Aglianico e dintorni - il thread relativistico

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Alberto
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda Alberto » 31 dic 2008 00:28

Di Meo 1996 non Riserva è stato stappato la scorsa primavera ad un rendez-vous veneto-lombardo-emiliano.

Non credo, o meglio ricordo di aver fatto qualche ricerca (la bottiglia l'avevo presa io) al riguardo, ma potrei sbagliarmi, che Di Meo in quell'annata abbia fatto anche il Taurasi Riserva. Ricordo in quel base un vino nervoso, tannico, ultra-giovane, non immediato ma di fascino (12% di alcol tra l'altro).
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 00:44

Ketto ha scritto:secondo me il problema sta nella natura complessa del vitigno.. pianta di difficile interpretazione..
vitigno molto vigoroso.. anche con rese altissime (superiori a 10-20 kg per pianta) che riesce a dare vini, come dice de magistris, con buona struttura, alto grado zuccherino/alcolico, tannini sferzanti, alte acidità.. vini che durano nel tempo.. e che potrebbero anche sembrare (a prima vista secondo me) vini di alta qualità.. con difetti secondari che si risolveranno nel tempo, dopo adeguato invecchiamento.. (quante volte abbiamo sentito la frase: bisogna aspettare.. :D)
salvo poi accorgersi che poi troppo spesso, anche dopo adeguato invecchiamento, il vino smorza qualche asperità.. ma continua a mostrare le sue lacune (anch'esse evidenziate da de magistris).. questo eccezion fatta per le annate felici.. di cui però si intravede subito il potenziale (come può essere ad esempio oggi la 99).

purtroppo questo aspetto, unito ad una cultura molto incentrata (nel bene e nel male) e poco incline a distaccarsi dalla "tradizione", a far trascurare altri aspetti che pure sono fondamentali per la piacevolezza del vino.. in primis: la maturazione dei grappoli..

a mio avviso è questo il problema principale con l'aglianico.. è difficilissimo portarlo a giusta maturazione.. anche all'interno del singolo grappolo si ha un grado di maturazione diversa degli acini.. diversità che può essere molto accentuata.. e non basta aspettare un pò di più per la vendemmia (che pure avviene a novembre) o semplicemente ridurre il numero dei grappoli..

non mi soprendono i punteggi altissimi dati negli anni 90.. con l'avvento della barrique sembrava essersi trovata finalmente la quadratura del cerchio.. quale miglior strumento per domare una simile materia? abbiamo finalmente trovato la chiave di volta.. e si è tentato di rilanciare il discorso.. tutti (o quasi) son passati ai legni piccoli.. nuove cantine, nuovi vini, e le guide che facevano a gara ad individuare chi sarebbe stato il nuovo astro nascente (o molto più semplicemente a premiare le aziende che avevano alle spalle i vari cotarella)

ma.. come sempre i nodi vengono al pettine.. e pian piano ci si è resi conto conto che nessuno strumento è sufficiente se non si ha un frutto che in partenza è perfetto.. e siamo sempre qui in attesa che qualcuno riesca finalmente a trovare il modo di superare le difficoltà e creare un vino veramente di qualità.. non solo in annate felici.. e a far si che si parli di aglianico come realtà compiuta.. non come potenzialità.

eppure non stiamo parlando di una zona che non ha tradizione e storia.. ANZI.
stiamo parlando non solo di un vitigno antichissimo e mai dimenticato.. ma anche di una zona in cui in epoche più recenti (anni 60) erano presenti produttori con blasone quantomeno pari a quello dei "maestri" delle langhe.. il signor Mastroberardino oltre a regalarci quella perla dell'enologia che molti conoscono (Taurasi 1968 riserva), faceva il miglior vino bianco d'italia (o quantomeno il più apprezzato dal mercato, visto che era il più caro).

ancora oggi vedo in zona buona qualità per i bianchi.. sui rossi ahimè restiamo in attesa che qualche persona "illuminata".. o semplicemente con un maggior bagaglio sia tecnico che di esperienze.. possa far fare qualche significativo passo avanti.. a tal proposito mi ha molto sorpreso che anche una persona come il prof. moio alle sue prime uscite con il quintodecimo non abbia fatto faville (per usare un eufemismo..).. eppure una persona del suo calibro ha tutte le carte in regola per superare qualsiasi tipo di ostacolo tecnico.. aspettiamo fiduciosi il suo taurasi.. che non so se è già uscito in commercio..


Io francamente non condivido il tuo punto di vista...è chiaro che l'aglianico viene da due annate difficili 2002 e 2003 e parzialmente anche la 2004, che lo hanno molto limitato, è anche vero che potrebbe dare di più, ed imporsi definitivamente, ma questo è un discorso che riguarda buona parte della viticoltura campana, che senz'altro ha storia nei nomi che citi, ma ha anche tante realtà giovani e che si devono consolidare, e discorso analogo vale per il fiano ed il greco che a mio avviso possono dare molto di più. Ma fatta eccezione per il Nebbiolo, perdonami io non vedo un vitigno autoctono superiore all'Aglianico, sia per quanto ha espresso sia per quanto in prospettiva può dare. Anzi oltre al Taurasi l'aglianico beneventano e le produzioni cilentane a mio avviso sono un pò sottovalutate e potranno dare di più in prospettiva.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda Dedalus » 31 dic 2008 01:43

birrachiara ha scritto:Ma fatta eccezione per il Nebbiolo, perdonami io non vedo un vitigno autoctono superiore all'Aglianico, sia per quanto ha espresso sia per quanto in prospettiva può dare.


Premettendo che condivido grossa parte di quanto hai espresso nella parte non citata del tuo intervento, mi pare che qui invece sia abbastanza facile obiettare che il Sangiovese abbia espresso qualità a livelli e con diffusione mediamente ben superiori a quelle dell'Aglianico. Sulle prospettive, basandosi sull'intuizione del potenziale e sulla dimostrazione delle vette massime passate, si puà discutere se sia superiore l'Aglianico o il Sangiovese, ma anche qui bisognerebbe fare un discorso un poco più approfondito. Se per ottenere vini uguali alla Riserva 1968 bastasse ripetere gli stessi passi io credo che lo si sarebbe già fatto. Almeno Mastroberardino lo avrebbe già fatto. Bisognerebbe capire allora se qualcosa è cambiato nel clima, nella popolazione clonale, nell'equilibrio fitobiologico complessivo della vigna e della cantina tipo di Taurasi, e se sia ancora possibile rifare quei vini. In Langa i vecchi dicono ad esempio che le uve degli anni 30, 40 e 50 erano diverse da quelle di oggi, e attribuiscono buona parte della variazione all'abbassamento delle falde acquifere sotterranee causato dall'arretramento dei ghiacciai e dalla diminuizione delle nevicate. Senza parlare delle immense variazioni microbiologiche in vigna ed in cantina o, per tornare in Irpinia, della radicale variazione dalla raggiera avellinese alla spalliera di oggi.

Senza contare il fatto che magari vini come il Riserva 1968, o come i mostruosi vini degli anni '20, '30 e '40 si potrebbe pure fare anche oggi tali e quali, ma bisognerebbe capire come sarebbero nel bicchiere per i loro primi 10, 20 o 30 anni di vita. Antonio Mastroberardino diceva che i vini della sua gioventù sarebbero considerati semplicemente imbevibili oggi, duri come rocce, amari come una medicina, acidi come la tastiera di... ops... :D Però all'epoca piacevano così com'erano, e non ai contadini ma al pubblico internazionale più evoluto e raffinato, ai londinesi, ai newyorkesi, ai diplomatici di tutto il mondo clienti della cantina.

Insomma, come dice Paolo, il bello dell'Aglianico oggi è che un pozzo nero di cui ancora non si vede il fondo, di cui ancora non si intuisce la proporzione, di cui ancora non si scorge la figura precisa.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 08:52

Sono d'accordo con molte delle cose che dite, poi per andare oltre servono delle competenze tecniche che nel settore del vino non ho, e mi avvalgo solo di quelle di degustatore ed appassionato. Sono solo un pò più sfumato rispetto a Ketto.
E' un pò provocatoria l'assenza del Sangiovese fra i vitigni autoctoni superiori all'Aglianico e forse estrema e ci sarebbe da ridire forse con il Montepulciano d'Abruzzo.
Penso che il sistema Toscana abbia dato comunque molti plus al proprio vitigno.
Tre bottiglie di Aglianico bevute nel 2008 eccezionali ?

Urciolo 1998, ancora con una potenza tannica impressionante, bevuto insieme ad un BdM Biondi Santi Riserva 1998, e tutti abbiamo preferito l'aglianico
Montevergine 1996, Feudi di San Gregorio. Ho avuto il dubbio di qualche aggiunta di Cabernet sauvignon, perchè il vino mi sembrava morbido, in perfetto equilibrio, bevibilisssimo.
Vigna Cataratte 1998 , di cui ho detto prima e che secondo me Il gambero sottovaluta a differenza dell'a.i.s. Campania.

P.S. per le case vinicole campane che producono costantemente Aglianici di qualità eccellente, un'altra differenza di opinioni con quanto espresso sopra da Ketto ( ne abbiamo diverse a mio avviso) :
Galardi, villa Matilde, feudi di san gregorio ( anche con i limiti odierni), Caggiano, De Conciliis, Fontanavecchia ( a mio avviso), Terredora, Mastroberardino,Mollettieri, Cantine del taburno ( con tutti i limiti di una cantina sociale, ma con delle eccellenze rare) e mi scuso se ho dimenticato qualcuno. Tra l'altro l'AIS riconosce buona parte di queste eccellenze, forse perchè qualche personaggio chiave è campano a differenza di altre guide nazionali.....e non sono un amante di questa organizzazione...anzi.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda vignadelmar » 31 dic 2008 12:19

Scusate la domanda....cos'è l'aglianico ???? Si beve puro o serve per farci gli sciacqui assieme al tantum verde ????


:P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P


Dai, ca22ata di fine anno....ma esordire con le prime righe del post di apertura...merita una risposta...se pensiamo al nebbiolo, al montepulciano, al sangiovese........al VERDICCHIO !!!!!!!!!!

Ciao


.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda Dudley » 31 dic 2008 12:55

E' corretto dire che esistono differenze sostanziali fra il profilo dell'Aglianico irpino e quello del Vulture?

Comunque, stante le due bocce di riserve Mastro 68 bevute grazie a Deruj, non posso che concordare con De Magistris.
Le potenzialità sono enormi e il vitigno sembra avere tutto: carica antocianica, trama tannica, frutto, speziatura.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 13:04

Dudley ha scritto:E' corretto dire che esistono differenze sostanziali fra il profilo dell'Aglianico irpino e quello del Vulture?

Comunque, stante le due bocce di riserve Mastro 68 bevute grazie a Deruj, non posso che concordare con De Magistris.
Le potenzialità sono enormi e il vitigno sembra avere tutto: carica antocianica, trama tannica, frutto, speziatura.


L'aglianico del taburno, quello amaro beneventano,è il terzo aglianico differente : Bue apis, Vigna cataratte, Grave Mora, Terra di rivolta..per intenderci.
paolo
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda Dudley » 31 dic 2008 13:25

birrachiara ha scritto:
Dudley ha scritto:E' corretto dire che esistono differenze sostanziali fra il profilo dell'Aglianico irpino e quello del Vulture?

Comunque, stante le due bocce di riserve Mastro 68 bevute grazie a Deruj, non posso che concordare con De Magistris.
Le potenzialità sono enormi e il vitigno sembra avere tutto: carica antocianica, trama tannica, frutto, speziatura.


L'aglianico del taburno, quello amaro beneventano,è il terzo aglianico differente : Bue apis, Vigna cataratte, Grave Mora, Terra di rivolta..per intenderci.


Grazie.
Quindi, per riassumere, tre grandi macroaree:

Taurasi
Aglianico del Taburno
Aglianico del Vulture

Right?
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 13:28

birrachiara
L'aglianico del taburno, quello amaro beneventano,è il terzo aglianico differente : Bue apis, Vigna cataratte, Grave Mora, Terra di rivolta..per intenderci.

Dudley
Grazie.
Quindi, per riassumere, tre grandi macroaree:

Taurasi
Aglianico del Taburno
Aglianico del Vulture

Right?

Yes
Ultima modifica di birrachiara il 31 dic 2008 14:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda vignadelmar » 31 dic 2008 13:42

birrachiara ha scritto:
L'aglianico del taburno, quello amaro beneventano,è il terzo aglianico differente : Bue apis, Vigna cataratte, Grave Mora, Terra di rivolta..per intenderci.


Grazie.
Quindi, per riassumere, tre grandi macroaree:

Taurasi
Aglianico del Taburno
Aglianico del Vulture

Right?
[/quote][/quote]


Yes[/quote]

Ancora non hai imparato a quotare !!!!!!!!!!!!

:P :P :P :P :P :P :P :P

Ciao Paolo, buon anno a te, tua moglie ed i tuoi cari.

.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 13:45

vignadelmar ha scritto:Scusate la domanda....cos'è l'aglianico ???? Si beve puro o serve per farci gli sciacqui assieme al tantum verde ????


:P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P


Dai, ca22ata di fine anno....ma esordire con le prime righe del post di apertura...merita una risposta...se pensiamo al nebbiolo, al montepulciano, al sangiovese........al VERDICCHIO !!!!!!!!!!

Ciao


.


Lo spero bene che meriti una risposta altrimenti che lo scrivevo a fare? :D :D :D
Però la risposta non la trovo nella tua scherzosa provocazione. Forse perché non hai letto tutto con attenzione? Lo so, sono un po' troppo prolisso e incomprensibile a volte... :oops:
"potenzialmente la varietà più completa" credo non significhi la stessa cosa di "la migliore varietà". ho portato degli argomenti per spiegare quest'attacco un po' forte. e ho anche spiegato che tra le bevute assolute della mia vita ci sono ancora pochi aglianici in confronto a tutti gli altri.
Per chi avesse il dubbio, questo non è un thread dove si decide chi è "er mejo capo de li vitigni" o chi ce l'ha più lungo.
Tutti, nessuno escluso, qui dentro hanno scritto che ieri e oggi ci sono da assaggiare molti più nebbioli, sangiovesi e perfino montepulciani al top piuttosto che aglianici.
Quindi, purtroppo, non c'è terreno per farsi un'altra bella battaglia dialettica a squadre.
Ragionare sulle caratteristiche e potenzialità intrinseche di un vitigno in rapporto alle variabili viticoltura, storia produttiva, esperienza e sistema territorio, forse è però più interessante. O no?
ciao :D
Paolo De Cristofaro

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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 13:49

birrachiara ha scritto:Galardi, villa Matilde, feudi di san gregorio ( anche con i limiti odierni), Caggiano, De Conciliis, Fontanavecchia ( a mio avviso), Terredora, Mastroberardino,Mollettieri, Cantine del taburno ( con tutti i limiti di una cantina sociale, ma con delle eccellenze rare) e mi scuso se ho dimenticato qualcuno. Tra l'altro l'AIS riconosce buona parte di queste eccellenze, forse perchè qualche personaggio chiave è campano a differenza di altre guide nazionali.....e non sono un amante di questa organizzazione...anzi.


Scusa Paolo, ma quali di queste eccellenze, come dici tu, non vengono riconosciute dalle altre guide nazionali?
ciao
Paolo De Cristofaro

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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda COOMBE » 31 dic 2008 13:59

finalmente un thread decente... approfitto per fare gli auguri di buon anno a tutti e per anticipare che il primo dell'anno come tradizione sarò a vallesaccarda dove mi attende un don anselmo 1990, al mio ritorno riferò... :wink:
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 14:02

Ancora non hai imparato a quotare !!!!!!!!!!!!

:P :P :P :P :P :P :P :P

Ciao Paolo, buon anno a te, tua moglie ed i tuoi cari.

.

Anche a te Luciano, a Tonia e Mimma, per quotare sto migliorando, un pezzo infatti era quotato...nel 2009 sarò un quotatore perfetto, devo insistere con le anteprima.

Per De Magistris : Fontanavecchia a mio avviso merita di più, in genere la guida duemilavini da riconoscimenti superiori, così qualche volta terra di rivolta e bue Apis ( un pò tutta l'area dell'aglianico amaro) così Benito Ferrara con il suo Vigna Cicogna.
Comunque la tua attenzione alle novità non ce l'ha nessuno,la conoscenza ed il giudizio puntuale su Jappelli ( tra l'altro mi segnala che anche il suo Pallagrello nero non è vino da tavola) su Rocca del Principe e su Pietracupa sono vostri meriti indiscutibili per quel poco che posso percepire lontano dal dettaglio di questo mondo nel quale tu sei presente .
paolo
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 14:44

birrachiara ha scritto:Anche a te Luciano, a Tonia e Mimma, per quotare so migliorando, un pezzo infatti era quotato...nel 2009 sarò un quotatore perfetto, devo insistere con le antepima.

Per De Magistris : Fontanavecchia a mio avviso merita di più, in genere la guida duemilavini da riconoscimenti superiori così Benito Ferrara con il suo Vigna Cicogna.
Comunque la tua attenzione alle novità non ce l'ha nessuno,la conoscenza ed il giudizio puntuale su Jappelli ( tra l'altro mi segnala che anche il suo Pallagrello nero che non è vino da tavola) su Rocca del Principe e su Pietracupa sono vostri meriti indiscutibili per quel poco che posso percepire lontano dal dettaglio di questo mondo nel quale tu sei presente .


Se vogliamo parlare di guide e di meriti facciamolo, ma forse qui è più interessante esprimere quello che pensiamo noi, personalmente, argomentandolo.
Personalmente non penso che Fontanavecchia sia sottovalutata in questo momento e il motivo, sinteticamente, è proprio in quel Vigna Cataratte '98 che tanto ti ha impressionato (come a me impressionò il '97). E' sempre il solito discorso: se li assaggi da soli, i vini di Fontanavecchia sono certamente buoni-ottimi, nessuno lo mette in dubbio. Ma se li assaggi in mezzo a tutti gli altri, oggi hai subito l'impressione di vini molto "tecnici", spesso decisamente spinti dal punto di vista estrattivo, e con un apporto del legno a volte davvero pesante. Lo dico a malincuore perché reputo Libero Rillo una delle persone più serie e appassionate del Sannio vitivinicolo, perché le sue vigne sono in alcune delle zone più vocate e perché in passato ha fatto alcuni dei vini più buoni della provincia di Benevento. Però ho l'impressione che i suoi siano ancora vini molto "anni '90", per semplificare, e non abbiano recepito del tutto l'esigenza di maggiore rilassatezza, sapore e succosità che soprattutto un aglianico beneventano a mio avviso dovrebbe avere. E' inutile che ripeta quanto questa sia solo la mia opinione.
Benito Ferrara è un altro di quei produttori su cui in genere ci si divide nettamente e quindi secondo me ci possono stare di più anche certe valutazioni completamente opposte di chi scrive. Personalmente non amo per niente lo stile surmaturo e fenolico del Vigna Cicogna: penso che il greco abbia già di suo una carica estrattiva e tannica quasi da vino rosso e un corredo aromatico troppo delicato e credo non abbia bisogno di forzature per rendere al massimo. E' un vino indiscutibilmente molto inserito nella tradizione perché i contadini raccoglievano molto tardi per cercare di far abbassare le alte acidità del greco (e infatti i greco fino a Mastroberardino erano quasi marroni di colore), però in questa maniera si perde buona parte della mineralità, della tensione e dello sprint che altri produttori, a mio avviso, riescono ad esprimere meglio. Sono convinto che, se Gabriella e Sergio scegliessero una strada "normale", farebbero il miglior Greco di Tufo della provincia. La vigna in quella posizione, sopra le cave di zolfo, ce l'hanno veramente in pochi.
ciao
Paolo De Cristofaro

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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 14:48

Ketto ha scritto:
birrachiara ha scritto:P.S. per le case vinicole campane che producono costantemente Aglianici di qualità eccellente, un'altra differenza di opinioni con quanto espresso sopra da Ketto ( ne abbiamo diverse a mio avviso) :
Galardi, villa Matilde, feudi di san gregorio ( anche con i limiti odierni), Caggiano, De Conciliis, Fontanavecchia ( a mio avviso), Terredora, Mastroberardino,Mollettieri, Cantine del taburno ( con tutti i limiti di una cantina sociale, ma con delle eccellenze rare) e mi scuso se ho dimenticato qualcuno. Tra l'altro l'AIS riconosce buona parte di queste eccellenze, forse perchè qualche personaggio chiave è campano a differenza di altre guide nazionali.....e non sono un amante di questa organizzazione...anzi.

sulle potenzialità del vitigno siam d'accordo.. ma se pensi che i nomi da te citati producano costantemente aglianico di qualità eccellente, allora si.. abbiamo una visione diametralmente opposta.. ma mi sa che la vedi in maniera opposta alla stragrande maggioranza dei consumatori e degli appassionati del forum..

al di là di qualche parere positivo espresso qua e la.. (specie da parte dei campani) se dai un'occhiata ogni tanto al compra e vendi puoi constatare serenamente che i caggiano da te decantati non si vendono nemmeno sottocosto tra gli appassionati.. indipendentemente dall'annata.. è un vino si e no da 12 euro.. per il forum vale di più il fiano villa diamante.. e a mio avviso giustamente.. :D idem per terredora.. feudi s. gregorio..mastroberardino (che riesce a spuntare giusto un paio di euro in pù, se l'annata è buona). molettieri spunta qualcosa in più grazie al famoso premio.. ma olre a quelle 2/3 annate buone.. anche lui non lo si fila di pezza.. se non sottocosto.. fontanavecchia è sconosciuto ai più.. e se provi a venderlo il discorso non cambia.. e non è ignoranza.. perchè i vini li conosciamo tutti.. la storia c'è.. il marketing anche (sostenuto anche dalla regione campania).. la distribuzione è capillare.. (le condizioni ci sono tutte).. è solo una corretta valutazione del prezzo.. del resto quanto costa l'uva migliore nei luoghi migliori intorno a taurasi? circa 1 euro.. qualcosa questo vorrà pur dire.. (o no?)

se il vino è grande la gente se ne accorge (1968 è l'esempio lampante).. bisogna farsene una ragione.. soprattutto noi campani.. una cosa sono i discorsi di cuore.. o seguire i propri gusti (che dipendono anche dalle nostre esperienze).. una cosa è quello che ti dice il "resto del mondo".. (forumisti, consumatore medio, ecc.). a parte qualche caso fortunato come la "storica" 1968 (per cui è disposto a spendere anche oltre 100 euro).. sono anni che si parla sempre e solo di potenzialità..


Pensiamo in maniera diversa, ma rispetto il tuo parere...del resto forse sono da poco nel forum e ancora non mi sono omologato, e mi piace che tutto sia filtrato dal mio gusto personale, fermo restando lo scambio che ti fa conoscere, migliorare e crescere....scherzi a parte non credo che la Campania abbia la sovraesposizione commerciale di altre regioni se no staremmo da un'altra parte..
Se capiti giù facciamo qualche bevuta insieme o andiamo insieme per cantine....mi piacerebbe..
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 15:01

Ketto ha scritto:sulle potenzialità del vitigno siam d'accordo.. ma se pensi che i nomi da te citati producano costantemente aglianico di qualità eccellente, allora si.. abbiamo una visione diametralmente opposta.. ma mi sa che la vedi in maniera opposta alla stragrande maggioranza dei consumatori e degli appassionati del forum..

al di là di qualche parere positivo espresso qua e la.. (specie da parte dei campani) se dai un'occhiata ogni tanto al compra e vendi puoi constatare serenamente che i caggiano da te decantati non si vendono nemmeno sottocosto tra gli appassionati.. indipendentemente dall'annata.. è un vino si e no da 12 euro.. per il forum vale di più il fiano villa diamante.. e a mio avviso giustamente.. :D idem per terredora.. feudi s. gregorio..mastroberardino (che riesce a spuntare giusto un paio di euro in pù, se l'annata è buona). molettieri spunta qualcosa in più grazie al famoso premio.. ma olre a quelle 2/3 annate buone.. anche lui non lo si fila di pezza.. se non sottocosto.. fontanavecchia è sconosciuto ai più.. e se provi a venderlo il discorso non cambia.. e non è ignoranza.. perchè i vini li conosciamo tutti.. la storia c'è.. il marketing anche (sostenuto anche dalla regione campania).. la distribuzione è capillare.. (le condizioni ci sono tutte).. è solo una corretta valutazione del prezzo.. del resto quanto costa l'uva migliore nei luoghi migliori intorno a taurasi? circa 1 euro.. qualcosa questo vorrà pur dire.. (o no?)

se il vino è grande la gente se ne accorge (1968 è l'esempio lampante).. bisogna farsene una ragione.. soprattutto noi campani.. una cosa sono i discorsi di cuore.. o seguire i propri gusti (che dipendono anche dalle nostre esperienze).. una cosa è quello che ti dice il "resto del mondo".. (forumisti, consumatore medio, ecc.). a parte qualche caso fortunato come la "storica" 1968 (per cui è disposto a spendere anche oltre 100 euro).. sono anni che si parla sempre e solo di potenzialità..


Marco, la tua idea sul tema è ultranota e anche l'argomentazione dell'uva a 1 euro e del compravendi dove non si vende aglianico penso che l'avrai scritta almeno 50 volte... :D
Non ne faccio una questione di essere d'accordo o meno, ma mi piacerebbe che per una volta potessi dare un contributo diverso, ragionando veramente sul concetto di potenzialità. Che, come dice la parola stessa, è un qualcosa che riguarda solo parzialmente il presente. La tua analisi "commerciale" secondo me è azzeccata seppur impietosa. Ma tu sembri ridurre tutto ad una questione commerciale. Il che, se mi permetti, è parecchio miope in un forum di appassionati, come dici tu. Cos'era Montalcino negli anni '60? Quanto costavano i Barolo a metà anni '80? A quanto giravano i Mascarello e i Borgogno sui forum degli appassionati di allora secondo te? E magari c'era qualcuno che diceva che, dato che non li voleva nessuno, il Barolo era un vino da 12 euro o anche meno... :D
Quindi, se possibile, cerchiamo di alzare lo sguardo e ragionare in maniera un po' più ampia. Io, ad esempio, ho buttato lì un mio pensiero sulla resistenza di alcuni vini-vitigni al tempo e a variabili di conservazione, annate, ossidazioni. Qual è la vostra esperienza al riguardo?
:D
Paolo De Cristofaro

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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 15:05

De Magistris
Se vogliamo parlare di guide e di meriti facciamolo, ma forse qui è più interessante esprimere quello che pensiamo noi, personalmente, argomentandolo.
Personalmente non penso che Fontanavecchia sia sottovalutata in questo momento e il motivo, sinteticamente, è proprio in quel Vigna Cataratte '98 che tanto ti ha impressionato (come a me impressionò il '97). E' sempre il solito discorso: se li assaggi da soli, i vini di Fontanavecchia sono certamente buoni-ottimi, nessuno lo mette in dubbio. Ma se li assaggi in mezzo a tutti gli altri, oggi hai subito l'impressione di vini molto "tecnici", spesso decisamente spinti dal punto di vista estrattivo, e con un apporto del legno a volte davvero pesante. Lo dico a malincuore perché reputo Libero Rillo una delle persone più serie e appassionate del Sannio vitivinicolo, perché le sue vigne sono in alcune delle zone più vocate e perché in passato ha fatto alcuni dei vini più buoni della provincia di Benevento. Però ho l'impressione che i suoi siano ancora vini molto "anni '90", per semplificare, e non abbiano recepito del tutto l'esigenza di maggiore rilassatezza, sapore e succosità che soprattutto un aglianico beneventano a mio avviso dovrebbe avere. E' inutile che ripeta quanto questa sia solo la mia opinione.
Benito Ferrara è un altro di quei produttori su cui in genere ci si divide nettamente e quindi secondo me ci possono stare di più anche certe valutazioni completamente opposte di chi scrive. Personalmente non amo per niente lo stile surmaturo e fenolico del Vigna Cicogna: penso che il greco abbia già di suo una carica estrattiva e tannica quasi da vino rosso e un corredo aromatico troppo delicato e credo non abbia bisogno di forzature per rendere al massimo. E' un vino indiscutibilmente molto inserito nella tradizione perché i contadini raccoglievano molto tardi per cercare di far abbassare le alte acidità del greco (e infatti i greco fino a Mastroberardino erano quasi marroni di colore), però in questa maniera si perde buona parte della mineralità, della tensione e dello sprint che altri produttori, a mio avviso, riescono ad esprimere meglio. Sono convinto che, se Gabriella e Sergio scegliessero una strada "normale", farebbero il miglior Greco di Tufo della provincia. La vigna in quella posizione, sopra le cave di zolfo, ce l'hanno veramente in pochi.
ciao



Urge fare qualcosa insieme che sui nostri vitigni mi farebbe molto piacere.

P.S. : Comunque sei critico su tutto l'area dell'aglianico amaro....e solo un grande conoscitore poteva fare un legame fra greco e cave di zolfo. Io in forma contadina lo bevo da 30 anni...la zia di mia moglie aveva il marito con le terre a Tufo !
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda alexer3b » 31 dic 2008 15:13

de magistris ha scritto:ps il Taurasi Ris. '80 di Mastroberardino è una di quelle bottiglie a cui mi riferivo nel post iniziale. Annata di merda, calda e piovosa, terremoto del 23 novembre mentre i vini erano in fermentazione, finita senza controllo della temperatura, cantina trasformata in un centro di accoglienza, due giorni dopo il terremoto venne la neve. Eppure...
Eppure le 4 bottiglie che ho assaggiato raccontano di un vino tutt'altro che problematico: meno dritto e profondo rispetto alle grandi versioni, un pizzico di alcool di troppo, tannini non finissimi, ma ancora tanto da poter raccontare.

Mi ritrovo perfettamente nella descrizione e per fortuna ne ho un'altra da stappare ... 8)

Alex
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... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda COOMBE » 31 dic 2008 15:15

de magistris ha scritto:
birrachiara ha scritto:Anche a te Luciano, a Tonia e Mimma, per quotare so migliorando, un pezzo infatti era quotato...nel 2009 sarò un quotatore perfetto, devo insistere con le antepima.

Per De Magistris : Fontanavecchia a mio avviso merita di più, in genere la guida duemilavini da riconoscimenti superiori così Benito Ferrara con il suo Vigna Cicogna.
Comunque la tua attenzione alle novità non ce l'ha nessuno,la conoscenza ed il giudizio puntuale su Jappelli ( tra l'altro mi segnala che anche il suo Pallagrello nero che non è vino da tavola) su Rocca del Principe e su Pietracupa sono vostri meriti indiscutibili per quel poco che posso percepire lontano dal dettaglio di questo mondo nel quale tu sei presente .


Se vogliamo parlare di guide e di meriti facciamolo, ma forse qui è più interessante esprimere quello che pensiamo noi, personalmente, argomentandolo.
Personalmente non penso che Fontanavecchia sia sottovalutata in questo momento e il motivo, sinteticamente, è proprio in quel Vigna Cataratte '98 che tanto ti ha impressionato (come a me impressionò il '97). E' sempre il solito discorso: se li assaggi da soli, i vini di Fontanavecchia sono certamente buoni-ottimi, nessuno lo mette in dubbio. Ma se li assaggi in mezzo a tutti gli altri, oggi hai subito l'impressione di vini molto "tecnici", spesso decisamente spinti dal punto di vista estrattivo, e con un apporto del legno a volte davvero pesante. Lo dico a malincuore perché reputo Libero Rillo una delle persone più serie e appassionate del Sannio vitivinicolo, perché le sue vigne sono in alcune delle zone più vocate e perché in passato ha fatto alcuni dei vini più buoni della provincia di Benevento. Però ho l'impressione che i suoi siano ancora vini molto "anni '90", per semplificare, e non abbiano recepito del tutto l'esigenza di maggiore rilassatezza, sapore e succosità che soprattutto un aglianico beneventano a mio avviso dovrebbe avere. E' inutile che ripeta quanto questa sia solo la mia opinione.
Benito Ferrara è un altro di quei produttori su cui in genere ci si divide nettamente e quindi secondo me ci possono stare di più anche certe valutazioni completamente opposte di chi scrive. Personalmente non amo per niente lo stile surmaturo e fenolico del Vigna Cicogna: penso che il greco abbia già di suo una carica estrattiva e tannica quasi da vino rosso e un corredo aromatico troppo delicato e credo non abbia bisogno di forzature per rendere al massimo. E' un vino indiscutibilmente molto inserito nella tradizione perché i contadini raccoglievano molto tardi per cercare di far abbassare le alte acidità del greco (e infatti i greco fino a Mastroberardino erano quasi marroni di colore), però in questa maniera si perde buona parte della mineralità, della tensione e dello sprint che altri produttori, a mio avviso, riescono ad esprimere meglio. Sono convinto che, se Gabriella e Sergio scegliessero una strada "normale", farebbero il miglior Greco di Tufo della provincia. La vigna in quella posizione, sopra le cave di zolfo, ce l'hanno veramente in pochi.
ciao


credo che il nocciolo del discorso sia sempre questo, chi tecnicamente cerca di addomesticare l'aglianico (ma il discorso vale anche per il greco) fa vini discreti, in annate favorevoli anche molto buoni, ma rimangono vini che dopo un primo impatto non lasciano il segno.

preferisco a quel punto di più le sperimentazioni di Antonio Di Gruttola di Cantina Giardino o la saggia e paziente comprensione (dell'aglianico) dei Lonardo.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 15:17

COOMBE ha scritto:credo che il nocciolo del discorso sia sempre queste, chi tecnicamente cerca di addomesticare l'aglianico (ma il discorso vale anche per il greco) fa vini discreti, in annate favorevoli anche molto buoni, ma rimangono vini che dopo un primo impatto non lasciano il segno.



Posso metterlo in firma? :D :D :D
ps il Don Anselmo lo porti tu o l'hai già scelto dalla cantina?
ps 2 appena ho un attimo ti chiamo
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 17:12

birrachiara ha scritto:

Urge fare qualcosa insieme che sui nostri vitigni mi farebbe molto piacere.

P.S. : Comunque sei critico su tutto l'area dell'aglianico amaro....e solo un grande conoscitore poteva fare un legame fra greco e cave di zolfo. Io in forma contadina lo bevo da 30 anni...la zia di mia moglie aveva il marito con le terre a Tufo !


Quando c'è da bere io ci sono sempre molto volentieri, basta solo pensare alle date giuste... :D
ps sono critico su alcune interpretazioni dell'aglianico amaro ma non pregiudizialmente. Non penso che l'area beneventana, e in particolare il Taburno, abbia niente di meno a livello di potenzialità rispetto alla Valle del Calore irpina e al Vulture. Ma per ora il gap c'è e non è difficile capire il perché: basta farsi un giro in prevendemmia e vedere quanto si produce e quanto sono cariche le piante a Torrecuso e dintorni. Non perché a Taurasi o a Rionero i viticoltori siano più selettivi, sia chiaro, ma perché sono zone naturalmente meno produttive per tante ragioni sulle quali mi dilungherei troppo. E allora buona parte di questi vini un po' snervati e vuoti me la spiego prima di tutto a partire da lì.
ps 2: allora sei d'accordo che il Vigna Cicogna è per molti versi l'evouzione "moderna" dei greco contadini? Delle ultime annate mi piacque molto il 2004 ma se hai ancora il 2001 conservalo un altro po' che ce lo beviamo insieme. Io metto un '89 di Vadiaperti e mi sa che ci divertiamo un bel po'...
ciao :D
Paolo De Cristofaro

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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 17:47

Ketto ha scritto:Ilproblema del taburno è anche (e soprattutto temo) di esposizione.. è davvero difficilissimo trovare vigne esposte in maniera ottimale.. purtroppo il lato sud è roccioso ed impraticabile.. se non ad altitudini trobbo basse.. intorno 300 mt.. dove l'umidità è altissima e la mattina c'è "accquaccio" (foschia ai limitidella nebbia) fino alle 10 le 11 del mattino.. soprattutto in periodi chiave della vendemmia.. infatti chi nel taburno sta in basso fa vini di minor qualità..
solo a ponte ho visto qualche vigna davvero ben esposta.. e non a caso uno dei migliori aglianico (a mio parere) lo produce ocone.. che riesce ad ottenere vini più equilibrati (pezza la corte è il mio preferito). nifo faceva un buon aglianico 10 anni fa.. poi con l'era moderna (e forse a seguito degli studi di enologia del figlio) si è un pò lasciato prendere la mano..
montemarano, castelfranci.. sono tutte aree che prendono nord o sud pieno..

concordo con coombe.. preferisco a questo punto la filosofia di cantina giardino.. che non a caso è una delle migliori realtà della zona..

Caro Ketto , se preferisci Ocone mi sa che sei a Milano da tempo....e hai ricordi sbiaditi...sebbene Ocone sia una buona cantina e produca discreti vini. La zona di Torrecuso, peraltro vicina a Ponte, è quella che da le migliori espressioni : La Rivolta e Fontanavecchia . Contrada Pantanella dove credo ci sia la vigna del bue Apis non so se è comune di Ponte o Torrecuso, forse Ponte.
Comunque non ti preoccupare se non ti ricordi dei produttori dell'aglianico amaro...ci incontreremo per questo.....spero presto..
Di Nifo ho sentito parlare bene ieri sera...i suoi prodotti 3-4 anni fa erano discreti , ma troppi off flavours forse da travasi eseguiti in ritardo ed eccessiva permanenza su fecce.
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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 18:59

Ketto ha scritto:non è che a montemarano o a castelfranci le rese siano basse.. :D anche produttori che noi stimiamo.. come luigi tecce.. cantina giardino ecc. hanno vigne con rese di 5-10kg per pianta


Mi sembrava strano che ancora non avessi calato il penultimo cavallo di battaglia... :D
Mi spieghi una volta e per tutte su quali basi serie riporti per l'ennesima volta un dato del genere?
Non è per fare polemica con te (che non serve a niente), ma mi dispiacerebbe se qualcuno che non conosce la zona e non ha mai visto una vigna di Taurasi prendesse per buoni questi numeri...
:D
ps prima che ti giochi l'ultimo bonus, ti anticipo che la raggiera o il tendone occupano il 5,8% della superficie iscritta a Docg del Taurasi (dato aggiornato al 10 dicembre 2008)
ciao
Paolo De Cristofaro

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Re: Aglianico - Il thread provvisorio

Messaggioda birrachiara » 31 dic 2008 19:43

Per ketto , scherzando simpaticamente....spesso i peggiori nemici dei meridionali al nord sono i meridionali stessi....non è che ti stai milanesizzando troppo ? Torna fra noi ed apprezzerai di nuovo gli aglianici......non ti ricordi più e pensi che siamo usciti dalla penisola....
comunque ti auguro un simpatico buon anno; ho avuto un sacco di notizie interessanti da questo bel thread
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