vignadelmar ha scritto:
Allora Paolo 72,
non so rispondere alle tue legittime domande. Non sono ne un enologo, ne un tecnico di settore.
Sono prima di tutto un bevitore che esprime giudizi a seconda dei propri gusti personali.
Sono un degustatore medio che si approccia ai prodotti senza saper rispondere a tutte queste domande che detto per inciso non sono fatti, sono domande. Ripeto che di fatti nelle tue risposte non ne leggo.
Ma si sa l'italiano è una lingua difficile........
Comunque provo ad esporti un elenco di prodotti che trovo personalmente eccellenti, premetto che il mio elenco è senza annate sennò ci addentreremmo in una polemica senza fine:
Cuvée Anna maria Clementi Ca' del Bosco (anche gli altri però sono molto buoni)
Satèn, Rosè, Pas Operé, Gran cuvée Brut Bellavista
Electo Majolini (anche il suo rosè)
Cabochon Monterossa
Satèn Gatti
Satèn Contadi Castaldi (qualità/prezzo)
Collezione Cavalleri
Non so come le Guide straniere giudichino i nostri Franciacorta ma credo siano affette dagli stessi difetti nell'approcciarsi alle Guide italiane, o no ?Ti cito dicendo come tu hai affermato prima che "ritengo che citare le guide in una discussione come questa (dove gli utenti hanno una certa ambizione/capacità di dare valutazioni proprie) sia quantomeno argomento debole.".........allora perchè le metti nel mezzo ??
Per quanto già esposto prima non vorrei ripetermi.
Ciao
Le mie domande hanno bisogno di risposte, e quelle risposte, sono i fatti che ti mancano per avere una visione più lucida della situazione.
Per rispondere alle domande che ti ho fatto non bisogna essere un enologo o un tecnico di settore, basta solo sapere cosa si beve e perchè (documentandosi un pò), evitando così di utilizzare eccessivamente la testa degli altri e sforzando un pò di più le proprie capacità e i propri sensi.
Tutte le mie domande sottintendono dei fatti come risposte, che sono le obiettività che cerchi, non sono punti di vista, sono punti fermi.
I prodotti che mi citi sono buoni, senza dubbio, ma sono tutt'altro che personali (non penso che se ti mettessi alla cieca un saten di ca del bosco o un satèn di gatti potresti distinguerli) e sono abbondantemente fuori prezzo anche guardando all'Italia: un verdicchio metodo classico di garofoli o un perlè di ferrari sono allo stesso livello qualitativo tecnico ma sono nettamente più interessanti dal punto di vista delle particolarità gusto/olfattive e costano meno.
Non so di che difetti parli sull'approccio delle guide internazionali ai vini Italiani, so solo che le concomitanze Italia/Estero sulle valutazioni di eccellenza ci sono dappertutto (discutibili o meno) tranne che qui.
Poi, scusa, il discorso delle guide l'hai tirato fuori tu, mica io, lascia a me decidere se dialetticamente seguirti sullo stesso piano o meno...