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Re: In Piemonte si beve bene (...ancora Borgogna!!...)

Messaggioda Baroloonline » 28 lug 2009 11:59

gremul ha scritto:
Baroloonline ha scritto: Forse se devo trovargli un piccolo difetto l'ho trovato un pelo maturo per la sua età, ma non credo il produttore abbia velleità di produrre un bioanco da invevchiamento, ancora di piu' su un'annata calda. Ottimo compagno di una serata piacevole. 90/100


se mi posso permettere mi pare però che solitamente il Langhe Bianco di Vajra sia piuttosto longevo o quantomeno abbia bisogno di qualche anno per esprimersi (spesso da giovane è completamente muto al naso)

forse appunto l'annata calda ha dato un vino diverso dal solito e più pronto


per longevità intendo paragonata agli dei tedeschi... intanto questo, probabilmente per l'annata calda, era gia' in perfetta beva.

Per Il Comandante, credo che in questo momento qualunque bianco 2008 dell'emisfero nord, dalla Favorita al grande Chardonnay, sia segnato da sentori di vinificazione che esaltano il varietale. Lç'annata mi è sembrata abbastanza calda comunque, non ho riscontri in merito in Loira pero'.
Non mi sono preoccupato piu' di tanto, anche se che è la prima annata imbottigliata dalla figlia di Vatan (moglie dei Foucault di Clos Rougeard). Mi risulta che il vino l'abbia fatto sempre il padre.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 29 lug 2009 08:55

ieri sera con una cena in famiglia:

Guy Thibaud Champagne BdN grand cru Pinot noir : fresco, sapido, arrabbiatissimo. Lampone, fiori, gesso. Bello, bello, bello. Non è una novità. Va giu' che è un piacere. Chelivello e che prezzo, c'è chi preferisce un Franciacorta a questo, io non ho dubbi. Ingegnere? Tienime altre sei bottiglie...92/100
Chateau Palmer 3me cru classe 1990: 12.5%, scatola di matite, terra, un po di frutta blu, tabacco. Maturo, in perfetta beva ora. Nasce ampio per poi monotonizzarsi un po' sul tabacco dolce. In bocca è molto in equilibrio con gli ultimi sentori fruttati che lasciano lo spazio alla terziarizzazione, quasi fosse un Barolo. Non spicca per dolcezza, ma ha una beva trascinante. 91/100
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 06 ago 2009 23:41

Di ritorno da una quattro giorni in centro Italia condita da ottimo cibo e ottimo vino.
Gazie dell'ospitalità per i primi giorni a Peppe/Camilla/Toffee e poi a Riccardo/Jenny/Stella.
Questi i vini bevuti (perche' tra amici si beve e non si degusta...)

Serata n.1
Meursault Perrieres 2000 Pierre Morey
Batard Montrachet 1978 Ramonet
Musigny 1999 De Vogue
Monfortino 1999 G.Conterno

Serata n.2
Chablis Valmur Raveneau 2006
Montrachet Ramonet 2006
Chambertin Clos de Beze Bart 1990
Chateau Latour 1975

Serata n.3
Meursault Pre de Manche 2004 D'Auvenay
Chateau Latour 2002

Serata n.4
in aperitivo:
Sassicaia 2006
Brunello Salvioni 2004
con l'asado
un ottimo rose champagne da RM che non mi ricordo
Gevrey Chambertin 1971 Trapet
Brunello di Montalcino 2000 Le Ragnaie
Chambolle Musigny Amoreuses 2006 Groffier
Batard Montrachet 2004 Ramonet.

ora mi tocca qualche giorno di Fiuggi.
A domani per le note (e le foto schifose)
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda JohnnyTheFly » 06 ago 2009 23:49

Baroloonline ha scritto:Chateau Latour 2002

Ciao Cola (o Tuono?), quando hai tempo e voglia vorrei sapere qualcosa su questo vino. Informazioni del tipo come l'hai trovato adesso e cosa prevedi fra alcuni anni. Ne ho due in cantina e non so se venderle per comprare delle birre.

Grazie.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda pippuz » 07 ago 2009 00:02

Baroloonline ha scritto:Guy Thibaud Champagne BdN grand cru Pinot noir : fresco, sapido, arrabbiatissimo. Lampone, fiori, gesso. Bello, bello, bello. Non è una novità. Va giu' che è un piacere. Chelivello e che prezzo, c'è chi preferisce un Franciacorta a questo, io non ho dubbi. Ingegnere? Tienime altre sei bottiglie...92/100

Grandissimo Champagne ... arrabbiato o incazzato è il termine che lo descrive meglio.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda tasteclimber » 07 ago 2009 00:59

pippuz ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Guy Thibaud Champagne BdN grand cru Pinot noir : fresco, sapido, arrabbiatissimo. Lampone, fiori, gesso. Bello, bello, bello. Non è una novità. Va giu' che è un piacere. Chelivello e che prezzo, c'è chi preferisce un Franciacorta a questo, io non ho dubbi. Ingegnere? Tienime altre sei bottiglie...92/100

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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda pippuz » 07 ago 2009 01:15

tasteclimber ha scritto:
pippuz ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Guy Thibaud Champagne BdN grand cru Pinot noir : fresco, sapido, arrabbiatissimo. Lampone, fiori, gesso. Bello, bello, bello. Non è una novità. Va giu' che è un piacere. Chelivello e che prezzo, c'è chi preferisce un Franciacorta a questo, io non ho dubbi. Ingegnere? Tienime altre sei bottiglie...92/100

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E' tra quello che mi avevi dato? Se no, lo voglio! :D

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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 07 ago 2009 11:10

Meursault Perrieres 2000 Pierre Morey: parte chiuso, il caldo estivo lo violenta un po' per portarlo su note gialle e di frutta matura. L'acidità non esce in maniera preponderante e la beva ne risente un po'. Risulta essere uno dei 2000 che forse hanno risentito dell'annata calda. Roulot, Lafon e Coche sul Perrieres 2000 hanno un'altra marcia. Non male ma mi aspettavo di piu'. 88/100

Batard Montrachet 1978 Ramonet: esce pulitissimo, come appena preso dalla piece. Fiori e sale, sapone e melone. Una nota balsamica, non menta, forse piu' anice. In bocca è lunghissimo ma al naso muore abbastanza in fretta con l'ossigenazione. L'acidità è ancora presente. A inizio serata un grande, chiude poi intorno ai 92. All'inizio sembrava un quindicenne, mica un trentenne.

Musigny 1999 De Vogue: altro 99 restio a concedersi in pieno. Il naso è CHambollesco, senza fronzolli, senza dolcezze. Setoso al naso, ampio, pulitissimo, con tutti i fruttini al loro posto a fare da bilanciamento ad una bella speziatura. In bocca è serio, dritto, mai grasso e mai leggero. Va giu' che è una meraviglia. Preso giovane, il naso e la bocca abbisognano di 4/5 anni per arrrivare al top. Berlo adesso pero' non è un'eresia. 94/100

Monfortino 1999 G.Conterno: anche questo ora è giovane, ma molto bello. Sconta una temperatura iniziale troppo alta, con un fruttato leggermente caldo. Quando si raffredda spara fuori in sequenza tutti i fruttini rossi (ma siamo a Vosne o a Serralunga?), per poi virare sulle bellissime note classiche del Cascina Francia. Il tannino morde, tanto ma morbido. Pero' si beve che è un piacere. La dote principale di questo vino è la pulizia olfattiva, che si delinea dopo una mezz'ora di aria. Rimane tra i migliori vini del mondo e ampiamente il miglior vino italiano. 94/100

Chablis grand cru Valmur Raveneau 2006: l'annata calda non si sente nei Raveneau 2006. Il legno non esiste, sembra passato in acciaio. Il sale la fa da padrone, la sabbia, il bagnasciuga, l'acqua delle ostriche, i sentori freddi al naso. Dopo escono i fiorellini finissimi e delicati. Quasi i fiori di alta montagna in estate. Il limone questo giro non c'è, ma non mi dispiace neanche tanto. La beva è magrissima ma lunghissima, con una salatura che avvolge la lingua e rimane per minuti. Ora perfettamente in beva, pèotrà migliorare, ma adesso è veramente gourmand. 94/100. Solo un vino poteva passarlo come persistenza gustativa e l'abbiamo aperto dopo.

Montrachet 2006 Ramonet: mamma mamma. Anche questo si capisce subito che è in splendida beva. Fumo al naso, fiori gialli (questi di campagna), accenni di fiammifero, caldo al naso. 5 minuti, poi cambia radicalmente. Fiori bianchi, roccia, sale, diventa freddissimo al naso. Lo stappiamo e lo riapriamo a fine cena: radice, melone, sempre tanto sale, anice, menta. Un'ampiezza immensa.
La bocca è sempre acidissima, mineralissima, grassissima. Sempre in equilibrio. La persistenza passa ai 400mt il Raveneau. Ora 95/100, in futuro forse un paio di punti in piu'. Ma perche' devo aspettare 15 anni per berlo?

Cahteau Latour 1975: bottiglia non perfetta, l'ossidazione ha iniziatto il suo lavoro di decadimento. Peccato.

Chambertin Clos de Beze Bart 1990: vino dalle due faccie. al naso non è pulitissimo, un pelo avanti nella maturazione. La bocca invece è splendida con molta acidità e bella grassezza. Il finale è lungo e non risente di ossidazioni, ma rimane su note fruttate e terrose. Naso da 87, bocca da 93. Media 89/100.

A presto per gli altri.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda gremul » 07 ago 2009 11:13

Baroloonline ha scritto:
Chablis grand cru Valmur Raveneau 2006: l'annata calda non si sente nei Raveneau 2006. Il legno non esiste, sembra passato in acciaio. Il sale la fa da padrone, la sabbia, il bagnasciuga, l'acqua delle ostriche, i sentori freddi al naso. Dopo escono i fiorellini finissimi e delicati. Quasi i fiori di alta montagna in estate. Il limone questo giro non c'è, ma non mi dispiace neanche tanto. La beva è magrissima ma lunghissima, con una salatura che avvolge la lingua e rimane per minuti. Ora perfettamente in beva, pèotrà migliorare, ma adesso è veramente gourmand. 94/100. Solo un vino poteva passarlo come persistenza gustativa e l'abbiamo aperto dopo.



complimenti per la bella descrizione, mi hai messo una sete tremenda dalle note è proprio il mio bianco!!
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda gremul » 07 ago 2009 11:14

pippuz ha scritto:
tasteclimber ha scritto:
pippuz ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Guy Thibaud Champagne BdN grand cru Pinot noir : fresco, sapido, arrabbiatissimo. Lampone, fiori, gesso. Bello, bello, bello. Non è una novità. Va giu' che è un piacere. Chelivello e che prezzo, c'è chi preferisce un Franciacorta a questo, io non ho dubbi. Ingegnere? Tienime altre sei bottiglie...92/100

Grandissimo Champagne ... arrabbiato o incazzato è il termine che lo descrive meglio.
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E' tra quello che mi avevi dato? Se no, lo voglio! :D

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mi raccomando a Settembre lo voglio bere!!
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 07 ago 2009 12:19

Meursault Pre de Manche 2004 Domaine D'Auvenay: molto sulla frutta gialla, marchio di fabbrica della Madame in bianco, rimane con un buon vigore al naso denotato da un'animalità molto da Meursault. In bocca mi lascia piu' perplesso, con tanta tanta solforosa presente a coprire le qualità del naso. Piaciuto poco nel complesso, che strano questo sentore di solforosa. 86/100

Chateau Latour 2002: questo è un campioncino, embrionale nelle sue aperture olfattive, con una frutta da cabernet di razza, di perfetta maturazione. La speziatura è evidente e perfettamente integrata, ma non rimanda al legno come un recente 96. Rimane anche qui una sensazione di energia pronta a dischiudersi a breve. In bocca mostra le qualità migliori: molto minerale, saporito, lunghissimo, magro ma di corpo, acido con beva trascinante. Fosse fatto in Toscana per questa maturità fenolica saremmo arrivati a 15%, qui ne vengono dichiarati 13,5%. Lo ricompro volentieri per riassaggiarlo tra un paio di anni. 93/100
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Palma » 09 ago 2009 15:26

Le bottiglie a volte devono proprio giocare dei brutti scherzi. Latour 2002 è stato di gran lunga il peggior 2002 da me bevuto (circa due anni fa, però), molto legnoso e senza molti slanci, quasi un supertuscan nell'impostazione, evidentemente beccai una bottiglia davvero poco felice. Meglio così, tra poco ritenteremo. Invece, nonostante fosse davvero arcigno, a me il 96 emozionò assai.
Anche il Perrieres 2000 di Morey mi aveva decisamente ben impressionato (pur non arrivando alle punte di Coche), tu lo avevi bevuto in altre occasioni? tanto per capire se fui vittima di un abbaglio, o se magri avete beccato voi una bottiglia non al top.
Grazie e ciao.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 09 ago 2009 22:24

Palma ha scritto:Le bottiglie a volte devono proprio giocare dei brutti scherzi. Latour 2002 è stato di gran lunga il peggior 2002 da me bevuto (circa due anni fa, però), molto legnoso e senza molti slanci, quasi un supertuscan nell'impostazione, evidentemente beccai una bottiglia davvero poco felice. Meglio così, tra poco ritenteremo. Invece, nonostante fosse davvero arcigno, a me il 96 emozionò assai.
Anche il Perrieres 2000 di Morey mi aveva decisamente ben impressionato (pur non arrivando alle punte di Coche), tu lo avevi bevuto in altre occasioni? tanto per capire se fui vittima di un abbaglio, o se magri avete beccato voi una bottiglia non al top.
Grazie e ciao.


Legno sul Latour 02 assolutamente niente (considerando che rispetto a te penso di avere piu' tolleranza verso questi sentori). Il vino era bello, pulito, non espresso ma pieno di energia.
Il Latour 96, bevuto da Teverini insieme a Giuseppe, era un pelo piu' espresso e piu' concentrato, ma il legno si sentiva e non mi venne voglia di ricomprarlo.
Per quanto riguarda Pierre Morey trovo il suo Perriere un'ottima bottiglia, ma forse non arriva alle vette del trio delle meraviglie (Coche, Roulot,talvolta Lafon). Insomma i 60/70 euro preferisco spenderli per i meursault Perrieres di PY Colin o per Boillot. Coche 2000 l'ho gia' assaggiato due volte ed è una bottiglia che per me arriva a sfiorare i 95, quelle bottilgia di Morey è decisamente inferiore. Non so se Giuseppe ne ha assagiate delle altre...
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 09 set 2009 12:58

Una giornata ritira e fuggi a Beaune condita da una bellissima cena all'Ecusson (finalmente abbiamo mangiato veramente bene in Borgogna) con due splendidi vini:

Meursault 1er cru Genevrieres 2004 Coche Dury: bottiglia rarissima (ne fa circa la metà del Perrieres) che abbiamo avuto la fortuna di trovare in carta, ed abbiamo subito bevuto, forse tra i primi in Italia.
Naso generoso di Meursault, senza le zaffate di polvere da sparo di tanti 2004, che stava su un registro marino, quasi di gesso, senza nessuna pesantezza legnosa. Intensissimo, forse non cosi' ampio coe il blasone richiede. Ne metto due gocce in bocca per accettare la bottiglia e qui capisco il capolavoro. Bastano due gocce, la sapidità è a livelli talmente elevati che il vino satura subito tutta la bocca. Esplode sulla lingue e lo senti in ogni dove del cavo orale. E' un peccato berne piu' di qualche goccia per volta tant'è l'intensita gustativa. Una delle migliori bocche di sempre, paragonabile solo al Meursault Perrieres 90 bevuto troppo tempo fa. Mamma mia. (naso 92, bocca 100) media 96/100.

Chambolle Musigny 1er cru Les Charmes 1996 Leroy: parlare di un Leroy diventa facile, le bottiglie non differiscono in maniera eclatante l'una dall'altra. Anche qui bottiglia piuttosto rara (circa 900 prodotte) si apre sui toni di incenso e di lampone. In bocca denota tutta la bellezza anoressica dell'annata, giocata sulla mineralità e sulla lunghezza, piuttosto che sulla grassezza e sulla concentrazione delle ultime annata. Bella bottiglia, non sfigurava con il Coche Dury bevuto pria, e questo è già molto. 92/100
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 11:56

AAAHHHH!!!!
Siamo tornati dopo un'estate di fatiche a bere qualcosa! Sempre bella la location tra le montagne occitane/piemontesi/liguri e sempre magnifica l'ospitalità e lo gigod nel forno a legna...

Ecco le foto della bevuta:
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 11:57

e poi:
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 11:58

la sera....
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 11:59

L'elenco completo delle bottiglie:

Degustazione Rodano:
Hermitage blanc 1989 JL Chave
Cote Rotie la Mouline 1989 Guigal
Cote Rotie la Turque 1989 Guigal
Hermitage Rouge 1989 JL Chave
Hermitage La Chapelle 1990 Jaboulet
Chateneuf du Pape Hommage a J.Perrin 1990 Beaucastel
Chateneuf du Pape 1990 Chateau Rayas
Chateneuf du Pape Cuvée Centenaire 1990 Les Cailloux Brunel

Ringer/accopagnamento
Scrio 1997 Le Macchiole
Sassicaia 2006 M.Incisa Rocchetta
Criot batard Montrachet 2006 PY Colin
Brunello di Montaalcino 1976 LIsini
Graves rouge 1964 Chateau Haut Brion

La sera:
Calvari 2003 Miani
Chateau Lafleur 1994
Echezeaux 2002 E.Rouget
Grange 1998 Penfolds
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 12:08

la batteria degli introvabili:
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 12:22

Bene, qualche nota di degustazione.

Hermitage 1989 Chave bianco: apre sulla cera d’api, sul miele, note ossidatine non proprio elegantissime, forse anche biscotti al burro. In bocca è largo ma corto, con un finale amarognolo. Non mi piacciono i vini del Rodano bianchi giovani, vecchi forse mi piacciono ancora meno. 84/100

Cote Rotie La Mouline 1989 Guigal: naso molto bello, fiori, un bel frutto rosso speziato. C’è anche una certa dolcezza e un piccante di generalità. La bocca non conferma, entra bene, si allarga, poi chiude troppo in fretta per le aspettative. Il naso vira in giornata su note vegetale non bellissime, per poi riaprirsi su un sentore di bistecca al pepe piu’ interessante. La mouline 99 è un’altra cosa. 91/100 per l’ampiezza, ma sono bravo

Hermitage 1989 Chave rosso: naso vegetale, non pulito e che non si pulirà per tutta la giornata. Bocca migliore, piu’ lunga minerale con una bella frutta di ritorno, spezie ancora fresche. Seconda bottiglia e seconda conferma: era da bersi qualche anno fa. 88/100 per l’olfatto non sufficiente

Cote Rotie la Turque 1989 Guigal: saliamo di livello, il naso è come il fratello di prima, pero’ un pelo piu’ scuro, piu’ concentrato, piu’ profondo. La bocca allunga di piu’, decisamente piu’ minerale. Bella pulizia olfattiva, nessuna nota animalesca, ottimo finale. 93/100


Nota a margine mentre scrivo queste note: mi viene da comparare Guigal a Gaja: bottiglie sempre perfette, sempre pulitissime, vini tecnicamente ineccepibili.
Vini pero’ che non tirano fuori emozioni pure, vortici di complessità, che non scaldano il cuore. Per me ovviamente…
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 12:59

Hermitage La Chapelle 1990 Jaboulet: ultima grande Chapelle, prima che il caos della proprietà non abbassasse drasticamente il livello dei vini. Un piccolo monumento al Rodano, colore decisamente piu’ carico dei precedenti e naso che veleggia tra un bellissimo frutto rosso (ma è possibile che ci sia una virata cosi’ netta con l’invecchaimento nel frutto dello Syrah? Da scuro e arrabbiato da giovane a rosso e solare da invecchiato?Mah?) , bellissimo il sentore di scatola di sigari, di tabacco dolce, di pepe fresco appena macinato. In bocca è un rullo, entra, si allarga e si allunga. Retrogusto di tabacco dolce. Cominciamo a ragionare….94+/100

Chateneuf du pape Hommage a J.Perrin 1990 Beaucastel: molto simile alla versione base aperta con il primo messaggio di questo thread si conferma vino non nelle mie corde: sara’ la mouvedre, saranno delle colonie di batteri cannibali presenti nella cantina, ma puzza, mamma mia quanto puzza. Stalla di alpeggio, che non mi permette di tenere il naso dentro il bicchiere per capire effettivamente cosa c’è dietro. In bocca è piu’ pulito, ma riesce ad essere piacevole solo se abbinato ad un taglio di carne agliato e gustoso che avevamo nei piatti. Dopo un po’ colgo una nota di gelsomino veramente piacevole, anche se tra l’animale residuo della stalla. Rimane nel bicchiere per almeno 2/3 ore e non migliora. Il mio giudizio è da prendere con le molle, a qualcuno al tavolo è veramente piaciuto, per me non arriva a 80 punti. Troppo animale.

Chateauneuf du pape 1990 Chateau Rayas: eccolo un altro candidato al vino perfettino della giornata: pulitissimo, fragolinoso, fruttoboscoso, anche ciliegioso. Perfettamente maturo, molto trasparente al colore, nessuna nota di invecchiamento. Svolge il suo compito benissimo, con un naso “convesso” perfettamente leggibile di grande ampiezza. La bocca è in armonia, l’acidità e’ a livelli inimmaginabili per un Rodano sud in annata calda, va giu’ che è un piacere. Pero’ perche’ non emoziona come il lignaggio richiede? Non mi innamoro dei Rayas, anche se devo ammettere che sono tutti fatti benissimo. 93/100

Chateauneuf du pape Cuvée Centenarie 1990 Les Cailloux Brunel : bottiglia rarissima e vincitore netto della giornata. Pulitissimo, come neanche un Borgogna giovane riesce ad essere, chiaro al colore, da la sensazione di essere stato un vino concentrato e incazzato alla nascita che, con il passare degli anni si è disteso ed aperto. Le vigne vecchie si sentono eccome, il naso spazia sui frutti di bosco, sulla ciliegia, le fragoline. Ma sono le note floreali di montagna che mi hanno fatto impazzire, e la mineralità rocciosa pungente del naso. In bocca è piu’ borgognone, non larghissimo, ma piu’ lungo e sprintante degli altri. L’unico vino della degustazione, insieme a jaboulet, che comprerei oggi, se mai fosse possibile trovarne una bottiglia. 96/100
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 13:16

Ringer:

Scrio 1997 Le Macchiole: molto piu’ scuro dei vini con cui è stato servito, colpisce inizialmente per un naso fruttato vivo e croccante, anche se su note piu’ scure di mirtillo. La pepatura è ben presente.
La bocca è coerente, non acidissima, piu’ larga. Chiude un pelo amaro. Mi dicono cos’è (era stagnolato) e sono felice che siamo riusciti in toscana a copiare cosi’ bene un Rodano nord. Mi ripropongo di rivederlo a fine pranzo, quando immagino che l’ossigenazione ne abbia acuito i pregi e i difetti. Ne ha acuito solo i difetti pero’: naso cartonato, spento, bocca morta e colore opaco. Capita con qualche toscano che sia buono, anzi molto buono, appena aperto, per poi morire nel biocchiere, ma se questo è il migliore sirah della costa Toscana allora forse è meglio che continuino a coltivare il Cabernet o il Merlot. 83/100

Sassicaia 2006: qui almeno capisco il senso della coltivazione del cabernet in Italia. Giovanissimo al naso, quasi vinoso, barberoso, rimane inchiodato alla frutta e ad un pelo di legno residuo. In bocca è concentrato ma non pesante, di impostazione piu’ bordolese che supertoscana, con una buona beva ed una lunghezza promettente. Non si amplia tanto al naso ma comunque mi da la sensazione di avere ancora notevoli margini di miglioramento. 90/100

Criot Batard Montrachet 2006 Pierre Yves Colin Morey: da uno dei miei produttori di Borgogna bianca di riferimento ottengo la prima delusione dopo molte emozioni. Il vino fa il suo dovere di Chardonnay, passando in bocca qualsiasi vino bevuto prima, ma al naso è una tragedia con un legno mal assorbito e fastidioso. Si riassorbira’? Fosse una grande annata forse, ma data la prontezza di tanti 2006 la vedo difficile. 83/100

Brunello di Montalcino 1976 Lisini : RIP

Chateau Haut Brion rouge 1964: che peccato che esistano non stappate delle bottiglie di questo tipo. La materia era effettivamente importante, il frutto lontano, il bel tabacco delle Graves. L’ossidazione pero’ si è fatta strada in maniera prorompente nel bicchiere e il vino è morto presto. SV
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 13:50

Calvari 2003 Miani: alla cieca, impossibile capire. Chi c’è andato piu’ vicino aveva detto Francia sud in annata calda. Il vino infatti è enorme, con un naso scurissimo di bella speziatura e intrigante mineralità, l’alcool non si sente. In bocca è caldissimo, concentratissimo ma incredibilmente si fa bere bene, complice una buona acidita’ e una sontuosa mineralità. Si chiude via via con la serata e a fine cena rimane muto. Non male l’inizio pero’. 91/100

Chateau Lafleur 1994: annata minore a Bordeaux ? Non fatemi ridere. Annata delicata, tradizionalista, forse non concentratissima, ma veramente gourmand ora. Naso speziato, pulito, intenso nel suo profumo di tabacco dolce, di liquirizia, con accenni di sottobosco. In bocca è velluto, in perfetta beva, veramente armonico. Una bottiglia che non ti stanchi di bere. Premio speciale del sottoscritto come bottiglia piu’ bevibile della giornata. 93/100

Echezeaux 2002 Rouget: la Borgogna rimane nel nostro cuore. Alla cieca sembra venga da un’annata piu’ fredda di quella che è, mi ricorda piu’ un 2001 o un 2004. La crudezza polosa di frutto, la nobile semplicità della speziatura ricordano un Echezeaux, vigna capace di dare grandi vini (come questo) o emerite schifezze. Il naso è ampio, anche se sottile, sussurrato, il lampone misurato, la fragolina fa capolino. Note vegetali fanno da corredo, l’erba fresca arricchisce. La bocca è ancora un po’ dura, i 2002 abbisognano di tempo, ma il naso comincia a far capire che il vino è in fase di riemersione dalla chiusura. 92/100

Grange 1998 Penfolds: ultimo vino della giornata e rischio di concludere con il vincitore. Si ferma ad un mio personalissimo 95/100 questa bestia di frutto dolce, di note balsamiche, di ribes nero. Il colore piu’ scuro della giornata, ma sempre limpido e vivo. Il naso viene ampliato da note di cacao amaro, financo di liquirizia. In bocca è saturante, dolcissimo, lunghissimo. Un’altra bottiglia due anni fa era decisamente piu’ vanigliosa e grassa e aveva avuto bisogno di due ore di ossigenazione per dispiegarsi. Lo ricompro molto volentieri…. non ho mai avuto delusione dalle tre/quattro annate di Grange bevuto.
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 14:11

Ecco le mie note di una bevuta fatta in priomavera:
Hermitage La Chapelle 1989 Jaboulet: al naso tanto sangue e carne di selvaggina. Un po' di frutta a seguire. Per gli amanti del genere animal. A me non piace molto anche per un'acidità veramente scarsa in bocca. Per il resto è un vino ben fatto. 85/100

la bottiglia di 90 era di un altro pianeta. Mi stupisco, visto che la critca americana (che sul Rodano ci azzecca spesso) che le passi a 4/5 punti di distanza, per me di punti ce ne erano quasi dieci. Mi viene da pensare che l'89 bevuto fosse di una bottiglia non superperformante.
per Rayas: le bottiglie erano tutte ben ossiginate , aperte la mattina presto e finite a pomeriggio inoltrato. Il vino che dava piu' la sensazione di miglioramento era l'Hommage, forse perche partiva dal punto, per me, piu' basso.

Il naso dell'ultimo goccio bevuto della Cuvee Centenaire di Les Cailloux era qualcosa di divino per pulizia e definizione aromatica. Per questo, rimuginandoci domenica (tanto ero a festeggiare un compleanno di mio cognato dove mi hanno fatto bere un Pinot Chardonnay di Cinzano di tre anni) l'ho alzato dalla mia prima valutazione in loco (94)
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Re: In Piemonte si beve bene (Rodano!!!!!)

Messaggioda Baroloonline » 21 set 2009 14:15

Rayas: mi piace tutte le volte che lo bevo (oramai ne ho bevuto una decina di annate), l'unica che mi ha veramente colpito è stata la 95, piu' per la fase gustativa che per la fase olfattiva.
le altre le ho trovate sempre espresse, sempre convesse, vini che vorresti bere tutti i giorni ma che difficilmente abbattono la soglia dei 95 punti, che per il mio metro di valutazione denota la differenza tra un vino grande e l'eccellenza assoluta. In generale pero' comincio a pensarlo per quasi tutti i vini del Rodano e questa degustazione me lo ha ribadito. ho anche capito che preferisco Rodano sud a Nord.
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