Dedalus ha scritto:Mi fa molto piacere che cominci ad uscire bene il Vigna Rionda 1996 di Massolino, per tre motivi. Perché ne ho diverse bottiglie in cantina, perché l'ho sempre considerato un ottimo vino ed un ottimo Barolo, perché dimostra con ottimo tempismo e piuttosto chiaramente quale sia la stoffa e la consistenza della retorica anti-talebana. Mi piacerebbe sapere se per caso quei sentori che voi descrivevate affini alla mortazza (noce moscata mista a grasso, ricordo) non si siano precisati in quelle sfumature balsamico-salmastre che fanno il descrittore dominante del vino in praticamente tutte le annate, appena uscito sul mercato.
E' un vino che indubbiamente ha attraversato una fase difficile, ma siccome se qualcuno diceva questo, intendeva che tutti i vini, in tutte le annate di Massolino facevano schifo risultando assolutamente imbevibili ed era un talebano, un imbecille o qualunque altro insulto venga in mente ecco fatto il patatrac. Sul valore qualitativo confermo esattamente le mie impressioni di sempre, un ottimo barolo, però al di sotto dell'eccellenza assoluta, anche qua dire che non vale Conterno e Giacosa non significa certo affermare che vada bene solo per farci il brulè. I sentori credo che stiano effettivamente svoltando nella direzione da te indicata, con quel salmastro che tante volte trovo sui Serralunga che inizia ad uscire. Nel complesso lo trovo un po' alleggerito nei toni, decisamente meno cupo.
Dedalus ha scritto:Mi fa molto piacere che una volta di più esca benissimo un Villero, cru che io considero come fra i più vocati in assoluto di Langa (non che sia molto originale, beninteso...). Anche qui certe idee di pregiudizio massimalista, che vorrebbero i soliti talebani appassionati solo dei cru di Serralunga e Monforte, dimostrano di essere infondate. Mi piacerebbe leggere più spesso anche degli altri Villero, a partire da quello di Mascarello, troppo spesso messo in ombra dai due Monprivato.
Su Villero sfondi una porta aperta, è uno dei miei crù di riferimeento, io in degustazione ho sempre uno-due punti in più rispetto agli altri per i vini provenienti da questo crù. Purtroppo quello di Mascarello (2001) sono riuscito a berlo solo in un'occasione a fianco di quello di Brovia e nonostante fosse il momento peggiore per i 2001 si comportarono piuttosto bene, per la cronaca la preferenza andò a Brovia. Altri tentativi si sono purtroppo infranti sul tappo.
Dedalus ha scritto:Non mi sorprende invece la non esaltante prestazione del Cà d'Morissio 1996, che mi era parso fin dall'uscita un vino di non assoluto equilibrio/integrità.
Confermo in pieno queste sensazioni, può essere che col tempo tiri fuori qualcosa di meglio, ma mi fido poco dei vini squilibrati. Ripeto che buono è pure buono, ma porca miseria a quel prezzo vorrei di più.
Dedalus ha scritto:Di Voerzio ho qualche dubbio principalmente sulle annate 1998 e 1999, piuttosto cupe, e su quelle successive molto più serene ma meno incisive per nitore. Sarebbe interessante sentire più spesso anche questi, ma il costo è ancora un'ostacolo non piccolo.
Qui approfitto così rispondo anche ad Andrea. Certamente il colore non era quello per me favoloso dei vini di Conterno, ma non mi è parso esageratamente scuro, un vino chiaramente di impatto più che di raffinata finezza, frutta scura, ma non scurissima, matura, ma al punto giusto, qualche tocco balsamico non indifferente. Bocca piena, potente e di buonissima lunghezza, vabbè che io a bere non fatico, ma anche la beva non l'ho percepita come difficile. Qua la discussione comunque è continuata anche oggi. Magari qualcuno non lo sa, ma io sono un amante dei vini moderni con giudizio e ben fatti.
Il prezzo è alto, non c'è nulla da fare, ma ce ne sono pure altri a non essere proprio a buon mercato.
Dedalus ha scritto:Mi piacerebbe leggere qualche nota più dettagliata su Liste, vino che ricordo di straordinario lignaggio ma con qualche limite sul lato degli spunti evolutivi-ossidativi, un poco precoci, e sullo Sperss che ho sentito una volta sola molto tempo fa, e non ricordo particolarmente bene.
Adesso non è che possa ricordare proprio tutto, considerato che non ho scritto nulla e soprattutto che vivo il vino in maniera umurale, però posso dire che il Liste mi è parso meno fresco ed un tantino più cupo del fratello, uno si è avvantaggiato, l'altro è rimasto penalizzato. Sperrs, ti dico la verità, era quello che pronosticavo dovesse fare la sorpresa, arrivare tra i primissimi. Lo ricordavo buonissimo ed anche stavolta non lo posso criticare più di tanto, nessun difetto, anche troppo perfettino, però quel sentorino di legno in evidenza, seppur non così disturbante ed una mancanza di cattiveria in bocca, mi hanno portato a penalizzarlo un poco.