Messaggioda Baroloonline » 07 ago 2009 11:10
Meursault Perrieres 2000 Pierre Morey: parte chiuso, il caldo estivo lo violenta un po' per portarlo su note gialle e di frutta matura. L'acidità non esce in maniera preponderante e la beva ne risente un po'. Risulta essere uno dei 2000 che forse hanno risentito dell'annata calda. Roulot, Lafon e Coche sul Perrieres 2000 hanno un'altra marcia. Non male ma mi aspettavo di piu'. 88/100
Batard Montrachet 1978 Ramonet: esce pulitissimo, come appena preso dalla piece. Fiori e sale, sapone e melone. Una nota balsamica, non menta, forse piu' anice. In bocca è lunghissimo ma al naso muore abbastanza in fretta con l'ossigenazione. L'acidità è ancora presente. A inizio serata un grande, chiude poi intorno ai 92. All'inizio sembrava un quindicenne, mica un trentenne.
Musigny 1999 De Vogue: altro 99 restio a concedersi in pieno. Il naso è CHambollesco, senza fronzolli, senza dolcezze. Setoso al naso, ampio, pulitissimo, con tutti i fruttini al loro posto a fare da bilanciamento ad una bella speziatura. In bocca è serio, dritto, mai grasso e mai leggero. Va giu' che è una meraviglia. Preso giovane, il naso e la bocca abbisognano di 4/5 anni per arrrivare al top. Berlo adesso pero' non è un'eresia. 94/100
Monfortino 1999 G.Conterno: anche questo ora è giovane, ma molto bello. Sconta una temperatura iniziale troppo alta, con un fruttato leggermente caldo. Quando si raffredda spara fuori in sequenza tutti i fruttini rossi (ma siamo a Vosne o a Serralunga?), per poi virare sulle bellissime note classiche del Cascina Francia. Il tannino morde, tanto ma morbido. Pero' si beve che è un piacere. La dote principale di questo vino è la pulizia olfattiva, che si delinea dopo una mezz'ora di aria. Rimane tra i migliori vini del mondo e ampiamente il miglior vino italiano. 94/100
Chablis grand cru Valmur Raveneau 2006: l'annata calda non si sente nei Raveneau 2006. Il legno non esiste, sembra passato in acciaio. Il sale la fa da padrone, la sabbia, il bagnasciuga, l'acqua delle ostriche, i sentori freddi al naso. Dopo escono i fiorellini finissimi e delicati. Quasi i fiori di alta montagna in estate. Il limone questo giro non c'è, ma non mi dispiace neanche tanto. La beva è magrissima ma lunghissima, con una salatura che avvolge la lingua e rimane per minuti. Ora perfettamente in beva, pèotrà migliorare, ma adesso è veramente gourmand. 94/100. Solo un vino poteva passarlo come persistenza gustativa e l'abbiamo aperto dopo.
Montrachet 2006 Ramonet: mamma mamma. Anche questo si capisce subito che è in splendida beva. Fumo al naso, fiori gialli (questi di campagna), accenni di fiammifero, caldo al naso. 5 minuti, poi cambia radicalmente. Fiori bianchi, roccia, sale, diventa freddissimo al naso. Lo stappiamo e lo riapriamo a fine cena: radice, melone, sempre tanto sale, anice, menta. Un'ampiezza immensa.
La bocca è sempre acidissima, mineralissima, grassissima. Sempre in equilibrio. La persistenza passa ai 400mt il Raveneau. Ora 95/100, in futuro forse un paio di punti in piu'. Ma perche' devo aspettare 15 anni per berlo?
Cahteau Latour 1975: bottiglia non perfetta, l'ossidazione ha iniziatto il suo lavoro di decadimento. Peccato.
Chambertin Clos de Beze Bart 1990: vino dalle due faccie. al naso non è pulitissimo, un pelo avanti nella maturazione. La bocca invece è splendida con molta acidità e bella grassezza. Il finale è lungo e non risente di ossidazioni, ma rimane su note fruttate e terrose. Naso da 87, bocca da 93. Media 89/100.
A presto per gli altri.
Living well is the best revenge