vinogodi ha scritto:... mi piacerebbe che tanti leggessero quelloche si prova quando si bevono le bocce del Biondi Santi mature e conservate bene ... e poi capire perchè è uno dei produttori assoluti della storia enologica italiana . Mi compiaccio per l'emozione e per la bevuta .l'oste ha scritto:...Brunello di Montalcino riserva 1971 - Biondi Santi
Negli ultimi mesi covavo l'idea di bere prima della fine anno una delle single bottles più prestigiose e storiche della mia modesta cantina. Alla fine è stata questa, nessuna miglior occasione che berla con chi la prese in azienda trenta e rotti anni fa.
Colore scarico, rosso arancio coccio, molto pulito, il resto...a volte è davvero difficile raccontare certe bottiglie, sono capolavori come i grandi quadri.
Come fai a raccontare un Velasquez? Gli aggettivi, i descrittori o le similitudini sarebbero a rischio enfasi oppure sembrare suoni vuoti nell'analisi prosaica delle sue rughe.
Mi piacerebbe solo trasmettere via tastiera il silenzio sereno che il vino ha creato, facendomi socchiudere gli occhi in un sorriso.
Piaciuto assoluto, quasi che di più non si può.
PS: non è certo la sua annata migliore , seppur molto buona . Di quel decennio , 1970 e 1975 veri capolavori d'arte , ti confermo e straordinari pure 1978 e 1973 alla faccia dell'annata minore ( ma a Montalcino fu ottima) . Buon fine anno , Andrea ...
La pazzesca integrità di un vecchio Biondi Santi è patrimonio enologico mondiale, così come la sua coerenza gusto/olfattiva, aldilà degli influssi e valore delle diverse annate.
Di riserve del decennio avevo già bevuto '75 e '78, capolavori diversi, il primo di struttura il secondo di eleganza; questo '71 per equilibrio, velleità ancora giovanili al palato e la ricchezza olfattiva definita al pixel, è un manifesto del brunello classico.
Rispetto alla stragrande maggioranza dei vini italiani, l'età di longevità delle riserve BS per me si dovrebbe misurare in decadi, non in singoli anni, tanto sono eterne queste bottiglie.
Buon fine anno anche a te Marco e che il 2010 sia denso di emozioni in bottiglia e non solo.
Intanto, complice un amico guardiacaccia che regala selvaggina, prima di chiudere l'anno mi tocca ancora qualche pinot noir, del resto assenti sulla tavola natalizia...