oppure convivono in te idee a dir poco contrastanti tra loro.
Magari è solo un'oceanica confusione.....che toglie a te serenità.
Sono qui ad aspettare qualcuno che abbia il coraggio di dire che sono nel torto.

A proposito......il fatto che tu mi abbia inquadrato solo leggendo ciò che scrivo qui mi conforta.
Chissà ora come ti inquadra l'intera categoria degli enologi dopo aver letto le tue, a dir poco, avventate parole.....

Sei vistosamente nel torto, e pure un po' autistico nel non tenere conto delle risposte, ma la cosa non ti interessa davvero, perchè il tuo vero obiettivo è spargere fango e buttare in vacca il thread. Ti sto antipatico per qualche motivo tutto tuo, e mi bracchi a mò di troll ogni volta che scrivo qualcosa di più lungo di tre righe. Il modo scomposto e meschino in cui lo fai è davvero sbalorditivo, ma questo te l'ho già detto fin troppe volte. Vorrei aggiungere che quello che fai non è rispettoso nei confronti di chi legge questo forum, lasciali leggere senza metterti a ululare scompostamente e se ho scritto cazzate ci arriveranno da soli, altrimenti apprezzeranno il contributo.

Piuttosto, non ho elementi ma a volte mi viene il sospetto inquietante che dietro i nick Cesmic e De Hades ci sia la stessa persona, o comunque una stessa persona acceda ai due nick. Il che suona malsano e schizofrenico visto che i due nick da anni appaiono in coppia e ogni volta scherzano e si spalleggiano tra di loro. Se così fosse, comincio a capire il senso del "lei non sa chi sono io" e ad averne un po' paura...
...sto mettendo su pancetta...non pensavo sarebbe mai successo...
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Bardamu » 24 feb 2010 11:20

cesmic ha scritto:
Dedalus ha scritto:
Continuiamo a discutere confrontando argomenti ad argomenti, senza far deragliare il discorso verso la solita zuffa acrimoniosa.

A te non è mai capitato di confrontarti con degli enologi e verificare che la loro cultura di assaggio è limitata ai soli portati delle lavorazioni tecniche su cui si basa la loro professione, oppure addirittura delle sole lavorazioni da loro preferite? A me sì. Altre volte invece mi è capitato di avere a che fare con enologi intelligenti e brillanti, curiosi e sensibili, di solida esperienza non solo tecnica ma anche culturale rispetto all'assaggio. Una minoranza, tuttavia. Credo si possa parlare anche di questo, come della qualità dei vini da loro prodotti.

Da dove verrebbero altrimenti i tanti vini di cui si critica con gran nettezza l'esito, se non dall'incapacità dei rispettivi enologi di percepire alcune caratteristiche come difetti o limiti? Ci possono essere certo altri fattori e concause, ma sull'aggregato statistico una buona percentuale non può che dipendere da questo. Specie quando quei difetti e limiti (per lo più stilistici ma a volte anche tecnici, quando non ancora lungamente metabolizzati dalla letteratura accdemica) si ripetono costantemente anno dopo anno.

Qual è la tua esperienza ed opinione rispetto a questi temi?

Peraltro io storicamente (sin dai tempi del forum di Porthos) ritengo che la responsabilità sia a monte, e nasca dalla ancor più radicale mancanza di cultura degustativa dei tanti anzi troppo produttori che all'enologo di turno rimettono ciecamente le sorti dei loro vini e delle loro aziende, nonché nel quadro d'insieme anche dei rispettivi territori. Ma qui davvero si rischierebbe di fare troppo grande il discorso, quindi accolgo volentieri il tuo invito a non addentrarmici...

La mia posizione, Rossano, è sicuramente quella del massimo rispetto per una categoria professionale come quella degli enologi.
Ciò deriva dal fatto che credo sia improponibile generalizzare giudizi quando non si hanno titoli (accademici e professionali) tali per emettere sentenze di cotanto peso come ha fatto, avventatamente, bardamu.
Credo che in seno ad ogni azienda vinicola (come accade all'interno di qualsiasi azienda) ci siano dinamiche tali, a noi quasi sempre sconosciute, che possano determinare il risultato che troviamo nel bicchiere.
Non ultimo ricordiamoci che il vino è un prodotto e che come tutti i prodotti è creato per essere oggetto di un business.
Di conseguenza deve essere, anche se può farci storcere il naso, il più possibile gradito al mercato.
La mia idea di vino conta poco. Quando invio pallet interi di merce oltreoceano dentro non c'è certo il cesmicpensiero o il cesmicgusto; c'è ciò che il cliente desidera. E orientare il gusto di un intero popolo (qualsiasi esso sia) non è lavoro per noi.
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Il business è business, il forum è il forum.

Ok, chiamo l'ambulanza.
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda cesmic » 24 feb 2010 11:27

Bardamu ha scritto:Sei vistosamente nel torto, e pure un po' autistico nel non tenere conto delle risposte, ma la cosa non ti interessa davvero, perchè il tuo vero obiettivo è spargere fango e buttare in vacca il thread. Ti sto antipatico per qualche motivo tutto tuo, e mi bracchi a mò di troll ogni volta che scrivo qualcosa di più lungo di tre righe. Il modo scomposto e meschino in cui lo fai è davvero sbalorditivo, ma questo te l'ho già detto fin troppe volte. Vorrei aggiungere che quello che fai non è rispettoso nei confronti di chi legge questo forum, lasciali leggere senza metterti a ululare scompostamente e se ho scritto cazzate ci arriveranno da soli, altrimenti apprezzeranno il contributo.

Piuttosto, non ho elementi ma a volte mi viene il sospetto inquietante che dietro i nick Cesmic e De Hades ci sia la stessa persona, o comunque una stessa persona acceda ai due nick. Il che suona malsano e schizofrenico visto che i due nick da anni appaiono in coppia e ogni volta scherzano e si spalleggiano tra di loro. Se così fosse, comincio a capire il senso del "lei non sa chi sono io" e ad averne un po' paura...

Credo che le tue parole si commentino da sole...
Purtroppo è evedente che neanche questa presupposta paura riesce a darti il senso della misura.
A proposito, ti ricordo che l'autismo è una seria patologia che affligge numerose persone. Tu, lo usi come insulto.
Ed hai il coraggio di parlare di rispetto. Ma nessuno ti ha mai adeguatamente sculacciato nella vita?!?

NON HO NULLA CONTRO DI TE.
NONO TI CONOSCO.
NON SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO SOLO CON QUELLO CHE HAI SCRITTO.
NON HO MAI ATTACCATO LA TUA PERSONA IN ALCUN MODO.
E poi, che barbarie, brodo vegetale ad un bambino dell'asilo... vuoi mettere con un paio di tubi di Pringles??? (Un amico)
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda davidef » 24 feb 2010 11:37

NON SI STAVA PARLANDO DI BRUNELLO ?

BENE, LE VOSTRE BEGHE ANDATELE A SBRIGARE ALTROVE, CHIUNQUE ABBIA RAGIONE O MENO CHE IL PUNTO NON E' QUESTO, GRAZIE
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Bardamu » 24 feb 2010 11:42

davidef ha scritto:NON SI STAVA PARLANDO DI BRUNELLO ?

BENE, LE VOSTRE BEGHE ANDATELE A SBRIGARE ALTROVE, CHIUNQUE ABBIA RAGIONE O MENO CHE IL PUNTO NON E' QUESTO, GRAZIE

Scusa Davidef ma io ho postato molti contributi spero anche interessanti sul tema, e se noti ho fatto le 2 di notte per trascrivere le NdD, finchè ce l'ho fatta. Sono stato aggredito a freddo e ripetutamente per una frase, ora non accetto che tu o chiunque altro faccia di tutta l'erba un fascio! Facciamo così, o Cesmic/De Hades comincia a postare sull'argomento, o viene invitato dagli stessi forumisti a lasciare immediatamente il thread. Così è moderazione di uno spazio comune, altrimenti è qualunquismo.
...sto mettendo su pancetta...non pensavo sarebbe mai successo...
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Il Comandante » 24 feb 2010 11:46

Aramis ha scritto:MI sembrava, infatti.


Non pensavi mica che la pace durasse, vero?
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Aramis » 24 feb 2010 11:46

Bene. Vorrei allora a questo punto argomentare in serenità con il buon Bardamu su una cosa specifica, e lo faccio qui in pubblico anziké kiamarlo, kosì il forum è + fiko e nn ci sono fraintendim. di sorta.

DISCLAIMER Quanto segue è solo il mio pensiero; ogni riferimento a personaggi realmente esistenti è puramente casuale e non si intendono offendere con ciò categorie di lavoratori.

E' fuori discussione, Luca, che il frutto delle Riserve 2004 sia "più svanito" rispetto ai 2004 annata o ai 2005 annata, come notavi.
L'elevage obbligatoriamente più lungo in legno ha questa fisionomia, che ti induce a non considerare grande l'annata, COME OBIETTIVO.
Il Brunello di Montalcino non è un vino nato già armato come Minerva dalla testa di Giove, però ha dei punti di riferimento storici ben precisi, ad esempio quello di Biondi-Santi, delle cui Riserve è possibile sostenere tutto tranne che all'uscita conservino il frutto in evidenza; idem per quelle, che seguirono, de Il Poggione. La fisionomia voluta/ratificata dal legislatore, oltretutto con tempi minimi di maturazione accorciati progressivamente fino alla metà, incarna un'idea di vino da invecchiamento del tutto particolare, comune forse solo al Barolo. Vogliamo dire che a Barolo la 1996 aveva all'uscita "più frutto" della 1990 o della 1999? Diciamolo: ma sbagliamo, perché non era così. Eppure, è un'annata dal mio punto di vista più grande delle due citate. Idem per gli 1989 rispetto ai 2004 o ai 1988.

Sostengo qui che il Brunello di Montalcino Riserva da grande annata, atto al lungo o lunghissimo invecchiamento, non ha nel "frutto" la sua dotazione primaria, ma al contrario è tutto tattilità, anzi: secondo me DEVE ESSERE TUTTO TATTILITA', nonché aver costruito un potenziale redox importante, resistere all'ossidazione, avere scheletro e tannino, sale e sasso, intensa durezza palatale. Se si accetta questa logica per la tipologia, come ovviamente faccio io essendo la mia logica estetica e di osservatore, la 2004 è un'annata che ha dato non meno di venti/venticinque Brunello Riserva PERFETTI, che attraverseranno fumando la pipa tre decenni almeno, restando splendidamente bevibili, autorevoli e carismatici, e cioè in sostanza resistendo all'ossidazione mantenendo il loro carico aromatico, complesso sebbene poco o nulla fruttato. Ed è dunque il profilo di un'annata a cinque stelle... e mezzo; tra l'altro persevero nel mio errore, perché dopo le mie cinque visite di ieri (Capanna, Baricci, Le Chiuse, Le Chiuse di Sotto, Abbadia Ardenga) rilancerei di dieci volte la mia metaforica "posta" su questo assunto. La mia signora sostiene del resto che sono un perenne candidato al lastrico.

Se invece si rifiuta questo punto di vista, o lo si considera errato come sembra fare in perfetta coerenza Bardamu, comprendo perfettamente che la valutazione qualitativa delle annate recenti finisca per essere completamente differente rispetto alla mia. Ad esempio, di sicuro io attribuisco alla 2001 - annata durissima, nata con poco frutto e ancora oggi caratterizzata da una durezza tannica micidiale - una valutazione superiore a quella di Luca, il quale presumibilmente impazzirà per la 2007, mentre io proprio no.

Entrambe le posizioni credo abbiano piena cittadinanza, ed anzi, e così rispondo anche al Comandante, credo che la mia sia già minoritaria.

Ripeto che intendevo spiegare il mio punto di vista, e non imporlo.
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Bardamu » 24 feb 2010 11:46

cesmic ha scritto:
Bardamu ha scritto:Sei vistosamente nel torto, e pure un po' autistico nel non tenere conto delle risposte, ma la cosa non ti interessa davvero, perchè il tuo vero obiettivo è spargere fango e buttare in vacca il thread. Ti sto antipatico per qualche motivo tutto tuo, e mi bracchi a mò di troll ogni volta che scrivo qualcosa di più lungo di tre righe. Il modo scomposto e meschino in cui lo fai è davvero sbalorditivo, ma questo te l'ho già detto fin troppe volte. Vorrei aggiungere che quello che fai non è rispettoso nei confronti di chi legge questo forum, lasciali leggere senza metterti a ululare scompostamente e se ho scritto cazzate ci arriveranno da soli, altrimenti apprezzeranno il contributo.

Piuttosto, non ho elementi ma a volte mi viene il sospetto inquietante che dietro i nick Cesmic e De Hades ci sia la stessa persona, o comunque una stessa persona acceda ai due nick. Il che suona malsano e schizofrenico visto che i due nick da anni appaiono in coppia e ogni volta scherzano e si spalleggiano tra di loro. Se così fosse, comincio a capire il senso del "lei non sa chi sono io" e ad averne un po' paura...

Credo che le tue parole si commentino da sole...
Purtroppo è evedente che neanche questa presupposta paura riesce a darti il senso della misura.
A proposito, ti ricordo che l'autismo è una seria patologia che affligge numerose persone. Tu, lo usi come insulto.
Ed hai il coraggio di parlare di rispetto. Ma nessuno ti ha mai adeguatamente sculacciato nella vita?!?

NON HO NULLA CONTRO DI TE.
NONO TI CONOSCO.
NON SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO SOLO CON QUELLO CHE HAI SCRITTO.
NON HO MAI ATTACCATO LA TUA PERSONA IN ALCUN MODO.

Allora sparisci, metti il filtro sui miei interventi e lascia in pace me e i lettori e partecipanti del forum. Non c'è nessun motivo per cui dobbiamo scambiarci altre schermaglie in futuro e rovinare bei thread a tutti, io non ti ho MAI cercato: tu e il tuo amico vero o immaginario cominciate ad ignorare i miei post invece che mettervi a ululare ogni volta e siamo tutti contenti.
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda davidef » 24 feb 2010 11:49

Bardamu ha scritto:
davidef ha scritto:NON SI STAVA PARLANDO DI BRUNELLO ?

BENE, LE VOSTRE BEGHE ANDATELE A SBRIGARE ALTROVE, CHIUNQUE ABBIA RAGIONE O MENO CHE IL PUNTO NON E' QUESTO, GRAZIE

Scusa Davidef ma io ho postato molti contributi spero anche interessanti sul tema, e se noti ho fatto le 2 di notte per trascrivere le NdD, finchè ce l'ho fatta. Sono stato aggredito a freddo e ripetutamente per una frase, ora non accetto che tu o chiunque altro faccia di tutta l'erba un fascio! Facciamo così, o Cesmic/De Hades comincia a postare sull'argomento, o viene invitato dagli stessi forumisti a lasciare immediatamente il thread. Così è moderazione di uno spazio comune, altrimenti è qualunquismo.



non mi interessa fare la divisione dei buoni e cattivi e tantomeno mi interessa dare appiglio poi ad altre discussioni o entrare nel merito su cui discutete, dico solo che tutto ciò di cui state discutendo non è in linea con un argomento che una volta tanto è realmente interessante e ben tenuto in riga in modo civile come da tempo non accadeva.

finitela e basta, chi ha letto si è fatto le sue idee e comunque queste esulano dall'oggetto del 3D.
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda cesmic » 24 feb 2010 11:55

cesmic ha scritto:
Aramis ha scritto: io il 2004 di Pacenti l'ho trovato terribile, etereo e legnoso di legno dolcissimo al naso, e in bocca letteralmente disseccato da una caterva di tannino gallico.

L'anno scorso pensavo di essere l'unico ad averlo trovato proprio così.....quest'anno gli stessi difetti "incastonati" in una struttura magra figlia dell'annata che ne ha messo ancora più in risalto (se possibile) i difetti. Sorvoliamo sulla quantità di depositi presenti in quel goccio di vino che mi è stato versato......
E poi, che barbarie, brodo vegetale ad un bambino dell'asilo... vuoi mettere con un paio di tubi di Pringles??? (Un amico)
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda meursault » 24 feb 2010 12:14

Aramis ha scritto:.........Ripeto che intendevo spiegare il mio punto di vista, e non imporlo.


Specifico meglio anche io il mio pensiero.
Anche io ho avuto l'impressione, nei miei pochi assaggi, che i Brunelli 2004 riusciti fossero grandi davvero, ma questo non vale per la media dei campioni assaggiati.
Ovvero, mi sembra che il livello medio non sia da "grande annata", ma solo chi ha lavorato bene ha fatto grandi/grandissimi vini.
E quello che secondo me manca in questi vini non è assolutamente il frutto, ma manca un po di grip, manca quella tensione acida fresca che costituisce la spina dorsale dei grandi vini.
Alcuni sono già un poco evoluti, sfibrati, non vitali.
Tornando al parallelo con le Langhe, appunto, non credo che i 1996 fossero così all'uscita, ma erano probabilmente delle sassate nei denti, irrisolti ma vitali, dalla bocca serrata ma prospettica, muti nei profumi.
Ed il livello medio in Langa, anche da produttori non di primissimo piano, è assolutamente alto, altissimo, molto difficile aver cannato l'annata, puoi trovare vini sbalorditivi un po ad ogni porta.
A Montalcino a me è sembrato che non sia così......ci sono probabilmente diversi (un paio di decine?) campioni, ma dietro, il gruppone è piuttosto staccato.
my 2 cents.
Ultima modifica di meursault il 24 feb 2010 12:15, modificato 1 volta in totale.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Bardamu » 24 feb 2010 12:14

Aramis ha scritto:Bene. Vorrei allora a questo punto argomentare in serenità con il buon Bardamu su una cosa specifica, e lo faccio qui in pubblico anziké kiamarlo, kosì il forum è + fiko e nn ci sono fraintendim. di sorta.

DISCLAIMER Quanto segue è solo il mio pensiero; ogni riferimento a personaggi realmente esistenti è puramente casuale e non si intendono offendere con ciò categorie di lavoratori.

E' fuori discussione, Luca, che il frutto delle Riserve 2004 sia "più svanito" rispetto ai 2004 annata o ai 2005 annata, come notavi.
L'elevage obbligatoriamente più lungo in legno ha questa fisionomia, che ti induce a non considerare grande l'annata, COME OBIETTIVO.
Il Brunello di Montalcino non è un vino nato già armato come Minerva dalla testa di Giove, però ha dei punti di riferimento storici ben precisi, ad esempio quello di Biondi-Santi, delle cui Riserve è possibile sostenere tutto tranne che all'uscita conservino il frutto in evidenza; idem per quelle, che seguirono, de Il Poggione. La fisionomia voluta/ratificata dal legislatore, oltretutto con tempi minimi di maturazione accorciati progressivamente fino alla metà, incarna un'idea di vino da invecchiamento del tutto particolare, comune forse solo al Barolo. Vogliamo dire che a Barolo la 1996 aveva all'uscita "più frutto" della 1990 o della 1999? Diciamolo: ma sbagliamo, perché non era così. Eppure, è un'annata dal mio punto di vista più grande delle due citate. Idem per gli 1989 rispetto ai 2004 o ai 1988.

Sostengo qui che il Brunello di Montalcino Riserva da grande annata, atto al lungo o lunghissimo invecchiamento, non ha nel "frutto" la sua dotazione primaria, ma al contrario è tutto tattilità, anzi: secondo me DEVE ESSERE TUTTO TATTILITA', nonché aver costruito un potenziale redox importante, resistere all'ossidazione, avere scheletro e tannino, sale e sasso, intensa durezza palatale. Se si accetta questa logica per la tipologia, come ovviamente faccio io essendo la mia logica estetica e di osservatore, la 2004 è un'annata che ha dato non meno di venti/venticinque Brunello Riserva PERFETTI, che attraverseranno fumando la pipa tre decenni almeno, restando splendidamente bevibili, autorevoli e carismatici, e cioè in sostanza resistendo all'ossidazione mantenendo il loro carico aromatico, complesso sebbene poco o nulla fruttato. Ed è dunque il profilo di un'annata a cinque stelle... e mezzo; tra l'altro persevero nel mio errore, perché dopo le mie cinque visite di ieri (Capanna, Baricci, Le Chiuse, Le Chiuse di Sotto, Abbadia Ardenga) rilancerei di dieci volte la mia metaforica "posta" su questo assunto. La mia signora sostiene del resto che sono un perenne candidato al lastrico.

Se invece si rifiuta questo punto di vista, o lo si considera errato come sembra fare in perfetta coerenza Bardamu, comprendo perfettamente che la valutazione qualitativa delle annate recenti finisca per essere completamente differente rispetto alla mia. Ad esempio, di sicuro io attribuisco alla 2001 - annata durissima, nata con poco frutto e ancora oggi caratterizzata da una durezza tannica micidiale - una valutazione superiore a quella di Luca, il quale presumibilmente impazzirà per la 2007, mentre io proprio no.

Entrambe le posizioni credo abbiano piena cittadinanza, ed anzi, e così rispondo anche al Comandante, credo che la mia sia già minoritaria.

Ripeto che intendevo spiegare il mio punto di vista, e non imporlo.

Sono totalmente d'accordo con il tuo ragionamento e ne condivido la sensibilità, ma per me parlare di note di frutto un po' svanito è sostanzialmente un modo possibilista e non aggressivo di parlare di vino un po' svanito. Proprio perchè da un Brunello riserva mi aspetto austerità ed un redox tarato sul lungo invecchiamento e sull'esaltazione tattile delle durezze nobili e delle tensioni minerali, le sfumature di svanito non le vorrei trovare, in quanto cuociono la trama tattile e impastano le possibilità di sviluppare una definizione nobile con l'invecchiamento.

Facciamo così. Sei una delle persone al mondo che ho più piacere di vedere. Stai accantonando molte bottiglie di riserve 04. Se ce n'è una di quelle che ho trovato tendenzialmente svanita, la riassaggiamo insieme tra dieci anni, destino permettendo. :)
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Bardamu » 24 feb 2010 12:41

meursault ha scritto:
Aramis ha scritto:.........Ripeto che intendevo spiegare il mio punto di vista, e non imporlo.


Specifico meglio anche io il mio pensiero.
Anche io ho avuto l'impressione, nei miei pochi assaggi, che i Brunelli 2004 riusciti fossero grandi davvero, ma questo non vale per la media dei campioni assaggiati.
Ovvero, mi sembra che il livello medio non sia da "grande annata", ma solo chi ha lavorato bene ha fatto grandi/grandissimi vini.
E quello che secondo me manca in questi vini non è assolutamente il frutto, ma manca un po di grip, manca quella tensione acida fresca che costituisce la spina dorsale dei grandi vini.
Alcuni sono già un poco evoluti, sfibrati, non vitali.
Tornando al parallelo con le Langhe, appunto, non credo che i 1996 fossero così all'uscita, ma erano probabilmente delle sassate nei denti, irrisolti ma vitali, dalla bocca serrata ma prospettica, muti nei profumi.
Ed il livello medio in Langa, anche da produttori non di primissimo piano, è assolutamente alto, altissimo, molto difficile aver cannato l'annata, puoi trovare vini sbalorditivi un po ad ogni porta.
A Montalcino a me è sembrato che non sia così......ci sono probabilmente diversi (un paio di decine?) campioni, ma dietro, il gruppone è piuttosto staccato.
my 2 cents.

Condivido completamente le tue impressioni e il tuo raffronto con gli esordi dei Barolo 1996. :)
...sto mettendo su pancetta...non pensavo sarebbe mai successo...
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tunde
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda tunde » 24 feb 2010 13:28

videodrome ha scritto:
alì65 ha scritto:.
..
Per Il Poggione ris.04 dalla quotazione di Aramis toglierei almeno 2 punti, 92/93 perchè altrimenti Poggio di Sotto si attesterebbe a quota 98 e che mi sembra un pochino eccessivo......


C'era anche la riserva 2004 di Poggio di Sotto?
Come l'hai trovata?


te lo dico io come era: chiuso è chiuso, pulito è pulito, finito è finito :lol: :lol: :lol:

davidef ha scritto:p.s: ragazzi, quando si assaggia sputate ogni tanto qualcosa, qualche degustatore 8) era in condizioni un " po' " imbarazzanti, se si perde lucidità nell'assaggio che giudizi si possono dare ai vini ? :lol: :lol: :lol:


non oso immaginare a chi ti riferisci!!! di certo non a me, perché per perdere la lucidità, prima bisogna averla avuta
Ultima modifica di tunde il 24 feb 2010 13:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda paolo7505 » 24 feb 2010 13:41

Da scarso conoscitore della zona, non c'è neanche bisogno che dica di condividere quello che Armando ha scritto, mi limito ad apprendere.....
Però faccio una domanda a lui e agli altri, la mia impressione è che con l'annata 2004 (ripeto da scarso conoscitore della zona) siano fiorite riserve come funghi, ora mi sembra che, come diceva Davidef, la cosa sia dovuta anche ad un legittima esigenza commerciale, di voler risollevarsi dopo lo scandalo di Brunellopoli e dopo annate quantomeno difficili come la 2002 e la 2003.Ma mi sembra che abbiano fatto Brunelli riserva anche prodottori che prima non lo facevano, produttori con poca storia, pochi anni di brunello alle spalle, vigne magari ancora abbastanza giovani e non so se un Know how adeguato per la produzione di Brunelli riserva.
Ora la domanda è questa, ma in una buona o anche ottima annata, per fare una riserva basta veramente solo un anno in più di botte???
Perchè come diceva Rossano, anche la mia impressione è che molte riserve siano nate più in cantina che in vigna ( un produttore mi ha anche candidamente confessato che non era, almeno in questa fase, soddisfatto della sua riserva, secondo lui troppo legnosa, perchè con l'arrivo del vino nuovo, non aveva la botte dove poter ospitare il vino per la riserva 04 e l'ha dovuta travasare in 3 tonneau.......), anche se parlando con i produttori, tutti quelli con cui ho parlato e che han fatto riserva, non uno escluso mi hanno detto che la riserva era stata fatta con una attenta selezione in vigna, scegliendo le uve migliori, le viti più vecchie...........
Ma tutti questi produttori hanno, viti, terroir, esposizioni............ che gli possano consentire di fare delle riserve???
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.

Ci arrabbiamo se vinciamo senza stile. E non prendiamo neppure in considerazione l'eventualità di perdere.
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Andyele » 24 feb 2010 14:30

Fra i brunelli 2005 a me hanno fatto una buona impressione quelli di Tiezzi.
Il Vigna Soccorso direi ben fatto ma con tannini un po' troppo aspri (87)
Il Base (quello senza nome) l'ho trovato invece decisamente meglio. Equilibrato, elegante, affatto evoluto come invece la buona parte dei brunelli di quest'annata. Uno dei migliori assaggi del 2005. (88/90)
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Massimiliano Nicli » 24 feb 2010 15:02

vinogodi ha scritto:... piccoli giornalisti crescono .... 8)

SEi in buona compagnia...
Quei vini che tu definisci "pure espressioni di sangiovese" per me sono invece "pure espressioni di Gambelli" (della sua ricetta, del suo standard, chiamalo come vuoi)."L'anatra del vino"
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda davidef » 24 feb 2010 15:13

scusate ma nessun altro ha assaggiato il Brunello Cerbaiona 2005 di Molinari ? :shock:
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda paolo7505 » 24 feb 2010 15:34

davidef ha scritto:scusate ma nessun altro ha assaggiato il Brunello Cerbaiona 2005 di Molinari ? :shock:



Si, veramente molto buono, anche se quella nota di tabacco, o meglio di fumo di sigaretta, disturbava un po'............ :lol: :lol:
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.



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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda davidef » 24 feb 2010 15:38

paolo7505 ha scritto:
davidef ha scritto:scusate ma nessun altro ha assaggiato il Brunello Cerbaiona 2005 di Molinari ? :shock:



Si, veramente molto buono, anche se quella nota di tabacco, o meglio di fumo di sigaretta, disturbava un po'............ :lol: :lol:


pure quella di cipria e di crema da corpo un po' dolce però usciva fuori... :mrgreen: :roll: :mrgreen: :roll:
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda l'oste » 24 feb 2010 16:57

Aramis ha scritto:Bene. Vorrei allora a questo punto argomentare in serenità con il buon Bardamu su una cosa specifica, e lo faccio qui in pubblico anziké kiamarlo, kosì il forum è + fiko e nn ci sono fraintendim. di sorta.

DISCLAIMER Quanto segue è solo il mio pensiero; ogni riferimento a personaggi realmente esistenti è puramente casuale e non si intendono offendere con ciò categorie di lavoratori.

E' fuori discussione, Luca, che il frutto delle Riserve 2004 sia "più svanito" rispetto ai 2004 annata o ai 2005 annata, come notavi.
L'elevage obbligatoriamente più lungo in legno ha questa fisionomia, che ti induce a non considerare grande l'annata, COME OBIETTIVO.
Il Brunello di Montalcino non è un vino nato già armato come Minerva dalla testa di Giove, però ha dei punti di riferimento storici ben precisi, ad esempio quello di Biondi-Santi, delle cui Riserve è possibile sostenere tutto tranne che all'uscita conservino il frutto in evidenza; idem per quelle, che seguirono, de Il Poggione. La fisionomia voluta/ratificata dal legislatore, oltretutto con tempi minimi di maturazione accorciati progressivamente fino alla metà, incarna un'idea di vino da invecchiamento del tutto particolare, comune forse solo al Barolo. Vogliamo dire che a Barolo la 1996 aveva all'uscita "più frutto" della 1990 o della 1999? Diciamolo: ma sbagliamo, perché non era così. Eppure, è un'annata dal mio punto di vista più grande delle due citate. Idem per gli 1989 rispetto ai 2004 o ai 1988.

Sostengo qui che il Brunello di Montalcino Riserva da grande annata, atto al lungo o lunghissimo invecchiamento, non ha nel "frutto" la sua dotazione primaria, ma al contrario è tutto tattilità, anzi: secondo me DEVE ESSERE TUTTO TATTILITA', nonché aver costruito un potenziale redox importante, resistere all'ossidazione, avere scheletro e tannino, sale e sasso, intensa durezza palatale. Se si accetta questa logica per la tipologia, come ovviamente faccio io essendo la mia logica estetica e di osservatore, la 2004 è un'annata che ha dato non meno di venti/venticinque Brunello Riserva PERFETTI, che attraverseranno fumando la pipa tre decenni almeno, restando splendidamente bevibili, autorevoli e carismatici, e cioè in sostanza resistendo all'ossidazione mantenendo il loro carico aromatico, complesso sebbene poco o nulla fruttato. Ed è dunque il profilo di un'annata a cinque stelle... e mezzo; tra l'altro persevero nel mio errore, perché dopo le mie cinque visite di ieri (Capanna, Baricci, Le Chiuse, Le Chiuse di Sotto, Abbadia Ardenga) rilancerei di dieci volte la mia metaforica "posta" su questo assunto. La mia signora sostiene del resto che sono un perenne candidato al lastrico.

Se invece si rifiuta questo punto di vista, o lo si considera errato come sembra fare in perfetta coerenza Bardamu, comprendo perfettamente che la valutazione qualitativa delle annate recenti finisca per essere completamente differente rispetto alla mia. Ad esempio, di sicuro io attribuisco alla 2001 - annata durissima, nata con poco frutto e ancora oggi caratterizzata da una durezza tannica micidiale - una valutazione superiore a quella di Luca, il quale presumibilmente impazzirà per la 2007, mentre io proprio no.

Entrambe le posizioni credo abbiano piena cittadinanza, ed anzi, e così rispondo anche al Comandante, credo che la mia sia già minoritaria.

Ripeto che intendevo spiegare il mio punto di vista, e non imporlo.

Non avendo bevute sufficienti in merito a riserve 2004 e base 2005 non posso esprimere in merito un parere.
Quello che trovo interessante è l'ennesima riprova che, pur con l'indubbia coerenza, autorevolezza e capacità degustativa di soggetti diversi, la visione estetica personale del vino e l'affinità di gusto facciano la differenza anche su un giudizio qualitativo.
Per capire se un vino vi può piacere non guardate ai punteggi, ma a chi li ha dati e al suo gusto/visione estetica.

Sull'analisi delle differenze e preferenze (generalizzate) delle annate a Montalcino, mi interessa sapere da Armando come colloca la 1995, magari guardandola in parallelo con '01 e '04.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Aramis » 24 feb 2010 17:15

l'oste ha scritto:
Aramis ha scritto:Bene. Vorrei allora a questo punto argomentare in serenità con il buon Bardamu su una cosa specifica, e lo faccio qui in pubblico anziké kiamarlo, kosì il forum è + fiko e nn ci sono fraintendim. di sorta.

DISCLAIMER Quanto segue è solo il mio pensiero; ogni riferimento a personaggi realmente esistenti è puramente casuale e non si intendono offendere con ciò categorie di lavoratori.

E' fuori discussione, Luca, che il frutto delle Riserve 2004 sia "più svanito" rispetto ai 2004 annata o ai 2005 annata, come notavi.
L'elevage obbligatoriamente più lungo in legno ha questa fisionomia, che ti induce a non considerare grande l'annata, COME OBIETTIVO.
Il Brunello di Montalcino non è un vino nato già armato come Minerva dalla testa di Giove, però ha dei punti di riferimento storici ben precisi, ad esempio quello di Biondi-Santi, delle cui Riserve è possibile sostenere tutto tranne che all'uscita conservino il frutto in evidenza; idem per quelle, che seguirono, de Il Poggione. La fisionomia voluta/ratificata dal legislatore, oltretutto con tempi minimi di maturazione accorciati progressivamente fino alla metà, incarna un'idea di vino da invecchiamento del tutto particolare, comune forse solo al Barolo. Vogliamo dire che a Barolo la 1996 aveva all'uscita "più frutto" della 1990 o della 1999? Diciamolo: ma sbagliamo, perché non era così. Eppure, è un'annata dal mio punto di vista più grande delle due citate. Idem per gli 1989 rispetto ai 2004 o ai 1988.

Sostengo qui che il Brunello di Montalcino Riserva da grande annata, atto al lungo o lunghissimo invecchiamento, non ha nel "frutto" la sua dotazione primaria, ma al contrario è tutto tattilità, anzi: secondo me DEVE ESSERE TUTTO TATTILITA', nonché aver costruito un potenziale redox importante, resistere all'ossidazione, avere scheletro e tannino, sale e sasso, intensa durezza palatale. Se si accetta questa logica per la tipologia, come ovviamente faccio io essendo la mia logica estetica e di osservatore, la 2004 è un'annata che ha dato non meno di venti/venticinque Brunello Riserva PERFETTI, che attraverseranno fumando la pipa tre decenni almeno, restando splendidamente bevibili, autorevoli e carismatici, e cioè in sostanza resistendo all'ossidazione mantenendo il loro carico aromatico, complesso sebbene poco o nulla fruttato. Ed è dunque il profilo di un'annata a cinque stelle... e mezzo; tra l'altro persevero nel mio errore, perché dopo le mie cinque visite di ieri (Capanna, Baricci, Le Chiuse, Le Chiuse di Sotto, Abbadia Ardenga) rilancerei di dieci volte la mia metaforica "posta" su questo assunto. La mia signora sostiene del resto che sono un perenne candidato al lastrico.

Se invece si rifiuta questo punto di vista, o lo si considera errato come sembra fare in perfetta coerenza Bardamu, comprendo perfettamente che la valutazione qualitativa delle annate recenti finisca per essere completamente differente rispetto alla mia. Ad esempio, di sicuro io attribuisco alla 2001 - annata durissima, nata con poco frutto e ancora oggi caratterizzata da una durezza tannica micidiale - una valutazione superiore a quella di Luca, il quale presumibilmente impazzirà per la 2007, mentre io proprio no.

Entrambe le posizioni credo abbiano piena cittadinanza, ed anzi, e così rispondo anche al Comandante, credo che la mia sia già minoritaria.

Ripeto che intendevo spiegare il mio punto di vista, e non imporlo.

Non avendo bevute sufficienti in merito a riserve 2004 e base 2005 non posso esprimere in merito un parere.
Quello che trovo interessante è l'ennesima riprova che, pur con l'indubbia coerenza, autorevolezza e capacità degustativa di soggetti diversi, la visione estetica personale del vino e l'affinità di gusto facciano la differenza anche su un giudizio qualitativo.
Per capire se un vino vi può piacere non guardate ai punteggi, ma a chi li ha dati e al suo gusto/visione estetica.

Sull'analisi delle differenze e preferenze (generalizzate) delle annate a Montalcino, mi interessa sapere da Armando come colloca la 1995, magari guardandola in parallelo con '01 e '04.


Ciao Andrea, la trovo abbastanza simile alla 2001 nell'espressione (sono stati per anni vini duri come ciottoli), ma non nella statura; i 2001 mi sono sempre parsi mediamente avere una voce più potente e cavernosa, e contare su una persistenza nettamente più tenace.
Difficile però trovare dei 1995 ossidati o stanchi. E' a mio modo di vedere la migliore annata del decennio 1991-2000 dopo la 99, salvo notevoli eccezioni (per esempio Poggio di Sotto, dove un paio le preferisco, 1991 e 1996).
La 2004 ha più "frutto", è più godibile, e la sua superiorità sulle due citate, ai miei occhi, è netta, a Montalcino.
"L’appellation d’origine constitue un patrimoine collectif, et ne peut donc pas être la propriété d’opérateurs économiques à titre privatif, contrairement à une marque, par exemple." (INAO, Institut National des Appellations d'Origine)
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Re: BENVENUTO BRUNELLO + CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2010

Messaggioda Aramis » 24 feb 2010 17:34

Bardamu ha scritto:Facciamo così. Sei una delle persone al mondo che ho più piacere di vedere. Stai accantonando molte bottiglie di riserve 04. Se ce n'è una di quelle che ho trovato tendenzialmente svanita, la riassaggiamo insieme tra dieci anni, destino permettendo. :)


Se il destino non lo permette, je menamo.
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