Splendida serata sabato sera dal buon Mauro e gentilissma consorte che non finirò mai di ringraziare per la squisita e sincera ospitalità, il menù è stato davvero straordinario dall’inizio alla fine, chapeau bas (buonissimi i crudi, la pasta e il superbranzino al barbecue, per non parlare dei formaggi!!). Un saluto anche a tutti gli altri partecipanti, serata veramente piacevolissima!
Qualche nota sui vini (spero di ricordameli tutti!), buon inizio con un sempre onesto e corretto
Paul Bara base, azzeccatissimo aperitivo;
Jacquesson Avize Grand Cru 1996 ancora troppo indietro, naso un po’ segnato dal legno ma grande materia in bocca dove l’acidità spinge alla grande, ahimè da dimenticare in cantina per almeno un lustro se non di più;
Gosset Grand Rosè 1990 molto piacevole al naso su toni ammandorlati molto particolari, bocca ancora viva;
Cuvée Louise Pommery 1990, evidentemente qualche problema di conservazione deve aver danneggiato la bottiglia, la materia si sente ma la terziarizzazione è un po’ troppo spinta per l’età anche se il naso affascina con note “fungose”, peccato per la bocca;
Olivier 1990 (se non ricordo male, chiedo lumi, l’etichetta era “personalizzata” dal buon Davide), grande freschezza, naso piuttosto sul frutto giallo, grande acidità, beva straordinaria e ancora tanti anni davanti;
Krug 1990, bocca della serata, naso un po’ inespressivo forse a causa del tappo non perfetto ma in bocca è un mostro, roccioso e calcareo ti riempie il palato e si aggancia con la sua acidità vibrante, materia splendida, sempre una garanzia;
Maurice Vesselle 1988, strepitoso il naso con cedro, agrumi misti, sensazioni ferrose e gesso, bocca più fine, acidità ancora vivissima, la sorpresa della serata per me;
Philipponnat BdB (se non ricordo male) 1982, grandissimo, stupisce per la gioventù, naso anche questo su sensazioni molto territoriali, bianche, bocca di vibrante acidità, beva infinita, forse la bottiglia della serata per corrispondenza naso/bocca;
Philipponnat 1980, su note più terziarizzate, naso su funghi, sottobosco e ricordi marini, si sente forse un po’ di più l’età in bocca ma è ancora un gran bel bere altrochè;
Renè Collard 1976, già assaggiato recentemente, questa bottiglia conferma la bontà del prodotto, assolutamente per amanti degli Champagne “vecchi”, naso ferroso affascinante, gran materia esaltata dagli anni; per chiudere un
Riesling Auslese (sorry non ricordo produttore e annata, il tasso alcolico cominciava a farsi sentire, come immaginerete ho sbevazzato tutto senza buttare via neanche una goccia!!) dolce ma con acidità bellissima, ottimo fine pasto! Fuori programma finale con un gran regalo del gentilissimo Mauro:
Coulée de Serrant 1989, coloro oro carico, naso “mare/monti” con funghi, ferro e salsedine, bocca non acidissima già piuttosto pronta, a questo punto direi che ero in condizioni da ritiro patente, devo ringraziare la mia buona stella che mi ha salvato anche questa volta!!
Ancora un enorme Grazie a Mauro e a tutti, serate così sono difficilmente dimenticabili e ripetibili!!
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
SIAMO TUTTI STRANIERI
