Chi a Roma si trovasse a passare vicino a Porta Pia noterà un edificio molto moderno, in contrasto con tutti i palazzi umbertini fine XIX secolo che lo circondano.
È la sede dell'ambasciata britannica, costruita sui resti del vecchio edificio distrutto da una bomba piazzata da attivisti ebrei, probabilmente provenienti dalla Polonia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato ... a_del_1946 Nel periodo del mandato britannico sulla Palestina gli inglesi si erano resi conto che il popolo ebraico non si sarebbe facilmente assoggettato a loro, come invece gli arabi in Egitto, formalmente una monarchia autonoma, ma sotto l'influenza di Londra.
Gli inglesi quindi facevano di tutto per impedire l'emigrazione di ebrei nel protettorato, attuando anche un blocco navale per impedire lo sbarco dei pionieri sionisti. Molti di loro per esempio, reduci dai campi di sterminio, sostarono mesi e mesi in campi di concentramento a Cipro.
La risoluzione dell'ONU del 1947 che istituiva uno stato ebraico e uno palestinese ebbe una genesi molto tormentata, e questo smentirebbe la narrazione dei vincitori della guerra che si sentono in colpa e fanno nascere lo stato di Israele (saranno le nostre radici cattoliche a farci sposare questa tesi storicamente discutibile?).
L'Inghilterra, come detto, era fermamente contraria alla risoluzione, gli USA abbastanza indifferenti, ma il sostegno fondamentale venne dall'URSS, con il suo voto decisivo, insieme a quello dei paesi satellite. I sovietici oltretutto, tramite la Cecoslovacchia offrirono armi ai sionisti.
https://www.sandrotetieditore.it/projec ... o-israele/ L'URSS riteneva Israele, allora guidata dai laburisti e con i suoi kibbutz, un potenziale alleato in una zona del mondo a quei tempi ancora sotto l'influenza di USA, Gran Bretagna e Francia.
Il colpo di stato di Nasser nel 1956 portò l'Egitto nell'orbita dell'Unione Sovietica, mentre nel frattempo Ben Gurion si era avvicinato agli Stati Uniti.
E questo segnò anche in Italia l'inizio di una tormentata storia di dissidi tra la sinistra e lo stato ebraico che si inaspri ulteriormente nel 1967.
Nell'occasione Pasolini dedicò un'appassionata difesa alle ragioni di Israele, evidenziando le contraddizioni di una sinistra che sposava la causa del regime autoritario - e un po' fascista - di Nasser.
https://www.cittapasolini.com/post/pier ... menti-1967 Tutto questo pippone per dire perché secondo me è fuorviante parlare di "bonus" (e anche perché ho un po' di tempo su un treno in ritardo mezz'ora).