Gazzettino di Romagna - Succi's....

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marwine
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Messaggioda marwine » 13 ott 2008 13:53

meursault ha scritto:Alle 17.50 circa squilla il telefono, porca troia è Picard.
Che faccio?
Rispondo oppure no?
rispondo.
covenevoli.
Picard: che cosa bevete allora stasera?
Io (tra me e me): porca maiala eva (mano nei maroni)......rispondo: ma niente di che, qualche barbaresco.
altri discorsi trascurabili.
ore 20.15
mi appresto a stappare, come prima bottiglia la più importante.
Porca eva puttana.
tappo.
Rabajà riserva 2001 Bruno Giacosa.
pessimismo e fastidio.
Picard sei morto.


Io mi tocco anche solo a leggerlo,'sto racconto del terrore :shock:
I'm a Veronese man in Bassan

I VOSTRI ETILOMETRI NON FERMERANNO LA NOSTRA SETE (N/≡\V)

Nondum matura est, nolo acerbam sumere
bocadolza
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Messaggioda bocadolza » 13 ott 2008 14:48

Nella tarda serata, quando finalmente siamo riusciti ad interrompere il pianto dirotto del Conte, abbiamo bevuto:


Barbaresco Rabajà 1995 Giacosa
: polveroso in apertura, si pulisce prestissimo e diviene compostissimo sul frutto fresco. Bocca parecchio risolta e lunghissima. Trascinante. Quattro piadine e un morso.
Barbaresco Tenuta Roncaglia 1995 Poderi Colla: a me è piaciuto abbastanza, ha impiegato tempo a pulirsi e non ha perduto mai del tutto una leggera nota amara in chiusura, ma ha forza e carattere. Perde però netto la batteria con Giacosa. Tre piadine e un morso.

Barbaresco Rabajà 1996 Cascina Luisin : molto deludente, parecchia pelliccia bagnata di cui non si libera mai, parecchio amaro in chiusura, parecchio tannino devastante. Una piadina e mezzo.
Barbaresco riserva Rabajà 1996 Produttori del Barbaresco: deludente anch’esso, vino profondamente irrisolto, muscoloso e buio, anch’esso terribilmente aggressivo in bocca. Siamo sicuri sicuri che prima o poi salteranno davvero fuori, sti 96? Benché si dica che stanno arrivando qui e là, a me, fuor di Cascina Francia, non ne è capitato ancora uno. Tre piadine meno un morso.


Barbaresco Asili 1998 Giacosa
: Tutti a dir subito Giacosa…tranne il Conte, che lo sapeva già. Naso nitidissimo sul frutto chiaro croccante e bocca vivace, ma ricamata. Il tutto su un’annata che da un po’ pensavo ormai praticamente defunta. Quattro piadine e mezzo.
Barbaresco Crichët Pajé 1998 Roagna : Profondamente diverso da Giacosa, naso più rustico, ma anche molto floreale e officinale, con una bocca più maestosa, piena e variegata di Giacosa. Vino della serata per me. Quattro piadine e l'altro mezzo, che era un po' più grande.


Barbaresco Tettineive 2001 Scarpa
: Ahimé, dolcino e laccatino al naso, meglio in bocca, ma brutta sorpresa quando è stata tolta la stagnola. Due piadine e mezzo.
Barbaresco riserva Rabajà 2001 Giacosa: no, questo non l’abbiamo bevuto. Però c’era.
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boston
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Messaggioda boston » 13 ott 2008 18:53

Barbaresco Asili 1995 Bruno Giacosa vs Barbaresco Tenuta Roncaglia 1995 Poderi Colla
Asili gran bel naso floreale-fruttato e dalla beva, accompagnata da una nota lievente dolciastra, disarmante
mio vino della serata 4 PIADE e 1/2
Colla ha me non è piaciuto molto, l'ho trovato non molto persistente, un'pò diluito in bocca e penalizzato dalla chiusura amarognola
2 PIADE e 3/4

Barbaresco Rabajà 1996 Cascina Luisin vs Barbaresco Rabajà ris. 1996 Produttori del Barbaresco
Cascina Luisin inespressivo e scomposto
1 PIADA e 1/2
Rabaja Produttori a lungo andare non mi è dispiaciuto e, secondo me, a fine serata ha mostrato un naso interessante dove oltre alle note animali venivano fuori sentori di anguria (c'è anche qui ?) e di fiori macerati
3 PIADE e 1/4

Barbaresco Asili 1998 Bruno Giacosa vs Barbaresco Crichët Pajé 1998 Roagna
La miglior batteria della serata
Giacosa si fa preferire inizialmente perchè più immediato con naso pulito ed elegante e bocca attraversata da tannini ancora vivaci e setosi
4 PIADE e 1/2 quasi
Roagna con altro timbro olfattivo. Inizialmente incentrato su note officinali, recupera nel finale aprendosi a sentori più floreali e mostrando una bocca imponente ed appagante.
4 PIADE e 1/2 quasi

Barbaresco Tettineive 2001 Scarpa vs Barbaresco Rabajà ris. 2001 Bruno Giacosa
Il Tettineive non lascia il segno, nota laccata poco piacevole al naso e bocca non entusiasmante
2 PIADE e 1/2
Delusione e l'incazzatura per il tappo di Giacosa :twisted: :twisted:
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Messaggioda hansen » 17 ott 2008 18:43

non trovo più il post dove c'erano i commenti sulla cene da Conte nelle terre di Romagna
quindi uso il gazzetino
Immagine

erano poche le bottiglie..vero?? :lol: :lol:
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Messaggioda hansen » 17 ott 2008 18:47

da notare il capotavola che ha un giuoco di gomito meglio del miglior Materazzi
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Messaggioda hansen » 17 ott 2008 18:49

qui invece il fotografo avr Schicchi the fly mette in posa la sua coccola
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Messaggioda boston » 14 nov 2008 12:04

toc toc..........c'è qualcuno ?
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Messaggioda meursault » 14 nov 2008 12:10

boston ha scritto:toc toc..........c'è qualcuno ?


C'è, c'è!!!!!!
Solo che se non cacci il vino buono non viene fuori......caccia il collina Rionda 1982!!!!!!!!!!!
Non sarai mica diventato come quel braccio corto del Tarasacco? (che oltre tutto è stato suonato come un campanaccio, a tennis, dal sottoscritto....e se ne sta rintanato nei suoi anfratti)
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Messaggioda boston » 14 nov 2008 12:14

meursault ha scritto:
boston ha scritto:toc toc..........c'è qualcuno ?


C'è, c'è!!!!!!
Solo che se non cacci il vino buono non viene fuori......caccia il collina Rionda 1982!!!!!!!!!!!
Non sarai mica diventato come quel braccio corto del Tarasacco? (che oltre tutto è stato suonato come un campanaccio, a tennis, dal sottoscritto....e se ne sta rintanato nei suoi anfratti)



paragonarmi al tarasacco !!, da te non me lo sarei mai aspettato.
oggi a pranzo mi apro il Collina Rionda con un bel panino con la mortadella........così impari
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Messaggioda meursault » 14 nov 2008 12:16

boston ha scritto:paragonarmi al tarasacco !!


Hai ragione Boston, chiedo venia, paragonarti al Tarasacco è cosa gravissima, non te lo meriti.
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda meursault » 22 nov 2008 03:05

Stasera si è bevuto discretamente bene, per fortuna che la municipale non era sulle strade.
Grande il ritorno di Sanzves e bella rimpatriata.

Barbaresco Pajorè 2004 - Rizzi
Un filo diluito anche se elegante nelle sue note di radici e rabarbaro, discretamente floreale, in bocca elegante ma manca un po di sosstanza.
Nobile di Monpeluciano ris 2004 - Le Berne
Parte un po legnoso, con frutto scuro che però si pulisce e mostra buona succosità al palato.Discreto ma direi che delude.

Chianti ris 2004 - Castell'in Villa
All'inizio un po di legnetto al naso, poi gran bella progressione, eleganza e bocca perfetta.ottimo
Barolo Bussia 2004 - Fenocchio
Al naso acqua di rose e profumi floreali "dolci", bocca bella bella, appagante.best buy.

Barolo Villero 2004 - Brovia
Grandissima eleganza, tannino perfetto e naso di grande pulizia ed equilibrio.grande
Barolo Broglio 2004 - Schiavenza
Il tannino mena ma è un gran bel vino.Se vogliamo terroso e viscerale.bono
Pergole Torte 2004 - Montevertine
Parte chiuso poi mostra una grande progressione.Bocca succosa da Sangiovese, appaga e sazia.Molto mobile nel bicchiere, in prospettiva grandissimo ma già ottimo.

Ora sono cotto, per il Marchesi de Gresy 1985 e Castell'in Villa ris 1985 lascio la parola ai miei soci.

Barolo Vigna Rionda 2004 Roagna invece poco pulito, bottiglia un po così (speriamo.....ma ho serissimi dubbi).
L'ultimo Champagnino invece ha pulito bene la bocca.....a me non è dispiucito, forse era V de Vignry E.Ouriet.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda boston » 22 nov 2008 03:19

vat a let vala !
Tutti avevano la faccia del Cristo nella livida aureola dell'elmetto. Tutti portavano l'insegna del supplizio nella croce della baionetta e nelle tasche il pane dell'ultima cena e nella gola il pianto dell'ultimo addio.
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda boston » 24 nov 2008 12:59

Bottiglie del 2004 contraddistinte, a parte qualche eccezione, da una grande bevibilità per la quale spicca il Bussia di Fenocchio...da berne a secchi.
Legnosetto il Nobile di Montepulciano e un pò troppo incentrato sul frutto maturo.
Bellissimo il naso del Broglio di Schiavenza, grande progressione nel bicchiere del Pergole Torte ed assoluta eleganza del Rocche di Brovia.
Delude invece il Vigna Rionda di Roagna naso poco pulito e pungente.
Bellissima la batteria finale con Gaiun 85 dei Machesi di Gresy, più evoluto e Castell'in Villa ris. 85 che non mostra assolutamente cedimenti.
Mia classifica annata 2004:
1) Pergole Torte
2) Barolo Bussia Fenocchio
3) Barolo Broilo Schiavenza
4) Sangiovese ris. Castell'in Villa e Rocche Brovia
5) Barbaresco Pajorè Rizzi
6) Nobile di Monpeluciano ris. Le Berne
7) Barolo Vigna Rionda Roagna
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda bocadolza » 24 nov 2008 15:53

Quindi, in definitiva, il miglior nebbiolo 2004 fra quelli che avevamo, è un sangiovese.
E pure l’altro sta sul podio, imho.

Nobile le Berne: no piaciuto, grossolano, vaniglioso e maturo.

Rizzi Pajorè leggerino, ma molto ordinato e delicato. Credo potrei berne a iosa.

Fenocchio Bussia bellissimo profilo leggero con naso un po’ schiacciato su note di profumeria floreale. Bocca da colpo di fulmine. Comprare e bere.

Castell’in Villa Riserva carnosissimo e polposo senza uno straccio di cedimento verso il troppo maturo. Comprare e aspettare.

Brovia Villero più sussurrato e officinale degli altri. Grana molto più fine di Schiavenza, ma molto profonda la bocca. Ha ragione Meursault quando dice elegante. Comprare.

Schiavenza Broglio: naso più aperto della serata, bocca serratissima anche non così equilibrata come il naso. Comprare e aspettare.

Pergole Torte: vino della serata, anche se il naso all’inizio fatica con Schiavenza. Austero, terroso, profondo, carnale. A fine serata au revoir les enfants. Già comprato da un po’.

Roagna Rionda molto sporco, migliora poco e piano nel bicchiere. Chi lo sa se.

I due 85 non fanno affatto un sol boccone dei precedenti. Castell’in villa piuttosto buono, ma non del tutto parente della bottiglia meravigliosa che con la stessa compagnia avevo bevuto in passato.
Marchesi di Gresy andatiello.
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda solarolo » 24 nov 2008 16:29

... e anche bella cena all'osteria de i du butò di Solarolo, i cannelloni di sfoglia con ripieno di zucca e ragù di coniglio erano mondiali, non molto inferiore il petto di piccione scaloppato su purè di melanzane, coscie farcite, salsa di castagne e cioccolato


venendo velocemente ai vini:

proprio belli questi baroli 2004, tutti caratterizzati da un'ottima bevibilità nonostante la gioventù, il mio preferito però alla fine risulta probabilmente Brovia, per la maggior completezza tra naso e bocca.
Grandi cose hanno fatto vedere anche i sangiovesi, il pergole ha un bella evoluzione nel bicchiere, forse con gli anni diverrà il migliore dei vini bevuti venerdì sera, ma ora risente più degli altri della gioventù, bella eleganza del castell'in villa, mi sa che pure questo diventerà un mostro con qualche annetto in più.
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda boston » 26 nov 2008 17:38

Domenica 21 Dicembre riusciamo ad organizzare per pranzo come detto ?
Tutti avevano la faccia del Cristo nella livida aureola dell'elmetto. Tutti portavano l'insegna del supplizio nella croce della baionetta e nelle tasche il pane dell'ultima cena e nella gola il pianto dell'ultimo addio.
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sangiovese

Messaggioda bocadolza » 19 dic 2008 12:26

Posto qui, dato che la cosa si è svolta in un paese toscano che considera sè stesso romagnolo, e visto che meursault, pur non essendo presente, mi è parso di capire sia stato mentore e padre di parte di questa degustazione.

Cieca di sangiovese. Unica cosa nota l'annata, il 2004.

Bottiglia 1: Chianti Riserva il Poggio 2004 – Castello di Monsanto
Bottiglia 2: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Pietramora 2004 – Fattoria Zerbina
Bottiglia 3: Chianti Riserva 2004 – Monteraponi
Bottiglia 4: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Michelangiolo 2004 – Calonga
Bottiglia 5: Chianti Riserva 2004 – Castell’in Villa
Bottiglia 6: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Terredelsol 2004 – Tenuta Pennita
Bottiglia 7: Chianti Riserva I Tre Borri 2004 – Fattoria Corzano e Paterno.
Bottiglia 8: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Corallo Nero 2004 – Gallegati



La cassifica:

1) Chianti Riserva il Poggio 2004 – Castello di Monsanto:
per me grande, nitidissimo fin da subito, leggero, muschioso, delicato, di grana finissima. Di gran lunga la miglior bocca: centrata, diritta e succosa. Stravince anche la serata, questa è la realtà.

2) Chianti Riserva 2004 – Castell’in Villa:
bella florealità trasparente ed elegante al naso, porta in bocca una solidità disadorna che a bottiglie scoperte mi stupisce non poco, vista la succosa carnosità di un assaggio recente. Forse assaggiato troppo freddo.

3) Chianti Riserva 2004 – Monteraponi :
minerale, fresco, floreale, deciso in bocca, piccante in chiusura. Piaciutissimo.

4) Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Pietramora 2004 – Fattoria Zerbina:
Vaniglia abbastanza discreta, frutto rosso molto maturo, dolcino senza esagerare, tannino ancora inaffrontabile, ma meno di qualche mese fa. Non la mia scarpina di sicuro, però dignitoso. Con distacco il migliore dei romagnoli.

5) Chianti Riserva I Tre Borri 2004 – Fattoria Corzano e Paterno:
mi è piaciuto pochissimo, volatile al naso, entra decentemente con una confettura non squagliata, ma pur sempre confettura, poi diventa aggressivo, grossolano e amarognolo.

6) Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Corallo Nero 2004 – Gallegati:
sporchino, scuro e maturo, anche se è il meno dolcino dei romagnoli.

7) Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Michelangiolo 2004 – Calonga:
smaltato, laccato, bruciante, marmellatoso. Nemmeno se me lo regalano.

8) Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Terredelsol 2004 – Tenuta Pennita:
fangoso, melmoso, ascelloso, brettoso.
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Re: sangiovese

Messaggioda meursault » 19 dic 2008 12:53

bocadolza ha scritto:Posto qui, dato che la cosa si è svolta in un paese toscano che considera sè stesso romagnolo, e visto che meursault, pur non essendo presente, mi è parso di capire sia stato mentore e padre di parte di questa degustazione.

Cieca di sangiovese. Unica cosa nota l'annata, il 2004.

Bottiglia 1: Chianti Riserva il Poggio 2004 – Castello di Monsanto
Bottiglia 2: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Pietramora 2004 – Fattoria Zerbina
Bottiglia 3: Chianti Riserva 2004 – Monteraponi
Bottiglia 4: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Michelangiolo 2004 – Calonga
Bottiglia 5: Chianti Riserva 2004 – Castell’in Villa
Bottiglia 6: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Terredelsol 2004 – Tenuta Pennita
Bottiglia 7: Chianti Riserva I Tre Borri 2004 – Fattoria Corzano e Paterno.
Bottiglia 8: Sangiovese Superiore di Romagna Riserva Corallo Nero 2004 – Gallegati


Sono molto contento per Il Poggio di Monsanto che mi era piaciuto un casino in una degustazione esplorativa svoltasi qualche mese fa in Toscana (insieme a manichi).
L'altro che ci era piaciuto era Castell'in villa..... :D :D :D :D
Monteraponi ha un diverso peso specificio, è vero, ma l'ho inserito credendo che la leggerezza di beva e l'armonia dei profumi avrebbe schiantato i grevi Sangiovesi romagnoli.
I tre borri invece non mi era dispiaciuto, ma era il 2003 assaggiato alle corti del vino, in questo caso avete fatto da "cavie".
I vostri amici che parteggiavano per la romagna ci sono rimasti male?
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Messaggioda bocadolza » 19 dic 2008 13:01

In realtà chi parteggiava veramente per la Romagna, ha premiato la Romagna. E va anche bene, è una palese questione proprio soltanto di gusti, perchè il degustatore non era male. Gli piace proprio quella roba lì. Anche il Michelangiolo, che io ho trovato non voglio dire imbarazzante, ma non saprei come altro dire.
Solo che erano pochi per incidere sulla classifica.
Sono rimasti male un po' tutti quelli che pensavano che a parità di prezzo non ci fosse partita a favore dei romagnoli.
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda mbrown » 19 dic 2008 13:09

Se il Pietramora 04 si è classificato primo, non voglio sapere come erano gli altri. L'ho bevuto all'inizio del 2008 e mi aveva fatto un'impressione tutt'altro che positiva. Note di vaniglia e cassettone al naso, tannino esagerato, molto pesante e poco bevibile... Peccato che di sangiovese veramente buono in romagna ormai non ce ne sia più... :cry:
Forse ho sbagliato a giudicare Stromberg. Un uomo che beve Dom Perignon del '52 non può essere cattivo. (Bond)
Io nella guida dell'Emilia a 'sto Masseto gli dò 84!
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda bocadolza » 19 dic 2008 13:13

Pietramora è francamente migliorato dall'inizio del 2008. Certo, rimane quel vino lì, di beva difficile e con tannino graffiante.
Era però di gran lunga, di gran lunga, meglio degli altri romagnoli.
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda mbrown » 19 dic 2008 13:16

bocadolza ha scritto:Pietramora è francamente migliorato dall'inizio del 2008. Certo, rimane quel vino lì, di beva difficile e con tannino graffiante.
Era però di gran lunga, di gran lunga, meglio degli altri romagnoli.

Mi fa piacere che sia migliorato, anche perchè ritengo Zerbina una bella realtà, soprattutto per quel che riguarda i vini dolci.
Il fatto che sia stato il migliore dei romagnoli la dice lunga...
Forse ho sbagliato a giudicare Stromberg. Un uomo che beve Dom Perignon del '52 non può essere cattivo. (Bond)
Io nella guida dell'Emilia a 'sto Masseto gli dò 84!
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda bocadolza » 19 dic 2008 13:20

Di Castelluccio?

Beh, Castelluccio è la cantina che fa più rabbia al mondo, perché i vini buoni li facevano davvero.
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda meursault » 19 dic 2008 13:22

bocadolza ha scritto:Di Castelluccio?

Beh, Castelluccio è la cantina che fa più rabbia al mondo, perché i vini buoni li facevano davvero.


Dai, mettiamo fuori una quota e acquistiamo baracca e burattini.
In fondo, un conte, si merita di avere il suo maniero, o no?
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Re: Gazzettino di Romagna

Messaggioda bocadolza » 19 dic 2008 13:33

C'è in fìeri anche un'idea così. Non sarà Castelluccio, però c'è. E pure in un bel posto. La dobbiamo chiamare Il Maniero del Conte?

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