CRONACHE D'OSTERIA

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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda l'oste » 02 gen 2009 23:56

Mi piace l'immagine data da wwines, vino e cibo come compagni di viaggio, indipendenti ma collaborativi alla miglior riuscita del "rito" del pasto. Il bello per me è che ogni viaggio/pasto ha la sua dignità, momento e ispirazione, dal giretto stile weekend fuori porta, al mega viaggio a 5 stelle.
C'è sempre una buona occasione per mangiare e bere.
Sia che si parli di un panino con mortazza e birretta, che della magnificazione gusto-estetica universale, il top class restaurant.
Mi piacciono entrambi , forse però qui dentro l'ispirazione a scriverne avviene più spesso quando ci si "vizia", a casa o fuori, con pietanze speciali abbinate a vini "chicca". Anche se in verità ora sto pensando a certi panini e birretta, gustati davanti a tramonti sul mare in bella compagnia, che oltre a scrivere bisognerebbe dipingere e suonare.
Molto è relativo, empiricamente parlando...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 03 gen 2009 03:32

Parafrasando quel Woody Allen che diceva che non si poteva capire la storia dell'uomo senza capire il conflitto fra donne magre e donne grasse, forse si potrebbe dire che non si può capire la storia del vino senza capire il conflitto fra musica jazz e musica da spartito...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 11:58

Dedalus ha scritto:Parafrasando quel Woody Allen che diceva che non si poteva capire la storia dell'uomo senza capire il conflitto fra donne magre e donne grasse, forse si potrebbe dire che non si può capire la storia del vino senza capire il conflitto fra musica jazz e musica da spartito...



Immagine


Come non darti ragione
.

Ciao

.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda l'oste » 03 gen 2009 16:02

Luciano nooo, ti prego...
In quest'osteria virtuale la musica segue altri criteri e generi. Pensa, sarebbe come se entrassi alla Vignadelmar cantando Giovinezza (della quale ignoro il testo). Non credo saresti entusiasta, dai.
Ora per riparare alla pubblicazione di quello spartito di partito mi tocca invitare almeno Tom Waits a cantare dal vivo. Sorriso. Oppure devo fare un esorcismo musicale serio, per cancellare l'orribil suono precedente.

http://it.youtube.com/watch?v=GtkVGClqrT4

Well, it ain't no use to sit and wonder why, babe
If you don't know by now
An' it ain't no use to sit and wonder why, babe
It'll never do, somehow
When your rooster crows at the break of dawn
Look out your window and I'll be gone
You're the reason I'm trav'lin' on
But don't think twice, it's all right

And it ain't no use in turnin' on your light, babe
That light I never knowed
An' it ain't no use in turnin' on your light, babe
I'm on the dark side of the road
But I wish there was somethin' you would do or say
To try and make me change my mind and stay
We never did too much talkin' anyway
But don't think twice, it's all right

So it ain't no use in callin' out my name, gal
Like you never did before
And it ain't no use in callin' out my name, gal
I can't hear you anymore
I'm a-thinkin' and a-wond'rin', walkin' down the road,
I once loved a woman, a child I'm told
I give her my heart but she wanted my soul
But don't think twice, it's all right

So long, honey, babe
Where I'm bound, I can't tell
Goodbye's too good a word, babe
So I'll just say fare thee well
I ain't sayin' you treated me unkind
You coulda done better but I don't mind
You just kinda wasted my precious time
But don't think twice, it's all right

PS : stasera orizzontalina di pinot neri valdostani, son curioso di riprovare Anselmet e Onze Communes.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 17:57

Caro L'Oste, hai ragione ma il mio voleva essere un appunto leggero a chi antepone qualsiasi musica con spartito, quindi scritta, a del jazz che al 99% scritto non è ma molto probabilmente ha una valenza culturale ben maggiore.
Altro discorso sarebbe se si parlasse di musica colta o ancor meglio di musica d'arte....ma allargheremmo di troppo il discorso che probabilmente voleva solo essere tangenziale ed immeritevole di essere approfondito.

Ciao

.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 03 gen 2009 19:21

vignadelmar ha scritto:Caro L'Oste, hai ragione ma il mio voleva essere un appunto leggero a chi antepone qualsiasi musica con spartito, quindi scritta, a del jazz che al 99% scritto non è ma molto probabilmente ha una valenza culturale ben maggiore.


Vorrei sapere chi avrebbe anteposto qualsiasi musica con spartito al jazz.

Se ti riferissi a quanto scritto nel mio ultimo post, sarebbe l'ennesimo caso di arbitraria distorsione delle parole altrui.

Qualunque cosa io scriva, poiché hai deciso che io sono un "cattivo", tu la distorci in qualcosa "da cattivo".

Preferisco non commentare quanto questo possa essere rappresentativo del tuo modo di fare, scorretto verso la persona di cui distorci le parole e dannoso per la discussione collettiva, ed esporre il nudo fatto.
Ultima modifica di Dedalus il 03 gen 2009 19:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 19:27

Hai ragione, chiedo scusa, avrei dovuto scrivere:

"Caro L'Oste, hai ragione ma il mio voleva essere un appunto leggero a chi mette a confronto qualsiasi musica con spartito, quindi scritta, a del jazz che al 99% scritto non è ma molto probabilmente ha una valenza culturale ben maggiore.
Altro discorso sarebbe se si parlasse di musica colta o ancor meglio di musica d'arte....ma allargheremmo di troppo il discorso che probabilmente voleva solo essere tangenziale ed immeritevole di essere approfondito.

Ciao"


Comunque il ragionamento è simile....e per fortuna che avevo scritto che il mio voleva essere un appunto leggero.......

Ciao


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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 03 gen 2009 19:39

Il problema non è l'appunto leggero o pesante, il problema è che io ho detto che

c'è un conflitto fra jazz e musica da spartito simile a quella che c'è fra donne magre e grasse

e tu mi hai messo in bocca che
io antepongo qualsiasi musica con spartito al jazz


Se non ti rendi conto della gravità dialettica di queste distorsioni, io non so cosa farci.
Che tu lo faccia con intenzione, che tu lo faccia inconsapevolmente, poco serve che tu chieda scusa, perché con te non ho nulla di personale. Quello che conta è il fatto in sé. Un fatto che è ormai abituale, e che in quanto tale è rappresentativo, scorretto, dannoso. Come detto sopra.
Ultima modifica di Dedalus il 03 gen 2009 19:50, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 19:49

Dedalus ha scritto:Il problema non è l'appunto leggero o pesante, il problema è che io ho detto che

c'è un conflitto fra jazz e musica da spartito simile a quella che c'è fra donne magre e grasse

e tu mi hai messo in bocca che
io antepongo qualsiasi musica con spartito al jazz


Se non ti rendi conto della gravità dialettica di queste distorsioni, io non so cosa farci.
So invece quanto sia rappresentativo, scorretto, dannoso. Come detto sopra.



Una volta fattomi giustamente da te notare il gravissimo errore nel quale sono incappato ho prontamente chiesto scusa e modificato il messaggio. Credo così di aver posto fine alla dannosa distorsione del tuo post e se vuoi puoi commentare il mio messaggio opportunamente e giustamente modificato.

Comunque confermo come sia assurdo parlare di conflitto fra musica detta genericamente da spartito e il jazz. Ben altro senso e spessore culturale avrebbe parlare di conflitto fra musica colta e jazz o ancor meglio fra musica d'arte e jazz. Questo perchè la musica da spartito comprende tutto ciò che è stato composto e la cui musica è stata scritta su di uno spartito, cioè dalle suonerie a pagamento dei telefonini a Bach, passando anche per l'inno di Forza Italia.

Ciao

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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 03 gen 2009 19:55

Ho editato. Ritengo questa tua abitudine intenzionale o inconsapevole alla distorsione peggiorativa di quanto scrivono le persone con cui ti ritieni "in conflitto forumistico" come qualcosa di ben più rilevante della discussione sul conflitto fra jazz e musica da spartito. Discussione che ovviamente hai incanalato direttamente in polemica, coerentemente.

Senza alcuna malevolenza verso di te, come detto, purtroppo la regolarità di questo approccio mi ti fa percepire come provocatore. E visto quanto hai detto di me nel thread sull'aborto, visto che ti confessi ideologico e appassionato dei litigi, ritengo che quando ti dedichi a questo atteggiamento poco spazio rimanga per il ragionamento.
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Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 20:07

Dedalus ha scritto:Ho editato. Ritengo questa tua abitudine intenzionale o inconsapevole alla distorsione peggiorativa di quanto scrivono le persone con cui ti ritieni "in conflitto forumistico" come qualcosa di ben più rilevante della discussione sul conflitto fra jazz e musica da spartito. Discussione che ovviamente hai incanalato direttamente in polemica, coerentemente.

Senza alcuna malevolenza verso di te, come detto, purtroppo la regolarità di questo approccio mi ti fa percepire come provocatore. E visto quanto hai detto di me nel thread sull'aborto, visto che ti confessi ideologico e appassionato dei litigi, ritengo che quando ti dedichi a questo atteggiamento poco spazio rimanga per il ragionamento.


Confermo totalmente senza equivoco alcuno quanto affermato su di te nel topic sull'aborto, così come quanto a me piaccia litigare, discutere animatamente e contrappormi alle terze persone....però se ce n'è bisogno e non aprioristicamente.
Nel caso della distinzione da te proposta sulla musica il mio commento non era per niente polemico. Segnalava il fatto che detta distinzione fosse, ed è, per me assurda; frutto forse di una perfettibile conoscenza della materia, che rendeva l'intera frase legata al vino come incomprensibile.

Ciao

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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda l'oste » 03 gen 2009 20:42

Dedalus ha scritto: [...]non si può capire la storia del vino senza capire il conflitto fra jazz e musica da spartito .

Mi incuriosisce molto, vorrei capire, magari con riferimenti al vino.
Ci sono vini jazz e vini da spartito?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vinogodi » 03 gen 2009 20:46

... prendo spunto dalla testè interessante discussione , dove si riesumava un triste tema qual'è l'aborto , per traslarlo in un contesto enogastrogodereccio come era in pectore dell'estensore del primo post di questo thread di questa sez del forum appartenente al web di internet : quale vino , come output , sarebbe stato meglio non fosse mai divenuto tale ma rimasto a livello di uva sulla vigna e , quindi , un vino abortito?
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Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 20:50

l'oste ha scritto:
Dedalus ha scritto: [...]non si può capire la storia del vino senza capire il conflitto fra jazz e musica da spartito .

Mi incuriosisce molto, vorrei capire, magari con riferimenti al vino.
Ci sono vini jazz e vini da spartito?


Da spartito, qualunque spartito, tipo l'inno di Forza Italia o la suoneria di un telefonino oppure da spartito inteso come musica colta o meglio musica d'arte ??

Può sembrare una differenza capziosa invece un'eventuale e precisa distinzione mi farebbe rispondere in maniera decisamente diversa.

Ciao

.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda l'oste » 03 gen 2009 20:54

vinogodi ha scritto:... prendo spunto dalla testè interessante discussione , dove si riesumava un triste tema qual'è l'aborto , per traslarlo in un contesto enogastrogodereccio come era in pectore dell'estensore del primo post di questo thread di questa sez del forum appartenente al web di internet : quale vino , come output , sarebbe stato meglio non fosse mai divenuto tale ma rimasto a livello di uva sulla vigna e , quindi , un vino abortito?

Nessuno chiaramente.
Tutti i vini sono buoni e degni di esistere, anche quelli che non piacciono alla maggioranza, anche quelli commerciali, anche quelli in brik, anche quelli con le puzzette, anche quelli che costano dieci volte di più di quel che si direbbe alla cieca, anche quelli che cambiano colore, anche quelli in annata sfortunata, anche quelli che "allora non l'hai capito tu", anche quelli che non sono talebani, anche quelli che non si sono mai bevuti...
In osteria non si butta via niente.
Occhiolino.
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Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 20:54

vinogodi ha scritto:... prendo spunto dalla testè interessante discussione , dove si riesumava un triste tema qual'è l'aborto , per traslarlo in un contesto enogastrogodereccio come era in pectore dell'estensore del primo post di questo thread di questa sez del forum appartenente al web di internet : quale vino , come output , sarebbe stato meglio non fosse mai divenuto tale ma rimasto a livello di uva sulla vigna e , quindi , un vino abortito?


L'altro giorno mi hanno "costretto" a bere un Remole 2003 della Frescobaldi..............secondo me è il prodotto tipo !!!!


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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda l'oste » 03 gen 2009 20:56

vignadelmar ha scritto:
l'oste ha scritto:
Dedalus ha scritto: [...]non si può capire la storia del vino senza capire il conflitto fra jazz e musica da spartito .

Mi incuriosisce molto, vorrei capire, magari con riferimenti al vino.
Ci sono vini jazz e vini da spartito?


Da spartito, qualunque spartito, tipo l'inno di Forza Italia o la suoneria di un telefonino oppure da spartito inteso come musica colta o meglio musica d'arte ??

Può sembrare una differenza capziosa invece un'eventuale e precisa distinzione mi farebbe rispondere in maniera decisamente diversa.

Ciao

.

Infatti non ho capito il riferimento, forse Rossano potrà spiegare.
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Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 21:00

l'oste ha scritto:
Dedalus ha scritto: [...]non si può capire la storia del vino senza capire il conflitto fra jazz e musica da spartito .

Mi incuriosisce molto, vorrei capire, magari con riferimenti al vino.
Ci sono vini jazz e vini da spartito?


Comunque provo ad interpretare il tuo essere colto in tema musicale:

Gaja = Beethoven - spartito musica d'arte

Kurni = Mozart -spartito musica d'arte

Es = Charlie Parker - il più grande Jazzman

Remole di Frescobaldi = Spartito di suoneria di telefonino

Ciao


.

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Ultima modifica di vignadelmar il 03 gen 2009 21:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vinogodi » 03 gen 2009 21:08

l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:... prendo spunto dalla testè interessante discussione , dove si riesumava un triste tema qual'è l'aborto , per traslarlo in un contesto enogastrogodereccio come era in pectore dell'estensore del primo post di questo thread di questa sez del forum appartenente al web di internet : quale vino , come output , sarebbe stato meglio non fosse mai divenuto tale ma rimasto a livello di uva sulla vigna e , quindi , un vino abortito?

Nessuno chiaramente.
Tutti i vini sono buoni e degni di esistere, anche quelli che non piacciono alla maggioranza, anche quelli commerciali, anche quelli in brik, anche quelli con le puzzette, anche quelli che costano dieci volte di più di quel che si direbbe alla cieca, anche quelli che cambiano colore, anche quelli in annata sfortunata, anche quelli che "allora non l'hai capito tu", anche quelli che non sono talebani, anche quelli che non si sono mai bevuti...
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Occhiolino.
... niente da fare , non mi convinci neppure con l'occhiolino . Però devo sforzarmi di pensare ... di primo acchito direi un Lambrusco della mia zona bevuto da poco ma che non posso nominare .Poi , ricordo distintamente , qualche anno fa , un vino piemontese di nome Pafoj , già quel nome mi suonava come una minaccia . Vinse anche un torneo vitivinicolo ( il Trerutti) su un forum ora morto ma che divertì i partecipanti di allora ( me compreso) in maniera quasi indecente ( ah ... (sospiro) ... che bei ricordi ...) ...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 03 gen 2009 21:30

Non intendevo proporre una similitudine fra vino e musica.

Intendevo dire che il conflitto fra musica jazz e musica da spartito (non musica d'arte o altro, come vorrebbe farmi dire vignadelmar dandomi arrogantemente dell'ignorante, pretendendo di reimpostare la mia similitudine e distorcendo ancora una volta il mio pensiero, pare proprio non possa farne a meno) può essere preso ad allegoria dei diversi approcci verso il vino.

Ma ovviamente non ho alcuna voglia di proseguire. Troppo musicalmente colto, troppo dialetticamente elevato questo contesto per me.
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Messaggioda winetaste » 03 gen 2009 21:32

A proposito di lambrusco, ho trovato interessante quello a fermentazione naturale in bottiglia di Paltrinieri, che avevi segnalato in un'altro post.
Molto bene very good
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Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 21:42

Dedalus ha scritto:Non intendevo proporre una similitudine fra vino e musica.

Intendevo dire che il conflitto fra musica jazz e musica da spartito (non musica d'arte o altro, come vorrebbe farmi dire vignadelmar dandomi arrogantemente dell'ignorante, pretendendo di reimpostare la mia similitudine e distorcendo ancora una volta il mio pensiero, pare proprio non possa farne a meno) può essere preso ad allegoria dei diversi approcci verso il vino.

Ma ovviamente non ho alcuna voglia di proseguire. Troppo musicalmente colto, troppo dialetticamente elevato questo contesto per me.



"Come in piazza, come in politica. Non è raro infatti che emerga la più radicale lontanza dalla conoscenza anche di prima approssimazione dei contenuti specifici su cui si basa la discussione."

Vi ricorda qualcuno ???


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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 03 gen 2009 21:56

vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto:Non intendevo proporre una similitudine fra vino e musica.

Intendevo dire che il conflitto fra musica jazz e musica da spartito (non musica d'arte o altro, come vorrebbe farmi dire vignadelmar dandomi arrogantemente dell'ignorante, pretendendo di reimpostare la mia similitudine e distorcendo ancora una volta il mio pensiero, pare proprio non possa farne a meno) può essere preso ad allegoria dei diversi approcci verso il vino.

Ma ovviamente non ho alcuna voglia di proseguire. Troppo musicalmente colto, troppo dialetticamente elevato questo contesto per me.



"Come in piazza, come in politica. Non è raro infatti che emerga la più radicale lontanza dalla conoscenza anche di prima approssimazione dei contenuti specifici su cui si basa la discussione."

Vi ricorda qualcuno ???


.


La tua radicale lontananza dai contenuti specifici emerge oggettivamente quando tu la dichiari, come successe quando tu dicesti di non aver mai assaggiato un vino di Giacosa fino al famoso giorno della degustazione da Gaja, mentre affermavi da anni che Gaja era incontestabilmente il miglior produttore di Barbaresco, o come successe quando tu chiedesti lumi sulle caratteristiche territoriali della Franciacorta che non conoscevi minimamente, ma che pretendevi di innalzare comunque a territorio vocato, o come successe quando tu dichiarasti di non avere idea di cosa rappresentasse il concetto di contaminazione da brettanomyces, per quanto pretendessi di tacitare Picard colpevole di aver fatto affermazioni denigratorie ed indimostrabili.

La casistica è imponente.

In quei casi tu dimostri lontananza, perché tu stesso l'affermi.

Diverso è distorcere totalmente quanto scritto da altri, a volte rivendicarne persino il diritto come nel caso del thread dell'aborto, e pretendere addirittura che la tua distorsione sia la rettificazione di un errore altrui, dovuto ad ignoranza generica. Ignoranza generica che non solo io non ho confessato, ma che tu non puoi minimamente valutare da quanto scritto.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Dedalus
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 03 gen 2009 22:09

Ora qual è il fatto principale? Che finalmente stiamo qui a litigare, come piace a te, di cose che con il vino in sé non hanno nulla a che fare, mentre del fatto che la discussione ne esca pesantemente disturbata non te ne importa nulla. Anzi.
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vignadelmar
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vignadelmar » 03 gen 2009 22:10

Dedalus ha scritto:
vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto:Non intendevo proporre una similitudine fra vino e musica.

Intendevo dire che il conflitto fra musica jazz e musica da spartito (non musica d'arte o altro, come vorrebbe farmi dire vignadelmar dandomi arrogantemente dell'ignorante, pretendendo di reimpostare la mia similitudine e distorcendo ancora una volta il mio pensiero, pare proprio non possa farne a meno) può essere preso ad allegoria dei diversi approcci verso il vino.

Ma ovviamente non ho alcuna voglia di proseguire. Troppo musicalmente colto, troppo dialetticamente elevato questo contesto per me.



"Come in piazza, come in politica. Non è raro infatti che emerga la più radicale lontanza dalla conoscenza anche di prima approssimazione dei contenuti specifici su cui si basa la discussione."

Vi ricorda qualcuno ???


.


La tua radicale lontananza dai contenuti specifici emerge oggettivamente quando tu la dichiari, come successe quando tu dicesti di non aver mai assaggiato un vino di Giacosa fino al famoso giorno della degustazione da Gaja, mentre affermavi da anni che Gaja era incontestabilmente il miglior produttore di Barbaresco, o come successe quando tu chiedesti lumi sulle caratteristiche territoriali della Franciacorta che non conoscevi minimamente, ma che pretendevi di innalzare comunque a territorio vocato, o come successe quando tu dichiarasti di non avere idea di cosa rappresentasse il concetto di contaminazione da brettanomyces, per quanto pretendessi di tacitare Picard colpevole di aver fatto affermazioni denigratorie ed indimostrabili.

La casistica è imponente.

In quei casi tu dimostri lontananza, perché tu stesso l'affermi.

Diverso è distorcere totalmente quanto scritto da altri, a volte rivendicarne persino il diritto come nel caso del thread dell'aborto, e pretendere addirittura che la tua distorsione sia la rettificazione di un errore altrui, dovuto ad ignoranza generica. Ignoranza generica che non solo io non ho confessato, ma che tu non puoi minimamente valutare da quanto scritto.

Ora qual è il fatto principale? Che finalmente stiamo qui a litigare, come piace a te, mentre del fatto che la discussione ne esca pesantemente disturbata non te ne importa nulla. Anzi.



Insomma tu puoi dare dell'ignorante agli altri mentre gli altri non possono darlo a te !!!

Un conto è che io dica di essere io ignorante su alcuni punti specifici dell'enoico mondo......un conto è che lo dica tu di me, di noi, che naturalmente non siamo al tuo livello !!!! Poi appena io dico che forse non conosci la differenza fra musica di spartito, colta e d'arte subito ti inalberi e mi dai dell'arrogante......è già tu puoi dispensare patenti a destra e sinistra mentre gli altri devono solo omaggiarti, leggere senza commentare quello che scrivi (se non per plaudire) e così via !!!

Con me caschi male Rossano, molto male.

Ciao

.
Pigigres 20/09/'10 "A me è capitato con il Tildin....ho capito Nebbiolo turbomodernista. Poi usando un pò di cervello.... ho detto Gaja."
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