CRONACHE D'OSTERIA

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Nebbiolino
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Nebbiolino » 09 dic 2009 23:52

Ketto ha scritto:vedo che pian piano ci state arrivando tutti.. :D
e poi non dite che ketto non ve l'aveva detto.. comunque vi perdono tutti, figliuoli prodighi :D
si sono sprecati thread e thread nel corso degli anni su questo "presunto" (da me) cambiamento giacosiano.. vedo che pian pianino la fiducia nella "fase" no sta svanendo.. il re è nudo (o quasi).. e lo lasceremo agli americani parkeriani..
anche io il rocche 2001 l'ho bevuto nel week end.. e ha confermato tutti i dubbi che ho sempre espresso.. appena lo stappi sembra un bellissimo vino.. per i non addetti ai lavor.. ehm.. baroli.. ma poi mostra le sue lacune..
sono curioso di vedere se anche altri inizieranno a veder crollare le granitiche certezze.. a presto amici


Per quanto mi riguarda, non sono d'accordo. Non peraltro, è che io questo essere monocorde sulla fragolina l'ho trovato solo nel rocche 2001.
Negli altri, il fruttino rosso l'ho sempre trovato come parte di un bouquet più complesso.
Del resto non so. :)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 00:03

Nebbiolino ha scritto:
Ketto ha scritto:vedo che pian piano ci state arrivando tutti.. :D
e poi non dite che ketto non ve l'aveva detto.. comunque vi perdono tutti, figliuoli prodighi :D
si sono sprecati thread e thread nel corso degli anni su questo "presunto" (da me) cambiamento giacosiano.. vedo che pian pianino la fiducia nella "fase" no sta svanendo.. il re è nudo (o quasi).. e lo lasceremo agli americani parkeriani..
anche io il rocche 2001 l'ho bevuto nel week end.. e ha confermato tutti i dubbi che ho sempre espresso.. appena lo stappi sembra un bellissimo vino.. per i non addetti ai lavor.. ehm.. baroli.. ma poi mostra le sue lacune..
sono curioso di vedere se anche altri inizieranno a veder crollare le granitiche certezze.. a presto amici


Per quanto mi riguarda, non sono d'accordo. Non peraltro, è che io questo essere monocorde sulla fragolina l'ho trovato solo nel rocche 2001.
Negli altri, il fruttino rosso l'ho sempre trovato come parte di un bouquet più complesso.
Del resto non so. :)

Pensando, ad esempio, al miglior nebbiolo bevuto ad oggi del millesimo 2000 (Asili 2000), concordo con Nebbiolino.
Ribadisco invece, con tutti i limiti dell'empirismo, che dopo la Collina Rionda, Giacosa è il più grande produttore di barbaresco.
Per i barolo, nonostante qualche sparuto e goduto Falletto, non è tra i miei top.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 dic 2009 01:36

Ben informati dicono che Rocche del Falletto 2004 non sia proprio scarso......se gli ammericani proprio vogliono lasciarne qualche cartoncino anche a noi, ce lo teniamo volentieri.
Sul Rocche 2001 si è già detto e stradetto, io le bottiglie in cantina non lo vendo di sicuro, magari è un atto di fede, ma sono contento che siano lì.
Tildin 2001 invece mi piacerebbe molto riassaggiarlo, ricordo un grandissimo Nebbiolo.

ps per l'oste: a mio parere i Falletto grandiosi non sono così sparuti, pratimente tutti quelli di rosso vestiti sono splendidi vini, a memoria lo sono 1986, 1989 e 1996, qualche dubbio in più sul 1990, ma inzomma, bella roba.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 01:58

meursault ha scritto:ps per l'oste: a mio parere i Falletto grandiosi non sono così sparuti, pratimente tutti quelli di rosso vestiti sono splendidi vini, a memoria lo sono 1986, 1989 e 1996, qualche dubbio in più sul 1990, ma inzomma, bella roba.

Non pervenuti, ancora, '86 e '89, ma credo sulla parola. Sul '96 concordo.
E comunque tre annate, per quanto grandi, sono sparuti esempi in quasi un ventennio di barolo prodotti. Considerando poi che citi appunto le dispendiose "rosse", bisognerebbe anche considerare le tante, non proprio economiche, "bianche" che, a memoria, al limite ne ricordo di buone, ma non proprio grandiose.
Nella mia top, sono altri i barolo che ho preferito, si vede che ho bevuto troppi Monfortino o ho avuto troppa fortuna con Mascarello (e Voerzio, e Bartolo). E comunque preferisco gli atti empirici a quelli di fede.
Resto abbastanza convinto, naturalmente in attesa di smentite dal bicchiere, che Giacosa sia il più grande interprete attuale del barbaresco. Secondo solo a Gaja se si considera tutta la storia del fratello "minore" di langa.
Per i barolo, considerando anche i prezzi, compro altro; da Brovia, a Fenocchio, di certo non le bianche e men che meno il Croera (bevuto solo una volta ma senza parole positive).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 dic 2009 02:19

l'oste ha scritto:...bisognerebbe anche considerare le tante, non proprio economiche, "bianche" che, a memoria, al limite ne ricordo di buone, ma non proprio grandiose.
Nella mia top, sono altri i barolo che ho preferito, si vede che ho bevuto troppi Monfortino o ho avuto troppa fortuna con Mascarello (e Voerzio, e Bartolo).


Certo, di bianche non all'altezza di blasone e prezzo ce ne sono state sicuramente diverse, con la presenza però anche di qualche punta di eccellenza a mio parere, ma in linea di massima si è sempre concordato sulla discontinuità di queste etichette.
Occorre ricordare però che Giacosa è stato per tantissimi anni un mero nègociant, cosa non proprio trascurabile, e ha fatto tantissimi vini, tanto che senza gli specchietti riepilogativi di Ken Vastola quasi nessuno se li ricorderebbe nemmeno tutti.
Parlando appunto di Barolo top, quelli di rosso vestiti che ti ho citato si piazzano in buona posizione nella rispettive graduatorie del millesimo; certo in buona compagnia, tanto che nei nomi che citi ricordo un Bartolo 86, un Brunate Voerzio 89, e altri che non erano certo da meno.



meursault ha scritto:Per i barolo, considerando anche i prezzi, compro altro; da Brovia, a Fenocchio, di certo non le bianche e men che meno il Croera (bevuto solo una volta ma senza parole positive).


E qua sfondi una porta aperta, credo di non avere mai comprato un Falletto etichetta bianca, nè mi è mai passato per l'anticamera del cervello di prendere il Croera, mentre Brovia o Fenocchio sono fortunatamente presenti in cantina.

Secondo me, per Giacosa, vale la pena acquistare i cru di Barbaresco, e le etichette rosse in genere (sia Barolo che Barbaresco).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 02:39

meursault ha scritto:
l'oste ha scritto:...bisognerebbe anche considerare le tante, non proprio economiche, "bianche" che, a memoria, al limite ne ricordo di buone, ma non proprio grandiose.
Nella mia top, sono altri i barolo che ho preferito, si vede che ho bevuto troppi Monfortino o ho avuto troppa fortuna con Mascarello (e Voerzio, e Bartolo).


Certo, di bianche non all'altezza di blasone e prezzo ce ne sono state sicuramente diverse, con la presenza però anche di qualche punta di eccellenza a mio parere, ma in linea di massima si è sempre concordato sulla discontinuità di queste etichette.
Occorre ricordare però che Giacosa è stato per tantissimi anni un mero nègociant, cosa non proprio trascurabile, e ha fatto tantissimi vini, tanto che senza gli specchietti riepilogativi di Ken Vastola quasi nessuno se li ricorderebbe nemmeno tutti.
Parlando appunto di Barolo top, quelli di rosso vestiti che ti ho citato si piazzano in buona posizione nella rispettive graduatorie del millesimo; certo in buona compagnia, tanto che nei nomi che citi ricordo un Bartolo 86, un Brunate Voerzio 89, e altri che non erano certo da meno.
Secondo me, per Giacosa, vale la pena acquistare i cru di Barbaresco, e le etichette rosse in genere (sia Barolo che Barbaresco).

Ho avuto la fortuna (e l'età) di bere i vini di Giacosa quando comprava le uve e ancora non faceva i cru, di loro ho qualche grande ricordo, non evolute dal tempo. Ma al tempo stesso ne ho di Sperss (a proposito di '89) così come di un meraviglioso Cerequio '91 di Voerzio, per quanto assurdo data l'annata. E mi viene in mente anche un suo '93 inaspettatamente speciale (portato da Deruj tempo fa).
Mi viene quindi da pensare che Giacosa, anche da quando è recoltant, nei barbaresco riesce molto spesso a sfidare l'annata non celebrata e a elevare al massimo il suo grande stile (vedi il molto citato Asili 2000 ma non solo).
Con i barolo che ho bevuto, di annate minori ma anche con alcune di quelle definite grandi (1999, 2001), statistiche e gusti personali alla mano, mi sembra sia meno "manicomagico".
Naturalmente discorso Rionda a parte, che meriterebbe approfondimento specifico (non so quante sono le annate prodotte) e una maggior mia conoscenza, ma purtroppo ho bevuto troppo poche volte (mai la 1982 e solo una volta il '90)
Sulle "rosse" di barbaresco e anche su qualche sparuta "bianca" sono d'accordo con te e con la mia cantina.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 dic 2009 10:02

l'oste ha scritto:Ho avuto la fortuna (e l'età) di bere i vini di Giacosa quando comprava le uve e ancora non faceva i cru, di loro ho qualche grande ricordo, non evolute dal tempo. Ma al tempo stesso ne ho di Sperss (a proposito di '89) così come di un meraviglioso Cerequio '91 di Voerzio, per quanto assurdo data l'annata. E mi viene in mente anche un suo '93 inaspettatamente speciale (portato da Deruj tempo fa).


Sperss 89, così come anche Cerequio 1991 li ho bevuti e sono bellissimi vini, concordo.
Prima comunque mi sono espresso male, rettifico.
I falletto "CONVINCENTI" non solo sono sparuti, ma molto sparuti, tra le etichette bianche; mentre sono invece, sempre secondo la mia esperienza, piuttosto convincenti quelle rosse, anche degli anni 80.
Non so, per esempio, trovo un avversario molto ostico un Falletto ris 1986 o 1989 per qualsiasi vino, e anche sul 1982 dovrebbero esserci due discreti compioncini.
I 1985 mi sono invece sempre sembrati piuttosto evoluti.
Insomma, le etichette rosse, Barolo o Barbaresco che siano, se ben conservate, mi sembrano vini ai vertici delle rispettive denominazioni, con il solo distinguo che a Barbaresco il livello medio dei vini è molto più basso e di conseguenza i vini di Giacosa svettano in maniera più netta.

l'oste ha scritto:Mi viene quindi da pensare che Giacosa, anche da quando è recoltant, nei barbaresco riesce molto spesso a sfidare l'annata non celebrata e a elevare al massimo il suo grande stile (vedi il molto citato Asili 2000 ma non solo).
Con i barolo che ho bevuto, di annate minori ma anche con alcune di quelle definite grandi (1999, 2001), statistiche e gusti personali alla mano, mi sembra sia meno "manicomagico".
Naturalmente discorso Rionda a parte, che meriterebbe approfondimento specifico (non so quante sono le annate prodotte) e una maggior mia conoscenza, ma purtroppo ho bevuto troppo poche volte (mai la 1982 e solo una volta il '90)
Sulle "rosse" di barbaresco e anche su qualche sparuta "bianca" sono d'accordo con te e con la mia cantina.


Sul mitico Vigna Rionda anche a me manca l'82.
Ultima modifica di meursault il 10 dic 2009 11:31, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Il Comandante » 10 dic 2009 11:25

By the way, mi raccontava giama lunedì che Collina Rionda '82 è stato il secondo più grande vino della sua vita (il primo è Romanée Conti '99).
Dal momento che è una cosa che hanno detto in tanti, compreso mi pare lo stesso Cernilli (che se non erro lo definì il più grande vino italiano mai prodotto) bisogna pur inferire che Giacosa quando ha avuto in mano le uve giuste si è dimostrato un vinificatore formidabile anche di Barolo. Del resto mi stupirei se fosse capace di vinificare dei grandi Barbaresco e non dei grandi Barolo.
Detto questo, sono in generale d'accordo con meursault. Io compero sempre volentieri le etichette bianche di Barbaresco, mentre di Barolo oramai compero solo qualche etichetta rossa ogni tanto. Falletto spesso non è all'altezza del prezzo, Rocche bianco a volte neppure.
Sul Rocche 2001 nin zo. Io non ne ho più, sono tendenzialmente più dubbioso che ottimista, ma vorrei risentirlo tra 5 anni. La sua storia gli merita questa fiducia...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 14:00

Mi rimane la curiosità di sapere quante annate di Collina Rionda sono state prodotte da Giacosa, così per fare una statistica qualitativa.

Secondo me rimane il fatto che nonostante molti grandissimi vini, la sua produzione quantomeno frastagliata (da negociant a recoltant, disparità tra bianche e rosse, Croera ecc) possa riservare sonore fregature a prezzo non popolare, anche se sull'etichetta c'è quel nome. Quindi le analisi sulla sua produzione globale sono spesso complicate e contraddittorie.

E' indubbio e naturale, che la grande persona dietro al grande produttore giustifichi, indulgenze sparse. Capita con molti produttori di langa e non, di diventare un po' "tifosi" e non mancano esempi su questo forum (oltre a Giacosa penso a Gaja, Sottimano, Oasi degli Angeli, Massolino, Dal Forno, Palmucci, Rentennano ecc).

La "colpa" dell'empirismo è che agli atti di fede, che apprezzo per l'affetto da cui nascono, si preferiscono gli atti di bottiglia.
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Messaggioda checcos » 10 dic 2009 14:18

l'oste ha scritto:Mi rimane la curiosità di sapere quante annate di Collina Rionda sono state prodotte da Giacosa, così per fare una statistica qualitativa.


che mi risulti di collina rionda riserva sono state imbottigliate: 67-78-82-89-90. collina rionda bianco non saprei
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 dic 2009 14:21

l'oste ha scritto:Mi rimane la curiosità di sapere quante annate di Collina Rionda sono state prodotte da Giacosa, così per fare una statistica qualitativa.


Annate di Rionda: 1967R, 1968, 1969, 1970, 1971, 1974, 1975, 1978R, 1980, 1982R, 1985, 1986, 1987, 1989R, 1990R, 1993.

l'oste ha scritto:Secondo me rimane il fatto che nonostante molti grandissimi vini, la sua produzione quantomeno frastagliata (da negociant a recoltant, disparità tra bianche e rosse, Croera ecc) possa riservare sonore fregature a prezzo non popolare, anche se sull'etichetta c'è quel nome. Quindi le analisi sulla sua produzione globale sono spesso complicate e contraddittorie.


Bisogna selezionare attamente ed avere un poco di fortuna.
Altrimenti, appunto, si lavandina qualche bottiglia...... :twisted:

l'oste ha scritto:E' indubbio e naturale, che la grande persona dietro al grande produttore giustifichi, indulgenze sparse. Capita con molti produttori di langa e non, di diventare un po' "tifosi" e non mancano esempi su questo forum (oltre a Giacosa penso a Gaja, Sottimano, Oasi degli Angeli, Massolino, Dal Forno, Palmucci, Rentennano ecc).

La "colpa" dell'empirismo è che agli atti di fede, che apprezzo per l'affetto da cui nascono, si preferiscono gli atti di bottiglia.


Anche a me gli atti di fede non piacciono, e infatti Giacosa è stato giustamente e anche "ferocemente" criticato quando le bottiglie non erano all'altezza......anche perchè, a me non viene in tasca nulla e non devo fare il tifoso di alcunchè.
Dico solo che anche tra le bianche ho avuto la fortuna di trovare bellissime bottiglie, e non concordo con chi dice che sono tutte o quasi trascurabili.
Entrando più nel dettaglio, l'etichetta che mi è sembrata di minor pregio è il Barolo Falletto, soprattutto da quando la parte delle Rocche viene vinificata separatamente.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Il Comandante » 10 dic 2009 15:03

Per quanto mi riguarda, con i produttori che amo particolarmente tendo ad esse più severo che non indulgente.
Ad esempio quando a Roma si cantavano peana del Falletto '04 io avevo scritto che a me non aveva entusiasmato. Del Falletto '01 avevo scritto subito che non era un grande vino. Dei 2005 ho comperato solo Asili e, dopo l'assaggio orizzontale, ne sono contento. D'altronde con Giacosa le aspettative sono sempre alte, così come i prezzi, e se non vengono soddisfatte scatta subito la critica.

Nel caso di Giacosa non vedo comunque grandi differenze tra i vini con uve comperate e sue. Anzi, storicamente i suoi vini più grandi sono stati fatti con uve comperate (i S. Stefano ris. '71 ed '89, ad esempio, o i Collina Rionda '82 e '90). Anche oggi S. Stefano continua ad essere uno dei suoi vini migliori, ed in nessuna annata successiva al '96 scambierei alla pari una bottiglia di S. Stefano con una di Falletto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 15:30

meursault ha scritto:Annate di Rionda: 1967R, 1968, 1969, 1970, 1971, 1974, 1975, 1978R, 1980, 1982R, 1985, 1986, 1987, 1989R, 1990R, 1993.

Azz, tantine.
Bisognerebbe ora sentire qualche super partes che le ha provate tutte per tentare almeno una statistica qualitativa. La vedo difficile.


meursault ha scritto:Bisogna selezionare attamente ed avere un poco di fortuna.
Altrimenti, appunto, si lavandina qualche bottiglia...... :twisted:

Concordi quindi, che anche con Giacosa, le fregature a volte sono dietro l'etichetta.


meursault ha scritto:Anche a me gli atti di fede non piacciono, e infatti Giacosa è stato giustamente e anche "ferocemente" criticato quando le bottiglie non erano all'altezza......anche perchè, a me non viene in tasca nulla e non devo fare il tifoso di alcunchè.
Dico solo che anche tra le bianche ho avuto la fortuna di trovare bellissime bottiglie, e non concordo con chi dice che sono tutte o quasi trascurabili.
Entrando più nel dettaglio, l'etichetta che mi è sembrata di minor pregio è il Barolo Falletto, soprattutto da quando la parte delle Rocche viene vinificata separatamente.


Sarà, di Giacosa criticato "ferocemente" ho letto pochino da alcune parti, infatti mi tengo l'impressione personale evidenziata proprio dallo sviluppo della discussione in questo 3ad: a nominare nella stessa frase Giacosa e fregatura, è abbastanza automatico che si alimenti l'immediata "difesa" del produttore attraverso lo storico di -peraltro innegabili- grandissime bottiglie.
Lo stesso capita con numerosi altri produttori "del cuore" per alcuni forumisti. Ci vuole poco a fare la prova del nove.

Nei giudizi (non certo in quella che per me è un'aberrazione chiamata punteggio centesimale), come nei vini, cerco soprattutto l'equilibrio, quindi leggo un po' tutto e faccio una media. Inattendibile comunque. Di sicuro più inattendibile di quanto mi capita nel mio bicchiere.

Ho letto anche che quando a Giacosa passano per le mani grandi uve, il risultato è sicuro. Allora o la vigna Croera di La Morra è una vigna del menga oppure qualcuno ha marciato sul nome in etichetta o...

Il bello delle opinioni sul vino, per quanto autorevoli, è che sono libere e difficilmente assolute. Evvai di relativismo empirico, a volte ritornano.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Il Comandante » 10 dic 2009 15:47

l'oste ha scritto:Ho letto anche che quando a Giacosa passano per le mani grandi uve, il risultato è sicuro. Allora o la vigna Croera di La Morra è una vigna del menga oppure qualcuno ha marciato sul nome in etichetta o...


La vigna Croera E' una vigna del menga.
Chiediti come mai non si sentano in giro altri Barolo Croera...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 15:49

Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:Ho letto anche che quando a Giacosa passano per le mani grandi uve, il risultato è sicuro. Allora o la vigna Croera di La Morra è una vigna del menga oppure qualcuno ha marciato sul nome in etichetta o...


La vigna Croera E' una vigna del menga.
Chiediti come mai non si sentano in giro altri Barolo Croera...

Chiediti come mai un grande manico ne ha fatto una sua etichetta.
E' altrettanto interessante, no?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Il Comandante » 10 dic 2009 15:52

l'oste ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:Ho letto anche che quando a Giacosa passano per le mani grandi uve, il risultato è sicuro. Allora o la vigna Croera di La Morra è una vigna del menga oppure qualcuno ha marciato sul nome in etichetta o...


La vigna Croera E' una vigna del menga.
Chiediti come mai non si sentano in giro altri Barolo Croera...

Chiediti come mai un grande manico ne ha fatto una sua etichetta.
E' altrettanto interessante, no?


Non mi sembra serva uno scienziato per capirlo: business is business.
Coincidenza che queste operazioni commerciali capitino ora che Bruno è praticamente fuori e Bruna ha le redini commerciali dell'azienda?
La prima annata di Croera è il 2004.
Se vuoi ti dico cosa pensava Dante Scaglione del Croera, se il giorno della visita da Gaja tu fossi rimasto l'avresti sentito anche tu. Per usare un eufemismo, non ne parlò proprio come di un grande Barolo da una grande vigna.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 dic 2009 15:57

l'oste ha scritto:Concordi quindi, che anche con Giacosa, le fregature a volte sono dietro l'etichetta.


Ripeto, di bottiglie non all'altezza o andate ce ne sono sicuramente, bisogna selezionare.
Tu pensi che ad esempio i vini del negoce di Leroy siano tutti buoni?
Ci sono delle sonore fregature a 80 euro e più........come anche ci sono grandissimi vini.


l'oste ha scritto:Sarà, di Giacosa criticato "ferocemente" ho letto pochino da alcune parti, infatti mi tengo l'impressione personale evidenziata proprio dallo sviluppo della discussione in questo 3ad: a nominare nella stessa frase Giacosa e fregatura, è abbastanza automatico che si alimenti l'immediata "difesa" del produttore attraverso lo storico di -peraltro innegabili- grandissime bottiglie.
Lo stesso capita con numerosi altri produttori "del cuore" per alcuni forumisti. Ci vuole poco a fare la prova del nove.


Io quando ho trovato bottiglie non soddisfacenti, l'ho detto tranquillamente, non mi piacciono le difese d'ufficio e mai le farò.
Quelle che sono ottime riuscite rimangono tali anche se si criticano altre bottiglie dello stesso produttore, no?
E come dice Picard, anzi, delle volte si tende ad essere maggiormente critici.

Per farti qualche esempio fu criticato Falletto 01 bevuto a casa mia un paio di anni fa (ci sono le note nel vecchio forum) così come anche un Falletto 99 alla Barolata da Amerigo (con Alfio Cavallotto), così come ti posso confermare che Asili 2000 di lunedì era un vino veramente poco buono.

l'oste ha scritto:Ho letto anche che quando a Giacosa passano per le mani grandi uve, il risultato è sicuro. Allora o la vigna Croera di La Morra è una vigna del menga oppure qualcuno ha marciato sul nome in etichetta o...


La Vigna Croera è una vigna del menga e quel Barolo è una operazione squisitamente commerciale, personalmente non comprerei quel vino nemmeno a 10 euro.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Il Comandante » 10 dic 2009 16:02

meursault ha scritto:La Vigna Croera è una vigna del menga e quel Barolo è una operazione squisitamente commerciale, personalmente non comprerei quel vino nemmeno a 10 euro.


7 (vigna del menga) + 7 (operazione commerciale) = 14 (ricchi euro che mi verserai quando ci vediamo...)

I vini del négoce di Madame nella mia esperienza sono più variabili di quelli del négoce di Giacosa e -qui mi espongo- non raggiungono gli stessi vertici qualitativi assoluti.
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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 16:03

Non è tutto Giacosa quel che luccica.
Ferocemente parlando, s'intende.
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meursault
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 dic 2009 16:04

Mi sa che devo un po di euros a Picardo.
E comunque io ribadisco che sulle etichette bianche sia fondamentale l'esperienza personale, sono molto poco d'accordo con chi dice che sono tutte fregate......e che di vini buoni Giacosa negli anni 60/70/80 non ne ha fatti, perchè è una baggianata.
Se poi qualcuno ha avuto esperienze anche molto negative pace e amen, si fanno i distinguo e si parla di etichette ed annate, ci si confronta, non si butta tutto nel calderone per dire che quei vini del magrone erano porcate, perchè non è vero (non è una frase rivolta all'oste ovviamente che non ha mai detto tali cose).
Ultima modifica di meursault il 10 dic 2009 16:25, modificato 1 volta in totale.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Wineduck » 10 dic 2009 16:16

Caro Oste, la tua frizzante ironia raggiunge vette inarrivabili quando si veste di sarcasmo. La scenetta è spassosa! Non so come tu ci sia riuscito ma li hai portati a scrivere un pezzo degno di Totò e Peppino (parlo ovviamente di Luca e Matteo).
Sono come due "imam talebani" che si affannano (come due "ragionier Filini beccati in fallo") ad apparire "moderati, equilibrati e non-tifosi" di Giacosa..... :lol: .... mi sono quasi venute le lacrime! Questi sono alcuni dei post storici di questo forum.... :lol:
La realtà che tutti noi percepiamo è profondamente diversa: completamente differenti sono le parole, i toni, la quantità e la qualità delle affermazioni quando trovano bottiglie pessime del loro "amatissimo" rispetto a quelle di produttori lontani dai loro gusti. Lo sappiamo tutti benissimo, sono anni che vi leggiamo, beoni! Chi volete prendere in giro? Voi stessi forse?
L'unica verità è che siete credibili in fatto di vino, tanto quanto Berlusconi quando parla di democrazia e di istituzioni democratiche.... :lol:
Qui dentro sarete anche la voce della maggioranza (scrivente) ma per apprezzare il mondo del vino in tutte le sue multiformi varietà (e infinite piacevolezze), bisogna rivolgersi altrove....
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 10 dic 2009 16:19

oh, finalmente un po' di sana bisboccia in Osteria, il clima era troppo soft :D :D
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 dic 2009 16:25

gremul ha scritto:oh, finalmente un po' di sana bisboccia in Osteria, il clima era troppo soft :D :D

Non confondere, si discute, si analizza, si ragiona su fatti ed esperienze.
A volte, pensa, si critica anche ferocemente!
Invece se dipendesse da te finirebbe sempre a tarallucci e bolle.
Denocristiano che non sei altro.
Sorrisone eh...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 dic 2009 16:30

Alessandro, però dovresti metterti daccordo almeno con te stesso.

Qualche tempo fa eri intento a demonizzare le nostre critiche degli ultimi mesi a Conterno (uno dei produttori filo-talebani per eccellenza) per la varibilità del Cascina Francia.......
Adesso dici che invece che siamo tifosi di Giacosa anche quando le bottiglie sono cattive.

Insomma, siamo troppo buoni, o troppo cattivi con i produttori filo-talebani?

Fai mente locale, chiarisciti su questo punto, e poi almeno mena cazzotti tutti nella stessa direzione, no?
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Nebbiolino » 10 dic 2009 16:30

Wineduck ha scritto:Caro Oste, la tua frizzante ironia raggiunge vette inarrivabili quando si veste di sarcasmo. La scenetta è spassosa! Non so come tu ci sia riuscito ma li hai portati a scrivere un pezzo degno di Totò e Peppino (parlo ovviamente di Luca e Matteo).
Sono come due "imam talebani" che si affannano (come due "ragionier Filini beccati in fallo") ad apparire "moderati, equilibrati e non-tifosi" di Giacosa..... :lol: .... mi sono quasi venute le lacrime! Questi sono alcuni dei post storici di questo forum.... :lol:
La realtà che tutti noi percepiamo è profondamente diversa: completamente differenti sono le parole, i toni, la quantità e la qualità delle affermazioni quando trovano bottiglie pessime del loro "amatissimo" rispetto a quelle di produttori lontani dai loro gusti. Lo sappiamo tutti benissimo, sono anni che vi leggiamo, beoni! Chi volete prendere in giro? Voi stessi forse?
L'unica verità è che siete credibili in fatto di vino, tanto quanto Berlusconi quando parla di democrazia e di istituzioni democratiche.... :lol:
Qui dentro sarete anche la voce della maggioranza (scrivente) ma per apprezzare il mondo del vino in tutte le sue multiformi varietà (e infinite piacevolezze), bisogna rivolgersi altrove....


Mica vero! :lol: Per Matteo non ci metterei la mano sul fuoco (non fosse altro che siamo stati seduti allo stesso tavolo una sola volta), ma per quanto riguarda Luca ti assicuro che se becca una bottiglia di Giacosa non convincente ne parla come potrebbe parlarne della moglie infedele... :lol:
Di critiche io ne ho lette e sentite pure dal vivo. :wink:
Piuttosto mi lascia perplesso il discorso del "però quando trovi la bottiglia giusta".
La bottiglia giusta, perfetta e meravigliosa di Giacosa, a me personalmente, non fa dimenticare quelle non brillanti.
Più che altro: penso dovremmo sempre ricordarci che i prezzi a cui compriamo Giacosa qui, sul forum, non sono i medesimi del mondo "reale" (passatemi l'espressione).

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