Parliamo di guerra

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Trabateo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 01 ago 2025 17:34

Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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l'oste
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 02 ago 2025 09:25

tenente Drogo ha scritto:l'intervista a David Grossman, su Repubblica di oggi
----------------------

Il penoso Marcenasco sul Foglio di oggi praticamente definisce Grossman un alcolista.

Per fortuna l'intervista dello scrittore fa molto più rumore di un trafiletto su un "giornale" di parrocchia e sta girando ovunque sulla stampa internazionale.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 02 ago 2025 09:48

.
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 02 ago 2025 09:56

Andrea Marcenaro si poteva risparmiare la chiusura sprezzante ma non ha torto nella sostanza

non può essere genocidio se pensiamo al 20% dei cittadini israeliani palestinesi

(questo naturalmente senza negare le violenze dei colori nei territori e i crimini a Gaza)

-----------

I palestinesi che potrebbero vivere in Cisgiordania, ma hanno scelto Israele
nell’attesa imminente e immanente
di venire genocidiati sono un milione e mezzo. Il 20 per cento della popolazione. Costituiscono il gruppo minoritario più numeroso del paese.
Lo status di queste comunità è molto
variegato. Pur essendo formalmente
cittadini israeliani, vivono esperienze
di disparità molto significative in termini
di rappresentanza politica, accesso
alle risorse e riconoscimento culturale. Le disuguaglianze si manifestano
soprattutto nell’accesso alle opportunità economiche, agli investimenti infrastrutturali, all’allocazione dei territori statali per edilizia residenziale e ai servizi pubblici. Le aree arabe, pur rappresentate a ogni livello delle istituzioni di Gerusalemme, dal Parlamento, ai Tribunali, alla Corte Suprema, sono spesso isolate dai principali centri economici, occupano i livelli più bassi nella scala economica
nazionale e soffrono per la carenza di
trasporti pubblici. Questo è grave. Non
ha niente a che vedere con Gaza, né col
genocidio, il non capirlo è molto grave,
ma resta grave. Il fatto che uno scrittore
apprezzato come Grossman confonda
condizioni assimilabili a quelle degli
immigrati italiani in Usa, o in Svizzera,
ancora alla metà del Dopoguerra,
con i treni per Bergen Belsen, o la
Notte dei cristalli, o con l’Armenia, o
col Ruanda, ci induce a pensare che lo
scrittore, sarà per ispirarsi, ci dia dentro
un po’ troppo col Martini.
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 02 ago 2025 11:59

ma più che le polemiche di Marcenaro bisognerebbe ascoltare Liliana Segre

https://www.repubblica.it/esteri/2025/0 ... 424767359/
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Nexus1990 » 02 ago 2025 14:29

l'oste ha scritto:Il penoso Marcenasco sul Foglio di oggi praticamente definisce Grossman un alcolista.

Per fortuna l'intervista dello scrittore fa molto più rumore di un trafiletto su un "giornale" di parrocchia e sta girando ovunque sulla stampa internazionale.

Propaganda della peggior specie da parte di un personaggio della peggior specie. Apprezzo lo sforzo, perfettamente riuscito, di far onore al proprio cognome comunque

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