Mi ha appena chiamato l'ex ministro delle telecomunicazioni Maurizio Gasparri e mi ha segnalato che il forum non è in regola con le nuove disposizioni presenti nella legge che porta il suo stesso nome.
Il bollettino AVR viola palesemente le più intuitive regole della concorrenza e opera in un regime di monopolio.
Nell'ottica di aumetare il bacino di offerte proposte agli utenti mi ha promesso copiose sovvenzioni (e anche una segretaria molto particolare che agirà sotto la mio desco....) per dare vita a questo nuovo colosso dell'informazione sul buon vino.
Per evitare confilitti di interesse vari ed eventuali, visto che siamo persone corrette, eviteremo nostro malgrado di parlare di Sangiovese di Romagna e ci dovremo purtroppo concentrare su altre zone.
Invito i miei collaboratori a contribuire che tanto di lavorare
seriamente voglia non ne hanno sicuramente.
Quindi Boston,Sanzves,Solarolo e compagnia danzante, datevi una mossa e iniziate a scrivere qualcosa di leggibile.
Prossimamente avremo anche noi una rubrica musicale di altissimo profilo, si parlerà per lo più di liscio e mazurka, nel prossimo numero una speciale intervista a
Genio e Pierrot e
Franco Paradise.
Ricordo anche ai miei collaboratori che i voti saranno espressi in "piadine" e vorrei auspicare anche una certa loro responsabilità nell'attribuire questi importanti riconoscimenti che influenzeranno certamente il mercato del vino.
Ma ora, ciancio alle bande, parliamo di vino.
Ci siamo trovati al
Don Abbondio a Forli dove siamo stati accolti in modo esemplare, nonostante il nostro aspetto da alcolizzati all'ultimo stadio, e sfamati a dovere.
Abbiamo bevuto:
Meursault les Tessones 2002 - Pierre Morey: Gran bel vino, dritto come una spada si conficca nel palato e spolvera la bocca con grande pulizia.
I profumi all'inizio tendono più alla nocciolina e al burro di montagna ma poi il ruolo dell'ossigeno lavora per cesellarne i tratti e ci mostra una mineralità dirompente di roccia e mare.
Ipnotico il bicchiere vuoto, bevibilità altissima e bella scoperta.
Honigvol Gruner Veltliner Smaragd 2001 - Hirtzberger:Naso molto interessante di idrocarburo appena accenato e frutta tropicale, risulta un pochino pesante in bocca ma non sgradevole.
Sfigura un po nel confronto col Meursault ma era comunque dura tenergli testa.
Echezaux 1996 - R.Engel:Parte con profumi terrosi e speziati bellissimi, sembra un Barolo di vecchio corso con un naso particolarmente esplosivo.
Peccato perchè tende a spegnersi progressivamente, a offuscarsi e a perdere definizione.
Anche la bocca subisce un processo simile, fino a non trovare più la scorrevolezza del sorso.
Mi aspettavo decisamente di più ma non posso dire che non abbia offerto spunti interessanti.
e 1/2
Chapelle-Chambertin 2002 - Trapet père et fils:Questo invece parte malino, sul fruttino gelatinoso e un po dolcino, quasi a mostrare poca complessità.
Il tempo però lavora dalla sua parte e ci regala una bella progressione nel bicchiere che ci consegna a fine serata un gran bel vino con naso giustamente complesso e bocca equilibratissima, molto sensuale.
Clos de la Roche VV 1989 - Domaine Ponsot:Già dal colore si mostra piuttosto evoluto e terziarizzato, peccato perchè ne avevo sentita una bottiglia molto più in forma.
Mica male però neanche questo più "vissuto" , il naso profuma di foglie secche e fiori macerati, ha una grande profondità che emerge però solo a tratti, con discontinuità.
La bocca invece ha un piglio di categoria superiore, è seria ma languida, ampia e profonda.
Per non rischiare di bere troppo poco apriamo anche, quasi per gioco:
Brunello riserva 1975 - S.Nardi:Bottiglia perfetta, sicuramente ben conservata, presenta un naso molto animale con pelo bagnato in evidenza, davvero interessante.
La bocca invece è molto corta e con una acidità un po scissa che penalizza la bevibilità.
Gli concediamo l'onore delle armi.
Annibaldo 2004 - Az.Agr. Missiroli:Giusto così per mostrare la coerenza dei nostri principi apriamo un Sangiovese di Romagna che ci viene segnalato dall'esperto patron del Don Abbondio.
Pronto all'ennesima "cagata" mi trovo invece nel bicchiere un vino che si fa bere con piacere, senza grosse forzature, senza esasperazioni si mostra per quello che è, ovvero un vino ben fatto e piacevole.
Avremmo bisogno di più vini del genere dalle nostre parti, e magari utilizzando qualche uva maggiormente selezionata e curata otterremo anche qualcosa in più.