Non abbiamo mica finito!
Patrick Soutiran: Piacevole sorpresa, gamma corretta ed interessante. Manca un po' il guizzo che spero sia nascosto nelle riserve Precieuse d'Argent 92 e 96 (chardonnay 100%) che gli ho preso alla cieca. Miglior bottiglia assaggiata il millesime 2002, prontissimo e fine, mentre la Precieuse d'Argent 04 non è sufficientemente equilibrata. Voto visita 7. Produzione 7
André Beaufort: Visita fuori programma (passavamo di lì e ci abbiamo provato...è andata bene), abbiamo degustato per un'oretta abbondante una ventina di bottiglie, alcune aperte in faccia, altre conservate anche qualche mese nella leggendaria borsa frigo da campeggio, refrigerata a circa 10gradi tramite una bottiglia di plastica con acqua ghiacciata. Jacques è un contadino vecchio stile. Rustico e furbo (moolto furbo), grezzo e filosofo (moolto filosofo). Dosaggi sempre elevati, anche sul brut che io considero un "sec", qualità però molto oscillante tra boccie eccellenti e altre solo discrete. In generale, meglio la gamma di Polisy (Aube) che non Ambonnay grand cru, che troppo spesso ha delle strane punte di amaro. Su tutti un Polisy millesime 96 brut e demi sec da far girar la testa per la ricchezza, la complessità e la durata infinita. Incredibilmente scarso invece lo stesso millesimo su Ambonnay, mentre è eccellente Ambonnay millesime 90 brut. Bio-dinamico da una vita, è curioso che vinifichi separatamente i due filari esterni del proprio appezzamento di Ambonnay. La ragione è che sono a contatto con vicini che usano ancora prodotti chimici, e lo specifica in etichetta. Bio-taliban! Per la cronaca, si trattava del millesimo 00 ed era una boccia abbastanza scadente. Altra curiosità: le boccie in assaggio sono tutte di sboccature anteriori a quelle in vendita. Voto visita 7. Produzione 7
Agrapart: Solo tre vini degustati ma, a parte un 6 vigne semplice e corretto, gli altri due sono da applausi. Terroir (base 05) è strepitoso per intensità e struttura mentre Mineral 03 (non dosato), nonostante l'annata infelice, rivela una delicatezza e una freschezza piacevolissime. Peccato che l'Avizoise e il Venus non fossero più disponibili. In compenso la foto di Kyla Cole con magnum di Venus è fuori categoria e ti fa venir voglia di ritornare
. Voto visita 7 Produzione 8
Guy Charlemagne: Mi aspettavo di più. Buona accoglienza del titolare che ci intrattiene per un'oretta, moglie antipatica e presuntuosa. Cuvée Charlemagne 04 solo discreta, un po' meglio con il Mesnillesime 02, molto agrumato al naso ed in bocca. I base non hanno lasciato impronta. Ho scippato una jero Charlemagne 1999 ad un buon prezzo e dovrei aprirla tra non troppo tempo. Vediamo. Voto visita 6 Produzione 6,5
Pierre Gimonnet: Al solito ottima gamma. Buoni il Cuis 1er cru, semplice ed affidabile, e il Gastronome 04, perfettamente bilanciato, facile e di pronta beva, forse una delle migliori versioni. Solo discreto il Fleuron 04, un po' brusco e discontinuo in bocca. In ogni caso continuo a preferire gli Oenophile, su tutti un 2002 strepitoso per ricchezza e mineralità. Da prenderne a casse. Se lo Special Club 00 è sicuramente piacevole, strutturato e minerale ma abbastanza semplice, lo Special Club Oenophile 99 è invece tutta un'altra pasta: quasi etereo, delicatissimo. Non mi stupisco di aver snobbato in precedenza la versione dosata...qua bisogna fare attenzione con gli abbinamenti e soprattutto aprire le papille...non è il genere di vini che mi fa impazzire ma a mente fredda non posso non riconoscere l'ottima mano. In ogni caso non vedo l'ora arrivi la versione 02, che son sicuro mi farà saltar giù dalla sedia...Voto visita 8. Produzione 8