Nebbiolata 1971

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Nebbiolata 1971

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 10:31

Comincio dalle foto della degustazione/bevuta di Sabato dal gentilissimo Renzo:
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 10:33

e poi...
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 10:43

foto complessiva:
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 10:47

manca il Beacastel Chateneuf du pape 1990 che ho perso...(era già un po' perso anch'io...)
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda dotvini » 09 mar 2009 12:13

e il nostro Cavaliere ? era bollito anche lui ? :)
visto la bevutina del giorno prima ..... :D
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 12:29

dotvini ha scritto:e il nostro Cavaliere ? era bollito anche lui ? :)
visto la bevutina del giorno prima ..... :D



Lo chevalier du tastevin del castello di Vougeot era in formissima...è venuto vestito da pinguino con il drappo sulle spalle.
Ha comprato a Torino anche la macchina nuova per l'occasione...
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda dotvini » 09 mar 2009 12:34

Baroloonline ha scritto:
dotvini ha scritto:e il nostro Cavaliere ? era bollito anche lui ? :)
visto la bevutina del giorno prima ..... :D



Lo chevalier du tastevin del castello di Vougeot era in formissima...è venuto vestito da pinguino con il drappo sulle spalle.
Ha comprato a Torino anche la macchina nuova per l'occasione...



azzz... una Fiat ? :D
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda montrachet61 » 09 mar 2009 13:46

Beh, per uno che arrivava dal deserto e che si è trovato al polo nord direi che...non ha patito più di tanto!!! :D :D
Solo l'altezza della neve (quanto lui...) lo ha lasciato un po' sgomento... :lol: :lol:
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda dotvini » 09 mar 2009 14:16

si ma nel deserto poche ore prima si era dissetato abbastanza bene :D

ps1 : il Palmer di che annata era? mi sembra un'82 o sbaglio ? :)

ps2 : quello pur di bere affiterebbe anche uno spazzaneve :)
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Aramis » 09 mar 2009 15:58

Complimenti, un lineup splendido.
Qualche nota su Palmer, che mi interessa in modo particolare in quanto ne ho una boccia e non l'ho mai assaggiato?
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 16:51

Qualche noticina veloce, visto che oggi il lavoro non mi da tregua:

Krug 1990
: stile krug, qualche nota ossidatina, sembrava un pelo piu' vecchio della sua eta'. Interessante sempre, non cosi' affascinante. Sempre tra i migliori champagne comunque. 92/100

Bienvenue Batard Montrachet 1983 Ramonet
: qui si inizia a fare molto sul serio, frutta in macedonia che si pulisce via via, mineralità che esce definendosi, la classica nota di menta piperita marchio di fabbrica di tutti i Ramonet. dopo un'ora e' di una pulizia e di una complessità imbarazzanti. In bocca sempre agile, senza il corpo ogni tanto eccessivo del Batard. Un'ora e mezza di bicchiere dopo inizia a tostarsi, verso l'orzo e il caramello, in quello che per i borgogna bianchi rappresenta il fine corsa olfattivo. Quest'ultimo passaggio ci fa capire che il vino ora è alla fine del suo plateau di maturazione, non puo' andare meglio di cosi'. Forse l'emozione piu' pura della giornata. 97/100. I grandi Borgogna bianchi invecchiati danno sempre le emozioni a me piu' intense.

Chambertin Trapet 1983 (bottiglia uscita da poco dal domaine): parte sporchissimo, torbido e palesemente granato, tira a pulirsi piano piano. Dopo un'oretta è una bella sequela di fiori secchi e di sottobosco, completamente terziarizzato, olfattivamente interessante ma molto lontano dalle caratteristiche che mi hanno fatto innamorare del pinot nero. La terziarizzazione del pinot nero è sicuramente interessante, ma va piano piano capita e forse, quando nel naso non ho nessun accenno di frutto, per me il pinot nero perde un po' di fascino. Sara' questo sicuramente un mio limite. 91/100. interessante e didattico vino di Gevrey.

Chateau Palmer 1983: grande annata a Palmer, sicuramente la migliore tra le 4/5 da me assaggiate. Parte pulitissimo, frutto scintillante, nessuna nota pirazinica, colore vivo e non terziarizzato. Appena versato forse uno dei migliori rossi della giornata, ma si evolve nel bicchiere in modo strano, sporcandosi un po'. Tannini sempre perfetti, acidità viva. Appena versato almeno 94, poi scende a 92. Grande margaux comunque.

Montrachet 2002 Sauzet: tappo, tappo infimo, tappo maledetto. La materia c'è dietro e spinge, ma il tappo è inequivocabile. Mi capita molto raramente, ma purtoppo stavolta è capitato. Nicola Lucca di fronte a me a momenti si metteva a piangere. :D Unica consolazione: il sicuro cambio di bottiglia al domaine (i francesi li' ci arrivano, noi Piemontesi no). Non era ossidazione precoce, ma classica TCA. Peccato, la bottiglia era mia.

A piu' tardi con i big...
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda MCSE » 09 mar 2009 17:55

Baroloonline ha scritto:
Montrachet 2002 Sauzet: tappo, tappo infimo, tappo maledetto. La materia c'è dietro e spinge, ma il tappo è inequivocabile. Mi capita molto raramente, ma purtoppo stavolta è capitato. Nicola Lucca di fronte a me a momenti si metteva a piangere. :D Unica consolazione: il sicuro cambio di bottiglia al domaine (i francesi li' ci arrivano, noi Piemontesi no). Non era ossidazione precoce, ma classica TCA. Peccato, la bottiglia era mia.

A piu' tardi con i big...


Francesco non è che la bottiglia era "a portata di mano" di Picard che magari gli è passato accanto al Nebbiolo 2004 day?? :oops: :roll: :mrgreen:
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda enricom67 » 09 mar 2009 17:57

Lo Chevalier du Tastevin nonostante il mal di testa del venerdì, molto vino e poco sonno, la traversata del Mediterraneo, praticamente dalle piramidi alle Alpi :D , la Nuova Panda a noleggio con 12 Km, che responsabilità, e i 2 metri di neve di casa Ristorto resisteva eroicamente fino all'ultimo vino per avere degli evidenti sbandamenti solo sulla via del ritorno.
Meno male che non guidavo :D
Un unico commento: che giornata fantastica!!!
Compagnia splendida, cibo stellato e vini indimenticabili.
Concordo con le note di Francesco e, a parte qualche minima differenza, anche sui punteggi.
Grazie di tutto Renzo e a presto.
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 17:58

continuiamo...


Chateau Lafite 1990: grande Lafite, un po' sottovalutato forse dalla critica americana, ma scintillante di frutto e mineralità. Beva travolgente, migliora via via a contatto con l'aria. 94/100. Se la gioca per il miglior vino della giornata, anni luce dai vinoni concentrati usciti questi ultimi anni dal Medoc. Questo è un premier cru di Bordeaux.

Montrachet 1983 Ramonet: che dire, imbarazzante...miglior bianco delle mia vita, forse il mio miglior vino. E'un'emozione..., no, è un privilegio poter bere una bottiglia cosi', dopo 23 anni di cantina a Cuneo, comprata (penso a due lire) da chi, unico su questo forum 23 anni fa comprendeva le potenzialità di questi vini. grazie e ancora grazie a Renzo, nonostante io ci abbia impiegato gli ultimi due anni telefonandoti praticamente tutte le settimane a convincerti a stappare questa tuo ultimo 83. Tornando al vino, non credevo fosse possibile coniugare la perfezione olfattiva del Bienvenue bevuto qualche bicchiere prima ad una bocca tesa, grassa e acida, minerale e piena. Lunghissimo, interminabile, impossibile resettare il naso dopo che era stato saturato dei fiori, dalla frutta, dalla pietra, dalla menta. Si, forse si, ho ancora un piccolo dubbio, ma questo è il primo 100/100 della mia vita e sapevo che sarebbe arrivato da un Borgogna bianco. Ora potrei smettere di bere vino. Ma no..., c'è ancora il Montrachet del Domaine Leflaive 92 da stappare, e con due /tre anni lo convinco. La Borgogna

Chambertin Clos de Beze 1983 Rousseau: paga sicuramente la versatura contemporanea in batteria con Ramonet, da solo avrebbe vinto a mani basse la maggior parte delle serate. E' piu' pulito, piiu' giovane, piu' vivo di Trapet, in bocca snello, acido , abbastanza lungo. Manca della matière delle grandi annate di Rousseau, ma che vino di Gevrey è, quasi didattico con il suo lampone, il suo sottobosco, la sua liquirizia. Un campioncino. 94/100

Clos de la Roche 2001 Leroy: qui siamo tra i grand cru e si sente: naso alla Leroy, intenso e incenso. Fruttini, beva travolgente. Molto ma molto simile al Richebourg 2001 bevuto a Ottobre. Troppo simile? Forse. La nota verde finale, ben integrata nel quadro olfattivo ricorda che l'annata è fredda. Non penso possa crescere piu' di questo, non sempre riusciamo a bere i 2001 di Leroy, Renzo non li sgancia, queste bottiglie le devo portare io. Miglior rosso della giornata, non è una novità, anche 95/100. Grande vino della Leroy, ma l'emozione dei due Ramonet è oggi molto piu' viva.
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda barrabas » 09 mar 2009 18:06

lascio a chi fara' sicuramente meglio di me le note degustative :lol:

voglio solo dire due cose :

1)per la prima volta ho dato un 100/100 : MONTRACHET 83 di Ramonet !

2)grazie renzo
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Il Comandante » 09 mar 2009 18:09

Baroloonline ha scritto:Clos de la Roche 2001 Leroy: qui siamo tra i grand cru e si sente: naso alla Leroy, intenso e incenso. Fruttini, beva travolgente. Molto ma molto simile al Richebourg 2001 bevuto a Ottobre. Troppo simile? Forse.


Vedo che c'è qualcun altro che comincia a dirlo... 8)
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 18:20

Il Comandante ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Clos de la Roche 2001 Leroy: qui siamo tra i grand cru e si sente: naso alla Leroy, intenso e incenso. Fruttini, beva travolgente. Molto ma molto simile al Richebourg 2001 bevuto a Ottobre. Troppo simile? Forse.


Vedo che c'è qualcun altro che comincia a dirlo... 8)


E' indubbiamente un vino da 95, ma l'anno scorso forse gli avrei dato 96, due anni fa forse gli avrei dato 97.
Sui 1996 trovai molta piu' differenza tra Richebourg e Chambertin, era inequivocabile il terroir di provenienza.
Forse i 2001 hanno bisogno di piu' tempo per digerire la mano di Madame.
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda gremul » 09 mar 2009 18:24

Baroloonline ha scritto:
Montrachet 1983 Ramonet: che dire, imbarazzante...miglior bianco delle mia vita, forse il mio miglior vino. E'un'emozione..., no, è un privilegio poter bere una bottiglia cosi', dopo 23 anni di cantina a Cuneo, comprata (penso a due lire) da chi, unico su questo forum 23 anni fa comprendeva le potenzialità di questi vini. grazie e ancora grazie a Renzo, nonostante io ci abbia impiegato gli ultimi due anni telefonandoti praticamente tutte le settimane a convincerti a stappare questa tuo ultimo 83. Tornando al vino, non credevo fosse possibile coniugare la perfezione olfattiva del Bienvenue bevuto qualche bicchiere prima ad una bocca tesa, grassa e acida, minerale e piena. Lunghissimo, interminabile, impossibile resettare il naso dopo che era stato saturato dei fiori, dalla frutta, dalla pietra, dalla menta. Si, forse si, ho ancora un piccolo dubbio, ma questo è il primo 100/100 della mia vita e sapevo che sarebbe arrivato da un Borgogna bianco. Ora potrei smettere di bere vino. Ma no..., c'è ancora il Montrachet del Domaine Leflaive 92 da stappare, e con due /tre anni lo convinco. La Borgogna



Chapeau e massima invidia!!! Anche io sono dell'idea che le emozioni dei grandi Borgogna bianchi (non c'entra molto ma ripenso ad esempio, ultimo in ordine di tempo, all'elettrizzante Corton Charlemagne 2005 di Bonneau du Martray e anche soprattutto a certe giornate da Marco) quando sono quelli giusti in annata giusta non sono secondi a nessuno (bolle, bianchi, rossi...), hanno dei nasi incredibili, unici, inimitabili, inconfondibili
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Sydney » 09 mar 2009 18:26

Baroloonline ha scritto:Montrachet 1983 Ramonet: che dire, imbarazzante...miglior bianco delle mia vita, forse il mio miglior vino. E'un'emozione..., no, è un privilegio poter bere una bottiglia cosi', dopo 23 anni di cantina a Cuneo, comprata (penso a due lire) da chi, unico su questo forum 23 anni fa comprendeva le potenzialità di questi vini. grazie e ancora grazie a Renzo, nonostante io ci abbia impiegato gli ultimi due anni telefonandoti praticamente tutte le settimane a convincerti a stappare questa tuo ultimo 83. Tornando al vino, non credevo fosse possibile coniugare la perfezione olfattiva del Bienvenue bevuto qualche bicchiere prima ad una bocca tesa, grassa e acida, minerale e piena. Lunghissimo, interminabile, impossibile resettare il naso dopo che era stato saturato dei fiori, dalla frutta, dalla pietra, dalla menta. Si, forse si, ho ancora un piccolo dubbio, ma questo è il primo 100/100 della mia vita e sapevo che sarebbe arrivato da un Borgogna bianco. Ora potrei smettere di bere vino. Ma no..., c'è ancora il Montrachet del Domaine Leflaive 92 da stappare, e con due /tre anni lo convinco. La Borgogna



Mi sono emozionato solo a leggerti, pensa a berlo....... :shock:
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Il Comandante » 09 mar 2009 18:29

Baroloonline ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Clos de la Roche 2001 Leroy: qui siamo tra i grand cru e si sente: naso alla Leroy, intenso e incenso. Fruttini, beva travolgente. Molto ma molto simile al Richebourg 2001 bevuto a Ottobre. Troppo simile? Forse.


Vedo che c'è qualcun altro che comincia a dirlo... 8)


E' indubbiamente un vino da 95, ma l'anno scorso forse gli avrei dato 96, due anni fa forse gli avrei dato 97.
Sui 1996 trovai molta piu' differenza tra Richebourg e Chambertin, era inequivocabile il terroir di provenienza.
Forse i 2001 hanno bisogno di piu' tempo per digerire la mano di Madame.


Sai che a me piace essere un po' provocatorio su questo punto, ma è una domanda che non riesco a non pormi.
Ricordo ancora la discussione con Armando, dopo aver sentito fianco a fianco RSV '01, Clos de Vougeot '00 e Savigny Les Narbatons '02, tutti di Mme, con l'ultimo sulla stessa linea di valore dei primi due ed un registro espressivo molto simile.
Come fa un vino di un comune tutto sommato "minore" come Savigny Les Beaune reggere il passo di un Romanée St. Vivant?
Quanto incide il fatto che Mme vinifica i vini di tutti i comuni nella sua cantina di Vosne, con i relativi lieviti indigeni?
Quel Savigny era senza dubbo un grande vino, ma era anche un vino "vero"?

Sono domande a cui neppure io so rispondere, anche perché poi non posso negare che con quel Savigny ho goduto come un riccio.
Però sono più affezionato a DRC, con la sua variabilità da cru a cru e con l'Echezeaux che è nettamente un vino meno buono degli altri, come è giusto che sia per un vino che viene da una parcella non delle migliori di un grand cru che è notoriamente il "meno grand cru" della zona.
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda montrachet61 » 09 mar 2009 18:43

Penso che le differenze tra i vari grand cru di Leroy si possano cogliere dopo qualche anno in più di bottiglia....Parlo di DIFFERENZE e non di vino migliore ovvero, a mio parere, il clos de la roche 01 che abbiamo bevuto (meraviglioso) ha raggiunto una sua dimensione che manterrà negli anni senza aggiungere niente di più a quanto esprime già adesso : in compenso saliranno quelle differenze che la mise en bouteille e la mano del domaine tende un po' a nascondere nei primi anni di vita dei vini.
Ci rifaremo con qualche confronto tra qualche anno.
Ramonet 83 : il suo montrachet rimane negli anni una delle più grandi bt di borgogna bianco che abbia mai bevuto e quest'ultima bt (sigh...) che avevo me lo ha confermato : resto dell'idea che negli anni 80 la borgogna non avesse della grandissima costanza qualitativa a livello dei produttori e che solo qualcuno facesse dei grandi vini, e la forbice era ancora più marcata in quelli che avevano a che fare con il pinot nero.Ramonet (pur nella costrizione di un lavoro che NON gli piaceva e che da giovane ha malamente accettato)era uno di quei pochi grandi produttori : i vini costavano niente (ed in questo Francesco hai ragione ma se ci fai caso ancora adesso rimane un produttore molto accessibile) ma la materia c'era, eccome se c'era e la vinificazione pure.
Poi è questione di fortuna perchè magari conservi bene una bt ma la sfiga del tappo è sempre dietro l'angolo.
Vabbè, visto tutte queste...lodi mei miei confronti (a questo punto mi sorge un dubbio.... :?: ), sarò costretto a fare qualcosina con gli 85 dove il montrachet di Ramonet è quantomeno allo stesso livello dell'83 ma iniziano a vedersi dei grandi chevalier del domaine Leflaive....Insomma il confronto diventerà più intrigante :D :D
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda checcos » 09 mar 2009 18:57

Baroloonline ha scritto:Montrachet 1983 Ramonet: che dire, imbarazzante...miglior bianco delle mia vita, forse il mio miglior vino. E'un'emozione..., no, è un privilegio poter bere una bottiglia cosi', dopo 23 anni di cantina a Cuneo, comprata (penso a due lire) da chi, unico su questo forum 23 anni fa comprendeva le potenzialità di questi vini. grazie e ancora grazie a Renzo, nonostante io ci abbia impiegato gli ultimi due anni telefonandoti praticamente tutte le settimane a convincerti a stappare questa tuo ultimo 83. Tornando al vino, non credevo fosse possibile coniugare la perfezione olfattiva del Bienvenue bevuto qualche bicchiere prima ad una bocca tesa, grassa e acida, minerale e piena. Lunghissimo, interminabile, impossibile resettare il naso dopo che era stato saturato dei fiori, dalla frutta, dalla pietra, dalla menta. Si, forse si, ho ancora un piccolo dubbio, ma questo è il primo 100/100 della mia vita e sapevo che sarebbe arrivato da un Borgogna bianco. Ora potrei smettere di bere vino. Ma no..., c'è ancora il Montrachet del Domaine Leflaive 92 da stappare, e con due /tre anni lo convinco. La Borgogna



alla fine lo hai dato questo 100/100...
complimenti davvero! il secondo miglior modo per dimenticare le amarezze del derby...
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 19:00

Per quanto mi riguarda, tra Leroy e DRC non c'è mai stata lotta, ne' di intensità, ne di complessita'. Cappotto su tutta la linea. La differenza tra village, premier cru e grand cru in Leroy si sente nitidamente di solito, solo il Beaumonts è a livello dei grand cru. Quello che capisco delle volte poco è che i suoi vini di livello VR Beaumont, CDLR, RSV, RIC, CR, LC - mai assaggiato, l'unico, Chambertin e Musigny a pari annata sono molto simili, troppo simili delle volte. Penso che in linea di massima le differenze si amplifichino con l'invecchiamento in vetro, ma non è detto. Non ho poi neanche tanto la convinzione che i 2001 possano crescere tanto di piu' di quello che sono adesso.
Quasi quasi organizzo un'orizzontale di Leroy 2001, tra premier e grand cru 7/8 bottiglie dovrei averle.
Ultima modifica di Baroloonline il 09 mar 2009 19:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda Baroloonline » 09 mar 2009 19:02

checcos ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Montrachet 1983 Ramonet: che dire, imbarazzante...miglior bianco delle mia vita, forse il mio miglior vino. E'un'emozione..., no, è un privilegio poter bere una bottiglia cosi', dopo 23 anni di cantina a Cuneo, comprata (penso a due lire) da chi, unico su questo forum 23 anni fa comprendeva le potenzialità di questi vini. grazie e ancora grazie a Renzo, nonostante io ci abbia impiegato gli ultimi due anni telefonandoti praticamente tutte le settimane a convincerti a stappare questa tuo ultimo 83. Tornando al vino, non credevo fosse possibile coniugare la perfezione olfattiva del Bienvenue bevuto qualche bicchiere prima ad una bocca tesa, grassa e acida, minerale e piena. Lunghissimo, interminabile, impossibile resettare il naso dopo che era stato saturato dei fiori, dalla frutta, dalla pietra, dalla menta. Si, forse si, ho ancora un piccolo dubbio, ma questo è il primo 100/100 della mia vita e sapevo che sarebbe arrivato da un Borgogna bianco. Ora potrei smettere di bere vino. Ma no..., c'è ancora il Montrachet del Domaine Leflaive 92 da stappare, e con due /tre anni lo convinco. La Borgogna



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Re: In Piemonte si beve bene (...il bollito nella neve...)

Messaggioda l'oste » 09 mar 2009 19:03

Complimenti per la bevuta.
A leggere le note su Ramonet (e dopo il Fiorano di sabato) potrei quasi convertirmi, almeno per una volta, ai bianchi...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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