LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

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egio
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda egio » 25 giu 2025 14:07

Ziliovino ha scritto:
Champagne Extra Brut - Fallet-Cruzet. L.34.


Belle bottiglie! Una curiosità: il Fallet-Crouzet EB L34 che anno aveva impresso sul tappo (se l'hai notato)?
Grazie
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Ziliovino » 25 giu 2025 15:12

egio ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
Champagne Extra Brut - Fallet-Cruzet. L.34.


Belle bottiglie! Una curiosità: il Fallet-Crouzet EB L34 che anno aveva impresso sul tappo (se l'hai notato)?
Grazie


questa volta non ci ho badato... ma la bottiglia arriva dallo stesso acquisto fatto insieme a questa:

Ziliovino ha scritto:

Champagne Extra Brut - Fallet-Cruzet. Tappo recante 2209, bottiglia acquistata ad ottobre 2022 che quindi potrebbe essere anno di sboccatura. E niente, dopo un dry-february forzato, che ovviamente non sono riuscito a completare fino in fondo, mi serviva un gold-standard per ritarare e risvegliare le papille gustative. Sapete già benissimo com'è... posso solo aggiungere che se riuscite a serbarne un poco per il riassaggio del giorno successivo è pure meglio (lo so, con lo Champagne è pratica disumana, perversa e contro natura, ma tant'è...)

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda egio » 26 giu 2025 08:51

Ziliovino ha scritto:
egio ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
Champagne Extra Brut - Fallet-Cruzet. L.34.


Belle bottiglie! Una curiosità: il Fallet-Crouzet EB L34 che anno aveva impresso sul tappo (se l'hai notato)?
Grazie


questa volta non ci ho badato... ma la bottiglia arriva dallo stesso acquisto fatto insieme a questa:

Ziliovino ha scritto:

Champagne Extra Brut - Fallet-Cruzet. Tappo recante 2209, bottiglia acquistata ad ottobre 2022 che quindi potrebbe essere anno di sboccatura. E niente, dopo un dry-february forzato, che ovviamente non sono riuscito a completare fino in fondo, mi serviva un gold-standard per ritarare e risvegliare le papille gustative. Sapete già benissimo com'è... posso solo aggiungere che se riuscite a serbarne un poco per il riassaggio del giorno successivo è pure meglio (lo so, con lo Champagne è pratica disumana, perversa e contro natura, ma tant'è...)


Grazie, mi sa che ne apro una stasera...e la finisco domani! :D Concordo totalmente, in realtà nulla di perverso, gli champagne fatti bene migliorano un sacco a qualche ora dall'apertura, quasi sempre. Questo è un dato di fatto, basato solamente sull'esperienza. Poi magari qualcuno ci spiegherà che in teoria non dovrebbe essere così. Ma più di una volta in zona bravi produttori si son detti contenti di farmi assaggiare i loro vini da bottiglie aperte il giorno prima, perché in tal modo si esprimevano al meglilo.
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Alberto
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Alberto » 26 giu 2025 13:59

Un duo dalla terra dei maledetti avi materni :mrgreen: :

Vernaccia di San Gimignano Tradizionale, Montenidoli, 2015 (14%)
Giallo paglierino carico, quasi dorato. Fieno, frutta con l'osso, bella polpa in bocca, maturo ma al contempo lontano dall'orizzonte di un declino...un approccio molto delicato e fragrante alla macerazione (non una brutta scelta, considerata la "povertà" aromatica della vernaccia).

Toscana Rosso Fontemerlano, Castello di Cacchiano, 2007 (15%)
Color melanzana ancora compattissimo. Come una quindicina di anni di bottiglia e l'impriting territoriale di Monti in Chianti (abbinati ad un manico non trascurabile) possano rendere un merlottone toscano stra-bevibile e pienamente risolto. Frutta ancora integra, zero evidenza alcolica, ed un tocco levigato, sensuoso. C'è legno (al naso, soprattutto) e c'è corpo, ma trasmette la sensazione di essere tutto al suo posto.
In parole povere, che Dio mi perdoni, un milfone clamoroso, tipo Kelly Reilly in Yellowstone.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda vinogodi » 26 giu 2025 16:38

...ieri sera, con la solita straordinaria mangiata alla Locanda del Ginnasio a Viadana , approfittando del fresco che ci sta deliziando ( ieri sera, alla fine della cena , alle 23,40 c'erano 34 gradi con umidità all'80%)...in realta nel locale il condizionatore funzionava a dovere ... appunto approfittando della situazione meteorologica ci siamo sgargarozzati un pò di Valpolicella. Cosa?
Aperitivi :
- Champagne Richomme Originelle :D :D :D :)
- Metodo Classico Pas Dosé Zymè millesimato 2011 :D :D :D :) + ( eccellente)

Bianchi:
- From Black to White Zymé :D :D :D ++
- Soave La Broia Roccolo Grassi 2014 :D :D :D :D

Rossi:
- Valpolicella 2017 Viviani :D :D :D +
- Valpolicella Classico Superiore 2017 Zymé :D :D :D +++
- Valpolicella Superiore 2017 Roccolo Grassi :D :D :D :)
- Valpolicella Classico Superiore 2018 Quintarelli Giuseppe :D :D :D :D+
- Amarone Classico Masi Costasera 2019 :D :D :D :)
- Amarone Classico 2016 Roccolo Grassi :D :D :D :D +++

Finale con i formaggi:
- Amarone Classico 1973 Pegaso di Negrar :D :D :D :D ( :shock: )
- Recioto della Valpolicella Classico 2019 Domini Veneti :D :D :D :D

PS: vino della giornata l'Amarone di Roccolo Grassi , poderoso e di grande complessità. Ma Marco Sartori l'ha fatta da padrone anche con uno dei vini bianchi italiani più buoni dell'anno, l'eterno La Broia 2014 , che sembrava un Meursault . Sorpresona della serata , con i formaggi , l'impressionante Amarone Pegaso del 1973 , ancora pimpante, rotondo, morbidissimo , gran bicchiere da meditazione... per le signore presenti, il Recioto dei Domini Veneti le ha mandate in sollucchero: potente, dolce, vellutato. Per me bella sorpresa...tutti i vini comunque buoni e all'altezza della simpatica serata... 8)
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda zampaflex » 26 giu 2025 18:52

In attesa di fare un salto in montagna per bermi un rosso a temperature adeguate, ho infilato una serie di bianchi un po' meno frequentati.

Troepftalhof - Garnellen 2018
Sauvignon biodinamico affinato in anfora, già detto della 2020 bevuta con i soci milanesi.
Questa 18 è potentemente solare, un succo di pesca e un tocco di salvia, esuberante e spiazzante; così perché poi al palato non è stanco o ossidato o bolso: ha si notevole corpo, ma anche un bell'equilibrio raggiunto senza sforzo. Il tannino della macerazione si fa gentilmente sentire sullo sfondo. Molto personale, incuriosisce e non allontana il bevitore.
:D :D :D :) ++

Reyter - Pierrot 2019
Da uve PIWI, Muscaris e Bronner. Raccolta lievemente in anticipo parrebbe, vista la vena vegetale verde che affianca, ma con pochi punti di contatto, la parte più fruttata. La struttura è onesta, regolare, equilibrata ma il tutto rende l'idea di un vino senza afflato poetico. Abbastanza buono.
:D :D :D :)

Pieropan - Soave Calvarino 2019
Qui c'è un bel frutto maturo, con codazzo di una abbondanza di glicerine che non appesantiscono ma nemmeno consentono un grande slancio: abbastanza misurato, ma leggibile in due secondi come italiano proprio per questa carica di grassezza. Ci sono sufficienti durezze per sostenere tale peso, inevitabilmente però il pensiero corre ad altre epoche quando ottenere un bianco saporito e magro in Italia era più facile.
:D :D :D :)

Terenzuola - Colli di Luni Fosso di Corsano 2020
Cosa che qui quasi riesce in pieno, perché se è vero che la grassezza non manca, c'è una tale forza nella spina acido/sapida da spingere il sorso più lontano, più agevolmente. Ha caratteristiche minerali in primis, date dal sottosuolo di scisti della parcella. Su una aromatica tendente alla carambola, al lemongrass, più verde e al tempo stesso matura. Piaciuto di più.
:D :D :D :) ++

bonus, la bolla
Silvia Zucchi - Lambrusco di Sorbara Brut rosé 2023
Viste le lodi ricevute, credevo meglio: ho trovato un vino un po' magro e freddo, agitato come da copione da tanta acidità ma non accompagnato da una idea forte, da una personalità più spiccata. Rivedibile? Mi direte.
:D :D :D ++
Non progredi est regredi
ferrari federico
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda ferrari federico » 30 giu 2025 20:27

Colli Piacentini Malvasia Sorriso di Cielo 2022
La Tosa

La prima Malvasia nell’area piacentina e parmense, da oltre venticinque anni, a proporre un modello concentrato e denso da questo vitigno aromatico che di norma in questa area dà vita a vini bianchi leggeri e frizzanti. Tanti anni che non bevevo questa etichetta e, sinceramente, ne avevo un ricordo migliore, pur essendo ancora un prodotto selezionato per un consumo di livello medio-alto. Bello il colore, giallo dorato intenso. La cosa migliore è il profumo, non particolarmente intenso ma di buona finezza, quasi da Sauterne, con l’albicocca fresca e candita a svettare sul minerale della pietra focaia e su una nota quasi botritica. In bocca tutto è posto: dall’acidità rinfrescante al frutto esuberante, dalla nota quasi abboccata (quasi certamente è presente un residuo zuccherino) e fino al retrogusto tipicamente amarognolo della Malvasia. Eppure manca quell’armonia e quella facilità di beva che riscontro oggi in altri prodotti analoghi, ad esempio la Callas di Monte delle Vigne che è a mio parere un vino complessivamente migliore e molto più facile da abbinare al cibo.
Buono, ma secondo me si “ferma” a 86/100.

Riviera Ligure di Ponente Moscatello di Taggia 2021
Cantine Sansteva

Un altro bianco aromatico dalla struttura decisa e dal profilo denso e quasi demi-sec.
Uva moscato declinata in area taggiasca con alto grado alcolico, alta densità di frutto e un profilo quasi alsaziano.
Giallo dorato brillante è il colore. Tipicamente secondo il varietale il profumo: uva passa, crema pasticciera, una punta di buccia di limone e l’esotico della banana. Il profumo potrebbe benissimo essere quello di un vino dolce. In bocca, però, il vino è secco (o quasi completamente secco), armonico, piacevole, carnoso. Io l’ho bevuto con pesce di mare in padella (scorfano e ricciola) e il match è stato abbastanza giusto ma, credo, potrebbe dare il meglio di sé con altri cibi (formaggi piccanti?).
Comunque molto buono: imo 90/100.

Cabernet Sauvignon
Cricova

Cabernet senza annata imbottigliato a gennaio 2025, da una delle più note aziende vinicole moldave, prodotto per il mercato di medio livello: corretto, tutto sommato piacevole, pronto da bere.
Colore viola di intensità buona; profumo franco e pulito, di marasca e lampone con gradevoli note speziate e un lieve spunto di solvente.
Buona l’armonia in bocca, tannino leggero e pronto, acidità nella norma, corpo medio, discreto frutto. 78-80/100 imo

Mendoza Malbec Vive 2022
Alta Vista

Malbec giovane dalla regione argentina di Mendoza, particolarmente vocata per questo varietale. Molto gradevole, abbastanza semplice, già del tutto armonico e pronto da bere: i tannini sono morbidi e “easy”, un po’ merlottosi, il retrobocca rivela una Pai abbastanza lunga e dai profili più austeri.
Molto adatto alla carne grigliata.
Il bouquet è tutto sul frutto, con una nota pepata e terrosa. Colore viola-nero. Prodotto di gamma media, dal profilo molto “internazionale”, nel bene e nel male che questo termine evoca. Per me 88/100

Côte de Provence rosé Tibouren 2023
Clos Cibonne
Rosato provenzale da un vitigno raro, che confesso di non aver mai sentito prima.
Il Tibouren è un’uva rossa che viene vinificata soprattutto in rosato e ha un profilo, secondo me, e nonostante il colore “buccia di cipolla” molto chiaro, più da vino rosso leggero.
Aromi, sia al naso che in bocca, molto terrosi e “secchi”, di fiori appassiti, di minerali rocciosi e polverosi, di erbe aromatiche disseccate…
Non so dire se mi è piaciuto o no: il vino è senza dubbio fine, interessante, ma per me - forse - poco accattivante. A nessuno dei miei ospiti è piaciuto.

Western Cape South Africa Pinotage n.7 2022
Orpheus & the Raven
Rosso sudafricano dal varietale più tipico per la regione: vino senza dubbio di qualità superiore. Si sente, ancora, un po’ di legno nuovo ma la densità di frutto e di tannini nobili è semplicemente impressionante. Non so quanto questo vino possa durare e come possa evolvere ma, certo, dovesse seguire la stessa curva di maturazione di - mettiamo - un vino “nobile” del Sud Italia, a cui potrebbe grosso modo essere paragonato, il risultato potrebbe essere molto interessante.
Per ora il colore è nero, quasi nero, molto denso; il bouquet, già aperto e in piena fase secondaria, vede in prima linea i frutti neri (mirtillo, mora e ciliegia nera) con una nota vegetale assolutamente non sgradevole di cuore di sedano.
Densissimo in bocca ma dai tannini così morbidi e soffici che la beva, nonostante il corpo imponente, è facile.
92/100 imo.
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Trabateo
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Trabateo » 03 lug 2025 10:52

Riporto, in ritardo, note didascaliche di alcune bevute di giugno.

Guibertau - Brézé - 2017
Limone, legno evidente ma ben gestito, burro e vaniglia.
Idem al sorso con bell'acidità.
Una buona borgogna...in Loira.

Miani - Friulano - 2015
Male, male, male.
Pipì di gatto nella lettiera.
Idem al sorso con aggiunta di frutta tropicale e parecchia glicerina.

Nicolas Joly - Clos de la Coulée de Serrant - 1996
Polvere pirica, mentuccia, eucalipto, liquerizia taboo, cera.
Freschezza e persistenza, acidità e sapidità imperiali, liquerizia e acciuga.
Giovinezza irreale :shock:

Valentini - Trebbiano - 2015
Uovo, affumicatura dello speck, un po' di banana, pian piano escono le note di caffè.
Acidità limonosa.
Questo stupisce sempre anche quando non dovrebbe più stupire.

La Chiesa di S.Restituta - BdM - 1985
Oltre :(

Antoniolo - Gattinara - San Francesco - 2015
Arancia rossa, pepato, ferroso.
Speziato, tannico il giusto, tornano i sentori del naso.

Jacques Tissot - Arbois Poulsard Grande Reserve - 2014
Cola, confettura di fragole, speziato.
Bellissima acidità, risulta però piuttosto scheletrico.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...

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