Dopo un paio di mesi di inespressive bevute,torno finalmente a scrivere di bolliccine "entusiasmanti".
Champagne Jean Vesselle Rosé de Saigneè 1998 (Magnum)
Champagne Dufour Rosé(50/50)nel senso che metà a macerazione e l'altra metà assemblato.
Champagne Andrè Beaufort Gran Cru' 1999 Ambonnay
Champagne Pierre Moncuit 1999(Magnum)
La bevuta piu' sorprendente è stata quella di Vesselle,splendido colore rosso acceso,perlage clessico con schiuma densa e naso di una varietà infinita di aromi che spaziavano dal classico fruttino rosso alla freschezza del lime per poi sintetizzarsi in una leggera nota affumicata quasi da pietra lavica che ritornava perfettamente in bocca dove poi la mineralità e l'acidità dominavano la scena.Senza volerlo è stato abbinato ad un magistrale piatto di maccheroni cacio e pepe cucinato per la serata da un Romano,che non vuole essere chiamato tale.......

ed era "la morte sua" per quanto mi riguarda il miglior rosè degli ultimi tempi,anzi,miglior Champagne degli ultimi tempi.
Dufour,un'altro "strano"Champagnino,non il solito e banalotto rosè,ma una bella interpretazione della macerazione alla quale viene aggiunto il 50 % di assemblato rendendo molto interessante il prodotto,fresco e minerale ma con note di frutta rossa in evidenza,bella acidità e materia da vendere.
Beaufort lo conosciamo tutti,grande vino il suo,ferroso e ossidato al naso,minerale e fruttato al tempo stesso,rendono l'idea di cosa sappia esprimere un grande Champagne !!
Moncuit non lo ricordo bene,in quel momento passava di mano già la Borgogna e la carne rossa alla brace,mi sono perso sicuramente un'altra grande espressione del territorio,l'agrume e il minerale erano le note principali percepite dai vicini di tavolo

peccato,sarà per la prossima.....