Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

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l'oste
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda l'oste » 30 gen 2025 20:41

Nexus1990 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Ciàn du Giorgi - Azzurro 2021
Classico uvaggio delle cinque terre, con Bosco, Vermentino ed Albarola. Purtroppo, sarà l'annata, sarà la posizione della vigna, sarà il manico, sarà il momento di beva, sarà stata una settimana radice, ma è molto sottotono: carente di sapore, di grip, di nerbo.
:D :D :)

Chidaine - Montlouis Les Bournais 2015
Qui invece ho sorriso, perché in questo cru lo zucchero residuale è presente ma centellinato e consente uno sviluppo aromatico di qualità su una struttura robusta ma dal tocco di velluto. Buona persistenza, regge bene l'impatto col cibo, anche sulla carne bianca.
:D :D :D :) ++

Brezza - Barolo Sarmassa 2013
Per questo produttore ormai ho perso le speranze, e consumo le scorte attingendo ogni tanto. Dopo un po' di anni si perde il frutto e insieme ad esso la gioia di berlo. Ha modesti cenni balsamici ma nel complesso è scuro, radicoso, vinoso. Difficile.
:D :D :D

Marcarini - Barolo Brunate 2015
Tutt'altra esperienza: serio, reticente di primo acchito, ma perché solido e bisognoso di aria. Agrumato, poi balsamico in sviluppo, corpo fine ma persistente. Un po' vino d'antan, ecco: da lunghi cantinamenti. Meritevole.
:D :D :D :) ++

Bucciarelli - Chianti Classico 2016
Dove con pochi euro ci si diverte assai. Strutturato, inizialmente un po' polveroso, di carattere rustico ma di svolgimento di qualità. Fruttato il giusto, sapido, fatto per durare e accompagnare bene della bella ciccia. Ottimo sfruttamento di una bella annata.
:D :D :D :) ++

Belle note su cui mi ritrovo in pieno, tranne su Brezza. La 2013 che ho bevuto io un anno fa non era così…

Brezza lo bevo veramente da decenni, mi piace lo stile tradizionale anche un po' rustico ma mai troppo pesante per materia e alcool. Però negli ultimi anni ho avuto esperienze così così sempre con un Sarmassa, 2010, 2011 e 2012 (questa bevuta l'ultimo Natale), vini più che bevibili ma già troppo stanchi per l'età e per la longevità storica di vitigno e produttore.
Magari in quegli anni c'era qualche botte troppo vecchia.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda ORSO85 » 30 gen 2025 21:31

Io brezza lo bevo solo dalla 2016 e non mi ritrovo in bottiglie “stanche”
Forse un po’ rustiche, con qualche tannino sabbioso ogni tanto ma non così deludenti
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda l'oste » 31 gen 2025 00:04

Dopo una giornata latrina, senza dubbi sangiovese, cena basic con amatriciana e du' pezzetti de pecorino cor pane, si fottano i manuali d'abbinamento, che poi ci stava culo camicia.
Chianti classico Lamole 2019 I Fabbri, al primo bicchiere esce già un po' di sole anche se sono le 8 della sera. Profumi fiore e frutto che carezzano i pensieri.
Secondo bicchiere, nella bocca un massaggio energico ma romantico, stile cavaliere.
Terzo bicchiere, è stata una bella giornata. "Piccolo" vino stupefacente. Grazie Susanna, poetessa della vigna. Piaciuto
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda zampaflex » 31 gen 2025 11:26

l'oste ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Ciàn du Giorgi - Azzurro 2021
Classico uvaggio delle cinque terre, con Bosco, Vermentino ed Albarola. Purtroppo, sarà l'annata, sarà la posizione della vigna, sarà il manico, sarà il momento di beva, sarà stata una settimana radice, ma è molto sottotono: carente di sapore, di grip, di nerbo.
:D :D :)

Chidaine - Montlouis Les Bournais 2015
Qui invece ho sorriso, perché in questo cru lo zucchero residuale è presente ma centellinato e consente uno sviluppo aromatico di qualità su una struttura robusta ma dal tocco di velluto. Buona persistenza, regge bene l'impatto col cibo, anche sulla carne bianca.
:D :D :D :) ++

Brezza - Barolo Sarmassa 2013
Per questo produttore ormai ho perso le speranze, e consumo le scorte attingendo ogni tanto. Dopo un po' di anni si perde il frutto e insieme ad esso la gioia di berlo. Ha modesti cenni balsamici ma nel complesso è scuro, radicoso, vinoso. Difficile.
:D :D :D

Marcarini - Barolo Brunate 2015
Tutt'altra esperienza: serio, reticente di primo acchito, ma perché solido e bisognoso di aria. Agrumato, poi balsamico in sviluppo, corpo fine ma persistente. Un po' vino d'antan, ecco: da lunghi cantinamenti. Meritevole.
:D :D :D :) ++

Bucciarelli - Chianti Classico 2016
Dove con pochi euro ci si diverte assai. Strutturato, inizialmente un po' polveroso, di carattere rustico ma di svolgimento di qualità. Fruttato il giusto, sapido, fatto per durare e accompagnare bene della bella ciccia. Ottimo sfruttamento di una bella annata.
:D :D :D :) ++

Belle note su cui mi ritrovo in pieno, tranne su Brezza. La 2013 che ho bevuto io un anno fa non era così…

Brezza lo bevo veramente da decenni, mi piace lo stile tradizionale anche un po' rustico ma mai troppo pesante per materia e alcool. Però negli ultimi anni ho avuto esperienze così così sempre con un Sarmassa, 2010, 2011 e 2012 (questa bevuta l'ultimo Natale), vini più che bevibili ma già troppo stanchi per l'età e per la longevità storica di vitigno e produttore.
Magari in quegli anni c'era qualche botte troppo vecchia.


La 10 bevuta ultima volta a dicembre 21 ed era nettamente meglio di questa 13, non male. La 13 invece mi ha ripetutamente deluso. Vedrò altre annate, in futuro.
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda ferrari federico » 31 gen 2025 21:06

Valtellina Superiore Sassella 2021
Colombo Sormani

Qui non siamo nella New Wawe del vino valtellinese: ormai siamo alla New New Wawe, alla Newest Wawe…
Ancora una volta piccoli (ma grandi nella volontà e nella lungimiranza…) produttori che si affacciano sul mercato con la volontà di recuperare il territorio e uno stile di vita e lavorativo più felice e più legato alla terra.
Buono, questo Sassella lieve, di corpo tra il medio e il leggero, naturalmente più giocato sulla finezza che sull’esibizione degli estratti. Perfettamente pronto nonostante l’annata recente, ha un colore rubino chiaro e trasparente. Profumi fini, molto tipici, perfettamente puliti e netti, dapprima di rose fresche, leggere, poi esce il frutto maturo in tutta la tavolozza dei piccoli frutti del bosco. Manca, forse, la mineralità ferrosa dei grandi Sassella ma per il resto nulla è eccepibile.
In bocca è molto morbido, sul filo dell’abboccato, il tannino è lieve e già maturo, l’acidità - forse - non è presente in misura tale da assicurare un lungo invecchiamento (ma può essere che dipenda anche dall’annata: questo è il primo Valtellina 2021 che bevo).
Complessivamente un gran bel prodotto, in linea con il regime di prezzi - purtroppo molto aumentati negli ultimi anni - dei vini valtellinesi di questo (buono) livello di qualità.
91/100 per me.
L_Andrea
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda L_Andrea » 31 gen 2025 23:31

ferrari federico ha scritto:Valtellina Superiore Sassella 2021
Colombo Sormani

Qui non siamo nella New Wawe del vino valtellinese: ormai siamo alla New New Wawe, alla Newest Wawe…
Ancora una volta piccoli (ma grandi nella volontà e nella lungimiranza…) produttori che si affacciano sul mercato con la volontà di recuperare il territorio e uno stile di vita e lavorativo più felice e più legato alla terra.
Buono, questo Sassella lieve, di corpo tra il medio e il leggero, naturalmente più giocato sulla finezza che sull’esibizione degli estratti. Perfettamente pronto nonostante l’annata recente, ha un colore rubino chiaro e trasparente. Profumi fini, molto tipici, perfettamente puliti e netti, dapprima di rose fresche, leggere, poi esce il frutto maturo in tutta la tavolozza dei piccoli frutti del bosco. Manca, forse, la mineralità ferrosa dei grandi Sassella ma per il resto nulla è eccepibile.
In bocca è molto morbido, sul filo dell’abboccato, il tannino è lieve e già maturo, l’acidità - forse - non è presente in misura tale da assicurare un lungo invecchiamento (ma può essere che dipenda anche dall’annata: questo è il primo Valtellina 2021 che bevo).
Complessivamente un gran bel prodotto, in linea con il regime di prezzi - purtroppo molto aumentati negli ultimi anni - dei vini valtellinesi di questo (buono) livello di qualità.
91/100 per me.

Uno dei motivi per cui non bevo più Valtellina è l aumento di prezzo che ha colpito questa zona. Posso capire che ci siano più ore di lavoro in vigna ecc, ma mi hanno fatto passare la poesia
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zampaflex
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda zampaflex » 01 feb 2025 13:48

L_Andrea ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Valtellina Superiore Sassella 2021
Colombo Sormani

Qui non siamo nella New Wawe del vino valtellinese: ormai siamo alla New New Wawe, alla Newest Wawe…
Ancora una volta piccoli (ma grandi nella volontà e nella lungimiranza…) produttori che si affacciano sul mercato con la volontà di recuperare il territorio e uno stile di vita e lavorativo più felice e più legato alla terra.
Buono, questo Sassella lieve, di corpo tra il medio e il leggero, naturalmente più giocato sulla finezza che sull’esibizione degli estratti. Perfettamente pronto nonostante l’annata recente, ha un colore rubino chiaro e trasparente. Profumi fini, molto tipici, perfettamente puliti e netti, dapprima di rose fresche, leggere, poi esce il frutto maturo in tutta la tavolozza dei piccoli frutti del bosco. Manca, forse, la mineralità ferrosa dei grandi Sassella ma per il resto nulla è eccepibile.
In bocca è molto morbido, sul filo dell’abboccato, il tannino è lieve e già maturo, l’acidità - forse - non è presente in misura tale da assicurare un lungo invecchiamento (ma può essere che dipenda anche dall’annata: questo è il primo Valtellina 2021 che bevo).
Complessivamente un gran bel prodotto, in linea con il regime di prezzi - purtroppo molto aumentati negli ultimi anni - dei vini valtellinesi di questo (buono) livello di qualità.
91/100 per me.

Uno dei motivi per cui non bevo più Valtellina è l aumento di prezzo che ha colpito questa zona. Posso capire che ci siano più ore di lavoro in vigna ecc, ma mi hanno fatto passare la poesia


Qual è il vostro limite per la zona? Perché a 15/20 euro si trovano ancora parecchi vini. Sennò tocca bere Roero o Coste della Sesia, perché anche i Langhe sono sopra (prezzi a scaffale).
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda L_Andrea » 01 feb 2025 14:37

zampaflex ha scritto:
L_Andrea ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Valtellina Superiore Sassella 2021
Colombo Sormani

Qui non siamo nella New Wawe del vino valtellinese: ormai siamo alla New New Wawe, alla Newest Wawe…
Ancora una volta piccoli (ma grandi nella volontà e nella lungimiranza…) produttori che si affacciano sul mercato con la volontà di recuperare il territorio e uno stile di vita e lavorativo più felice e più legato alla terra.
Buono, questo Sassella lieve, di corpo tra il medio e il leggero, naturalmente più giocato sulla finezza che sull’esibizione degli estratti. Perfettamente pronto nonostante l’annata recente, ha un colore rubino chiaro e trasparente. Profumi fini, molto tipici, perfettamente puliti e netti, dapprima di rose fresche, leggere, poi esce il frutto maturo in tutta la tavolozza dei piccoli frutti del bosco. Manca, forse, la mineralità ferrosa dei grandi Sassella ma per il resto nulla è eccepibile.
In bocca è molto morbido, sul filo dell’abboccato, il tannino è lieve e già maturo, l’acidità - forse - non è presente in misura tale da assicurare un lungo invecchiamento (ma può essere che dipenda anche dall’annata: questo è il primo Valtellina 2021 che bevo).
Complessivamente un gran bel prodotto, in linea con il regime di prezzi - purtroppo molto aumentati negli ultimi anni - dei vini valtellinesi di questo (buono) livello di qualità.
91/100 per me.

Uno dei motivi per cui non bevo più Valtellina è l aumento di prezzo che ha colpito questa zona. Posso capire che ci siano più ore di lavoro in vigna ecc, ma mi hanno fatto passare la poesia


Qual è il vostro limite per la zona? Perché a 15/20 euro si trovano ancora parecchi vini. Sennò tocca bere Roero o Coste della Sesia, perché anche i Langhe sono sopra (prezzi a scaffale).

Ma no in Langhe si trova qualcosa di carino anche a prezzi onesti, per esempio io vado matto per il Nebbiolo di Luigi Giordano che pago meno di 12€ ed è piacevolissimo da bere.
Più che altro quando la fascia si alza sui 30/40€ li trovo meno appropriati rispetto all alto Piemonte o alla Langa stessa.
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda ferrari federico » 01 feb 2025 15:32

L_Andrea ha scritto:Più che altro quando la fascia si alza sui 30/40€ li trovo meno appropriati rispetto all alto Piemonte o alla Langa stessa.



I Valtellina superiore, che non vanno comparati al Nebbiolo d’Alba ma a Barolo e Barbaresco, sono ovviamente diversi sia dai vini delle Langhe sia da quelli dell’alto Piemonte, anche se sono le uniche tre zone al mondo dove il Nebbiolo è un grande.
Cosa vuole dire « appropriati » ?
Nessuno mette in dubbio il primato assoluto delle Langhe, ma anche Valtellina e Gattinara sanno essere veramente grandi e referenze assolute a livello mondiale.
In particolare i vini di Valtellina hanno la caratteristica unica, anche da « giovani » di avere profumi esuberanti e straordinariamente fini e complessi, degni - quando sono al meglio - di un grande Musigny.
ferrari federico
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda ferrari federico » 01 feb 2025 15:50

Barolo Berri 2020
Trediberri

Vigna MGA di La Morra per un produttore che da essa prende nome e che è sul mercato dal 2019, quindi nuovissimo.
Il vino è fine, buono, già pronto per il consumo (come ci si può aspettare da un cru di La Morra) ma sicuramente ancora giovane e predisposto ad un buon invecchiamento, sostenuto da un evidente equilibrio tra materia tannica e acidità.
Parte al naso con un intenso aroma di violetta immersa nella menta, e un piacevole vegetale (gambo di sedano) speziato (chiodo di garofano), poi esce anche il frutto maturo (susina, sorbo). Profumo molto peculiare ed interessante.
In bocca entra soavemente con un frutto croccante (mela verde) e poi dura nel retrobocca con una lunghissima persistenza che alla fine fa sentire una nota di cuoio e goudron. Corpo medio.
Colore rubino molto brillante.
Ottimo. 94/100 imo.
Nexus1990
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda Nexus1990 » 01 feb 2025 16:00

ferrari federico ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Più che altro quando la fascia si alza sui 30/40€ li trovo meno appropriati rispetto all alto Piemonte o alla Langa stessa.



I Valtellina superiore, che non vanno comparati al Nebbiolo d’Alba ma a Barolo e Barbaresco, sono ovviamente diversi sia dai vini delle Langhe sia da quelli dell’alto Piemonte, anche se sono le uniche tre zone al mondo dove il Nebbiolo è un grande.
Cosa vuole dire « appropriati » ?
Nessuno mette in dubbio il primato assoluto delle Langhe, ma anche Valtellina e Gattinara sanno essere veramente grandi e referenze assolute a livello mondiale.
In particolare i vini di Valtellina hanno la caratteristica unica, anche da « giovani » di avere profumi esuberanti e straordinariamente fini e complessi, degni - quando sono al meglio - di un grande Musigny.

Sottoscrivo tutto tranne “degni di un grande Musigny” :mrgreen:
ferrari federico
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda ferrari federico » 01 feb 2025 16:28

Nexus1990 ha scritto:Sottoscrivo tutto tranne “degni di un grande Musigny” :mrgreen:

Beh, ok, forse ho un po’ esagerato… :D
Nexus1990
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda Nexus1990 » 01 feb 2025 16:52

ferrari federico ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Sottoscrivo tutto tranne “degni di un grande Musigny” :mrgreen:

Beh, ok, forse ho un po’ esagerato… :D

Scherzi a parte, anche io a paritá di prezzo (diciamo entro i 30€) preferisco 9 volte su 10 la Valtellina alla Langa
L_Andrea
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda L_Andrea » 01 feb 2025 16:54

ferrari federico ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Più che altro quando la fascia si alza sui 30/40€ li trovo meno appropriati rispetto all alto Piemonte o alla Langa stessa.



I Valtellina superiore, che non vanno comparati al Nebbiolo d’Alba ma a Barolo e Barbaresco, sono ovviamente diversi sia dai vini delle Langhe sia da quelli dell’alto Piemonte, anche se sono le uniche tre zone al mondo dove il Nebbiolo è un grande.
Cosa vuole dire « appropriati » ?
Nessuno mette in dubbio il primato assoluto delle Langhe, ma anche Valtellina e Gattinara sanno essere veramente grandi e referenze assolute a livello mondiale.
In particolare i vini di Valtellina hanno la caratteristica unica, anche da « giovani » di avere profumi esuberanti e straordinariamente fini e complessi, degni - quando sono al meglio - di un grande Musigny.

Magari non ero chiaro ma l Alto Piemonte, vuoi per una vicinanza geografica lo adoro e trovo che abbia ancora dei prezzi appropriati per quello che offre. Sulla Valtellina sono meno pratico ma il poco che ho bevuto l ho trovato molto caro per quel che offre o comunque non nelle mie corde. Ci sono delle piacevoli eccezioni tipo Terrazzi Alti ma in generale la trovo meno affine tra quello che c'è nel bicchiere e quello che pago
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda vinogodi » 01 feb 2025 16:58

ferrari federico ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Sottoscrivo tutto tranne “degni di un grande Musigny” :mrgreen:

Beh, ok, forse ho un po’ esagerato… :D
...se dicevi "medio Musigny" era decisamente e oggettivamente più credibile... 8)
PS: per precisare meglio : se escludiamo Leroy, Roumier , Mugner e Comte de Vogué , leggermente superiori a qualsiasi Valtellina Superiore qualsiasi denominazione si scelga , un buon Inferno o Grumello o Valgella o Sassella se la giocano senza meno con i vari Musigny de La Vougeraie , Jadot, Prieur , Faiveley, Drohuin Laroze, Thause , Christian Confuron, Daniel Moine Hodelat, Remoissente, Bouchard, Clair Dau , La mine, Pierre Ponnel , Moillard , Giroud, Dominique Laurent ...che sono vinelli abbastanza trascurabili , a confronto con i Nostri... 8)
Ultima modifica di vinogodi il 01 feb 2025 17:22, modificato 2 volte in totale.
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda Nexus1990 » 01 feb 2025 17:07

vinogodi ha scritto:
ferrari federico ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Sottoscrivo tutto tranne “degni di un grande Musigny” :mrgreen:

Beh, ok, forse ho un po’ esagerato… :D
...se dicevi "medio Musigny" era decisamente e oggettivamente più credibile... 8)

Ci avevo pensato anche io, tipo quello di Jacques Prieur :mrgreen:
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda Wineduck » 01 feb 2025 18:16

ferrari federico ha scritto:Barolo Berri 2020
Trediberri

Vigna MGA di La Morra per un produttore che da essa prende nome e che è sul mercato dal 2019, quindi nuovissimo.
Il vino è fine, buono, già pronto per il consumo (come ci si può aspettare da un cru di La Morra) ma sicuramente ancora giovane e predisposto ad un buon invecchiamento, sostenuto da un evidente equilibrio tra materia tannica e acidità.
Parte al naso con un intenso aroma di violetta immersa nella menta, e un piacevole vegetale (gambo di sedano) speziato (chiodo di garofano), poi esce anche il frutto maturo (susina, sorbo). Profumo molto peculiare ed interessante.
In bocca entra soavemente con un frutto croccante (mela verde) e poi dura nel retrobocca con una lunghissima persistenza che alla fine fa sentire una nota di cuoio e goudron. Corpo medio.
Colore rubino molto brillante.
Ottimo. 94/100 imo.


Domanda seria e riferimento storico: ma il sedato era "spento" o "acceso"?
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda ferrari federico » 01 feb 2025 21:58

Wineduck ha scritto:
Domanda seria e riferimento storico: ma il sedato era "spento" o "acceso"?



Accidenti, ormai perdo colpi: mi manca il riferimento storico e non capisco la domanda…
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Re: Bevute grandi e piccole a gennaio 2025

Messaggioda bobbisolo » 05 feb 2025 19:40

L_Andrea ha scritto:Barbera d'Alba Giuseppe Rinaldi 2017
Settimana con scazzi vari richiede a gran voce una coccola enologica, quindi con un menù adeguato alla stagione ( lingua salmistrata e purè di patate) decido che è l ora d aprire questa bottiglia.
A livello cronologico dovrebbe essere l ultima annata prodotta in parte dal Citrico e credo ne sia un ritratto autentico, materia di primo livello con alcune tratti rustici ( nel senso buono) ne fanno un degna celebrazione a questo vitigno meno nobile del Piemonte.
Nessun accenno di terziarizzazione,colore ancora carico e con un guizzo vivace di acidità gli dona una beva molto agevole e rinfrescante. Sembra proprio una signora di campagna che mette il vestito buono della domenica.
Piaciuta e aiuta a mettere in pace lo spirito.
Prosit


mamma mia che bella bevuta, che vino gioioso e solare a proposito di vini gluglu... lho trovata decisamente superiore in termini di equilibrio complessivo rispetto alla 2016... per me grande versione e mi chiedo se ne esistono di altre annate con risultati uguali o superiori...
per la cronaca ne cerco ancora, se qualcuno ne avesse!

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