Cosa si beve a marzo 2025?

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Bärlach
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Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Bärlach » 01 mar 2025 15:00

Apro il mese con questo ottimo sciardonné di Borgogna.
Bourgogne Chardonnay Côte d'Or ‘Hautes Coutures’ 2017 Domaine Buisson-Charles - le iniziali note di burro dicono che si è a Meursault, ma poi con l’aria un leggero accenno empireumatico apre la strada al limone candito, poi la pera: profondità ed equilibrio. Notevole lunghezza per un ‘semplice’ bourgogne, sebbene dai nobili natali (vigne giovani su Meursault, lieux-dits Hauts de Coutures e Magnys). Otto anni e non sentirli. Ottimo
Nexus1990
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Nexus1990 » 02 mar 2025 19:22

Tra ieri e oggi due vini quasi agli antipodi
Tenute Sella Lessona ‘Omaggio a Quintino Sella’ 2011
Ben fatto, molto tipico, con tutti i pregi e i difetti della categoria: Freschezza, finezza dei profumi, austero, una certa profondità. Sorso di buon dinamismo, una parte tattile molto piacevole, con tannini spumosi che lasciano traccia di se’. D’altro canto non è molto concessivo (soprattutto in bocca, al naso qualche rosellina c’è), più freddo che duro, manca proprio un po’ di dolcezza, come ad alcuni Cabernet Franc. Ma il terroir qui non fa prigioneri, ed è giusto così. 16,75
Montebernardi Chianti Classico Riserva 2018
Michael tira fuori, da una piccola annata, un piccolo capolavoro: diafano nel colore, profumi estroversi di fruttini rossi con una parte floreale. Il naso fa presagire una dolcezza che c’è, in bocca, ma è accompagnata da altrettanta asprezza, il frutto è scintillante tra melograno, lampone, fragolina, agrume chiaro. Non ha la struttura, nè probabilmente la gittata (ma neanche il prezzo) di una riserva intesa in senso classico, ma francamente chissenefrega, questo vino ha una godibilitá sfacciata. 16,75
Ultima modifica di Nexus1990 il 03 mar 2025 13:35, modificato 1 volta in totale.
jaco_champagne
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda jaco_champagne » 03 mar 2025 09:27

André Beaufort Polisy Brut Nature NV
Prima incontro con Beaufort, amore a primo assaggio. Naso davvero particolare e interessante, fumé, agrumi, frutti rossi. Bocca conferma il naso, bella bevuta, non si direbbe un brut nature.

André Beaufort Polisy Brut Nature 2008
Chiare note di invecchiamento, sia al naso che in bocca, complesso e con qualche annetto ancora davanti. Buono.

Barbaresco Riserva Dante Rivetti 1996
Inizialmente chiuso (non decantato), una a volta aperto nel bicchiere sentori di liquirizia, tannini ben integrati, lungo, sorprendentemente piacevole.

Paul Bara Grand Rosé Brut NV
Gran bel rosé, agrumi rossi, fragolina di bosco da pinot noir e una sferzata di verticalità dallo chardonnay.
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emigrato
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda emigrato » 03 mar 2025 12:41

Nexus1990 ha scritto:Tra ieri e oggi due vini quasi agli antipodi
Tenute Sella Lessona ‘Omaggio a Quintino Sella’ 2011
Ben fatto, molto tipico, con tutti i pregi e i difetti della categoria: Freschezza, finezza dei profumi, austero, una certa profondità. Sorso di buon dinamismo, una parte tattile molto piacevole, con tannini spumosi che lasciano traccia di se’. D’altro canto non è molto concessivo (soprattutto in bocca, al naso qualche rosellina c’è), più freddo che duro, manca proprio un po’ di dolcezza, come ad alcuni Cabernet Franc. Ma il terroir qui non fa prigioneri, ed è giusto così. 16,75
Monteraponi Chianti Classico Riserva 2018
Michael tira fuori, da una piccola annata, un piccolo capolavoro: diafano nel colore, profumi estroversi di fruttini rossi con una parte floreale. Il naso fa presagire una dolcezza che c’è, in bocca, ma è accompagnata da altrettanta asprezza, il frutto è scintillante tra melograno, lampone, fragolina, agrume chiaro. Non ha la struttura, nè probabilmente la gittata (ma neanche il prezzo) di una riserva intesa in senso classico, ma francamente chissenefrega, questo vino ha una godibilitá sfacciata. 16,75

Semmai Monte Bernardi hai bevuto, non Monteraponi, ho la foto di prova :lol:
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Nexus1990 » 03 mar 2025 13:35

emigrato ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Tra ieri e oggi due vini quasi agli antipodi
Tenute Sella Lessona ‘Omaggio a Quintino Sella’ 2011
Ben fatto, molto tipico, con tutti i pregi e i difetti della categoria: Freschezza, finezza dei profumi, austero, una certa profondità. Sorso di buon dinamismo, una parte tattile molto piacevole, con tannini spumosi che lasciano traccia di se’. D’altro canto non è molto concessivo (soprattutto in bocca, al naso qualche rosellina c’è), più freddo che duro, manca proprio un po’ di dolcezza, come ad alcuni Cabernet Franc. Ma il terroir qui non fa prigioneri, ed è giusto così. 16,75
Monteraponi Chianti Classico Riserva 2018
Michael tira fuori, da una piccola annata, un piccolo capolavoro: diafano nel colore, profumi estroversi di fruttini rossi con una parte floreale. Il naso fa presagire una dolcezza che c’è, in bocca, ma è accompagnata da altrettanta asprezza, il frutto è scintillante tra melograno, lampone, fragolina, agrume chiaro. Non ha la struttura, nè probabilmente la gittata (ma neanche il prezzo) di una riserva intesa in senso classico, ma francamente chissenefrega, questo vino ha una godibilitá sfacciata. 16,75

Semmai Monte Bernardi hai bevuto, non Monteraponi, ho la foto di prova :lol:

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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda bobbisolo » 03 mar 2025 14:57

Nexus1990 ha scritto:
emigrato ha scritto:Semmai Monte Bernardi hai bevuto, non Monteraponi, ho la foto di prova :lol:

Cazzzzzzz errore :mrgreen:


ma soprattutto spiegaci come faremo a prenderti di nuovo sul serio quando parli di sangiovese
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Nexus1990 » 03 mar 2025 14:59

bobbisolo ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
emigrato ha scritto:Semmai Monte Bernardi hai bevuto, non Monteraponi, ho la foto di prova :lol:

Cazzzzzzz errore :mrgreen:


ma soprattutto spiegaci come faremo a prenderti di nuovo sul serio quando parli di sangiovese

Come si dice a Napoli “steveme scarz”
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda bobbisolo » 03 mar 2025 15:05

Nexus1990 ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
emigrato ha scritto:Semmai Monte Bernardi hai bevuto, non Monteraponi, ho la foto di prova :lol:

Cazzzzzzz errore :mrgreen:


ma soprattutto spiegaci come faremo a prenderti di nuovo sul serio quando parli di sangiovese

Come si dice a Napoli “steveme scarz”


non potevo lasciarvi soli :mrgreen:
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Nexus1990 » 03 mar 2025 15:06

bobbisolo ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
emigrato ha scritto:Semmai Monte Bernardi hai bevuto, non Monteraponi, ho la foto di prova :lol:

Cazzzzzzz errore :mrgreen:


ma soprattutto spiegaci come faremo a prenderti di nuovo sul serio quando parli di sangiovese

Come si dice a Napoli “steveme scarz”


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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda fabrizio leone » 04 mar 2025 13:43

Haderburg pas dose ( vendemmia 2020. Sboccatura febbraio 2024 )
Ammazza che bontà. Seconda esperienza con la cantina dopo qualche anno. Un vino che ha accompagnato la cena dall'inizio alla fine senza problemi. Promosso!!!

Ca bianca barolo 2018
Discreto. Annate 2018 mi piace molto. Bella gourmet.
Della cantina avevo apprezzato maggiormente il nebbiolo
Comunque una discreta bevuta ad un prezzo non eccessivo
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Ziliovino » 06 mar 2025 09:52

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Champagne Extra Brut - Fallet-Cruzet. Tappo recante 2209, bottiglia acquistata ad ottobre 2022 che quindi potrebbe essere anno di sboccatura. E niente, dopo un dry-february forzato, che ovviamente non sono riuscito a completare fino in fondo, mi serviva un gold-standard per ritarare e risvegliare le papille gustative. Sapete già benissimo com'è... posso solo aggiungere che se riuscite a serbarne un poco per il riassaggio del giorno successivo è pure meglio (lo so, con lo Champagne è pratica disumana, perversa e contro natura, ma tant'è...)

Champagne Ambonnay Brut 2009 - André Beaufort. Bottiglia ni... ovvero non triste, ma offuscata in particolare al naso, non pulitissimo, mentre al sorso è ancora giovane e vibrante. Ho provato anche col metodo dello stesso Beaufort, quindi bevuto a distanza dalla stappatura, e facendogli prendere qualche grado di temperatura: migliora, ma non decolla.

Tavel 2021 - Chateau d'Aqueria. Fino a qualche anno fa mi sembrava rosè serio a prezzo commovente, mi sembra che pian piano abbia preso la deriva della caramellina e del fruttino dolce al naso. Ho anche provato a fargli fare un paio d'anni di cantina per vedere quello che succedeva, ed il lampone e la caramellina sono sempre lì... meglio al sorso, di buon corpo ma anche fresco. Per lo meno il prezzo è sempre ottimo.

Barbera d'Alba 2020 - Fratelli Revello. M'è parsa barbera in stile moderno, colore intenso e violaceo, naso scuro e liquirizioso, ma alla fine si lascia apprezzare comunque per la freschezza a rinvigorire e l'alcol non pervenuto (che mi sembra ogni tanto diventi problema in alcune barberone).

Bourgogne Cote d'Or Pinot Noir 2023 - Domaine Poulleau. Male, male, male... corta, acidula, monotematica sul fruttino al naso. Un Beaujolais, manco Village, credo avrebbe fatto meglio... La Borgogna triste.

Amarone della Valpolicella Classico 1990 - Speri. Per me, se si bada al prezzo, resta una delle migliori bevute in Valpolicella. Ed anche con 35 anni sul groppone non si smentisce: parte sulla polvere di caffè, poi mon-cheri, cacao amaro, after-eight e mentuccia a rinfrescare, sorso rigoroso, c'è corpo ed avvolgenza ma senza esagerare, col finale a rinfrescare. Ottima bottiglia. Ed etichetta di fascino, tra l'altro.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"
L_Andrea
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda L_Andrea » 07 mar 2025 22:42

Domaine Joillot Bourgogne 2021 Pinot Noir
Un bel pinottino spensierato per concludere la settimana.
Un vino che non dà preoccupazioni e mi invoglia a provare i suoi fratelli maggiori dello stesso produttore ( Les Noizons e Pommard Vielles Vignes)
ferrari federico
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda ferrari federico » 08 mar 2025 14:38

Ieri sera cena da noi con alcuni simpatici colleghi di lavoro per una commissione d’esame per le abilitazioni.
Ho cucinato.
Entrée salsiccia cruda di Bra (che ultimamente mi piace moltissimo) con giardiniera (non fatta da me) e gelatina al Porto (fatta da me). Vino lo Chablis 1re cru Montée de Tonnerre 2021 di Julien Brocard di cui ho già scritto qualche settimana fa (buonissimo!).

Poi un risotto con castagne e aglio nero e salsa di Umeboshi (ricetta di mia invenzione, già innumerevoli volte sperimentata con successo) e infine Lepre à la Royale (due ore per disossare la lepre, 24 ore di marinatura, 5 ore di cottura a bassa temperatura).

Tutto Borgogna nei bicchieri, anche per i due rossi serviti in sequenza: prima un Nuits Saint Georges 1re cru Clos des Forets Saint Georges 2018 Domaine de l’Arlot, poi Latriciéres-Chamberin Grand Cru 2012 Rossignol-Trapet.

Incredibilmente simili i due vini, nonostante la differenza di età e denominazione: profumati e finissimi, con frutto e speziatura esuberante, puro velluto in bocca, pura seta al naso.

Più “scuro” il Nuits Saint Georges, mora e mirtillo in un fondo minerale dai risvolti umidi e terrosi; più “aereo” e morbido il secondo, anche se un po’ meno strutturato (annata?), con il bouquet più sui frutti rossi, fragolina di bosco e lampone, e spezie dolci a profusione.
Due vini eccellenti, in piena maturazione il secondo, ancora in sviluppo il primo. Un punto in più al primo per la maggiore consistenza, e quindi 97/100 per il Nuits Saint Georges e 96/100 per il Latriciéres Chambertin.
ferrari federico
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda ferrari federico » 08 mar 2025 21:26

Fiano di Avellino Riserva Campanaro 2021
Feudi di San Gregorio

Nonostante sia un vino bianco di 3 anni, è probabilmente troppo giovane. Il profumo è chiuso e flebile, al gusto è una bomba di mineralità e salinità ma manca un po’ di frutto e piacevolezza. Per ora è troppo tagliente… Bellissimo colore e lucentezza. La materia, comunque, c’è tutta. Per adesso 87/100.

Etna Rosso Sicilia illustrata 2022
Cantine Madaudo

Acquistato al supermercato per l’etichetta graficamente eccezionale con Polifemo che scaglia un masso.
Migliore di quanto mi aspettassi: nulla di che, un vino “quotidiano” ma di buona fattura, morbido e fresco al tempo stesso, di corpo tra il leggero e il medio, con gradevoli aromi e profumi fruttati e vinosi, che richiamano ancora i processi fermentativi primari.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda piergi » 09 mar 2025 12:57

Vigne di Rasciatano 2008- Rasciatano
Vino dimenticato in cantina penso da ben più di una decina di anni, testimone di acquisti di un tempo in cui ero forse più curioso e meno "selettivo".
L'azienda è antica proprietà di una nobile famiglia andriese, Guido Porro, conduttore Mediaset, dovrebbe esserne comproprietario.
Il vino è un nero di troia in purezza e sia nel colore che al naso mostra almeno almeno 7/8 anni di meno. In bocca cede leggermente sul finale, ma a centro sorso mostra un bel corredo di piccoli frutti di bosco, cedro candito, un tannino dolce ma ben integrato. Una elegante versione bordolese rive droite del vitigno appulo.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Alberto » 09 mar 2025 22:23

Reunion veneta ieri a pranzo all'Enoteca Mediterraneo di Badoere (TV), con gradita presenza (finalmente!) di una piccola quota rosa.

Il tema: Ribera del Duero, con focus su realtà familiari/artigiane/non mainstream, con qualche "intruso" sempre a base tempranillo.

Immagine

Nell'ordine:

Fuentespina, Ribera del Duero Reserva 2016 - Gran tannino e buona freschezza, un po' rigido, mediamente profondo ma non in grado di tenere il passo degli altri due nel bicchiere;
Dominio de Berzal Rioja Selección Privada 2016 - Vino fatto estremamente bene, goloso, con una maggior dolcezza di fondo (più come suggestione, pensando alla trama di bocca, che sotto il profilo puramente gustativo) che alla cieca lo fa individuare abbastanza facilmente come un "fuori zona";
AVAN Valdehernando Ribera del Duero 2016 - Prima bombetta di giornata: frutto rosso vivissimo, relativamente più scarico e arioso nel corpo ma dalla fibra rocciosa e lunga, bocca sottilmente radicosa e agrumata, si sente la vigna vecchia (1923), rapporto Q/P allucinante;

Quinta Sardonia QS2 VdT Castilla y Léon 2015 - Ringer buttato lì a scompigliare le carte, si sente l'impostazione completamente diversa (c'è quasi un 40% di uve internazionali) e l'approccio certamente più facile, non sporca il foglio ma nemmeno lascia ricordi particolari (rimane la curiosità di provare il fratello maggiore Quinta Sardonia);
Vizcarra Inés Ribera del Duero 2015 - Altro petardone dal grandissimo futuro, c'è un po' di merlot che marca solo al naso (grafite), sarà la suggestione del nome ma nettamente il più femminile ed elegante della pista, con un bellissimo equilibrio in bocca nonostante la gioventù;
Arzuaga Ribera del Duero Reserva Especial 2015 - A mio modesto parere un po' "over the top", concentrazione da competizione già dal color melanzana impenetrabile, profilo tendente al surmaturo, non caricaturale ma non il mio tipo di vino;

Dominio del Aguila Ribera del Duero Reserva 2015 - La palma del vincitore sul mio taccuino, vino puro, "nudo", rimandi quasi fumé al naso, bocca freschissima e ficcante...l'unico vino di giornata che mi ha dato la suggestione di classicità, lo bevi e lo ribevi...sarà grande in futuro, murate via le bottiglie se ne avete;
Quinta de la Quietud La Mula de la Quietud Toro 2015 - Da vigne centenarie (1900-1920), il più rustico e terragno nel bicchiere: liquirizia, tocchi di volatile, comunque bella dolcezza in bocca, peccato per un naso mai pulito al 100%...pure l'unico vino con un accenno di fondo...forse andava stappato il giorno prima?;
Pago de los Capellanes Doroteo Ribera del Duero 2015 - Lo metto un gradino sotto al Dominio del Aguila, e (di un niente, però) anche del Vizcarra, per pura preferenza personale, ma è in ogni caso un super vino: materia enorme in grado di maneggiare 36 mesi in legno (e 15,5% alcol) in assoluta scioltezza, frutto onnipresente (sembra appena imbottigliato) e tannino sferico, vigna vecchia (1920) strepitosa, con la guancetta di manzo brasata un abbinamento da sogno.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda l'oste » 10 mar 2025 12:26

Alberto ha scritto:Reunion veneta ieri a pranzo all'Enoteca Mediterraneo di Badoere (TV), con gradita presenza (finalmente!) di una piccola quota rosa.

Il tema: Ribera del Duero, con focus su realtà familiari/artigiane/non mainstream, con qualche "intruso" sempre a base tempranillo.

Immagine

Nell'ordine:

Fuentespina, Ribera del Duero Reserva 2016 - Gran tannino e buona freschezza, un po' rigido, mediamente profondo ma non in grado di tenere il passo degli altri due nel bicchiere;
Dominio de Berzal Rioja Selección Privada 2016 - Vino fatto estremamente bene, goloso, con una maggior dolcezza di fondo (più come suggestione, pensando alla trama di bocca, che sotto il profilo puramente gustativo) che alla cieca lo fa individuare abbastanza facilmente come un "fuori zona";
AVAN Valdehernando Ribera del Duero 2016 - Prima bombetta di giornata: frutto rosso vivissimo, relativamente più scarico e arioso nel corpo ma dalla fibra rocciosa e lunga, bocca sottilmente radicosa e agrumata, si sente la vigna vecchia (1923), rapporto Q/P allucinante;

Quinta Sardonia QS2 VdT Castilla y Léon 2015 - Ringer buttato lì a scompigliare le carte, si sente l'impostazione completamente diversa (c'è quasi un 40% di uve internazionali) e l'approccio certamente più facile, non sporca il foglio ma nemmeno lascia ricordi particolari (rimane la curiosità di provare il fratello maggiore Quinta Sardonia);
Vizcarra Inés Ribera del Duero 2015 - Altro petardone dal grandissimo futuro, c'è un po' di merlot che marca solo al naso (grafite), sarà la suggestione del nome ma nettamente il più femminile ed elegante della pista, con un bellissimo equilibrio in bocca nonostante la gioventù;
Arzuaga Ribera del Duero Reserva Especial 2015 - A mio modesto parere un po' "over the top", concentrazione da competizione già dal color melanzana impenetrabile, profilo tendente al surmaturo, non caricaturale ma non il mio tipo di vino;

Dominio del Aguila Ribera del Duero Reserva 2015 - La palma del vincitore sul mio taccuino, vino puro, "nudo", rimandi quasi fumé al naso, bocca freschissima e ficcante...l'unico vino di giornata che mi ha dato la suggestione di classicità, lo bevi e lo ribevi...sarà grande in futuro, murate via le bottiglie se ne avete;
Quinta de la Quietud La Mula de la Quietud Toro 2015 - Da vigne centenarie (1900-1920), il più rustico e terragno nel bicchiere: liquirizia, tocchi di volatile, comunque bella dolcezza in bocca, peccato per un naso mai pulito al 100%...pure l'unico vino con un accenno di fondo...forse andava stappato il giorno prima?;
Pago de los Capellanes Doroteo Ribera del Duero 2015 - Lo metto un gradino sotto al Dominio del Aguila, e (di un niente, però) anche del Vizcarra, per pura preferenza personale, ma è in ogni caso un super vino: materia enorme in grado di maneggiare 36 mesi in legno (e 15,5% alcol) in assoluta scioltezza, frutto onnipresente (sembra appena imbottigliato) e tannino sferico, vigna vecchia (1920) strepitosa, con la guancetta di manzo brasata un abbinamento da sogno.

Ciao Alberto, complimenti per la bella line up, grazie per la tua attività di scout del vino e per le note mai banali, fanno sempre capire il bevuto.
Concordo, banale dirlo, sulla bontà di Pago de Los Cappellanos e Aguila. Di Vizcarra sono rimasto indietro negli assaggi, Ines mai provato ma è un'azienda relativamente giovane e seria, ho bevuto spesso il loro "base" Las Vacas, molto fresco e "da tavola" con cibo.
Arzuaga anche per me sempre troppo carico, concentrato, spesso legnoso, passo oltre.
Mi segno assolutamente Valdhernando, mai sentito ma da come lo racconti è il mio genere di bicchiere.
Di Ribera meno noti, ricordo un ottimo q/p il Pago de Carraovejas ma sono anni che non lo bevo.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda piergi » 10 mar 2025 13:13

Taurasi riserva 2006- Michele Perillo
Michele e Felice tirano fuori l'ennesima splendida versione di questo vino.
Giovanissimo nel colore, naso che inizialmente spinge su note affumicate e autunnali per poi con il passare dei minuti attestarsi su ben più golose fragoline di bosco.
In bocca il tannino detta i tempi, dapprima colpisce le gengive per poi ritirarsi lentamente e lasciare spazio a un pout pourri di agrumi che vanno dal dolce dell'arancia navel alla succosa sanguinella matura, per poi virare su più ministeriali note di cedro candito e democristiana arancia tardiva. Torna la parte affumicata ma è solo un accenno, mentre il tabacco biondo e una parte mentolata balsamica (quasi ariosa) si prendono la scena spartendosi la chiusura del sipario.
Pai lunghissima e succosa
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda Alberto » 10 mar 2025 13:19

l'oste ha scritto:Ciao Alberto, complimenti per la bella line up, grazie per la tua attività di scout del vino e per le note mai banali, fanno sempre capire il bevuto.
Concordo, banale dirlo, sulla bontà di Pago de Los Cappellanos e Aguila. Di Vizcarra sono rimasto indietro negli assaggi, Ines mai provato ma è un'azienda relativamente giovane e seria, ho bevuto spesso il loro "base" Las Vacas, molto fresco e "da tavola" con cibo.
Arzuaga anche per me sempre troppo carico, concentrato, spesso legnoso, passo oltre.
Mi segno assolutamente Valdhernando, mai sentito ma da come lo racconti è il mio genere di bicchiere.
Di Ribera meno noti, ricordo un ottimo q/p il Pago de Carraovejas ma sono anni che non lo bevo.

Ciao Andrea, grazie per il riscontro e per i complimenti.

AVAN è il nome commerciale scelto dalla Bodegas y Viñedos Juan Manuel Burgos, Valdehernando è una delle loro mono-parcella (ne fanno 3) che si situa tra il Viñedos Viejos "generico" ed il top di gamma Cepas Centenarias (mai bevuto). Le 3 selezioni stanno sui 25 € prezzo enoteca spagnola onesta, mi domando su quella cifra cosa ci rimane da comprare a noi in Italia oggi, se rimaniamo su zone di prestigio internazionale comparabile con quello della Ribera del Duero...non parliamo poi di selezioni da vigne quasi centenarie... :roll:

Di Carraovejas, credici, mai bevuto nulla purtroppo.
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda paperopap » 10 mar 2025 13:37

piergi ha scritto:L'azienda è antica proprietà di una nobile famiglia andriese, Guido Porro, conduttore Mediaset, dovrebbe esserne comproprietario.


Sarà Nicola :)
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda piergi » 10 mar 2025 13:49

paperopap ha scritto:
piergi ha scritto:L'azienda è antica proprietà di una nobile famiglia andriese, Guido Porro, conduttore Mediaset, dovrebbe esserne comproprietario.


Sarà Nicola :)

Si, già in altri lidi sono stato corretto, lapsus freudiano :mrgreen:
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emigrato
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda emigrato » 10 mar 2025 13:53

Da una bevuta di Sangiovese, questi i migliori:
2020 San Giusto a Rentennano Chianti Classico
Vino che ha messo tutti d'accordo al tavolo, gia' molto piacevole malgrado la giovane eta'. Il colore è un rosso rubino intenso, mentre il naso ha note di lampone, frutti di bosco, rosmarino, sottobosco dove affiora' anche la balsamicita'. Al palato ha la solita intensita', con tannini giovani ma succosi. Bella bevibilita' e finale lungo. Un pelo sotto alla 19 ma piu' approcciabile ora.
2013 Castello di Monsanto Chianti Classico Riserva Il Poggio
Che vino! Sicuramente il più strutturato della serata, con un’elegante profondità. Il naso sprigiona frutti scuri croccanti, note ferrose e di cuoio, e timo. Ancora giovane, soprattutto al palato, con tannini decisi e un corpo che richiede un abbinamento con piatti altrettanto importanti. Il finale è molto lungo.
2019 Claudia Ferrero Brunello di Montalcino
Un bellissimo Brunello, bevuto la prima allo scorso Benvenuto Brunello, tipico del terroir e con un carattere che ricorda cantine vicine come Fattoi e Caprili. Il colore è intenso e il naso complesso, con note di ciliegia, frutti di bosco, cuoio, terra, erbe e un accenno balsamico. In bocca è un classico Brunello giovane, con tannini splendidi e un’acidità perfettamente bilanciata. Il finale è lungo e persistente.
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gianni femminella
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda gianni femminella » 10 mar 2025 20:53

Brunello Uccelliera 2012
Uccelliera è sul lato materico del Brunello. Ha una tattile importante. Sembra di masticarlo, ma non per questo è pesante, anzi, scorre benissimo per via del frutto buono e saporito e della freschezza ( vecchio discorso sempre valido). Naso ampio e coerente con il palato che si sviluppa per l'appunto su frutta matura e macchia mediterranea. La terziarizzazione c'è, senza essere preponderante.
Per qualche motivo mi sta rammentando parecchio valdellecorti riserva ( 2015 o 2016).
È in una fase ideale della sua vita, secondo me.
Passata la giovinezza si trova nella sua bella maturità.

Ps una bottiglia pari annata portata anni fa ai bevitori di Maremma non fu apprezzata. Sicuramente era troppo giovane.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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MrLuDac
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda MrLuDac » 11 mar 2025 23:58

Trasferta in Spagna ed approfitto per assaggiare un po' di vini.
Di seguito quelli più meritevoli:

Andrea Mufatto - Godello 2022
Molto interessante, naso vegetale e con leggera riduzione, al sorso riempie e persiste con stile. Dopo qualche minuto il naso si pulisce, tende ad assumere note floreali, con rimandi speziati, eleganti. Finale molto lungo.

Comando G - Bruja 2020
Naso irreale, capace di ridicolizzare qualsiasi intelligenza artificiale che provi a scrivere di rossi, frutti tropicali, rimandi lattici, tannino gagliardo ma facilmente addomesticabile, godibile, lungo...incredibile.

La Vizcaina El Rapoleo 2022
Mencia ed altri vitigni locali. La titolare del posto dove l'ho bevuto era sinceramente felice della scelta per la stima che ha di Raúl Perez, l'enologo di questo vino. Naso di prugna, cuoio, al sorso stimmate da vino di peso, non esattamente leggero nella propria persistenza, ma di incredibile impatto. Pur avendo ottima freschezza e tannino del tutto rispetto è secondo me vino che darà il suo meglio in due o tre anni.

Comando G - Rozas 2023
Si conferma effetto di impatto, il vino tira fuori aromi di melone e fiori, irreali...freschezza incredibile per un vino da 14%. Con calice nero son convinto che molti direbbero si tratti di un bianco.

Alexandre de Almeida Hotels - Bucaco 2021
Vino nato da un progetto bizzarro, vini fino a poco tempo fa riservati solo ai clienti degli Hotel omonimi, adesso si trova qualche bottiglia in giro. Si rivela, nonostante sia il base,una bella bombetta. Naso finissimo e soprattutto una bocca di una tale spinta e stratificazione da lasciare interedetti.

Adega a Barouta - As Penas, 2020
Progetto di Javier Alén, popolare vigneron bianchista galiciano, ed i fondatori di Comando G. Questo è un colpo da ko. Naso di frutta matura, iodio e spezia leggera, in bocca irrompe con forza e spinge con bella acidità e corpo. Lunghissimo non rende l'idea. Gran vino.

R. López de Heredia - Blanco Reserva Viña Tondonia 2013
Naso complesso, di frutta matura, note salmastre, legno e frutta secca...Bocca consistente, armonica ma opulenta. Gran vino che denota una facilità di beva incredibile per la sua complessità.

Palacio de Fefiñanes - Albariño de Fefiñanes III Año 2016
Bellissimo naso, che combina elementi di dolcezza, aromi di frutta gialla, miele, con sentori agrumati. In bocca è elegante, fresco ed equilibrato, ampio e dal lungo finale.

Attis Bodegas Y Viñedos - Attis Embaixador 2022
Rías Baixas prodotto in 5000 bottiglie da una singola vigna di 60 anni nella sottozona di Val do Salnés. Affinato sulle fecce fini, il vino colpisce molto in bocca, con un'entrata potente ed una bella persistenza, ricca di acidità. Al naso è più compito, si avvertono note iodate e di leggera frutta bianca. Decisamente piacevole.
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xoan
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Re: Cosa si beve a marzo 2025?

Messaggioda xoan » 12 mar 2025 15:16

MrLuDac ha scritto:Trasferta in Spagna ed approfitto per assaggiare un po' di vini.
Di seguito quelli più meritevoli:

Andrea Mufatto - Godello 2022
Molto interessante, naso vegetale e con leggera riduzione, al sorso riempie e persiste con stile. Dopo qualche minuto il naso si pulisce, tende ad assumere note floreali, con rimandi speziati, eleganti. Finale molto lungo.

Comando G - Bruja 2020
Naso irreale, capace di ridicolizzare qualsiasi intelligenza artificiale che provi a scrivere di rossi, frutti tropicali, rimandi lattici, tannino gagliardo ma facilmente addomesticabile, godibile, lungo...incredibile.

La Vizcaina El Rapoleo 2022
Mencia ed altri vitigni locali. La titolare del posto dove l'ho bevuto era sinceramente felice della scelta per la stima che ha di Raúl Perez, l'enologo di questo vino. Naso di prugna, cuoio, al sorso stimmate da vino di peso, non esattamente leggero nella propria persistenza, ma di incredibile impatto. Pur avendo ottima freschezza e tannino del tutto rispetto è secondo me vino che darà il suo meglio in due o tre anni.

Comando G - Rozas 2023
Si conferma effetto di impatto, il vino tira fuori aromi di melone e fiori, irreali...freschezza incredibile per un vino da 14%. Con calice nero son convinto che molti direbbero si tratti di un bianco.

Alexandre de Almeida Hotels - Bucaco 2021
Vino nato da un progetto bizzarro, vini fino a poco tempo fa riservati solo ai clienti degli Hotel omonimi, adesso si trova qualche bottiglia in giro. Si rivela, nonostante sia il base,una bella bombetta. Naso finissimo e soprattutto una bocca di una tale spinta e stratificazione da lasciare interedetti.

Adega a Barouta - As Penas, 2020
Progetto di Javier Alén, popolare vigneron bianchista galiciano, ed i fondatori di Comando G. Questo è un colpo da ko. Naso di frutta matura, iodio e spezia leggera, in bocca irrompe con forza e spinge con bella acidità e corpo. Lunghissimo non rende l'idea. Gran vino.

R. López de Heredia - Blanco Reserva Viña Tondonia 2013
Naso complesso, di frutta matura, note salmastre, legno e frutta secca...Bocca consistente, armonica ma opulenta. Gran vino che denota una facilità di beva incredibile per la sua complessità.

Palacio de Fefiñanes - Albariño de Fefiñanes III Año 2016
Bellissimo naso, che combina elementi di dolcezza, aromi di frutta gialla, miele, con sentori agrumati. In bocca è elegante, fresco ed equilibrato, ampio e dal lungo finale.

Attis Bodegas Y Viñedos - Attis Embaixador 2022
Rías Baixas prodotto in 5000 bottiglie da una singola vigna di 60 anni nella sottozona di Val do Salnés. Affinato sulle fecce fini, il vino colpisce molto in bocca, con un'entrata potente ed una bella persistenza, ricca di acidità. Al naso è più compito, si avvertono note iodate e di leggera frutta bianca. Decisamente piacevole.


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